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{{Nd|il cifrario a blocchi|Camellia (cifrario)}}
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'''''Camellia''''' <small>[[Linneo|L.]], 1753</small> è un [[genere (tassonomia)|genere]] di [[Plantae|piante]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Theaceae]], originario delle zone tropicali dell'[[Asia]]<ref name=POWO>{{cita web |lingua=en |titolo=Camellia |sito=Plants of the World Online |editore=Royal Botanic Gardens, Kew |url=https://powo.science.kew.org/taxon/urn:lsid:ipni.org:names:39017-1 |accesso=17 ottobre 2023}}</ref>.
 
== Etimologia ==
La '''camèlia '''<ref>{{Treccani|vocabolario/camelia/|camèlia|v=s}}</ref> ('''''Camellia''''') <small>[[Linneo|L.]], [[1753]]</small> è un [[genere (tassonomia)|genere]] di [[Plantae|piante]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] delle [[Theaceae]], originario delle zone tropicali dell'[[Asia]]. Il nome del genere, scelto da [[Linneo]], deriva dal nome latinizzato del [[missionario]] [[gesuita]] [[Georg Joseph Kamel]] ([[1661]]-[[1706]]), [[botanico]], che per primo importò la pianta dal [[Giappone]].
Il nome del genere<ref>{{Cita web|url=https://ilgiardinodeltempo.altervista.org/camelia-storia-leggende-e-linguaggio-dei-fiori/|titolo=Camelia: storia, leggende e linguaggio dei fiori|autore=Rosaliña Ha Detto|sito=Il giardino del tempo|data=2013-07-04|lingua=it-IT|accesso=2021-06-02}}</ref>, scelto da [[Linneo]], deriva dal nome latinizzato del [[missionario]] [[gesuita]] [[Georg Joseph Kamel]] ([[1661]]-[[1706]]), [[botanico]], che per primo importò la pianta dal [[Giappone]] in Europa<ref name="GGI">{{cita web|url=https://www.grandigiardini.it/561-newsletter-Scoprendo-le-collezioni-di-camelie-dei-piu-bei-giardini-d-Italia|titolo=Scoprendo le collezioni di camelie dei più bei giardini d'Italia|sito=Grandi Giardini Italiani|data=16 febbraio 2023|accesso=10 marzo 2023}}</ref>.
 
==Descrizione==
[[File:Camellia japonica SZ82.jpg|thumb|[[Tavola botanica]] di ''C. japonica'']]
Il genere ''Camellia'' comprende piante a portamento arbustivo o ad alberello, sempreverdi, alte in natura fino a 15 mmetri. Le [[foglie]] sono semplici alterne, di colore verde più o meno scuro secondo la specie, lucide e coriacee, a volte carnose e provviste di stipole e ghiandole aromatiche, con i margini lisci o crenati, di forma [[ellittica]], [[lanceolata]] o oblungo-lanceolata. I [[fiori]] sono semplici o [[Fiore doppio|doppi]] di colore bianco, roseo o rosso, privi di profumo o molto profumati, possono raggiungere i 20&nbsp;cm di diametro.
Le [[foglie]] sono semplici alterne, di colore verde più o meno scuro secondo la specie, lucide e coriacee, a volte carnose e provviste di stipole e ghiandole aromatiche, con i margini lisci o crenati, di forma [[ellittica]], [[lanceolata]] o oblungo-lanceolata.
I [[fiori]] sono semplici o [[Fiore doppio|doppi]] di colore bianco, roseo o rosso, privi di profumo o molto profumati, possono raggiungere i 20&nbsp;cm di diametro.
Sono piante adatte ai climi temperati e umidi<ref>{{Cita libro|cognome=Borghesi, Angela.|titolo=La camelia|url=https://www.worldcat.org/oclc/1141572716|accesso=2020-12-26|data=2019|editore=Laterza|OCLC=1141572716|ISBN=978-88-581-3885-4}}</ref>.
 
== Distribuzione e habitat ==
[[File:Camellia japonica2.jpg|thumb|Fiori di ''Camellia'']]
Nelle zone tropicali asiatiche viene coltivata estensivamente la ''[[Camellia sinensis|C. sinensis]]'' <small>(L.) O. Kuntze</small> (= ''C. thea''), le cui giovani foglie apicali sono raccolte e usate a scopo alimentare per la bevanda conosciuta con il nome di [[tè]]; tutte le innumerevoli varianti di tè (nero, verde, giallo, oolong, aromatizzato, eccetera) provengono dalla stessa pianta e dipendono solo dalle diverse lavorazioni delle foglie dopo il raccolto<ref>{{cita web|url=https://www.darmar.it/te-e-infusi/camellia-sinensis-ununica-pianta-tante-varieta-di-te/|titolo=Camellia Sinensis: un’unica pianta, tante varietà di tè|sito=Darmar - Tea Company|accesso=10 marzo 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.giusmin.it/2021/03/07/scopriamo-la-pianta-del-te/|titolo=Scopriamo la pianta del tè|sito=Giusmìn|accesso=10 marzo 2023}}</ref>. La pianta fu introdotta anche in Nord America ([[Carolina del Sud]]) dal botanico francese [[André Michaux]] attorno al [[1890]].
 
La specie più coltivata come [[pianta ornamentale]] nei giardini, parchi e viali, è la ''C. japonica'' <span style="font-variant: small-caps">[[Carl von LinnéLinneo|L.]]</spansmall>, originaria della [[Corea]] e del [[Giappone]],. L'arbusto che raggiunge alcuni metri di altezza, e presenta foglie persistenti, e ovali di colore [[verde]] cupo lucente, fioritura tardo invernale e primaverile con fiori dai colori nelle varie sfumature dal [[bianco]] al [[rosso]] cupo, e grandi corolle a forma di [[Rosa (botanica)|rosa]] aperta e appiattita che, quando appassiscono, cadono a terra in un blocco unico e non sfiorendo petalo per petalo.
Nelle zone tropicali asiatiche, dalla ''[[Camellia sinensis|C. sinensis]]'' <span style="font-variant: small-caps">(L.) O. Kuntze</span> (= ''C. thea''), si ricava dalle giovani foglie la nota bevanda tonificante conosciuta con il nome di [[tè]]. Fu introdotta in Nord America ([[Carolina del Sud]]) dal botanico francese [[André Michaux]] attorno al [[1890]].
 
=== In Italia ===
La specie più coltivata come [[pianta ornamentale]] nei giardini, parchi e viali, è la ''C. japonica'' <span style="font-variant: small-caps">[[Carl von Linné|L.]]</span>, originaria della [[Corea]] e del [[Giappone]], arbusto che raggiunge alcuni metri di altezza, foglie persistenti, ovali di colore [[verde]] cupo lucente, fioritura primaverile con fiori dai colori nelle varie sfumature dal [[bianco]] al [[rosso]] cupo, corolle a forma di [[Rosa (botanica)|rosa]] aperta e appiattita.
In [[Italia]] la camelia da fiore è stata introdotta per la prima volta alla fine del XVIII secolo nella [[Reggia di Caserta]]: la prima menzione documentaria certa risale al [[1786]] e riguarda la coltivazione di ''C. japonica'' nel giardino inglese da parte del botanico britannico [[John Andrew Graefer]] per la regina [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]], anche se la leggenda vuole che il fiore fosse arrivato lì già un decennio prima come pegno d'amore di [[Horatio Nelson]] a [[Emma Hamilton]], al tempo moglie dell'ambasciatore britannico presso la corte borbonica<ref name="GGI" />.
 
InLa [[Italia]]coltivazione anchedi se''C. nonjaponica'' più coltivatada come un tempo,fiore è diffusa nella zona dei laghi prealpini, dove (è famosa la collezione di [[Villa Taranto]] sul [[Lago Maggiore]]), in [[alto Piemonte]], dove si trovano numerosi boschetti utilizzati per la raccolta dei fiori in boccio, e nell'Italia centro-meridionale e insulare;, in condizioni pedo-climatiche ottimali, possono raggiungere dimensioni di oltre 10 m di altezza. In particolare da segnalare in LucchesiaToscana lanella zona intorno a [[Sant'Andrea di Compito]], frazione del comune di [[Capannori]] (LU), i cui terreni naturalmente acidi hanno favorito la coltivazione fin dal XVIII secolo; oggie vidove si svolge inogni primavera la manifestazione "Antiche camelie della Lucchesia"<ref>{{Citacita web|url=http://www.camelielucchesia.it/|titolo=Antiche Cameliecamelie della Lucchesia|sito=Antiche camelie della Lucchesia|accesso=10 marzo 2023}}</ref>.
 
''C. sinensis'' da tè invece è stata introdotta in maniera consistente solo negli [[anni 2020]] con una prima piantagione sperimentale a [[Premosello-Chiovenda]] (VB), che con le sue circa {{m|24000}} piante è la seconda per estensione in Europa dopo quella di Chá Gorreana sull'isola di [[São Miguel (Azzorre)|São Miguel]] delle [[Azzorre]]<ref>{{cita web|url=https://www.laviadelte.it/la-piantagione|titolo=La piantagione|sito=La Via del Tè|accesso=10 marzo 2023}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.killgreen.io/main/where-tea-grows-europe|titolo=Where Tea Grows in Europe|sito=Kill Green|lingua=en|accesso=10 marzo 2023}}</ref>.
== Cura ==
La ''C. japonica'' è pianta subtropicale e ama quindi [[estate|estati]] piovose e [[Inverno|inverni]] asciutti; tuttavia è resistente al freddo, sino a {{TA|-15 °C}}; teme il vento freddo (che la dissecca) e il ristagno d'[[acqua]] (che fa marcire le radici), per il resto si adatta a qualunque esposizione. Tuttavia, poiché i fiori, soprattutto se chiari e doppi, marciscono sulla pianta, è ideale la penombra.
 
In piena terra, vuole [[Reazione del terreno|terreno acido]] o almeno neutro, non ricco.
 
In vaso, vuole [[torba]], terra di bosco e foglie, di castagno o d'erica, riparandola in serra d'inverno. Va [[rinvaso|rinvasata]] almeno ogni due anni. Ama molto i terreni vulcanici e senza ristagni d'acqua, in particolar modo terreni di origine effusiva molto sabbiosi (pozzolana o pomice) con alto tenore di silicio. Ciò spiega la buona vegetazione che hanno queste piante nei terreni vulcanici di Lazio e Campania. Pianta che non sopporta terreni e acqua con calcare, argillosi e asfittici con un [[pH]] alcalino o subalcalino (talvolta anche {{TA|pH 7}}) mostrando segni evidenti di clorosi ferrica e marciume radicale che ne determinano la morte. Nelle zone troppo soleggiate o troppo fredde d'inverno spesso la ''C. japonica'' soffre di bruciature fogliari causate rispettivamente dal sole o dalla neve che vi si poggia sopra. Essendo una pianta di sottobosco non necessita di luce solare diretta, ma diffusa, oppure di ombra sotto grandi alberi che mantengono l'aria umida. Evitare di esporre la pianta a intense correnti di vento prolungate nel tempo. L'acqua fornita alla pianta deve essere piovana o demineralizzata per evitare un innalzamento del valore di pH sopra il valore di 6,5 circa.
 
Si moltiplica per [[talea]] o per [[innesto]] su soggetti ottenuti con talea o [[semina]].
 
Data la crescita molto lenta di queste piante, la [[potatura]] deve essere sempre cauta, a meno che non si voglia far ripartire da zero una pianta troppo accresciuta. La potatura di formazione va fatta subito dopo la fioritura, selezionando tra i nuovi getti quelli che si vogliono tenere, lasciando almeno una [[Gemma (botanica)|gemma]]. La potatura di pulizia (rami morti o danneggiati, o in eccesso) può essere fatta in qualunque stagione.
 
== Avversità ==
Teme i geli intensi e prolungati, il ristagno d'acqua può provocare il marciume radicale.
== Tassonomia ==
{{vedi anche|Specie di Camellia}}
Il genere comprende 250oltre 200 [[specie]]<ref name=TPL>{{cita web |titolo=Camellia |opera=The Plant List |url=http:POWO//www.theplantlist.org/1.1/browse/A/Theaceae/Camellia/ |accesso= 6 aprile 2016 |lingua=en}}</ref>.
 
Le specie più comuni sono{{cn}} sono:
{{div col|strette}}
* ''C. assimilis''
* ''C. azalea''
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{{div col end}}
 
== Coltivazione ==
<gallery widths="200">
La ''C. japonica'' è pianta subtropicale e ama quindi [[estate|estati]] piovose e [[Inverno|inverni]] asciutti; tuttavia è resistente al freddo, sino a {{TA|-15 °C}}; teme il vento freddo (che la dissecca) e il ristagno d'[[acqua]] (che fa marcire le radici), per il resto si adatta a qualunque esposizione. Tuttavia, poiché i fiori, soprattutto se chiari e doppi, marciscono sulla pianta, è ideale la penombra.
Image:Cameliasasanqua 6637.JPG|''C. sasanqua''
 
Image:Camellia japonica 'Pink Perfection'.jpg|''C. japonica'' 'Pink Perfection'
In piena terra, vuole [[Reazione del terreno|terreno acido]] o almeno neutro, non ricco<ref>{{Cita web|url=https://www.edendeifiori.it/48/camelia.php|titolo=Camelia: Coltivazione, Cura e Informazioni}}</ref>.
Image:Camelia Snowball.jpg|''C. Snowball''
 
Image:CameliaMariaAntonietta.jpg|Camelia Maria Antonietta
In vaso, vuole [[torba]], terra di bosco e foglie, di castagno o d'erica, riparandola in serra d'inverno<ref>{{Cita web|url=https://www.agraria.org/piantedavaso/camellia.htm|titolo=Piante da vaso: Camellia, Camelia, Camellia japonica, Camellia reticulata, Camellia saluenensis, Camellia sasanqua, Camellia taliensis, Camellia x williamsii|accesso=2021-06-02}}</ref>. Va [[rinvaso|rinvasata]] almeno ogni due anni. Ama molto i terreni vulcanici e senza ristagni d'acqua, in particolar modo terreni di origine effusiva molto sabbiosi (pozzolana o pomice) con alto tenore di silicio. Ciò spiega la buona vegetazione che hanno queste piante nei terreni vulcanici di Lazio e Campania. Pianta che non sopporta terreni e acqua con calcare, argillosi e asfittici con un [[pH]] alcalino o subalcalino (talvolta anche {{TA|pH 7}}) mostrando segni evidenti di clorosi ferrica e marciume radicale che ne determinano la morte. Nelle zone troppo soleggiate o troppo fredde d'inverno spesso la ''C. japonica'' soffre di bruciature fogliari causate rispettivamente dal sole o dalla neve che vi si poggia sopra. Essendo una pianta di sottobosco non necessita di luce solare diretta, ma diffusa, oppure di ombra sotto grandi alberi che mantengono l'aria umida. Evitare di esporre la pianta a intense correnti di vento prolungate nel tempo. L'acqua fornita alla pianta deve essere piovana o demineralizzata per evitare un innalzamento del valore di pH sopra il valore di 6,5 circa.
 
Si moltiplica per [[talea]] o per [[innesto]] su soggetti ottenuti con talea o [[semina]].
 
Data la crescita molto lenta di queste piante, la [[potatura]] deve essere sempre cauta, a meno che non si voglia far ripartire da zero una pianta troppo accresciuta. La potatura di formazione va fatta subito dopo la fioritura, selezionando tra i nuovi getti quelli che si vogliono tenere, lasciando almeno una [[Gemma (botanica)|gemma]]. La potatura di pulizia (rami morti o danneggiati, o in eccesso) può essere fatta in qualunque stagione.
 
== Avversità ==
Teme i geli intensi e prolungati, il ristagno d'acqua può provocare il marciume radicale.
 
<gallery widths="200" caption="Alcune [[cultivar]]">
ImageFile:Camellia japonica 'Pink Perfection'.jpg|''C. japonica'' cv. 'Pink Perfection'
ImageFile:Camelia Snowball.jpg|''C.'' cv. Snowball''
ImageFile:CameliaMariaAntonietta.jpg|Camelia''C.'' cv. Maria Antonietta
File:Camellia hyb Yuri s Yellow Kalenderkopie.jpg|''C.'' cv. 'Jury's Yellow'
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
Line 146 ⟶ 159:
* [[La signora delle camelie]]
* [[Pianta ornamentale]]
* [[Cammello]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=camelia|wikt=camelia|wikispecies}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.cameliaitaliana.it/ Società Italiana della Camelia]
*
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|botanica}}