Giovanna Melandri

politica, economista e ambientalista italiana (1962-)

Giovanna Melandri (New York, 28 gennaio 1962) è una politica, economista e ambientalista italiana con cittadinanza statunitense, deputata alla Camera dal 15 aprile 1994 al 13 novembre 2012, Ministra per i beni e le attività culturali dal 21 ottobre 1998 al 11 giugno 2001 nei governi D'Alema I, II e Amato II e Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive dal 17 maggio 2006 all'8 maggio 2008 nel governo Prodi II.

Giovanna Melandri

Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive
Durata mandato17 maggio 2006 –
8 maggio 2008
Capo del governoRomano Prodi
PredecessoreRocco Buttiglione[1]
SuccessoreGiorgia Meloni

Ministro per i beni e le attività culturali
Durata mandato21 ottobre 1998 –
11 giugno 2001
Capo del governoMassimo D'Alema
Giuliano Amato
PredecessoreWalter Veltroni
SuccessoreGiuliano Urbani

Deputata della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
13 novembre 2012
LegislaturaXII, XIII, XIV, XV, XVI
Gruppo
parlamentare
XII: Progressisti-Federativo
XIII-XIV: DS-L'Ulivo
XV: PD-L'Ulivo
XVI: PD
CoalizioneXII: Progressisti
XIII-XIV: L'Ulivo
XV: L'Unione
XVI: Centro-sinistra 2008
CircoscrizioneXII-XV: Lazio 1
XVI: Liguria
CollegioXII-XIII: Roma Portuense
XIV: Roma Centro
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (dal 2007)
In precedenza:
PDS (1991-1998)
DS (1998-2007)
Titolo di studioLaurea in Scienze economiche
ProfessioneEconomista

Dal 2012 al 2022 è stata presidente della Fondazione MAXXI, fondatrice e Presidente di Human Foundation[2] e Social Impact agenda per l'Italia. Nel board del GSG (Global Steering Group for Impact Investment).

Biografia

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Famiglia e studi

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Nata a New York, è sorella maggiore della sceneggiatrice Francesca Melandri[3] e cugina del giornalista Giovanni Minoli[4]. In ragione della sua nascita a New York è anche cittadina statunitense.

Ha studiato al liceo dell’Istituto Santa Giuliana Falconieri di Roma. Allieva di Federico Caffè, si è laureata "cum laude" in politica economica all'Università di Roma, discutendo una tesi sulla Reaganomics. Nel 2000 ha ricevuto la Laurea honoris causa da parte dell'università americana John Cabot University di Roma. È bilingue italiano/inglese, ha un'ottima conoscenza del francese e una discreta padronanza del tedesco. Nel febbraio 2014, in virtù dell'attività di promozione e ricerca sui temi della qualità Architettonica, è stata insignita del premio di “Architetto ad honorem” dal Consiglio nazionale degli architetti.

Attività professionali

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Dal 1983 al 1987 ha lavorato all'Ufficio Studi della Montedison coordinando un gruppo di ricerca sulla politica industriale e l'innovazione tecnologica.

Dal 1988 al 1994 è stata Responsabile dell'Ufficio Internazionale di Legambiente, coordinatrice del relativo Comitato scientifico e componente della segreteria Nazionale. Dal 1988 al 1993 ha curato il Rapporto Annuale sullo stato dell'ambiente Ambiente Italia. Nell'edizione del 1989 si lanciava per la prima volta l'allarme per il climate change. Nel 1990 è stata membro della delegazione italiana alla Conferenza di Bergen sullo Sviluppo sostenibile, indetta dal Primo Ministro norvegese, Gro Harlem Brundtland. Ha fatto parte della delegazione italiana alla Conferenza ONU di Rio de Janeiro su Ambiente e Sviluppo del 1992, durante la quale ha seguito i lavori preparatori della Convenzione sul Clima e della Convenzione sulla biodiversità.

Dal marzo 2012 è fondatrice e presidente di Human Foundation che promuove un nuovo modello di impact economy a sostegno dell'impresa e della finanza d'impatto in Italia, nel cui Advisory Board siedono tra gli altri: Muhammad Yunus, Jacques Attali, John Podesta, Gunter Pauli, Bunker Roy, Stefano Zamagni, Massimo Recalcati, Enrico Giovannini, Aldo Bonomi, Francesco Starace.

È presidente di Social Impact Agenda per l'Italia, che raccoglie gli stakeholders (imprese sociali, banche, fondazioni bancarie, etc.) impegnati nella crescita degli investimenti ad impatto sociale nel mercato italiano.

Da maggio 2018 siede nel Board of Trustees del Global Steering Group for Impact Investment (GSG), il network mondiale della finanza a impatto, in cui rappresenta l'Italia e l'Europa.

Ad ottobre 2012 è stata nominata, dal Ministro per i beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi, alla presidenza della "Fondazione MAXXI - Museo nazionale delle Arti del XXI secolo", assumendone la guida anche con funzioni esecutive. Negli anni della sua presidenza, il MAXXI ha aumentato il proprio bilancio e il numero dei visitatori di oltre il 100%, avviato rapporti di collaborazione internazionale con le più importanti istituzioni culturali, incrementato costantemente con nuove acquisizioni la Collezione Nazionale (il cui valore è oggi 6 volte di quello iniziale), avviato e consolidato importanti partnership. Nel 2022 ha avviato il progetto del Grande MAXXI, ispirato alla New European Bauhaus e nello stesso anno Ursula von der Leyen ha scelto il MAXXI per l'apertura ufficiale del primo Festival Internazionale The New European Bauhaus.

Il 25 aprile 2024 entra nel cda di Kering con il ruolo di presidente del comitato di sostenibilità.[5]

Attività istituzionale e politica

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Melandri eletta alla Camera dei deputati nel 1994.

Dal 1994 al 2012 è stata eletta ininterrottamente parlamentare alla Camera dei deputati, facendo parte della direzione del Partito Democratico della Sinistra e poi del PD dal 1992 al 2013.

Nella XII legislatura (1994-1996) è stata membro della Commissione Esteri, presiedendo il Comitato per i Diritti Umani e seguendo i lavori della Commissione speciale Infanzia. È stata tra le promotrici della legge contro la violenza sessuale ed ha coordinato l'intergruppo di lavoro sulla bioetica (seguendo l'iter delle leggi sui trapianti e sulla procreazione assistita).

Nella XIII legislatura (1996-1998) è stata membro della Commissione Cultura. Ha presentato proposte di legge in materia di adozioni, bioetica, fecondazione assistita e divieto di estradizione verso i paesi che praticano la pena di morte. Sui temi della comunicazione ha presentato numerose proposte di legge in materia di editoria, di riforme delle TLC, di nuovi criteri per la nomina ed il funzionamento degli organi di governo della Rai e di misure per favorire l'amicizia tra bambini e televisione. Ha fatto parte della delegazione ufficiale del Parlamento italiano ai lavori del primo Forum Mondiale sulla Televisione organizzato dall'ONU nel novembre del 1997.

Nel 1998 è stata nominata Ministro per i beni e le attività culturali con delega allo Sport. Sotto la sua responsabilità, le politiche culturali italiane hanno avuto la quota maggiore di risorse pubbliche mai raggiunte (circa 3 miliardi di euro) e sono state introdotte le prime misure di fiscalità di vantaggio per gli investimenti in cultura. In quegli anni sono stati realizzati molti cantieri di restauro grazie all'introduzione di fonti straordinarie di finanziamento (es. Fondi del Lotto) e avviate politiche per l'arte contemporanea e l'architettura.

Ha promosso, nel 1999 a Firenze, di concerto con il presidente della Banca Mondiale James Wolfensohn e la First Lady Hillary Clinton, il forum internazionale “Culture Counts Financing Resources and the Economics of Culture and Sustainable Development”. Ha partecipato nel 2000 come unica rappresentante europea alla White House Conference on Culture and Diplomacy, promossa dal Presidente Clinton.

Nella XIV legislatura (2001-2006) è stata membro della 3ª Commissione Affari esteri e comunitari, della delegazione parlamentare italiana presso il Consiglio d'Europa e la UEO e della Commissione di Vigilanza Rai, presentando proposte di legge in materia di cinema, promozione del libro e della lettura, tutela e promozione dei beni culturali.

 
Melandri col Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e la nazionale di calcio italiana che festeggiano la quarta vittoria del loro titolo mondiale.

Nella XV legislatura, (2006-2008), è stata nominata Ministro per le politiche giovanili e le attività sportive. In questa veste ha lanciato il programma di sostegno ad imprese giovanili “Giovani Idee cambiano l'Italia”, ha siglato l'intesa con l'ABI per il programma “Diamogli Credito”, ha istituito il Fondo per le politiche Giovanili e ha costituito il Fondo per lo Sport per tutti. Ha costituito d'intesa con il Ministro dell’interno, Giuliano Amato, la prima consulta giovanile per il dialogo interreligioso, ed ha attivamente partecipato nel 2005 all'Alliance For Civilization promossa dai Primi Ministri di Turchia e Spagna.

Nella XVI legislatura (2008-2013) è membro della Commissione VII della Camera dei deputati (Cultura, scienza e istruzione) e della Commissione di Vigilanza RAI.

Vita privata

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Sposata con Marco Morielli, ha una figlia e vive a Roma.

Altre attività

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  • Ha promosso nel 1990, assieme ad altre 50 donne, “Emily in Italia”, associazione per sostenere la presenza di donne nelle istituzioni.
  • Ha fondato nel 1994 “Madre Provetta”, un'associazione nata sui temi della bioetica e della riproduzione medicalmente assistita, di cui è stata fino al 1998 la presidente.
  • Dal giugno 2013 è stata nominata dalla Presidenza del Consiglio membro della delegazione italiana della Social Impact Investment taskforce promossa dal G8 sotto la presidenza UK e coordinata da Sir Ronald Cohen.
  • Dal dicembre 2013 al settembre 2015, ha presieduto l'Advisory Board italiano della Social Impact Investment taskforce del G8 a cui partecipano le principali istituzioni finanziarie, imprese sociali e investitori istituzionali italiani impegnati nel settore della finanza d'impatto.
  • Ha insegnato al Master on Social Entrepreneurships presso l'Università Cattolica di Milano.
  • Da settembre 2014 fa parte di Women for Expo, una Rete Mondiale di donne per "Nutrire il pianeta".
  • Nel 2015 è membro del CRIS, il Comitato di Riflessione e Indirizzo Strategico, promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, occupandosi dei temi della diplomazia culturale.
  • Da anni è impegnata nella diffusione del dialogo interreligioso, promosso dal Cardinal Gianfranco Ravasi e dal Cortile dei Gentili.
  • Collabora con la Fondazione My Life Design che, insieme a Human Foundation, ha promosso a marzo 2017 la Giornata Mondiale del Perdono.
  • Fa parte del Comitato Scientifico della European Environment Foundation.
  • È membro del Comitato Scientifico Cittaslow, il network internazionale di città che si impegna a migliorare la vita dei cittadini e diffondere la filosofia di Slow Food.
  • Dal 2017 al 2022 ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Palazzo Albizzini - Collezione Burri.
  • Dal 2021 è membro del Comitato Consultivo Italia di Unicredit.

Onorificenze

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— Roma, 19 settembre 2003[6], restituita nel dicembre 2020[7]

Lauree honoris causa

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Principali pubblicazioni

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  • World Watch Magazine, dal 1986 al 1991 ha curato la versione italiana del bimestrale del Worldwatch Institute diretto da Lester Brown
  • Ambiente Italia, dal 1989 al 1994, rapporto annuale di Legambiente, edito da Mondadori
  • Ha collaborato al blog “Che Futuro”
  • Ha scritto su Policy Network, il mensile dell'alleanza dei progressisti lanciata da Tony Blair
  • Ha fatto parte del comitato di Direzione della rivista La Nuova Ecologia
  • Digitalia, l'ultima rivoluzione, pubblicato nel 1998 da Reset
  • Cultura Paesaggio Turismo. Politiche per un New Deal della bellezza italiana pubblicato nel 2006 da Gremese, con la prefazione di Romano Prodi
  • Come un chiodo. Le ragazze, la moda, l'alimentazione, pubblicato nel 2007 da Donzelli
  • È tra le dieci personalità intervistate da Maria Cristina Origlia in Questione di merito. Dieci proposte per l'Italia, Guerini e Associati, 2020.
  • Scrive regolarmente su Huffington post, Vita e Corriere Buone Notizie
  • Firma la rubrica Impact Economy su Repubblica Affari&Finanza
  • Come ripartire, pubblicato nel 2022, ed. il Melangolo
  1. ^ Beni e Attività culturali con delega allo Sport.
  2. ^ Giovanna Melandri, su Human Foundation, Do and think tank per l'innovazione sociale. URL consultato l'8 maggio 2024.
  3. ^ Barbara Gambino, Melandri: "Il mio Alto Adige", in Trentino, 6 maggio 2010, p. 45. URL consultato il 13 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2013).
  4. ^ Aldo Grasso, Melandri, il cugino Minoli e la guerra a Iseppi, in Corriere della Sera, 27 gennaio 1998, p. 9. URL consultato il 9 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2012).
  5. ^ Giovanna Melandri, su www.kering.com. URL consultato il 6 maggio 2024.
  6. ^ Giovanna Melandri insignita della Legione d'Onore, in Adnkronos, 19 ottobre 2003. URL consultato il 27 marzo 2014 (archiviato il 19 ottobre 2013).
  7. ^ Giulio Regeni, dopo Augias anche Cofferati, Melandri e Castellina restituiscono la Legion d’Onore: “Calpestati diritti universali”, in Il Fatto Quotidiano, 14 dicembre 2020. URL consultato il 5 febbraio 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN48401892 · ISNI (EN0000 0000 7890 4473 · SBN CFIV109983 · LCCN (ENn91027643 · GND (DE1168749913 · NDL (ENJA01112484