Luigi Cacciatore

politico e sindacalista italiano

Luigi Cacciatore (Mercato San Severino, 26 luglio 1900Roma, 17 agosto 1951) è stato un politico e sindacalista italiano, importante esponente del Partito Socialista Italiano nella prima metà del Novecento.

Luigi Cacciatore

Ministro delle poste e delle telecomunicazioni
Durata mandato2 febbraio 1947 -
1º giugno 1947
PresidenteAlcide De Gasperi
PredecessoreMario Scelba
SuccessoreUmberto Merlin

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaAC, I
Gruppo
parlamentare
Socialista
CircoscrizioneCUN (AC), Benevento (I)
Incarichi parlamentari
  • Componente della Commissione speciale d'inchiesta per l'esame delle accuse mosse dal deputato Cianca al deputato Chieffi (AC)
  • Componente e Vicepresidente della VII Commissione (Lavori pubblici)
  • Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 20: "Ratifica degli accordi internazionali firmati a Parigi il 16 aprile 1948"
  • Componente della Commissione speciale per l'esame dei disegni di legge: Cassa per il Mezzogiorno (n. 1170) ed esecuzione di opere straordinarie nell'Italia settentrionale e centrale (n. 1171)
  • Componente della Commissione per lo studio di problemi inerenti al personale statale
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Socialista Italiano
Titolo di studioLaurea in ingegneria
ProfessioneIngegnere

Biografia

modifica

Iscritto al PSI nel 1919 e poi confluito nel Partito Socialista Unitario di Turati e Matteotti, entrò giovanissimo nel movimento sindacale e fu chiamato prima alla segreteria della Camera del lavoro, poi alla direzione degli operai tessili della Campania. In questa intensa attività politica va inscritta anche la fondazione a Salerno del giornale socialista Il Lavoro, il 1° novembre 1922[1], nonché la sua intensa pubblicistica[2].

Arrestato a più riprese dopo l'avvento del fascismo, visse in semiclandestinità svolgendo un modesto impiego in una fabbrica di laterizi. Tra il 1942 e il 1943 entrò in contatto, insieme al fratello Francesco, con l'organizzazione clandestina dei socialisti e con uno dei suoi capi, Oreste Lizzadri. Dopo la caduta del fascismo divenne uno dei principali dirigenti del rinato partito socialista.

Membro della direzione del PSI, fu a capo con Lelio Basso e Rodolfo Morandi della corrente di sinistra. Eletto all'Assemblea Costituente, fu rieletto deputato nelle elezioni del 1948.

Fu sottosegretario al Ministero per l'assistenza postbellica nel secondo governo De Gasperi e poi Ministro delle poste e delle telecomunicazioni nel III governo De Gasperi (sito Camera dei Deputati, ad vocem).

Nel 1949 fu chiamato ad affiancare Giuseppe Di Vittorio alla guida della CGIL.

Morì improvvisamente a Roma nell'agosto 1951.

  1. ^ Il Lavoro - giornale socialista, portale di Critica sociale, 2024.
  2. ^ Ad esempio cfr. L. Cacciatore, Contro questa rivoluzione per il proletariato e la libertà, in Libertà, Salerno, Partito Socialista Unitario, 1924.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Collegamenti esterni

modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN64954459 · GND (DE124984533