Nikolaj Šalaev

militare ucraino, condannato per crimini di guerra

Nikolaj Egorovič Šalaev (in russo Николай Егорович Шалаев?; in ucraino Микола Єгорович Шалаєв?, Mykola Jehorovyč Šalajev; ... – 1951) è stato un criminale di guerra ucraino.

Nikolaj Šalaev
Morte1951
Dati militari
Paese servitoGermania (bandiera) Germania
Forza armataSchutzstaffel
GuerreSeconda guerra mondiale
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Biografia

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Fu una guardia SS ausiliaria sovietica (Hilfswilliger) addestrata a Trawniki e prestò servizio come operatore delle camere a gas nel campo di sterminio di Treblinka[1] nella Polonia occupata durante l'Olocausto. Fu una delle due guardie ucraine, insieme a Ivan Marčenko,[2] incaricate di produrre i fumi di scarico immessi nelle camere a gas durante il processo di uccisione.[3]

Sia Šalaev che Marčenko (noto alle sue vittime di Treblinka come il famigerato "Ivan il Terribile"), dopo la chiusura del campo di Treblinka, furono inviati a Trieste dalle SS, dove parteciparono all'assassinio dei prigionieri nel campo di concentramento della Risiera di San Sabba prima della sconfitta della Germania nazista nel 1945.[4]

Nel dopoguerra Šalaev fu processato in Unione Sovietica e condannato a morte nel 1951 per tradimento. Il 3 maggio 1951 testimoniò negli interrogatori del KGB sulla gasazione avvenuta a Treblinka. Nel tentativo di sminuire l'enormità dei suoi crimini continuò ad accusare gli ebrei del Sonderkommando che "lo aiutavano".[5][6] Šalaev fu giustiziato per i crimini commessi a Treblinka.[7]