Pont-Saint-Martin (Italia)

comune italiano

Pont-Saint-Martin (pron. fr. AFI: [pɔ̃ sɛ̃ maʁtɛ̃], Pon Sèn Marteun in patois valdostano[4], Pont San Martìn in piemontese, Martinstäg in walser), è un comune italiano di 3 543 abitanti della Valle d'Aosta sudorientale.

Pont-Saint-Martin
comune
(IT) Comune di Pont-Saint-Martin
(FR) Commune de Pont-Saint-Martin
Pont-Saint-Martin – Stemma
Pont-Saint-Martin – Bandiera
Pont-Saint-Martin – Veduta
Pont-Saint-Martin – Veduta
Panorama di Pont-Saint-Martin dal sentiero per Ivéry.
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Valle d'Aosta
ProvinciaNon presente
Amministrazione
SindacoMarco Sucquet (Lista civica J'aime Pont-Saint-Martin) dal maggio 2015
Lingue ufficialifrancese, italiano
Territorio
Coordinate45°35′48.32″N 7°47′27.17″E
Altitudine350 m s.l.m.
Superficie6,92 km²
Abitanti3 543[1] (31-12-2020)
Densità511,99 ab./km²
Comuni confinantiCarema (TO), Donnas, Perloz
Altre informazioni
Cod. postale11026
Prefisso0125
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT007052
Cod. catastaleG854
TargaAO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 735 GG[3]
Nome abitantiponsammartinesi (it.)
Saint-martinois (fr.)
ponsènmartinèt /-tte (patois)
Patronosan Lorenzo
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pont-Saint-Martin
Pont-Saint-Martin
Pont-Saint-Martin – Mappa
Pont-Saint-Martin – Mappa
Posizione del comune di Pont-Saint-Martin all'interno della Valle d'Aosta
Sito istituzionale

Geografia fisica

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Territorio

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Situato all'imbocco della Valle d'Aosta, alla base della valle del Lys, conserva nei suoi pressi i resti dell'antica strada romana per le Gallie detta via delle Gallie[5].
Pont-Saint-Martin costituisce una tappa della via Francigena, proveniente dal colle del Gran San Bernardo, prima di entrare in Piemonte e dirigersi tra i vigneti verso Carema.

Attraversato dalla Dora Baltea, sorge nell'estrema parte orientale della plaine di Donnas e dista 40 km da Aosta. Il territorio comunale comprende una parte urbanizzata, situata tra i 300 e i 400 metri di quota sulla conoide di deiezione creata dallo sbocco del torrente Lys nel solco principale della Valle d'Aosta, e una zona montana che si estende verso est e dove si tocca la quota massima con il Bec di Nona (2085 m).[6]

Da Pont-Saint-Martin, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia. Passaggio obbligato lungo la via delle Gallie, Pont-Saint-Martin nel 575 si trovò al confine del regno dei Franchi.

Nel Medioevo fu amministrato dalla signoria locale, i Signori di Bard, che nel 1200 fecero erigere il castello di Pont-Saint-Martin, che ancora sovrasta il paese. Durante la Seconda guerra mondiale, nel 1944, l'abitato fu devastato da un bombardamento.

La leggenda racconta che San Martino di Tours, di passaggio sulla via Francigena in pellegrinaggio, fece un patto con il diavolo. Questi si impegnò a costruire in una notte un ponte, in cambio dell'anima del primo essere vivente che ci sarebbe passato. Il giorno dopo, San Martino liberò sul ponte un cagnolino, che venne ucciso brutalmente. In compenso, il diavolo lasciò in pace gli abitanti. Questa leggenda fa parte del ricco repertorio della valle del Lys, e rivive ogni anno nel carnevale storico.

Nel periodo fascista, precisamente dal 1939 al 1946, il nome del comune fu italianizzato in Ponte San Martino e incluse il comune di Perloz. I due comuni furono ristabiliti con i confini e i toponimi originali nel 1946.

Il 23 agosto 1944 un intenso bombardamento aereo americano provocò 130 morti accertati e la distruzione pressochè totale del paese.[8]

Simboli

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Lo stemma comunale e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 15 dicembre 1969.[9]

«Di rosso, al ponte romano di un solo arco, sostenente una torre merlata alla guelfa, chiusa e finestrata di due; il tutto d'argento, murato di nero. Ornamenti esteriori da Comune.[10]»

Il disegno dello stemma raffigura un ponte romano sul torrente Lys, che fu fortificato nell'XI secolo con una torre eretta da Guglielmo di Bard, ed è ripreso dal secondo e terzo quarto del blasone dei signori di Pont-Saint-Martin, ramo cadetto dell'antica casata di Bard, il cui scudo era inquartato: il 1º e il 4º d'azzurro, seminato di crocette potenziate aguzze d'oro, a due barbi addossati sul tutto, dello stesso; il 2º e il 3º di rosso, al ponte di un solo arco, sostenente una torre merlata alla guelfa, il tutto d'argento murato di nero.

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il Castello di Pont-Saint-Martin
  • La chiesa di Fontaney, sede della parrocchia fino al 1899;
  • Il castello Baraing, appartenente alla potente famiglia omonima;
  • Le rovine del Castello di Pont-Saint-Martin detto anche Château vieux o Castellaccio[11], sito su un promontorio, all'envers rispetto al borgo.
  • La casaforte di Pont-Saint-Martin, nota anche come 'l Castel: si trova a sud della chiesa parrocchiale ed era la fattoria che serviva il castello sul promontorio e che venne trasformata in casaforte quando i signori di Pont-Saint-Martin abbandonarono il Château vieux, forse intorno al XVI secolo. Dopo un restauro finanziato dal comune e con il fondo Fospi della Regione Valle d'Aosta, è stata riaperto al pubblico il 15 settembre 2012.[12][13]
  • il castello di Suzey, sopra Ivéry.
  • La Casaforte della Rivoire, nei pressi di via Émile Chanoux, del Cinquecento; prende il nome dalla località omonima, in latino Roveriae[14]

Il pont Saint-Martin

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Il Pont Saint-Martin
  Lo stesso argomento in dettaglio: Pont Saint-Martin.

L'abitato prende il nome dal poderoso ponte romano dedicato a San Martino di Tours, che attraversa il torrente Lys. Costruito nel I secolo a.C., nel corso di quasi 2.000 anni ha consentito il passaggio dalla regione di Eporedia (l'attuale Ivrea) verso la Valle d'Aosta. Il ponte è lungo 31 m e alto 23 m. Fu utilizzato fino al XIX secolo, poi venne costruito un ponte moderno.[15]

Aree naturali

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Cultura

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Biblioteche

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In Via Resistenza 5 ha sede la biblioteca comunale.

Il carnevale storico di Pont-Saint-Martin

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Nel carnevale di Pont-Saint-Martin[19], i personaggi principali sono rappresentati dal diavolo, da San Martino, dalla ninfa del Lys con le sue due ancelle, dai Romani e dai Salassi.

Vi è inoltre la sfilata dei costumi tradizionali delle otto insulæ, i quartieri storici del borgo, con i loro nomi in latino:

  • Fundus Tauri
  • Insula Vernæ
  • Insula Leonis
  • Platea Primus Maius
  • Insula Pontis Romani
  • Vicus Colubris
  • Insula Saint-Roch
  • Insula Lys

Ha luogo in seguito la corsa delle bighe, una per ogni insula.

Il carnevale si conclude il "mardi gras", quando un fantoccio del diavolo viene bruciato dal ponte romano sul Lys, in ricordo della leggenda (vedi sopra).

 
Château Baraing

Geografia antropica

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Frazioni

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Baraing, Bois-Derrière, Les Bosc, Bosquet, Champ-de-Las, Chapret, La Charmaz, Chavanne, Chuchal, Clapey, Colombéraz, Concaby, Corney, Extillian-Dessous, Extillian-Dessus, Fabioles, Fontaney, La Grangiaz, Ivéry, Liscoz, Le Magnin, Mounot, Oley, Perruchon, Le Pian, Pian-de-la-Barmaz, Pian-des-Boses, Pian-du-Gias, Le Pianet, Pian-Gregnit, Prati-Novi, Praz-Seigneur, Ronc-de-Grangiaz, Les Roncs, Rondias-Dessous, Rondias-Dessus, Saint-Roch, Serrapianaz, Susey, Les Thuets, Tiombé, Torgnon, La Valeille, Vietti, Vignolet[20]

Economia

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Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Pont-Saint-Martin si produce energia idroelettrica. La centrale omonima, in gestione alla CVA, sfrutta le acque dei torrenti Pacoulla, Bouro, Giassit, Verouy e Rechanter (o Rechantez).[21]

Infrastrutture e trasporti

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Ferrovie

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Facciata della stazione ferroviaria dal lato dei binari.

Il paese ha una propria stazione ferroviaria a poche centinaia di metri dal centro, con accanto un'area verde pedonale.
La stazione si trova sulla Ferrovia Aosta-Chivasso.

La ferrovia Pont-Saint-Martin - Gressoney è stato un progetto di ferrovia che doveva collegare Pont-Saint-Martin all'alta Valle del Lys.

Amministrazione

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Il municipio

Fa parte dell'Unité des Communes valdôtaines Mont-Rose, di cui è sede amministrativa.

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1º luglio 1985 18 maggio 1990 Sergio Enrico Union Valdôtaine Sindaco [22]
18 maggio 1990 30 luglio 1993 Sergio Enrico Union Valdôtaine Sindaco [22]
30 luglio 1993 29 maggio 1995 Alberto Crétaz Union Valdôtaine Sindaco [22]
29 maggio 1995 8 maggio 2000 Alberto Crétaz Union Valdôtaine Sindaco [22]
8 maggio 2000 9 maggio 2005 Alberto Crétaz lista civica Sindaco [22]
24 maggio 2005 2 luglio 2008 Alberto Crétaz lista civica Sindaco [22]
2 luglio 2008 24 maggio 2010 Guido Yeuillaz lista civica Sindaco [22]
24 maggio 2010 11 maggio 2015 Guido Yeuillaz lista civica Sindaco [22]
11 maggio 2015 in carica Marco Sucquet Sindaco [22]

Gemellaggi

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Pont-Saint-Martin è gemellata con:

Dal 2013 Pont-Saint-Martin è rappresentata calcisticamente dalla società sovracomunale Pont Donnaz Hône Arnad Évançon (siglato PDHAE), che ha rilevato l'eredità della precedente U.S.D. Pont-Donnaz, mai spintasi oltre le divisioni regionali. Scaturito dalla progressiva fusione di tre club, negli anni 2010-2020 il P.D.H.A.E. si è imposto ai vertici del calcio valdostano, conquistando quale maggior successo la partecipazione alla Serie D. Suo campo casalingo è lo stadio comunale di Montjovet; la società usufruisce anche del campo sportivo di Pont-Saint Martin[23].

Pallavolo

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A Pont-Saint-Martin gioca il Pont-Saint-Martin Volley Team, squadra femminile.

Società

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[24]

Lingue e dialetti

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Pont-Saint-Martin rappresenta l'unico comune valdostano in cui il piemontese, nella sua variante canavesana, è più diffuso del patois valdostano.[25]

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2020 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 510, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ La via consolare delle Gallie, su regione.vda.it (archiviato dall'url originale il 22 maggio 2010).
  6. ^ Il territorio di Pont-Saint-Martin, scheda sul sito ufficiale ww.comune.pontsaintmartin.ao.it Archiviato l'8 novembre 2010 in Internet Archive. (consultato nel febbraio 2011)
  7. ^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, abspace.it
  8. ^ https://www.ansa.it/valledaosta/notizie/2023/08/17/pont-saint-martin-ricorda-il-bombardamento-alleato-del-1944_511b8213-2331-4908-9bb3-f46a01c48897.html
  9. ^ Pont-Saint-Martin, su araldicacivica.it.
  10. ^ Decreto del Presidente della Repubblica del 15/12/1969 (PDF).
  11. ^ La Basse Vallée d’Aoste et ses châteaux.
  12. ^ Inaugurazione de 'l Castel: programma eventi [collegamento interrotto], su comune.pontsaintmartin.ao.it, Comune di Pont-Saint-Martin, 2012.
  13. ^ Luciana Pramotton, Silvia Stroppa, 'L Castel. Casa forte dei signori di Pont-Saint-Martin, Quart (AO), Musumeci, 2012, ISBN 88-7032-884-8.
  14. ^ Casa-forte della Rivoire [collegamento interrotto], su comune.pontsaintmartin.ao.it, Comune di Pont-Saint-Martin. URL consultato il 4 gennaio 2013.
  15. ^ Il ponte romano di Pont-Saint-Martin
  16. ^ Punti di interesse > Museo del Ponte Romano, sito del Comune di Pont-Saint-Martin, consultato il 18 maggio 2020.
  17. ^ Virtual Tour > Museo del Ponte Romano, sito del Comune di Pont-Saint-Martin, consultato il 18 maggio 2020.
  18. ^ Museo del Ponte Romano sul sito del Turismo in Valle d'Aosta, consultato il 18 maggio 2020.
  19. ^ Il carnevale storico di Pont-Saint-Martin
  20. ^ Arrêté du président de la région autonome Vallée d'Aoste n° 539 du 31 octobre 2023.
  21. ^ CVA, Gli impianti, su cva-ao.it. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
  22. ^ a b c d e f g h i http://amministratori.interno.it/
  23. ^ Chi siamo - pdhaecalcio.it
  24. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  25. ^ (FR) Sondage linguistique ::: Institut d'études fédéralistes et régionalistes, su web.archive.org, 5 luglio 2017. URL consultato il 28 luglio 2022 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2017).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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