Storia naturale (Buffon)

trattato di Georges-Louis Leclerc di Buffon

La Storia naturale di Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon (titolo originale francese: Histoire naturelle, générale et particulière, avec la description du Cabinet du Roi, lett-. "Storia naturale generale e particolare con la descrizione del gabinetto reale") è un'ampia e importante opera in 36 volumi dedicata alla storia naturale;[2] venne pubblicata in Francia tra il 1749 e il 1789.[3]

Storia naturale
Titolo originaleHistoire naturelle, générale et particulière, avec la description du Cabinet du Roi
Altri titoliStoria naturale
Histoire naturelle, générale et particuliére, volume X, 1763
AutoreGeorges-Louis Leclerc de Buffon
1ª ed. originale17491789[1]
Generesaggio
Sottogeneresaggio sulla storia naturale
Lingua originalefrancese
Una tavola di zoologia raffigurante una lince tratta dall'Histoire naturelle

Buffon è soprattutto famoso per la sua opera maggiore, l'Histoire naturelle, générale et particulière, in 36 volumi apparsi dal 1749 al 1789, di cui 8 postumi grazie al lavoro di Bernard Lacépède. Buffon vi incluse tutto il sapere dell'epoca nel campo delle scienze naturali. È in quest'opera che Buffon rilevò le somiglianze tra l'uomo e la scimmia e la possibilità di una genealogia comune. L'attenzione che Buffon accordava all'anatomia interna lo pone tra gli iniziatori dell'anatomia comparativa. L'interno, negli esseri viventi, è il fondo del disegno della natura scrive Buffon nei Quadrupèdes.

La "Storia naturale" di Buffon, che doveva comprendere tutti i regni della natura, comprende solo i minerali e una parte degli animali (quadrupedi e uccelli). È accompagnata da una Théorie de la Terre, dai Discours sotto forma di introduzione, e dei supplementi tra i quali si trovano le Époques de la nature, una delle più belle opere dell'autore.

Tra i suoi collaboratori, occorre citare per i quadrupedi Louis Jean-Marie Daubenton, che si incaricò della parte delle descrizioni anatomiche, sostituito poi per gli uccelli da Philippe Guéneau de Montbeillard al quale s'aggiunsero, a partire dal 1767, Barthélemy Faujas de Saint-Fond, l'abate Bexon e Charles-Nicolas-Sigisbert Sonnini de Manoncourt.

L'Histoire naturelle conobbe un immenso successo. I primi due volumi, la Théorie de la terre e l'Histoire naturelle de l'homme, ebbero tre riedizioni successive in sei settimane. Traduzioni in tedesco, in inglese e in olandese furono iniziate quasi immediatamente.

Questa enciclopedia è divisa in 36 volumi:

  • 15 volumi sui quadrupedi (dal 1749 al 1767).
  • 9 volumi sugli uccelli (dal 1770 al 1783).
  • 5 volumi sui minerali (dal 1783 al 1788), l'ultimo contiene il Traité de l'aimant, ultima opera di Buffon.
  • 7 volumi di supplementi tra cui le Époques de la nature (1778).

L'Histoire naturelle fu stampata inizialmente dalla Imprimerie royale in 36 volumi in quarto, 1749-1788. Fu continuata nello stesso formato da Lacépède, che descrisse gli ovipari, i serpenti, i pesci, i cetacei (1786-1804). Le opere di Buffon e le sue Suites sono state poi ristampate più volte. Le edizioni migliori, dopo l'edizione princeps, sono quelle di Jean Vincent Félix Lamouroux e Desmarets, 42 volumi in ottavo, di François Cuvier, 1829-1831 42 volumi, e di Marie Jean Pierre Flourens, 1854, 12 volumi in ottavo.

  1. ^ (FR) Histoire naturelle générale et particulière : avec la description du Cabinet du Roy. Tome 1 / par Buffon, puis avec Daubenton (full record), in Bibliothèque Numérique Gallica. URL consultato il 6 giugno 2012.
  2. ^ (FR) Thierry Hoquet, Pietro Corsi, Buffon et l'histoire naturelle : l'édition en ligne, su buffon.cnrs.fr. URL consultato il 6 giugno 2012.
  3. ^ (FR) Thierry Hoquet, Pietro Corsi, Chronologie de la vie de Buffon, in Buffon et l'histoire naturelle : l'édition en ligne. URL consultato il 6 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012).

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