Alessandro Polsi, Storia dell'ONU
Alessandro Polsi, Storia dell'ONU
Capitolo I
1. Gennaio 1942 Dichiarazione delle Nazioni Unite. Riprende i principi cardine e la solidità
dell’alleanza della Carta atlantica (1941)
Grazie al superamento del contrasto iniziale tra presidente Roosevelt interventista antinazista e parlamento
neutralista, che aveva prevalso al momento dello scoppio della guerra.
US: si rifiuta di impegnarsi se vi è la possibilità che venga coinvolta in una guerra non approvata dal
parlamento statunitense
→ introduzione della proposta di attribuire potere di veto alle GP → gradito da Urss ma problema
dell’estensione risolto solo successivamente (si concorda però di limitarlo al Consiglio, in assemblea vige il
principio di maggioranza)
→ seggi da attribuire alle repubbliche sovietiche: dalla richiesta di Stalin di averne 1 x rep (16 in totale) si
arriva a 3
5. Yalta 1945 : consolidamento dei compromessi e assunzione impegno di creazione dell’org una volta
terminatati gli sforzi bellici
Incontro tra tutti i paesi non-nemici in cui viene presentato il progetto e si cerca di raggiungere un
accordo sui punti controversi: i paesi medio-piccoli non erano entusiasti all’idea di accentrare così tanto
potere nelle mani delle grandi potenze
La carta delle Nazioni unite
Principi e organi
- Cds
- Grandi potenze con veto + membri non permanenti
- Sicurezza collettiva e monopolio della forza
- Deliberazioni vincolanti
- Assemblea generale
- Rappresentanza universale
- Discute di tutti i temi di competenza
- Maggioranza
- Non vincolanti
- Approva bilancio
- Consiglio economico e sociale
- Per evitare concentrazione eccessiva di potere nel cds
- Consiglio fiduciario
- Vigilare sui territori non autonomi: colonie in transizione
- Corte internazionale di giustizia
- Segretariato generale
- Ordine del giorno
- Monocratico
Necessità di trovare equilibrio: rispetto totale della sovranità locale vs principi universali
Necessità di creare apparato burocratico e arruolare il personale, di definire lingue e sedi, di determinare le
contribuzioni al bilancio → commissione preparatoria
? natura incarico: carriera o a termine → gli US volevano la carriera per garantire più autonomia →
compromesso con Urss
? segretario: URSS voleva fosse affiancato da rappresentati dei paesi → no, rimane carica monocratica,
nessuna forma di collegialità
Struttura:
- 8 dipartimenti
- Assemblea divisa in commissioni
- Competenza di budget → Assemblea
Le prime riunioni
10 gennaio 1946 Londra – convocata da commissione preparatoria per mettere in moto la struttura
Decisione lingue: 5
Nascita comitato di stato maggiore
Elezione segretario generale: norvegese Trygve Lie
Attribuzione territori di competenza al Consiglio fiduciario (colonie senza governi propri-in
transizione)
Scelta della sede → New York grazie a donazioni e Ginevra (ex società delle nazioni)
Il personale internazionale
- Competenze linguistiche
- Proporzionalità con il budget
I primi intoppi
Il clima internazionale si fa teso: “cortina di ferro”, dottrina Truman, il Congresso cominciò ad opporre le
prime resistenze (non concede il riconoscimento dell’immunità → paura di spie sovietiche).
Si trovano ad affrontare una serie di situazioni, ma con poco successo. Le grandi potenze dimostrano fin
dall’inizio la tendenza a strumentalizzare le istituzioni ONU per propaganda o strategia politica, cercando
poco la collaborazione
un mondo solidale
prendere misure per favorire lo sviluppo economico internazionale in una situazione di generale stabilità.
Tentarono di creare un sistema di trattati e organizzazione internazionali, cosa che tuttavia fallì per la
resistenza dei paesi dell’est. Si creò un’alleanza di paesi occidentali che si impegnarono per la
liberalizzazione dei mercati e contenimento delle tariffe doganali (GATT e WTO).
L’ONU e la ricerca economica
Si sviluppò soprattutto a livello regionale, grazie al fatto che non esisteva il diritto di veto
Associazioni della società civile che possono essere consultate dal Consiglio economico e sociale e che
potevano sedere da osservatrici in Assemblea - divise in tre categorie:
Per integrare le cose previste dalla Carta istitutiva. Documento che tratta in modo esaustivo l’argomento
introducendo una novità fondamentale: il rispetto di alcuni diritti fondamentali diventa più importante del
rispetto della giurisdizione esclusiva degli stati. Il problema risiede in:
Uso esponenziale del potere di veto per impedire l’ingresso di paesi filo occidentali → USA
rispondono nello stesso modo → diminuisce rappresentatività
Nascita di alleanze militari regionali concorrenti che la sostituiscono nel ruolo di garante della
sicurezza collettiva (NATO)
Incompatibilità assoluta sulle posizioni per il riconoscimento del governo comunista cinese
La guerra di Corea
Momento in cui l’ONU riesce ad essere decisiva ed efficace → assenza sovietica (avrebbe paralizzato le
azioni di legittimazione delle attività militari di intervento USA)
Mozione per superare la paralisi: spostare parte del potere decisivo dal consiglio all’assemblea.
Novembre 1950
La guerra prosegue
L’Urss non riesce a far ritirare l’autorizzazione all’uso dell’egida ONU agli USA e non riesce ad impedire
l’approvazione di altri interventi, ma l’escalation degli scontri per l’intervento dei cinesi, mette in secondo
piano l’organizzazione.
Si forma un’ulteriore spaccatura sulla nomina del nuovo segretario generale: USA forzano la prassi per
aggirare la resistenza sovietica al proprio candidato
Un covo di spie?
Si diffonde il timore tra il pubblico statunitense che nell’organico dell’Onu si nascondano spie sovietiche,
sospetti rivolti principalmente al personale statunitense stesso
Reazione NU
Dag Hammarskjold
Nuovo segretario, eletto dopo le dimissioni di Lie, rappresentante norvegese → pacifista e neutrale →
appoggiato anche dall’URSS
Visione occidentale
Visione orientale
Ma dopo il ritiro per 6 mesi nel 1950, si cementa la consapevolezza che è un luogo fondamentale per il
confronto e per l’attività internazionale → partecipazione costante, ma spesso di critica o boicottaggio
All’inizio luogo dove trovare voce in capitolo, ma ancora seguendo ritmi ed orientamenti delle
grandi potenze
Con la nascita del movimento dei non allineati, si sviluppano linee indipendenti, di critica e rivalsa,
in particolare con la solidificazione dell’indipendenza e la morte degli imperi coloniali
Simpatizzante con paesi socialisti, più che con occidente ex-coloniale
Capitolo IV: l’uscita dall’Impasse
Uscita di Lie + morte di Stalin -> URSS assume atteggiamento più conciliante
si crea consenso sulla necessità di controllare l’uso dell’attività nucleare a scopi civili
apertura a trovare soluzione sulla questione della legittima rappresentanza cinese: con l’assunzione
dei non-allineati di una consapevolezza politica maggiore, diventa tema di confronto produttivo
proposta canadese di rivisitazione del sistema di ammissione dei nuovi membri
→ superare la votazione caso per caso → passa prima in Assemblea poi in consiglio grazie all’
atteggiamento conciliante dell’URSS
→ ingresso di 16 nuovi membri
→ conseguenze sul riconoscimento della missione universalistica (vs luogo di scontro est-ovest) e della sua
necessità per riconoscimento status
IAEA
aumentano le sostanze radioattive nell’atmosfera
aumento dei paesi con armamenti nucleari
cresce consenso sulla necessità di regolamentazione (per scopi civili)
→ agosto 1955 conferenza Ginevra: consolidamento impegno per crewzione di agenzia
→ settembre 1955 conferenza di New York approvazione dello statuto e nascita Internazional Atomic
Energy Agency
Crisi di Suez
Egitto vs FRancia, Regno Unito, Israele → accordo diplomatico URSS e USA sulla necessità di intervento per
placare la situazione.
Superamento del veto in consiglio in Assemblea.
→ condanna intervento militare anglo francese
→ legittimazione all’intervento diplomatica (guida USA)
→ creazione forza militare sotto egida ONU: nascita CASCHI BLU → inviata a sorvegliare il confine Egiziano -
israeliano per evitare escalation (non contribuisce a soluzione definitiva)
Nel mentre invasione sovietica dell’Ungheria → passa in secondo piano, l’Assemblea non riesce a deliberare
e l’URSS incassa vittoria
Overall, a success.
Crisi del Congo
1 luglio 1960 Congo dichiara indipendenza da Belgio
elezioni: vittoria Lumumba, ma nella ricca provincia di Katanga vince Tshombe → disoridini:
- divergenze politiche
- disgregazione forze militari
- intervento militare belga
Il Katanga si dichiara indipendente
12 luglio: le parti si rivolgono alle NU per respingere l’aggressione interna e risolverla tra di loro
14 luglio: risoluzione generale, non prevede uso di forza od obiettivi specifici
neppure nelle sedute successive si riesce a raggiungere una posizione più proattiva
→ URSS accusa Hammarskjold di incapacità e filoimperialismo
20 settembre approvazione risoluzione afroasiatica che porta l’URSS a moderare le posizioni
1961 la situazione precipita morte di Lumumba
21 febbraio: approvazione intervento militare e intensificazione attività segretario alla ricerca di accordo
tra parti → muore in circostanze misteriose
dicembre: cominciano le offensive per riportare il paese sotto l’autorità centrale di Katanga (successore L.)
gennaio 1963: conclusione vittoriosa dell’offensiva
Ambiguità posizioni: di fatto coinvolti in guerra civile + deficit finanziario
L’assemblea del 1960
contesto:
- ingresso nuovi membri principalmente africani
- ostilità USA Cuba
- ostilità USA URSS (aereo abbattuto)
- non allineati con volontà di essere indipendenti e contare
→ luogo di confronto politico oltre contrasto est-ovest → no divisione Assemblea in maggioranza assoluta,
ma frammentazione
→ approvazione Dichiarazione sul riconoscimento dell’indipendenza dei paesi e popoli coloniali
successo per i non alleati verso lo smantellamento dei residui del sistema coloniale europeo appoggiati da
USA e URSS
Una volta deciso che si manterrà la carica mono-persona, i paesi dell’est e i non allineati premono per una
candidatura non europea: USA accettano volentieri il birmano U Thant, neutralista e diplomatico.
solo URSS oppone un po’di resistenza, in quanto cerca di vincolare la sua approvazione e ratifica alla
risoluzione della questione della rappresentanza cinese, ma alla fine cede per non irritare eccessivamente i
paesi africani.
L’ apartheid
↑ paesi africani → indurimento posizione su regime razzista in Sudafrica: precedentemente si lasciava fare
in quanto era considerato un problema interno: i paesi europei continuano a sostenere un atteggiamento
di non ingerenza per evitare di essere condannate per atteggiamento simile nelle colonie.
Per evitare che sorga problema simile in Namibia (sotto regime internazionale ambiguo, in pratica
controllato dal Sudafrica che doveva portarla all’indipendenza (no joy)), il Sudafrica viene condannato ed
intimato di ritirarsi (ottobre 1966-gennaio 1970).
Affrontare la questione di portare tutti i paesi verso un livello economici omogeneo di benessere, previsto
dalla CNU: i mezzi consentiti erano estensivi, ma poco precisi
Misure prese:
1. 1946 il consiglio economico e sociale doveva proporre dei piani si sviluppo tecnico
2. Con lo scoppio della GF gli aiuti economici vengono assegnati da US con accordi bilaterali →
strumentalizzazione per evitare il diffondersi del comunismo
3. Nascita EPTA (Expanded Program for Technical Assistance) 1949: sovvenzionato da contributi
volontari, doveva coordinare gli aiuti, ma viene azzoppato dalla necessità di ripartizione dei
contributi a tutte le agenzie
4. Avvio di prassi di inviare tecnici sul campo per aiutare lo sviluppo e l’applicazione
Luglio 1962 conferenza del Cairo: incontro dei paesi del terzo mondo che vogliono costituire fronte
compatto sulle questioni economiche
Agosto 1962 conferenza di Ginevra: indetta nalle NU per cercare di coordinarsi con altre agenzie
internazionali, spingeva per una politica di apettura dei mercati e di liberalizzazione dei commerci.
→ parziale successo: adozione principi comuni e nascita consiglio dei 77 che doveva aiutare ad assecondare
le richieste del terzo mondo
→ USA si oppongono a qualsiasi politica di nazionalizzazione o intervento statale – paura che sia eccessivo
avvicinamento ai comunisti
→ nascita UNCTAD (united nation conference on trade and development) inefficacie nel suo scopo di
aiutare il terzo mondo nel suo percorso di sviluppo
UNDP
L’occidente comincia ad avere più interessi ad investire nello sviluppo economici dei paesi sottosviluppati:
Emergenze umanitarie
1962 nascita United Nations World Food Programme: per attività assistenziale in casi di emergenza, le sue
competenze vengono poi espanse all’aiuto sistematico di paesi poveri
Difficile e spesso poco efficacie → governance delle agenzie pensata per renderle indipendenti più che
cooperative
1962 con UNDP nascita di organo di coordinamento con FMI e BM per cercare di omologarne le
attività → scarsa efficacia
I paesi che godevano degli aiuti volevano che vi fosse un aiuto più tecnico che aiutasse in base agli
specifici bisogni locali
Nascita di due nuove agenzie – a badget limitato, che agivano con piccole sedi locali
o UNFPA (fund for population activities) per il controllo delle tendenze demografiche
o UNIDO (Industrial development organisation)
La nuova burocrazia
1962: viene sollevata la questione della rappresentanza nazionale dei paesi membri tra il corpo di
funzionari
1961 approvazione risoluzione per il decentramento della sede da New York e Ginevra
→ contribuisce a rendere l’organizzazione più permeabile alle voci del terzo mondo
Si creano dei contrasti su a chi si debbano attribuire le spese degli interventi umanitari (EG Congo).
Alla fine, nonostante la resistenza USA si decide di procedere con il sistema di ripartizione dei contributi al
bilancio
→ crisi finanziaria |
Vedi: crisi di Cuba NU teatro di scontro tra le posizione, usate per amplificare le proprie opinioni
strumentalizzazione propagandistica
Le NU messe ai margini
USA non si fidano delle NU per la preponderanza delle posizioni del terzo mondo (non
simpatizzanti)
U Thant si sente coinvolto perché asiatico, prova con diplomazia personale
Le vere trattative avvengono al di fuori dell’arena delle NU
Come in altre occasioni (Repubblica domenicana, Cecoslovacchia) che videro coinvolte le grandi potenze,
grazie al loro potere di veto, non si discute neanche in assemblea
Anche nel terzo mondo interventi limitati perché i nuovi leader nazionalistici non si fidano delle potenze
occidentali e preferiscono non intervengano
Unico parziale successo Cipro: riescono a mantenere la situazione stabile fino al 1974
Si era solidificato il mondo diviso in due sfere di influenza e non si voleva qualcuno che
rappresentasse posizione terza
Favorire dialogo est-ovest e nord-sud
1. Risoluzione questione francese: vengono accettati i rappresentanti del governo di Pechino
dall’assemblea
2. 1973 guerra del Kippur:
Incontro di Algeri: il terzo mondo emerge con posizione politica indipendente che richiede un
nuovo ordine economico più equo
USA e paesi occidentali avevano la tendenza a favorire regimi sanguinari e oppressivi nel terzo
mondo in cambio di stabilità
→ verso la rottura
→ NU vengono viste dall’occidente come inaffidabili perché le posizioni irrazionali del terzo mondo
prevalgono
→si spostano per i temi della sicurezza internazionale verso altre OI
→decadenza NU
Solo le organizzazioni non governative garantiscono un minimo di dialogo, sollevando questioni scottanti
che altrimenti i paesi occidentali avrebbero ignorato
La forzatura del prezzo del petrolio da parte dell’OPEC + questione di Israele (estrema diffidenza nel terzo
mondo: visti come agenti infiltrati dell’occidente)
Febbraio 1972
Convenzione per la soppressione e la punizione del crimine dell’apartheid
Rifiuto del sudafrica della richiesta di ritirarsi dalla Namibia per motivi di sicurezza nazionale
(Angola in guerra civile)
→ incapacità risolutive
Economico:
o Conferenza di Algeri 1973: terzo mondo si incontra e concorda sul pretendere evoluzione
del sistema
→ emerge volontà di collaborazione e coordinamento
Fallimento tentativo di regolare lo sfruttamento delle risorse marini: progetto di articoli sullo sfruttamento
delle risorse del mare
→ aveva lo scopo di evitare l’abuso indiscriminato delle risorse che in teoria dovevano essere
collettive, di definire meglio i confini nazionali e fare generalmente ordine
Nel tempo perdono rilievo le agenzie internazionali e cominciano a prevalere gli attori privati
Politicizzazione
Le NU sono teatro di confronto sulla questione del rispetto dei diritti tra paesi, ma il segretario generale
non interviene mai per prendere una posizione definitiva ed ufficiale
→ l’ingresso di Giappone e Germania consentì una ripartizione del peso del bilancio
Aumenta attività e numero di ONG coinvolte nel campo dei diritti umani
Forza: non hanno appartenenza politica, sollevano questioni che coinvolgo anche grandi potenze
1967/8 viene dato loro il potere di rivolgere petizioni e denunciare in sede di Assemblea violazioni
di diritti umani
Favorite dal segretario generale, crea un ufficio dedicato alla sola gestione delle ONG per favorirne
l’attività autonoma
Strumentalizzazione degli obiettivi socioeconomici nel terzo mondo per legittimare atteggiamento
repressivo
Perez de Cuellar
Contesto:
Crisi dell’UNESCO
Minacciano di tagliare i fondi se non viene introdotta una modifica al sistema di voto, tramite un principio
di ponderazione basato sui contributi al bilancio
L’assemblea nel 1985 introduce un documento di ripartizione del bilancio, che non piace agli US perché
oscuro e perché non introduce la modifica da loro richiesta, ma viene comunque approvato da una
larghissima maggioranza
Sono con l’attenuarsi della GF si crea un clima costruttivo per la riforma dell’organizzazione
Gennaio 1992 insediamento segretario Boutros Boutrus-Ghali egiziano, paese amico di US, ma estraneo al
funzionamento delle NU → aveva grandi speranze sul futuro ruolo, in parte disattese
Giugno 1992: An Agend for Peace: documento in cui il segretario presenta una serie di proposte per
recuperare il ruolo centrale delle NU in particolare in tema di sicurezza collettiva
1991 guerra civile, carestia, devastazione → gli aiuti umanitari stessi non possono essere consegnati, senza
sottoporsi al sistema di controllo quasi mafioso delle bande locali
1992 settembre: approvazione missione peacekeeping con massiccio coinvolgimento US, scopi quasi
esclusivamente umanitari per rimediare ai vuoti istituzionali
Ritiro US, tentativo di approccio più determinato → scoppio ostilità con la fazioni più potente
1994 ritiro dell’appoggio occidentale, viene votato il ritiro delle truppe stanziate
→ fallimento
Bosnia
1992 dopo l’invasione serbocroata, nel territorio bosniaco si affrontano le varie fazioni con atteggiamenti
di pulizia etnica
- Somalia
- Ruanda
- Bosnia: il personale era stato preso ostaggio e le truppe inviate erano incapaci di mettere fine agli
eccidi
1993 viene attribuita all’ONU l’amministrazione fiduciaria del territorio, fino a che non fu sostituita nel
2003 dall’UE
Ruanda
1994 Uganda e Ruanda chiedono l’intervento perché NU vigilino sulla situazione di confine (huti vs tutsi) e
sull’applicazione degli accordi
→ presenza simbolica per il poco appoggio delle potenze occidentali che non forniscono mezzi
Fallimento: nonostante denunce e presenza sul campo, le violenze erano state disumane e il numero di
morti e profughi altissimi.
! novità: istituzione tribunali speciali che si occupino dei crimini commessi in queste occasioni
Adotta prudenza: prima di intervenire preferisce verificare di avere mezzi sufficienti e una posizione politica
definita
Non interviene direttamente, perché vi sono veti di Cina e Russia che sostengono sarebbe azione di
ingerenza
Interviene la NATO → una volta ristabilito l’ordine, le NU legittimano le azioni e decisioni prese
dalla NATO, che di fatto aveva compiute delle violazioni al divieto dell’uso della forza.
Questioni: fino a dove si estende il diritto umanitario, Chi ha l’autorità di decidere ed intervenire …
NU emergono comunque come il ruolo delle non decisioni e si incrinano ancora i rapporti con USA
1999 Piccolo paese dell’Oceania, che dopo aver ottenuto l’indipendenza dall’Oceania, viene invaso
dall’Indonesia e subisce sistematiche violazioni dei diritti umani da parte delle bande paramilitari che
l’occupavano.
Vengono indotte libere elezioni sotto il patronato delle NU → vittoria richiesta indipendenza
→ successo: nation – building → creazione di istituzioni per l’autogoverno, lo stato diventa effettivamente
autonomo nel 2002
Rapporto Brahimi
2000 commissione che produce prima grande riflessione sul valore e cambiamento storico delle missioni
effettuate dalle NU
→ i conflitti che si trovano ad affrontare sono transnazionali, con molte parti in gioco, che necessitano di un
ampio appoggio, sia in fase preventiva-preparatoria che in fase di attuazione per essere risolte
→ raccomandazioni
Diventano la missione principale dell’organizzazione: si riconosce come elemento necessario alla crescita
economica e all’affermazione globale della pace il rispetto dei diritti umani.
il tema è stato dal principio, ed è ancora, oggetto di strumentalizzazione politica nei conflitti tra
stati (Est-Ovest)
frammentazione degli uffici → scarsa efficacia per approcci a volte incompatibili o che si intralciano
(sovrapposizione)
o Consiglio economico e sociale: primo organo che se ne occupa tramite delle commissioni
ad hoc, ma è spesso intralciato dagli interessi personali degli stati che lo compongono
o Il segretario istituisce degli uffici sotto il suo controllo
o L’assemblea generale vi dedica dei fondi e dei corpi sussidiari nel tentativo di rendere la
tematica indipendente
o Sotto pressione degli US nel 1993 si crea un Ufficio dell’Alto commissario per i Diritti Umani
I principali trattati
Limiti e ripensamenti
Gigantismo burocratico: risulta fisicamente impossibile smaltire i rapporti periodici prodotti dagli
stati, cosa che fa sorgere il sospetto che sia tutto inutile
Strumentalizzazione del tema: viene ignorato o predicato eccessivamente qualora serva una scusa
per intervenire
Non si tiene conto del livello raggiunto dagli stati, nel consentire la partecipazione agli organi di
controllo
EG: Rio 1992 (ambiente e sviluppo), Vienna 1993 (Alto commissario per diritti umani), Pechino 1993 (diritti
delle donne)
Ricatto alle NU
Uso della minaccia del ritiro dei finanziamenti come forma di pressione, soprattutto US
→ andamento dello stato di finanziamento come indice dello status tra US e UN: Us minacciano di ritirare
finanziamenti se non si procede a riforma amministrativa o se non piace come viene affrontata una crisi
Dimostrata da molti dei paesi più influenti, in particolare US: non riescono ad allinearsi con le posizione
prevalenti dell’assemblea.
→ difficoltà a raggiungere obiettivi: paesi più sviluppati non si impegnano finanziariamente come
dovrebbero
La guerra irachena
2003 Ha messo di nuovo in crisi il rapporto US- UN: CdS si è rifiutato di legittimare l’intervento, aprendo il
fianco alle polemiche statunitensi, che presero di nuovo in considerazione il superamento
dell’organizzazione
Nel gestire il periodi di stabilizzazione, sono sorte altre tensioni + conferma problematiche di condurre
azioni di peacekeeping con risorse scarse → dare priorità alla sicurezza personale
Necessità di riforma
2005 il segretario generale ha presentato diverse proposte di riforme, elaborate da coalizioni di stati che
riguardano la soppressione di organi, l’attribuzione di autonomia e competenze, la composizione il
funzionamento → obiettivo: cercare di spostare l’asse più a favore delle NU
→ successo: NU sono riuscite a non farsi travolgere dagli interessi particolari e mantenere ruolo centrale
nella politica internazionale