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Storia Programma

Il documento tratta del colonialismo e dell'imperialismo europei in Africa tra la seconda metà del 1800 e i primi del 1900. Viene descritta l'espansione coloniale delle potenze europee in Africa, con la conquista di vari territori da parte di Regno Unito, Francia, Germania, Belgio e Italia. Vengono inoltre menzionate alcune figure chiave e spedizioni che contribuirono all'esplorazione e occupazione del continente africano in quel periodo.

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Il documento tratta del colonialismo e dell'imperialismo europei in Africa tra la seconda metà del 1800 e i primi del 1900. Viene descritta l'espansione coloniale delle potenze europee in Africa, con la conquista di vari territori da parte di Regno Unito, Francia, Germania, Belgio e Italia. Vengono inoltre menzionate alcune figure chiave e spedizioni che contribuirono all'esplorazione e occupazione del continente africano in quel periodo.

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Colonialismo e imperialismo

(Immigrazioni di oggi sono frutto di azioni sconsiderate di ieri: divisione di popoli uniti, unione popoli bellicosi, sfruttamento delle
materie prime, estremismi religiosi).

IMPERIALISMO:la colonizzazione assunse proporzioni mondiali.


Le maggiori potenze europee cominciarono ad affacciarsi oltre oceano alla conquista di vaste aree
territoriali in America + Africa + Asia.
I commerci internazionali crebbero senza sosta
CARATTERI DELL’IMPERIALISMO
1) Sottomissione da parte di Olanda, Belgio, Portogallo, Germania, Russia, Italia, USA, Giappone
2) La responsabilità amministrativa divenne governativa con la scusa di imporre protettorati
3) Colonie come ampliamento del territorio nazionale in cui imporre lingua, leggi, cultura
4) Obiettivi economici: indisturbato sfruttamento di materie prime + mercato privato
5) MISSIONE CIVILIZZATRICE = SUPREMAZIA CULTURALE

IL COLONIALISMO EUROPEO IN AFRICA


Le aree interne erano rimaste sconosciute, solo le coste erano sta esplorate.
Nuova fase di esplorazione: British African Association (esplorazioni + evangelizzazione).
 Viaggio di David Livingstone (cascate di Vittoria)
 Stanley (grandi laghi)

CONQUISTA DELL’AFRICA DEL NORD + CANALE DI SUEZ


1830 Francia con Carlo X voleva invadere Algeria, Tunisia imponendo un protettorato
1875 Inghiterra acquista le azioni della compagnia del canale di Suez. Protettorato in Egitto (importanza
strategica)

CONQUISTA DEL SUD AFRICA


Guerra anglo boera
Boeri: coloni olondesi (Afrikans), insediati nel capo di buona speranza.
Gli inglesi volevano invadere queste terre e imporre gli Stati dell’Orange e del Transvaal: obbligano i boeri a
ritirarsi al centro.

GUERRA ANGLO BOERA: superiorità tecnica e militare inglese, concentration camp.

SPARTIZIONE DELL’AFRICA
DISEQUILIBRI
 La Francia voleva vendetta contro la Germania
 L’Austro Ungheria aveva un attrito con la Russia per l’interesse sui balcani
 Regno Unito diventa sempre più forte, sottomete l’India
BISMARK: canceliere tedesco promotore di una politica diplomatica basata su alleanze riducendo gli attriti.
1) Convocò il congresso di Berlino nel 1878: politica dei compensi che garantiva equilibrio
rispondendo a una necessità di uguaglianza
Minacce per la pace Europea: concorrenza per la conquista dell’Africa tra Inghilterra Francia e Belgio.
2) Convoca una seconda conferenza internazionale di Berlino in cui obbliga ad accettare il “principio
di effettiva occupazione” ossia l’unico modo per legittimare il possesso di uno stato.
SPARTIZIONE:
Germania: Togo + Camerun
Belgio: Congo
UK: Nigeria + Uganda + Kenia
Francia: Africa Sub Sahariana
Italia: Etipioa, Libia, Eritrea

Destra e sinistra storiche


Storiche: incidenza che ebbero nelle vicende dell’Italia post unitaria + no partiti con ideologie politiche
gruppi di persone variegate che prendevano posizione
(Base elettorale 1,9%: Maschi > 25, leggere e scrivere , imposta)
 DESTRA, aristocrazia terriera: volevano suffragio ristretto + stato liberale e laico accentramento
amministrativo (Cavouriani, Garibaldini)
 SINISTRA: cultura repubblicana e democratica + decentramento amministrativo + laico +
protezionismo (mazziniani e garibaldini)

SINISTRA STORICA (dal 1876)


Nel 1875 la destra storica aveva raggiunto il suo obiettivo del pareggio di bilancio: Paese stremato,
pressione fiscale nel meridione.

Malcontento nei confronti della destra


Non battuta nelle elezioni ma da un voto contrario dell’opposizione

Vittorio Emanuele 2^ chiese a Depretis (70% dei consensi)


Periodo umbertino, reggenza di re Umberto
PROGRAMMA DI DEPRETIS
1) Riforma legge elettorale: >21 anni + imposta + leggere e scrivere
2) Istruzione elementare laica e gratuita: riforma contro la legge Coppino
3) Abolizione dell’imposta sul macinato
4) Cassa nazionale infortuni sul lavoro

TRASFORMISMO PARLAMENTARE
Dx e sx provenivano da una base sociale molto simile: labili differenze ideologiche e politiche.
Si crea un blocco centrista moderato come accordo contro le frange più estreme (radicali e reazionari)
Si dissolvono le già labili differenze tra i 2 schieramenti
Effetti negativi del trasformismo parlamentare: sgretolamento dei riferimenti politici, attenzione ai singoli
problemi + immobilismo parlamentare + ambiguità governo-parlamento (PARLAMENTARISMO)

CORSO DELLA POLITICA ESTERA


Il congresso di Berlino del 1878 non aveva permesso l’entrata in scena dell’Italia nello scacchiera
geopolitico europeo: l’estraneità preoccupava i ceti dirigenti.
TRIPLICE ALLEANZA (20 maggio 1882)
Reciproco intervento difensivo e neutralità in caso di attacco
Alla sinistra non restava che cedere alle insistenze di Bismark per entrare nel gioco delle alleanze (in realtà
preferiva schierarsi con UK e Francia perché volevano scontrarsi con l’Austria per le terre irredente)

Malcontento di irredentisti e repubblicani: rinuncia al completamento dell’unità


Nonostante il malcontento, i benefici economici e finanziari non tardano ad arrivare: possibilità di
intraprendere una politica coloniale.
COLONIALISMO ITALIANO
1882 acquisto della Baia di assab
Fattori scatenanti
1) Sentimento nazionalista, Roma imperiale
2) Occupazione ai disoccupati senza emigrare, valvola di sfogo per la disoccupazione
3) Interessi finanziari

PRIME TAPPE DEL COLONIALISMO ITALIANO


Occupazione del porto di Massaua + tentativi di occupazione dell’Abissinia (Etipioia), fermati dal Negus.

ETA’ CRISPINA (1887-1891)


Alla morte di De Pretis, Crispi divenne il presidente del consiglio

 Desiderio di accentramento del potere nell’esecutivo , meno potere al parlamento dopo il


trasformismo
 Nazionalista e colonialista
 Decentramento amministrativo
 Nuovo codice penale (codice Zanardelli)
 Legge sulla pubblica sicurezza
 Politica anticlericale dopo il fallimentare piano i riconciliazione con Leone XII

POLITICA ESTERA E COLONIALISMO


Molto vicino alla Germania Bismarkiana.
Convinto colonialista, voleva risollevare le sorti dell’Italia.

Trattato di Uccialli: favorì l’elezione a Negus di Menelik stipulando un accordo che prevedeva il
riconoscimento dei territori italiani in Eritrea da parte del Negus.
Il trattato presentava ambiguità, nella versione in aramaico si parlava di un trattato di amicizia
Si creano così delle divergenze sul fronte italo-aramaico

Crsipi fu messo in minoranza parlamentare e costretto alle dimissioni

GIOLITTI
Governa durante il ritiro di Crispi
Sostenitore dello sfogo delle classi socialiste, cattoliche al fine di evitare conflitti intestini.

 1892 partito dei lavoratori (pre partito socialista)


 Democrazia cristiana e sindacati cattolici
 Rivolta dei fasci siciliani

Giolitti mantenne una linea prudente e morbida cosa che provocò l’incertezza dei conservatori + scandalo
banca romana coinvolta nel fallimento di alcune imprese: Crispi viene messo in minoranza parlamentare.

SECONDO GOVERNO CRISPI


Torna alla guida del Paese, visto come un uomo forte e capace.

 Misure durissime nei confronti dei fasci siciliani


 Sciolse il parlamento socialista
 Leggi antianarchiche
 Restrizione del diritto di voto

Politica coloniale rimasta ferma dalle sue dimissioni, venuto alla luce l’equivoco del trattato di Uccialli
promosse spedizioni in Etiopia per far accettare al Negus il protettorato: va male. Menelik riconquista Amba
Alagi e Macalle e l’Italia viene sconfitta nello scontro di Adua.
Crispi si dimette.

CRISI DI FINE SECOLO


Fine politica estera avventurosa, continuo spinte reazionarie
(Sideney sonnino, ritorno allo sttauto albertino)

MANIFESTAZIONI
 6 maggio 1898 Milano, Repressione di Bava Beccaris (cannoni sui dimostranti + centinaia di arresti)
 Regicidio: Umberto I ucciso da Gaetano Bresci per rivendicare i morti di Bava Beccaris

Vittorio Emanuele III, età Giolittina

Belle epoque
1870-1914 fase pacifica e proficua
SECONDA RIVUZIONE INDUSTRIALE in tutta Europa
 Nuove materie prime e fonti energetiche
 Rapporto industria-scienza
 Ruolo aziende e mondo finanziario
 Invenzioni: automobile a benzina, cinematografo, aereo, telefoni, vaccini, cemento, gomme,
profumi, aspirina, gas tossici

NUOVO CAPITALISMO

Abbandono del liberismo per passare al protezionismo (porre barriere tariffarie per incoraggiare l’economia
locale). Alle lunghe ebbe conseguenze negative sulle relazioni internazionali.

Aumento generalizzato della produzione, ampliamento del mercato.


La domanda assume dimensioni di massa: produzione in serie per accelerare i processi di meccanizzazione.

2 figure che cambiarono radicalmente l’operato in fabbrica (Ford + Taylor)

TAYLOR FORD

 Agì sull’organizzazione del lavoro  Agì sulle tecniche di produzione di fabbrica


 Incrementò la produttività dei  Accrescere la quantità di merci in
salariati abbattendo i costi di lavoro circolazione
 Scomporre il ciclo produttivo in  Catena di montaggio
mansioni da affidare a un certo  Standardizzazione, costo unitario,
numero di operai spersonificazione
 Divisone produzione/management  Trattative sindacati

Questi principi permettevano di immettere sul mercato un numero sempre crescente di beni a cui si
affacciavano crescenti schiere di consumatori + aumento dei salari favorì le capacità di acquisto +
incremento demografico + espansione dei ceti medi + crescente urbanizzazione

1^ MERCATO DI MASSA DELLA STORIA

Nascita del mercato azionario. Gli industriale necessitavano di condividere i rischi degli investimenti +
ridurre la competizione + estendere il controllo sui mercati

SOCIETA’ DI MASSA

Le masse assunsero un notevole peso ed acquisirono maggiore consapevolezza delle vicende del proprio
territorio. Si svilupparono i primi partiti popolari, democratizzazione.

(Aspetti negativi: espansione della burocrazia + omologazione dei consumi + peridta di autonomia +
conformismo e manipolazione)

IL RUOLO DELLA BORGHESIA

Classe dominante, aveva conquistato i parlamenti e l’economia


Si stratifica in alta, medio, bassa.

IL RUOLO DEL PROLETARIATO


Definizione modellata da Marx di prole: classe lavoratrice composta da operai salariati, sfruttati, no dignità

Disegno progettuale di una società senza classi

Si diffusero i sindacati (trade unions) che si rivelarono uno strumento di lotta insufficiente: per influire sulle
scelte dei governi bisognava avere rappresentanza in parlamento.

Borghesia + proletariato lottarono per il diritto di voto: allargamento del suffragio a strati.

La partecipazione al voto è stata a lungo in base al censo e all’istruzione: barriere abbattute dal movimento
operaio e democratico. L’esercizio del voto fu determinante per per costruire la società di massa.

La Francia fu il primo stato a concedere il suffragio universale maschile (1848), l’Italia nel 1918

SUFFRAGETTE: emancipazione femminile

I PARTITI DI MASSA (rappresentavano milioni di elttori)


Segnale dell’irrompere sulla scena di una nuova società
Raggruppamenti politici sulla base di interessi che non operavano esclusivamente in parlamento.

LE GRANDI MIGRAZIONI

La popolazione cresceva a dismisura ma la distribuzione ei beni e del lavoro rimaneva invaritaa: nelle zone
rurali emigrare era l’unica possibilità
Mete: USA/ Canada/ America latina/ Australia

CRISI DELLA MODERNITA’

Razionalismo positivista: tutto è riconducibile a leggi fisiche


Non c’è spazio per i sentimenti
Nuove scoperte scientifiche misero in crisi il positivismo

 Radioattività
 Teoria dei quanti
 Teoria della relatività
 Studi psiche

NAZIONALISMO : movimento culturale e politico


Idea moderna di nazione: Jean Jaques Rousseau “espressione di un popolo che condivide un’idea”, sviluppo
di un sentimento nazionale.

Il nazionalismo cambiò progressivamente carattere trasformandosi nella supremazia di un popolo.


Convinzione che la forza di un Paese dipenda dalla debolezza degli altri.

 Protezionismo: diffidenza tra Stati


 Imperialismo: volontà di espansione

Giustificazione della competizione, nascita della xenofobia.

La nazione è un fato naturale, deve seguire la legge di evoluzione (Darwinismo sociale), lotta per la
sopravvivenza, ideologia di guerra

PROGRAMMI E OBIETTIVI

PIANO INTERNO PIANO ESTERO

 Antidemocrazia  Esaltazione della propria nazione


 Repressione delle masse  Esaltazione della guerra
 Individualismo  Teorie razziste

SISTEMA DELLE ALLEANZE

TRIPLICE ALLEANZA TRIPLICE INTESA

 1882  1907
 Germania + Austro Ungheria + Italia  Francia + Regno Unito + Russia
 Patto difensivo d non aggressione reciproca  Carattere difensivo
 Logica imperialista  Egitto a UK e Marocco a Francia
 Imperialismo e divisione a blocchi

Italia di inzio ‘900


Rapida crescita economica grazie all’introduzione del protezionismo, intenso sviluppo fino al 1907: crisi
internazionale.
1887-1907: benefica stabilità finanziaria (triangolo industriale Milano + Torino + Genova)

Nonostante ciò l’Italia non era un Paese all’avanguardia da un punto di vista tecnologico.

FATTORI DI ARRETRATEZZA

 Analfabetismo: 37%
 Divario nord-sud
 Emigrazione

ETA’ GIOLITTIANA
Quadro sociale: no equità sociale + basse paghe + lunghi orari di lavoro + MERIDIONE fame e miseria

Per stemperare le tensioni Vittorio Emanuele III affida

 Zanardelli: presidente del consiglio


 Giolitti: ministro degli interni

Conciliò le esigenze di tutti.


Mirava ad allargare la base del consenso popolare allo stato liberale.
No programma o ideologia: centro liberismo con appoggio a dx e sx (accusa di trasformismo e clientelismo)

3 QUESTIONI

1) Questione sociale
2) Questione cattolica
3) Questione meridionale

QUESTIONE SOCIALE

Cresciuta la forza del movimento dei lavoratori grazie a

 Istruzione obbligatoria e gratuita (legge Coppino)


 Allargamento del diritto di voto (riforma del 1882 ad artigiani e operai)
 Incremento demografico
 Nascita camera del lavoro + partito socialista

Giolitti ebbe il merito di riconoscere che una simile evoluzione non poteva essere arginata: gli operai erano
diventati una forza di primo piano

LOTTE DEI LAVORATORI 1901-1902

Ondate di scioperi
Giolitti richiamò all’ordine pubblicò ma lasciò che le cose venissero risolte dalle parti interessate.
Riforme per i lavoratori.

RIFORME GIOLITTIANE

 Nazionalizzazione delle reti ferroviarie


 Conversione rendita titoli pubblici
 Monopolio statle, assicurazioni sulla vita
 Istruzione pubblica finanziata dallo stato

QUESTIONE CATTOLICA

Affonda le radici nella storia risorgimentale: Papa Pio IX rifiutò di riconoscere il regno d’Italia.
Culmine della diatriba: non expedit (proibizione ai cattolici di partecipare alla vita politica)

L’assenza dei cattolici in parlamento aveva creato scompensi: Giolitti vuole risanare la frattura.

 Elezioni del 1904: per compensare la mancanza dei cattolici e l’ascesa della sxradicale, Giolitti
allenta il non expedit con il Papa garantendo che il suo esecutivo avrebbe rinunciato a prendere
posizioni anticlericali. Alla camera arrivano i primi cattolici deputati.
 Elezioni del 1909: patto Gentiloni (i credenti votano per candidati liberali disposti a non assumere
posizione laiche, difesa IRC + rinuncia al divorzio)

Sospensione del non expedit

Giolitti vede limitata la sua libertà d’azione.

QUESTIONE MERIDIONALE

Problema più difficile da risolvere.


SUD: Industria senza solide radici + latifondo + coltivazioni estensive + depauperamento dei terreni.

L’unificazione d’Italia aveva creato un netto divario fra le due parti, stanziate su un modello bi regionale.

I politici meridionalisti erano convinti che il meridione fosse tenuto volontariamente in condizioni di
inferiorità: chiedevano riforme agricole.

Giolitti intese favorire il sud con strumenti già utilizzati al nord: creazione di industrie + credito bancario +
agevolazioni fiscali + infrastrutture

Interenti largamente insufficienti: struttura dualistica. Comunque Giolitti dai ceti meridionali trasse
guadagno per i suoi governi: clientelismo e corruzione. Accusato di agire come un ministro della malavita.

LA GUERRA DI LIBIA

L’italia in quanto politica estera percorreva un doppio binario ambiguo:

 Legame con Germania e Austro Ungheria (triplice alleanza) per uscire dall’isolamente
 Necessità di trovare accordi con Francia e UK per la spartizione delle terre.
FATTORI CHE SPINGONO AL COLONIALISMO

Nazionalisti: persone che si raccolgono attorno ad un giornale (Papini, Corradini, Prezzolini) chiedevano

 Missione civilizzatrice italiana


 Italia nazione proletaria (Corradini: cercare uno sbocco ai figli)
 Placare le tensioni interne

Grandi imprenditori

Corona : prestigio territoriale

Pur consapevole di tutto ciò Giolitti mantiene una politica accorta


Interpretando la triplice alleanza in chiave difensiva cerca alleanze con Francia e Inghilterra
Accordo: via libera Italia in Libia in cambio di appoggio all’Inghilterra per il possesso dell’Egitto e della
Francia per il Marocco.

L’Italia dichiara guerra alla Libia nel settembre 1911

 Opinione pubblica favorevole: liberali + cattolici + nazionalisti (idea di crociata)


 Minoranza contraria: socialisti + radicali + repubblicani (contrari ai costi)

Lo scontro durò un anno, concluso con trattative diplomatiche: Pace di Losanna (1912)

Difficoltà: costi + popolazioni barbare (l’Italia non conqiuistò mai veramente la Libia) + scatolone di sabbia.

LA CADUTA DI GIOLITTI

1911-1914: impronta riformista

Riforma elettorale : maschi >30 anni (nullatenenti + analfabeti)

maschi >20 anni (servizio militare/leggere e scrivere)

Malcontento dei conservatori


Elezioni del 1913: no compattezza necessaria per varare leggi

Giolitti si dimette ed indica al re Antonio Salandra

 Liberali e socialisti radicalizzano le posizioni di dx e x


 Conflitto imperialista conquistava l’opinione pubblica
 Avanzata dei conservatori

Giugno 1914 manifestazione scioperanti Ancona repressa con morti: SETTIMANA ROSSA (7-13 giugno)

1^ guerra mondiale

Prima guerra mondiale


PREMESSE DEL CONFLITTO
 Relazioni internazionali complicate
 Francia vs Germania: la Francia nutriva un desiderio di vendetta dopo la guerra del 1871
 Austria Ungheria vs Russia: contesa Balcani (entrambe volevano trarre vantaggio dal crollo
dell’impero ottomano)
 Germania vs UK: Weltpolitik (primato come potenza mondiale)
 Competizione generale per l’acquisizione di nuove colonie
 Nazionalismi

CRISI NEI PUNTI CALDI

Nonostante le rivalità forti e diffuse le crisi di inizio ‘900 vennero risolte diplomaticamente

(1905: Francia e Marocco quasi scontro per il Marocco. Berlino si pose a favore dell’indipendenza Algerina
per ostacolare la Francia. Poi la Germania concesse mano libera in Marocco e la Francia vi istaurò un
protettorato.)

SITUAZIONE BALCANICA

1908: Austro Ungheria procedette all’annessione della Bosnia Erzegovina

Contrasto con la Serbia che voleva unire le popolazioni slave. Sostenuta dalla Russia che vuole ostacolare
l’Austria

GUERRE BALCANICHE

1) Serbia + Grecia + Bulgheria vs Impero ottomano (vincono i primi)


2) Disaccordi tra Serbia e Bulgaria per la spartizione di terre (vince la prima)

CASUS BELLI: ATTENTATO DI SARAJEVO

28 giugno 1914: Francesco Ferdinando, arciduca ed erede al trono d’Austria ucciso con la moglie Sofia
mentre erano a Sarajevo da un nazionalista serbo-bosniaco
(Gaurilo Princip sostenitore dell’annessione della Serbia alla Bosnia)

L’Austria (sostenuta dalla Germania) accusa la Serbia.


L’Austria manda un duro ultimatum a Belgrado (invio di inquirenti austriaci in territorio serbo per indagare)
Austria e Germania convinte di essere più forti dichiarano guerra, 28 luglio 1914

 Germania + Austro Ungheria


 Serbia + Russia + Triplice intesa + Giappone (territori tedeschi sul pacifico)

4 agosto 1914: inizio di una pericolosa guerra che rischiava di distruggere gli equilibri per aumentare il
prestigio nazionale + combattere le istituzioni liberali

Sx e dx unite a difesa della patria

INGRESSO ITALIA
2 agosto 1914: l’Italia di Salandra dichiarò neutralità (Vienna aveva dichiarato guerra per prima, l’alleanza
aveva carattere difensivo)

In realtà
1) Desiderio di negoziare il proprio contributo
2) Incertezze militari

1914-1915: pressioni dell’Intesa e degli imperi centrali

DIBATTITO NEUTRALISTI/INTERVENTISTI

NEUTRALISTI: favorevoli alla neutralità INTERVENTISTI: incitavano alla guerra

1) CATTOLICI: Insegnamento pacifista della 1) LIBERALI CONSERVATORI: guidati da Salandra.


Chiesa + paura che l’Austro Ungheria Politica di potenze che eguagliasse l’Italia agli
avrebbe preso le distanze da Roma + altri Paesi.
perplessità delle masse rurali 2) NAZIONALISTI: intervenire con l’intesa
2) SOCIALISTI RIFORMIST: solidarietà Compimento dell’unità territoriale + carattere
internazionale tra lavoratori irrazionale della guerra (generatrice vitale
3) LIBERALI GIOLITTIANI: si può ricavare Hegel) + Disciplina di guerra blocca i riformisti
molto anche senza combattere 3) IRREDENTISTI: Conquista delle terre irredente
(comprare il Trentino con la neutralità, 4) SINISTRA: sindacalisti rivoluzionari + socialisti
l’apertura di un fronte meridionale rivoluzionari (Mussolini). La guerra permette
avrebbe segnato una crisi per Austro di scardinare il capitalismo
Ungheria)

DECISIONE PRO INTESA

Assunta nella primavera del 1915 da Salandra appoggiato nel suo interventismo da Vittorio Emanuele III e
dall’esercito.

Sonnino e Salandra cominciaronoad avviare contatti segreti con l’intesa dopo trattative infruttuose con
Vienna: PATTO DI LONDRA (26 aprile 1915), accordo mantenuto segreto fino al 1917, reso pubblico da
rivoluzionari russi.

24 maggio 1915 Vittorio Emanuele III annuncia l’entrata in guerra al Paese a fianco della triplice alleanza.

4 ANNI DI SANGUINOSO CONFLITTO

Il piano iniziale della Germania e dall’Austria prevedeva una rapida guerra di movimento evitando lo
scontro simultaneo su due fronti (attacco rapido alla Francia, i Russi non sarebbero arrivati in tempo)

Il Belgio oppone più resistenza del previsto (era neutrale, viene invaso lo stesso): i francesi fermano i
tedeschi sul fiume Marna + attacco Prussia dai Russia.

La Germania deve così gestire la guerra su due fronti contemporaneamente


Passaggio da guerra di posizione a guerra di movimento.

FRONTI
1) FRONTE FIANDRE-SVIZZERA

Guerra di usura, di posizione nelle trincee. Obiettivo: sopravvivere.


(I soldati vivevano in condizioni pessime in trincea. Logoramento, attendevano il segnale di attacco per
lanciarsi sulla trincea nemica. Opposizione da parte dei soldati)

Nuova arma: gas tossico.

3 battaglie su questo fronte

 Verdun
 Soome
 Passchendale

1) LA GUERRA SUI MARI

La vittoria via terra appare impossibile: si cerca il successo in mare


Lo scontro tra flotte non diede esiti positivi.

 Inghilterra: sfruttò il predominio sui mari istituendo un blocco navale (non faceva arrivare le
materie prime a Austria e Germania.
 Germania: guerra sottomarina controproducente. Affondamento della Lusitania 1915

Berlino obbligata a limitare la guerra sottomarina, riavviata il 1^ febbraio 1917 con l’attacco agli U-boot

2) FRONTE ORIENTALE

Guerra di movimento con andamento altalenante.


Dopo le battaglie in Prussia e Galizia lo scontro riprese nel 1915 quando i russi vennero respinti dai galati.

L’esercito russo non si dimostra competente: tedeschi e austriaci penetrano profondamente in Russia

+ Bulgaria a fianco degli imperi centrali

+Romania a fianco della Russia: invasa da Germania e Austria (sfruttano le risorse per compensare il blocco
imposto dall’Inghilterra).

FINE DELLA GUERRA A EST nel 1917: inizio rivoluzione Russa


I primi governi rimasero fedeli all’intesa ma le truppe fraternizzavano con il nemico.

I russi firmano l’armistizio il 24 dicembre 1917, pace 3 marzo 1918


Perdono Finlandia, Baltici, Polonia, Ucraina, Bielorussia.

3) BALCANI

Entrata in guerra dell’impero ottomano a fianco di Germania e Austro Ungheria (decisione presa dal
governo dei giovani turchi).
 Fruttuoso per gli ottomani: Germania unica senza interessi coloniali in medio oriente
 Fruttuoso per gli imperi centrali: avrebbe provocato rivolte delle coloni francesi e inglesi

Battaglia di Gallipoli: l’intesa è in una situazione terribile, la Serbia viene sconfitta.

Comunque gli ottomani non hanno forze : dovevano neutralizzare le rivolte arabe

Intanto ci sono persecuzioni in Turchia: genocidio degli armeni (accusati di essere il nemico interno)

4) FRONTE ITALIANO

Friuli-Trentino

L’Italia attacca ad est con obittivo Trieste. Ottenne guadagni territoriali scarsi.

 1916: Strafexpedition (spedizione punitiva) da parte degli austriaci. L’Austria viene fermata ad
Asiago.

CADORNA UFFICIALE

 Formato ai dettami della guerra di movimento


 Comando autoritario e inflessibile
 Autonomia dal governo + accuse di disfattismo

La sua posizione divenne indifendibile dal 1917: SCONFITTA A CAPORETTO (40 000 morti)

(rafforzamento Austria + debolezza + sfiducia, spezzano lo schieramento Italiano)

Cadorna scarica la colpa sulle truppe, atteggiamento inflessibile, no assistenza (non sappiamo quanto
soldati vennero uccisi dal fuoco nemico o dall’interno)

Reazioni istituzionarie: Vittorio Emanuele III mette

 Orlando al governo
 Armando Diaz all’esercito (più comprensivo, patriottismo, fiducia)
Resistenza sul Piave e Montegrappa

5) INTERVENTO STATI UNITI

Interviene perché

 Ripresa della guerra sottomarina tedesca, otgoglio


 Investimenti

Reagiscono prima con una rottura delle trattative diplomatiche.


Wilson vinse le correnti isolazioniste.
6 aprile 1917 dichiara guerra alla Germania, entusiasmo intesa.

Wilson scriverà i 14 punti.

CROLLO GERMANIA E AUSTRO UNGHERIA


GERMANIA
1918: ultimo attacco tedesco, poco prima dell’arrivo dell’arrivo della controffensiva
La Germania abbandona Francia e Belgio (battaglia di Amiens: decisiva)

Crolla il fronte tedesco interno.


Il Kaiser Guglielmo II fugge in Olanda: 9 novembre proclamazione repubblica

11 novembre 1918: armistizio

AUSTRIA

Lancia il suo attacco finale sul fronte italiano


Controffensiva italiana nell’ottobre 1918: Vittoria a Vittorio Veneto

Armistizio 3 novembre, occupazione Trento + Trieste

Si dissolve l’impero degli Asburgo (indipendenza Ungheria + ciechi + slavi)

BULGARIA

Firmò l’armistizio

OTTOMANI

Si arresero a fine ottobre

IL SIGNIFICATO DELLA GRANDE GUERRA


Novità

1) Mondiale: estensione geografica (ogni continente fu coinvolto)


2) Guerra di masse: entità di risorse umane (66 000 000 di persone
Contadini: arruolati
Donne: più consapevoli del loro ruolo, movimento a sostegno dei partiti femminili

Problemi di reinserimento nel tessuto socio economico: razionamento dei generi alimentari.

3) Tecnica ed economia: influenza della tecnica e della scienza (nuove armi e strumenti)
4) Reimpostazione dell’apparato sociale ed economico: razionamento dei generi alimentari
5) Ruolo del fronte interno: controllo dell’opinione pubblica (condizionamento della stampa +
propaganda di guerra + reclutamento volontario + lotta i pacifismi e disfattismi)

Appello di Papa Benedetto XV “Grande guerra: inutile strage e suicidio dell’Europa civile”

I TRATTATI DI PACE
La conferenza di pace iniziò a Parigi nel 1919.
Solo Francia, Inghilterra, USA e Italia in quanto vincitori avevano voce in capitolo.

 Erano crollati l’impero austroungarico + russo + tedesco + ottomano


 Conciliare le teorie di autodeterminazione dei popoli di Wilson con le ambizioni territoriali
 La Francia che aveva subito le violenze tedsche voleva l’umiliazione della Germania.

TRATTATO DI VERSAILLES (28 giugno 1919)

Condizioni di pace molto dure che suscitarono violenti rancori. Berlino dovette

 Restituire Alsazia e Lorena + Schleswig del Nord


 La regione dei Sudeti fu ceduta alla Repubblica cecoslovacca
 Pagare 132 miliardi di marchi
 Sequestro miniere di carbone
 Limitazioni militari
 Colonie divise tra i vincitori (con il sistema del mandato, se no contrario al principio wilsoniano)
 Attuativo della società delle Nazioni

Creazione cordone sanitario (Lituania + Estonia + Lettonia + Finlandia per isolare il comunismo russo.

TRATTATO DI SAINT GERMAIN EN LAYE (10 settembre 1919)

Austria e Ungheria erano ormai due stati separati.

 L’Austria non poteva unirsi alla Germania senza il permesso delle nazioni unite.
 L’Ungheria divenne una repubblica e perse i territori che garantivano uno sbocco sul mare

La Polonia acquisiva la Galizia, la Cecoslovacchia diventa una repubblica formata anche da Sudeti.
La Bulgaria cedette i suoi territori a Grecia, Jugoslavia e Romania
L’impero ottomano sottoscrisse il trattato di Sevres per chiudere la questione d’Oriente

VITTORIA MUTILATA DELL’ITALIA

Italia insoddisfatta per essere stata esclusa dalla spartizione delle colonie tedesche
(Il patto di Londra prometteva l’annessione della Dalmazia all’Italia)

Wilson e il suo principio di autodeterminazione dei popoli non lo consentono.


All’Italia vengono date solo Trieste e l’Istria: grande delusione.

Le condizioni di pace erano troppo rigide: cause della seconda guerra mondiale

Rivoluzione russa
Impero russo: esempio di immobilismo fino a quel momento. Paese molto arretrato:

 Politicamente: zarismo assolutista


secoli di vessazioni e di prepotenze tra cui la Domenica di Sangue del 1905
 Economicamente: modello economico feudale e latifondista
Nicola II intraprese il tentativo di industrializzazione del Paese, fallito
Tentativi di riforme agrarie di Stolyplin del 1907, per incentivare la nascita dei kulaki, falliti

Socialmente: partito social rivoluzionario + partito operaio socialdemocratico di ispirazione Marxista


(a sua volta diviso nelle correnti dei menscevichi e dei bolscevichi: i primi minoritari riformisti, i secondi
rivoluzionari. Di questi ultimi faceva parte Lenin)
Tensioni acuite dallo scoppio della prima guerra mondiale: conflitto sanguinoso, inutile, privazione contadin

1) RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO: 23 febbraio 1917


Innescata dagli operai di Pietrogrado, lo zar si vide costretto ad abbandonare il Paese

 GOVERNO PROVVISORIO: Georgij E. L’Vov (governo di stampo liberale, menschevichi


Dall’assolutismo alla monarchia costituzionale
Obiettivo, mantenere la Russia nel sistema di alleanze, continuare la guerra
 SOVIET: Contro lo spirito di chi voleva terminare la guerra (bolscevichi)
Volevano sfruttare la guerra per dare vita alla celebre rivoluzione Marxista

3 aprile 1917: Lenin torna in a Pietrogrado (favorito dai tedeschi, avrebbe fatto uscire la Russia dalla guerra)
Pubblica le celebri tesi di aprile: sintetizzavano il programma dei bolscevichi
(fine immediata della guerra, passaggio al comunismo)

Grande consenso ma Lenin fu accusato di sabotaggio per favorire la Germania: potere preso da Kerenskij

Il generale Kornilov, approfitta per attuare un tentativo controrivoluzionario di restaurazione dello zarismo
Ma viene bloccato dall’opposizione dei soviet che organizzano un colpo di Stato (bloccano ferrovie e piazze)

2) RIVOLUZIONE DI OTTOBRE : Stalin + Lenin + Trosky

Assediano il palazzo di inverno. Kerenski scappa e Lenin da vita a un governo provvisorio


Sottoscrive il Decreto sulla pace facendo uscire la Russia dalla guerra, priva i latifondisti delle loro terre per
darle ai soviet e nazionalizza fabbriche e banche.

 1918: l’Assemblea costituente obiettivo di dare una nuova costituzione alla Russia ma i bolscevichi
vogliono la democrazia diretta: I soviet vengono così dichiarati come unici centri di potere e il
Partito bolscevico prese il nome di Partito comunista
TERRORE ROSSO per intimidire le opposizioni + misure economiche definite comunismo di guerra
(l’abolizione della proprietà privata + la statalizzazione dei raccolti + il razionamento dei beni)

Scoppia la guerra civile

CREAZIONE DELL’INTERNAZIONALE COMUNISTA per il progetto di rivoluzione mondiale di Lenin.


Il comunismo viene però percepito come una minaccia dagli Stati occidentali che crearono il cordone sanita
Intanto il comunismo di guerra causa insofferenza in Russia repressa con violenza e colonie di rieducazione

 Creazione di una “Nuova politica economica” : gestione collettiva del sistema produttivo, la
privatizzazione di piccole imprese, la riammissione del libero commercio.
1922: proclamazione ”Istituzione delle repubbliche socialiste sovietiche” (URSS)
amministrato da soviet e dal partito comunista.
Il destino dell’URSS venne messo in uno stato di disequilibrio dalla morte di Lenin, avvenuta il 21 gennaio
1924.

Gli effetti della guerra mondiale


Danni economici e sociali

Paesi liberali (maggiore democrazia) + stampo più precario (Italia e Germania, caddero nelle dittature)

Sfiducia nei confronti delle classi dirigenti + USA sempre più potere

CONSEGUENZE ECONOMICHE

 Debiti di guerra contratti dalle potenze dell’Intesa verso USA, aumento delle tasse
 Dipendenza nei confronti dell’economia americana, tutti chiedono aiuto.
(La Germania riesce a riprendersi grazie all’aiuto da USA)
 Le industrie si devono riconvertire dal loro stampo bellico, ritorno di molti soldati

Aumento della manodopera non assorbibile dalle industrie, disoccupazione .


Desiderio del riconoscimento dei propri diritti, valori per cui si aveva lottato.

Creazione partiti di massa + manifestazioni di piazza

BIENNIO ROSSO: 1919-1920.


Sollecitati dall’esempio della rivoluzione russa aumentano gli scioperi operai.
Cresce la paura del comunismo e del bolscevichismo (approdato solo in Ungheria)

DONNE
Le donne in guerra avevano preso il posto sociale dei mariti.
Lottarono per ottenere il diritto di voto (Germania 1919, Olanda 1923, Inghilterra 1928)
Le donne affermarono la loro libertà anche nella moda e abbondarono le convenzioni sociali.

INSTABILITA’ DEI RAPPORTI INTERNAZIONALI


La sistemazione territoriale sancita a Parigi non poteva accontentare tutte le potenze.
L’applicazione dei 14 punti di Wilson fu assai imperfetta.

ITALIA

 12 settembre 1919 (due giorni dopo la firma del trattato di Saint Germain), D’Annunzio occupò
Fiume, reagendo alla vittoria mutilata dell’Italia.
Proclamarono la città indipendente di Reggenza del Carnaro: costituzione moderna + patriottismo

 La reggenza non fu riconosciuta dal governo, questione risolta con il trattato di Rapallo.
Scontro con etnie slave.

POLONIA

Dopo essere stati invasi da Austria, Russia e Prussia erano proiettati verso l’indipendenza.
(Dalla Germania prendono la Posnania e l’alta Slesia)
I polacchi approfittarono della guerra civile in Russia per espandersi oltre la linea Curzon, tensioni etniche.

La società delle nazioni, ideata dal presidente Wilson, smise di essere un punto di riferimento per i governi
dei Paesi e svanì l’illusione che potesse diventare il centro di un ordine mondiale.

REPUBBLICA DI WEIMAR
Reich tedesco nel periodo tra il novembre 1918 e il 1933
Primo tentativo di stabilire una democrazia liberale in Germania

WEIMAR: si tenne un’assemblea nazionale per creare una nuova Costituzione.

 L’estrema sinistra prende rapidamente piede, guidata dalla lega di Spartaco (Liebknecht +
Luxembutg), prima erano del SPD. (creano il KPD)

 SPD: voleva più democrazia ma senza la rivoluzione.

Tentativo insurrezionale svoltosi a Berlino per mano degli spartachisti represso nel sangue
(Karl e Rosa catturati e uccisi) per mano dei Freikorps (paramilitari di destra).
Battaglia spartachisti contro comunisti, grande instabilità.

11 agosto 1919: Costituzione di Weimar


Formazione di un Reichstag e un Reichsrat, il Reichsprasident veniva eletto dal popolo.
Per la prima volta, anche le donne hanno il diritto di voto
SPD ne uscì vincitore, a capo venne messo Ebert

 Indebolita dalle clausole del trattato di Versailles, rancore negli avversari e in chi ha sottoscritto
(nonostante questa scelta fosse avvenuta per minaccia di invasione da parte dell’Intesa)

 Opposizioni forti: destra voleva il ritorno all’autoritarismo, sinistra voleva la rivoluzione.

DEBOLEZZA emersa nel 1920 quando la destra marciò su Berlino per attuare un colpo di Stato
(salvati da uno sciopero operaio)
Continuarono gli scontri di piazza e gli assassinii politici (Matthias Erzbeger)

INFLAZIONE: L'economia tedesca, disastrata dalla guerra, fece fatica a riprendersi nel clima di totale
insicurezza politica e sotto le pesanti condizioni che il trattato di Versailles impose alla Germania
132 miliardi di marchi da pagare, i francesi invadono la Ruhr, zona metallifera perché tedeschi non pagano
I marchi tedeschi perdono di valore.

1923 nomina a cancelliere di Gustav Stresemann, le cose cambiarono profondamente.


Piano Dawes, finanziere americano (premio Nobel per la pace)

Nei cinque anni successivi il Paese visse un rilancio economico: "anni d'oro" della Repubblica di Weimar.
Grande vivacità in campo culturale: cinema, teatro, letteratura, pittura, musica, cabaret.
Berlino, divenne così la capitale europea della cultura, della creatività e del divertimento.
Nacque l'espressionismo, la "Nuova oggettività", un artista importante fu George Grosz.

1925, patto di Locarno: Berlino riconosce il trattato di Versailles + la Germania si impegna a non violare le
frontiere di Francia e Belgio + la Francia si ritira dalla Ruhr.
La Germania entra nella società delle nazioni.

1929, piano Young ripartiva in 59 anni le riparazioni di guerra tedesche.

Scoppia la crisi economica negli USA, mise in ginocchio l’economia di tutto il mondo.

LA NASCITA DEL NAZISMO


 La situazione interna continua a rimanere difficile (contrasti destra, sinistra)
 1923, insurrezioni da parte della sinistra represse da Stresemann.

Le forze nazionalistiche proseguivano nella strategia della violenza di strada e degli attentati politici.
Hitler promuove un colpo di stato. (NSDAP)

Muore Ebert, seguito da Hindenburg.

I PRIMI CEDIMENTI DEGLI IMPERI COLONIALI


Nel 1913 gli imperi coloniali avevano raggiunto la loro massima espansione, ma cominciarono a indebolirsi

1) Indebolimento delle grandi colonie europee


2) Il principio di autodeterminazione di Wilson era divenuto un cardine della politica internazionale
Movimenti indipendentisti e rivoluzionari.

CINA

Fallimento della rivolta dei boxers + sconfitta per mano del Giappone
12 febbraio 1912: proclamazione Repubblica di Cina, scosso dalle rivolta dei “Signori della Guerra”.

Il Komintuang si trovava a fare fronte alla difesa del nuovo ordinamento e alla caccia degli stranieri
Per fare ciò si alleò con il Partito comunista cinese (collaborazione comunisti + nazionalisti)

Alla morte di Sun-Yan-Set fu seguito da Chiang kai Shek che riconquistò la Cina.
Esempio fortissimo sui movimenti nazionalisti asiatici.

INDOCINA

Movimento indipendentista: partito nazionale del Vietnam (manifestazioni antifrancesi).


I francesi si opposero alle rivolte indipendentiste e le rivolte che ne seguirono non ebbero esito.

INDIA

L’India aveva aiutato l’Inghilterra contro la Germania durante la guerra, vaghe promesse da UK.

Il Partito del Congresso (che affiancava i governatori inglesi, capo Ghandi) era insoddisfatto.
Nel 1918 chiese l’indipendenza e dal Regno Unito.
Rifiutava l’adozione di modelli occidentali e lo Stato socialista, voleva conservare le tradizioni.

GHANDI, condusse una lotta non violenta contro l’Europa fatta di disobbedienza civile e sciopero.
Movimento di massa contro il Rowl Act (limitava i diritti agli indiani)

Contrattacco britannico 13 aprile 1919, sparatoria sulla folla che manifestava pacificamente.
(Principio della fermezza della verità: i manifestanti rimanevano su una linea pacifica)

India 1919: gli inglesi non cedettero potere, frattura.


Gli indiani agirono con la non cooperazione con gli inglesi, cresce l’opposizione agli inglesi.

MEDIO ORIENTE
Controllo del canale di Suez + giacimenti petroliferi: interessi potenze.

Gli inglesi avevano incitato gli arabi alla rivolta contro l’impero ottomano, promettendo in caso di vittoria
uno stato liberale forte, ma l’impegno non venne mantenuto, inglesi e francesi si spartirono le terre,
creando confini del tutto arbitrari.

 Francia si impone in Libano e Siria


 UK impone il protettorato sul Regno di Arabia, in vigore fino al 1927 con il trattato di amicizia.
Tracciò i confini dell’Iraq e divise la Palestina in Transgiordania e Cisgiordania.
L’Iran si ribella e si proclama regno autonomo.

Il nazionalismo arabo si rafforzò ponendo le basi delle agitazioni esistenti tutt’oggi.

SCONTRO EBREI ARABI

Origine: dichiarazione Balfour, il ministro inglese diceva che il suo governo acconsentiva alle richieste di
creare in Palestina un centro per gli ebrei.
Richiesta del movimento sionista, che raccoglieva ebrei dalla terra promessa

Il sionismo incontrò il favore inglese ma questo mutò in seguito ad emigrazioni eccessive.

 Churchill promosse un riequilibrio degli interessi arabi e ed ebraici nei territori palestinesi
proponendo una rilettura alla dichiarazione di Balfour (non tutta la Palestina sarebbe diventata
terra per gli ebrei)
Imposizioni all’acquisto di terre da parte di ebrei.

I rapporti tra le due parti peggiorarono quando Husseini diede il via a lavori di ristrutturazione che
coinvolgevano il muro del pianto

EGITTO

Occupato e controllato dagli inglesi dal 1882 ma negli anni si erano sviluppati partiti nazionalisti.

 1919 ribellione di massa repressa duramente


 1922: all’Egitto viene riconosciuta la sua indipendenza, il regno Unito mantenne il controllo sul
Canale di Suez

L’avvento del fascismo in Italia


I ceti più umili vogliono un miglioramento delle loro condizioni (miglioramento nell’età Giolittiana).
I lavoratori dimostrano forte malcontento, dopo il loro lavoro in guerra rivendicavano:

 Rappresentanza parlamentare
 Ridistribuzione delle terre
 Maggiore eguaglianza, lotta ai diritti
 Miglioramenti delle condizioni di lavoro e dei salari

BIENNIO ROSSO: Proteste sociali, il numero dei lavoratori iscritti ai sindacati era salito esponenzialmente.
Scioperi + occupazione di terre incolte.
Conflitti sociali esasperati dall’aumento dei prezzi.

I socialisti puntavano a linee rivoluzionarie di stampo bolscevico, la destra era preoccupata.

CRISI ECONOMICA: ristagno economico post guerra, dall’industria di guerra a quella di pace.
Problemi finanziari, cessano gli aiuti economici americani, inflazione.
Crescente insoddisfazione della piccola borghesia, ma la grande borghesia giovava della situazione
tendendo all’autoritarismo Crispino.

Trattative di pace: durante la conferenza di pace di Versailles i rapporti con l’Intesa si deteriorarono.
Orlando e Sonnino abbandonarono Parigi.
L’Italia non ebbe il controllo dell’Albania e venne esclusa dalla spartizione delle colonie tedesche.
VITTORIA MUTILATA, colpa delle potenze Europee e del governo italiano, debolezza istituzioni liberali.

PARTITI DI MASSA

1919: partito popolare italiano, fondato da Don Luigi Sturzo, programma basato sul solidarismo cristiano.
Sturzo aveva ricevuto l’assenso dal Vaticano, la Chiesa aveva votato per la partecipazione politica: esigenza
di fermare il socialismo per difendere il cristianesimo.

 Suddivisione terre incolte tra contadini


 Riforma del fisco, ridistribuzione, tassazione progressiva
 Legislazione sociale per migliorare le condizioni sociali
 Collaborazione borghesia lavoratori

I SOCIALISTI rimanevano comunque la prima forza politica italiana, lacerati in 2:


Le lacerazioni limitavano l’incisività dell’azione politica

1) Riformisti: spingere la borghesia ad attuare riforme allo scopo di favorire uno sviluppo graduale
dell’Italia democratica.
2) Massimalisti: prologo alla rivoluzione. Contrari a qualsiasi accordo con i liberali.

LEGGE ELETTORALE PROPORZIONALE

Consenso al Partito popolare e socialista favorito dall’introduzione del sistema elettorale proporzionale.
La scelta del cittadino si basava sulle ideologie dei partiti, non dei singoli candidati.
In base al numero di voti entrava un quantitativo di persone in lista.
Popolari e socialisti non volevano allearsi tra loro, impossibili i passaggi da dx a sx di Giolitti: CRISI LIBERALE

CROLLO DELLO STATO LIBERALE

1919: Orlando lascia il posto a Nitti dopo le polemiche sulla Conferenza della Pace di Parigi.
NITTI: il suo obiettivo di ripristinare l’ordine interno fu messo in crisi dall’impresa fiumana .
Impossibilità di creare un governo stabile a causa della mancanza di accordi tra popolari e socialisti.
Nitti dovette dimettersi, seguito da Giolitti.

La sua capacità di mettere d’accordo tutti avrebbe dovuto aiutare a creare un governo stabile.
2 importanti successi

1) Trattato di Rapallo: 12 novembre 1920


Dava la Dalmazia alla Jugoslavia ma dava Zara all’Italia, Fiume città libera.
D’Annunzio dovette lasciare le coste dalmate, molti dei suoi uomini divennero fascisti.
2) Ultimi atti del biennio rosso: operai che chiedevano aumento dei salari e il riconoscimento dei
consigli di fabbrica. Giolitti si limitò a mantenere l’ordine pubblico senza intervenire con l’esercito
per sgomberare le fabbriche dalle occupazioni.
L’occupazione cessò con la cessione di diritti per i lavoratori.

Comunque l’esecutivo non era stabile (classe lavoratrice, misure scarne/ borghesia, paura rivoluzione)
Tutto aggravato dalla crisi economica.

Vengono a crearsi due nuovi partiti: comunista + fascista

LA NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA

 Le divisioni del movimento socialista trovarono sfogo nella nascita del partito comunista d’Italia.
 Sorto nel 1921, scissione del partito socialista. Fondato da Gramsci.
 La fine dell’occupazione delle fabbriche nel 1920 faceva comprendere che il Paese non appariva
avviato a un successo rivoluzionario a causa della debolezza del PSI (i comunisti abbandonano)

SVILUPPO DEL MOVIMENTO FASCISTA

I Fasci italiani di combattimento vennero fondati il 23 marzo 1919 a Milano da Benito Mussolini, ex
socialista rivoluzionario.
 Dalla debolezza dell'esecutivo Mussolini voleva trarre la forza per attuare una rivoluzione

Inizialmente ebbe pochissimo consenso. Alle elezioni politiche del 16 novembre 1919 i fascisti non
ottennero seggi: il fascismo era guardato con diffidenza dall'elettorato conservatore ed era troppo simile ai
socialisti per l'elettorato progressista.

Più che un programma politico la sua era una lista di urgenze che raccoglieva adesioni solo nella piccola bor

Avendo fallito il fascismo come movimento di sinistra tentò la fortuna schierandosi a destra:
finanziamenti da parte di industriali

 Dall'esperienza dei Freikorps tedeschi trasse la conclusione che squadre di uomini armati potevano


essere utilissime per intimidire l'opposizione: le camicie nere moltiplicarono gli episodi di violenza
contro gli avversari del fascismo.

Gli SQUADRISTI e le camicie nere incontravano l’appoggio dei reazioni e dei grandi proprietari

Mussolini venne interpellato da Giolitti per far parte dei Blocchi Nazionali,( addomesticare i fascisti alle sue
posizioni politiche e utilizzarli per indebolire le opposizioni) si presentò alle elezioni nella lista nei blocchi
nazionali antisocialisti: Le consultazioni si svolsero in un clima di violenza.
I calcoli di Giolitti erano errati: le forze liberali non seppero fermare l’avanzata di Mussolini.

Tra il 1920 e il 1922 il Paese cadde nelle mani della Dittatura.

Giolitti dovette cedere il comando a Bonomi che dovette dimettersi dopo poco per aver tentato una
riappacificazione tra socialisti e fascisti.

Luigi Facta divenne capo del governo: esecutivo debole


L’unico che poteva fermare Mussolini era Giolitti (alleanza socialisti e cattolici) che dichiarò non avrebbe
preso in mano le redini del governo se non per intervenire direttamente (se ne pentirà) .

Mussolini comprese che la disunione delle forza parlamentari non avrebbe portato a nulla:
sfrutta le circostanze, il Paese avrebbe apprezzato una guida forte e stabile.

Annunciò la creazione di un quadrumvirato che avrebbe guidato la celebre marcia su Roma


(De Bono, De Vecchi, Balbo, Bianchi), annuncio di un colpo di Stato.
MARCIA SU ROMA: arma di pressione sul governo e sul re per indurre a cedere il potere al fascismo
Mussolini non prese parte direttamente alla marcia, temendo un intervento repressivo dell'esercito

Il Re si rifiutò di firmare lo stato di assedio e diede a Mussolini il compito di formare un nuovo governo di
coalizione.

Molti cedettero che Mussolini, una volta avuto il potere, avrebbe fatto riassorbire il fascismo entro i comuni
canoni della politica.

Mussolini formò un governo di nazionalisti, liberali, popolari e indipendenti.


Venne votato facilmente nonostante la resistenza da parte dei comunisti e, massimalisti e turatiani.
(Fase intermedia verso l’acquisizione di un potere personale)
Trasformazione delle istituzioni che avveniva dall’interno.

 Egli voleva ora legalizzare l’azione fascista e gli squadristi vennero inquadrati nella milizia volontaria
per la sicurezza nazionale.

 I fascisti vennero messi a capo dei settori chiave dell’amministrazione pubblica, elaborando riforme
anche sulla scuola (per mano di Giovanni Gentile, esaltazione cultura umanistica + gerarchie)

CONDIZIONAMENTO DELLA CULTURA POPOLARE, sfruttando la radio. (rivoluzione antropologica)

DALLA LEGGE ACERBO ALL’OMICIDIO MATTEOTTI

1923-1925, forte accelerazione del regime autoritario.


Mussolini doveva mettere all’angolo le opposizioni, vincendo le resistenze popolari (Sturzo)

Mussolini cercò accordi con la Chiesa tramite intimidazioni:


Mussolini ottenne il ritiro dei ministri popolari governo e le dimessioni di Sturzo.

La legge elettorale (legge Acerbo) aveva ora la strada spianata: il partito di maggioranza relativa avrebbe
ottenuto i 2/3 dei seggi parlamentari.

Elezioni del 1924, blocco di fascisti + nazionalisti + liberali: listone.


scelta premiata con il 64% dei voti, dominio alla camera dei deputati.
Clima di violenza e minacce squadriste

Illegalità portate alle luce da Matteotti che denunciò la camera con un discorso intimidatorio.
Qualche giorno dopo venne rapito e ucciso.
Non fu mai provato che Mussolini fosse a conoscenza di questa cosa ma il Paese era indignato.

Internamente qualcuno prese le distanze + opposizioni protestavano contro il governo boicottando i lavori
parlamentari, fino al ripristino della legalità.
Secessione dell’Aventino: sensibilizzazione del re e dell’opinione pubblica, inefficacie (segnò la debolezza).

Vittorio Emanuele III riceveva pressioni per revocare Mussolini ma non intervenne.

Con il suo discorso alla Camera, Mussolini troncò ogni dubbio sui futuri sviluppi politici del Paese.
Si assunse la responsabilità morale del delitto Matteotti ammettendo il superamento dello stato liberale.

IL REGIME DITTATORIALE FASCISTA

1925-19929: fascismo del tutto edificato, costruzione della dittatura.


Proclamazione delle leggi fascistissime
 Abolizione diritto di sciopero, esisteva solo il sindacato fascista.
 Ampliamento dei poteri del capo di governo a cui era subordinato l’esecutivo.
 Riordino in senso centralistico dell’amministrazione statale (sindaci sostituiti dai potestà)
 Abolizione della libertà di associazione.
 Abolizione libertà di stampa
 Creazione dell’Ovra, polizia segreta che indagava sugli oppositori del fascismo.
 Istituzione tribunale speciale per la difesa dello Stato. (strumento più usato: confino)

Con la riforma elettorale venne cancellato il sistema liberale.


Il Gran Consiglio cominciò ad assumere il carattere di organo costituzionale (gli organi dello stato di
sovrapposero a quelli del partito): FASCITIZZAZIONE DELLO STATO

Anche lo squadrismo visse una stagione di gloria, e Amendola e Gobetti fecero le spese della violenza.
(nacque in opposizione un antifascismo tenace ma senza mezzi per agire).

LINEA ECONOMICA

1922-1925: linea liberista, favorevole agli imprenditori.

 Decreti legge per la gestione privata delle linee telefoniche e delle assicurazioni.
Le giornate di lavoro portate a 8 ore ma senza diritto di sciopero.

Il fascismo ampliò il consenso tra la borghesia e il rapporto con gli industriali fu consolidato dall’
Accordo di Palazzo Vidoni (associazione industriali + sindacato fascista: unica rappresentanza produttiva).

Mussolini interruppe però la linea liberista per un maggiore intervento dello Stato (fascistizzazione).
Periodo statalista caratterizzato da un aumento interno e commerci internazionali (consensi dentro e fuori).

INTERVENO DEL GOVERNO: abbassare il cambio lira-sterlina a90 per abbassare i costi di importazione.
(per rivalutare la moneta vennero ridotti i salari e ristretti i crediti, le imprese ebbero sgravi fiscali).
Crescevano i dazi doganali: contrario al liberismo, puntava all’autosufficienza alimentare incentivò la
produzione di grano (battaglia del grano).

PATTI LATERANENSI
Il fascismo applicava una politica ambigua nei confronti della Chiesa
(perseguitava esponenenti politici + simpatia per le gerarchie cattoliche).
 Demolito lo Stato liberale cercò di sfruttare il cattolicesimo come capo saldo.

Politica di conciliazione Stato-Chiesa che ebbe culmine l’11 febbraio 1929 (PATTI LATERANENSI)
Pacificazione tra Stato italiano e Santa Sede.

 Trattato: impegnava l’Italia a riconoscere la città del Vaticano come Stato indipendente.
La Chiesa riconosceva lo Stato italiano con Roma capitale.
Religione cattolica unica di Stato.

 Convenzione: riconosceva alla Chiesa un’indennità per il risarcimento degli espropri per
l’unificazione.

 Concordato: regolava i rapporti Stato-Chiesa.


Lo Stato riconobbe validità civile al matrimonio religioso e diffondeva l’insegnamento del
cattolicesimo

La firma dei Patti Lateranensi portò Mussolini a una grande notorietà, chiudeva il dissidio Stato-Chiesa.
Il fascismo sembrava passare da un movimento violento e anticlericale a uno moderato e tradizionale.

Mussolini in questo modo otteneva il riconoscimento di Stato cattolico ma fascista


(la religione consolidava il consenso del regime).

Crisi economica
Periodo tra gli anni 20 e 30: inquieto e turbolento
ROARING 20: Gli Stati Uniti vissero quelli che sono passati alla storia come i Roaring Twenties.
Ottimismo e niente turbolenze sociali + passi avanti per i diritti civili (1920 donne diritto di voto).

Sviluppo sociale ed economico, non ci furono difficoltà a riconvertire le industrie in tempo di pace +
credito nei confronti degli altri Stati + perdite umane esigue
Gli USA acquistano un ruolo propulsore anche rispetto all’Europa: vi investirono soldi.
Politica liberista di Harding e Coolidge.

Grandi consumi facilitati dai crediti al consumo, produzione di auto, radio, pubblicità, sport.
CULTURA: emblemi del jazz e del charleston.

RISVOLTI NEGATIVI

 Rigurgiti moralisti: proibizionismo (1919-1930), aggirato dai consumatori clandestini.


Criminalità organizzata, gangsters + corruzione sceriffi.

 Paura del contagio comunista: limitazione azione dei sindacati e represse le proteste.
(puniti i temibili sovvertitori dell’ordine, Sacco e Vanzetti).ù

 Il 60% degli americani non possedeva risorse per soddisfare i suoi bisogni.
Operai in pessime condizioni.

 Ku Klux Klan: sette estremiste, nativismo.

 Politica legislativa per contenere i flussi migratori: in crisi Stati come l’Italia che usavano la
migrazione come valvola di sfogo.

 Riallaccio dell’isolazionismo, contro le idee di Wilson.


Bocciato l’ingresso degli USA nella Società delle Nazioni (indebolimento).

CRISI DELL’OTTOBRE DEL 29


Hebert Hoover seguì Coolidge, anni di profonda crisi economica.
1) Facilità con cui i mercati finanziari avevano accelerato l’accumulo di ricchezza. Eccessivo ricorso al
credito, speculazione finanziaria.

2) Gli investitori iniziarono a vendere le loro azioni e l’eccessiva offerta determinò il crollo del valore.
Azzerato il valore degli investimenti.

3) Anche le banche che avevano investito fallirono.

4) Contrazione dei consumi (non si poteva comprare a credito) +


calo della produzione (meno macchine da comprare senza finanziamenti): disoccupazione

5) Il ridotto potere d’acquisto fa crollare la domanda dei beni

Grande depressione

SOLUZIONI

 Difesa della moneta nazionale


 Lotta al rischio inflazionistico mediante tagli di stipendi e riduzione dei servizi
 Innalzamento barriere doganali

Messa in discussione del liberismo.

Keynes fu uno dei primi a cercare soluzioni:


rinunciare al contenimento dei salari e dei servizi, causava diminuzione del consumo e di occupazione.
Bisognava inserire un controllo economico da parte dello Stato per stimolare la produzione.
Senza mettere in dubbio il capitalismo, lo stato passava da astensionista a interventista

 Avviare una politica di grandi lavori pubblici senza paura del deficit
 Far erogare i salari per far ripartire il commercio
 Erogare servizi di pubblica utilità (istruzione e sanità)
 Spingere le banche a riaprire il credito
 Facilitare le esportazioni

CAPITALISMO DEMOCRATICO: Idee applicate dal presidente Roosvelt che lanciò un New Deal, nuovo corso
Opera più importante: National Industrial Recovery Act (impegnò milioni di americani per lavori urbanistici)

Wagner Act: Il governo impose l’aumento dei salari e la diminuzione delle ore della giornata e
tassazione progressista + Welfare State + obbligo di riconoscere i sindacati

Emergency Banking Acy: Riorganizzazione del sistema bancario sotto il controllo dello Stato)
Il dollaro fu svalutato per favorire le esportazioni. Commisioni per sorvegliare la Borsa e il mercato.

Agricoltura: incoraggiava i contadini a non coltivare prodotti di cui esistevano grandi scorte per
favorire il rialzo dei prezzi di questi prodotti.

Tennessee Valley Authority: forniva energia elettrica

Nuove forme di comunicazione politica: rapporto diretto, comunicazioni frequenti alla radio per spiegare le
decisioni, brain trust per studiare strategie: L’ECONOMIA SI RIPRESE A META’ DEGLI ANNI 30

CROLLO DELLA GERMANIA DI WEIMAR


Vittima della crisi americana.
1928: governo di coalizione fondato da Muller, alleanza di ampi numeri per dare un esecutivo sicuro.
Ma la governabilità della Germania rimase difficile a causa dei contrasti tra partiti e della crisi.

Muller lasciò il posto a Bruning: voleva superare la crisi con un aggravio delle imposte e una diminuzione
della spesa pubblica (liberismo).
Il Reichstag bocciò il suo programma e sciolse il parlamento portando a un’elezione.

Elezioni svolte in un clima di violenza dovuto dalla la destra nazionalista.


NSDAP di Hitler seppe sfruttare il malcontento della crisi generale sollevando una polemica contro le sx.
Promise uno Stato forte, arbitro dei conflitti sociali, restaurazione dell’ordine e Germania come potenza.
Le prime elezioni andarono male (12 seggi) le seconde furono un successo (107 seggi)

Segnale di radicalizzazione della politica.


Come fece Mussolini, Hitler seguì un doppio binario alternando minacce e offerte di pace.

Intanto riempiva le strade di membri delle SS e SA che si battevano contro i comunisti: violenza e caos.
Alimentarono l’intolleranza con l’immagine di un nemico interno: comunisti + ebrei + stranieri.

In seguito all’inflazione i nazisti acquistarono consensi dagli industriali e ceto medio.

ELEZIONI 1932: Hindenburg (53%) Hitler (37%).


Bruning si dimise e lasciò il posto a Von Papen per preparare l’ingresso dei nazisti nel’esecutivo.
(come in Italia si credeva che una volta ottenute le cariche la violenza sarebbe cessata per istituzionalizzare)

Von Papen sciolse il Reichstag per indurre le nuove elezioni e cancellò le misure di sicurezza contro Hitler.
I nazisti conquistarono 230 seggi (primo partito).
Hitler voleva governare senza alleanze con l’opposizione, voleva imporre il suo potere sulla Germania.

Von Papen non era appoggiato dal parlamento, nuove votazioni. (6 novembre 1932)

NSDAP: 196 seggi grazie alla violenza.

Von Papen si dimise: Schleicher non aveva la maggioranza.


Hindenburg offre l’incarico a Hitler (1933), voleva incanalare la violenza del nazismo.

CONCLUSIONI SULLA REPUBBLICA DI WEIMAR

 Durissime condizioni di pace condizionano negativamente il clima politico.


Alla base delle rivendicazioni di Hitler in politica estera
 Mancata riforma della burocrazia e dell’esercito.
 Tensioni e differenze di classe
 Crisi economica di Wall Street
 Leader non intenzionato a continuare una democrazia: Hitler

Totalitarismi
TOTALITARISMO: termine che sorse in Italia negli anni 20 per indicare come il fascismo controllava ogni
aspetto della vita umana. Subordinazione dell’intera vita sociale e culturale allo Stato.

CARATTERISTICHE

 Ideologizzazione: sistema chiuso di valori e pratiche gestito dal partito unico


 Controllo delle masse
 Propaganda e uso dei mezzi per diffondere ideologie
 Sistema repressivo per eliminare gli oppositori
 Culto del capo
 Dirigismo economico che limita l’iniziativa privata

Diversi dagli autoritarismi (Spagna) repressivi ma non totalizzanti (semi dittatoriali).

Definizione usata per definire comunismo, fascismo, nazismo.

UNIONE SOVIETICA
Lenin che aveva guidato la rivoluzione russa morì nel 1924.
Tra i suoi collaboratori si accese la lotta per la successione.

Due linee politiche, diverse concezioni : Trockij e Stalin.

 Trockij: finanziare la rivoluzione permanente in tutto il mondo. Diffondere il bolscevichismo


ovunque. Distruzione del capitalismo e affermare globalmente il comunismo.
 Stalin: concentrarsi sul consolidamento del comunismo russo e poi magari esportarlo.

Stalin ebbe la meglio e consolidò il suo potere soprattutto grazie all’appoggio di ignoranti.
REGIME STALINIANO impostato dal 1927, da questo moneto viene riconosciuto dal movimento comunista
mondiale.

Accelerazione sul programma di industrializzazione: con la Gosplan (commissione statale per la


pianificazione) volle trasformare l’economia sovietica da agricola a industriale.
(voleva superare tecnicamente i Paesi capitalistici).

Il piano di industrializzazione fu un successo: l’URSS era la seconda potenza mondiale.

MA

Manodopera contadina inadeguata + industria orientata solo ai settori pesanti = basso tenore
L’agricoltura rimase arretrata dal punto di vista tecnico.
La centralizzazione delle industrie si rivelò controproducente perché non teneva in considerazione le singol
Scarsa produttività operaia (no incentivi).

Stachanov diventa lavoratore dell’anno, lavoratore sovietico ideale: stacanovismo.

COLLETTIVIZZAZIONE FORZATA : trasformare l’agricoltura applicando la stessa pianificazione industriale.


Battaglia contro kulaki per avviare grande aziende agricole collettive.
Per ostacolare le iniziative del governo molti contadini si rifiutarono di seminare ma i rivoltosi vennero
uccisi. Nonostante ciò la rivoluzione impedì all’agricoltura di crescere.

PROPAGANDA STALINISTA
Oculate campagne di stampa per rendere gli oppositori di Stalin avversari politici.
Stalin fu esaltato come difensore dell’idea di Lenin.

La cultura e la scienza furono costrette ad adeguarsi ai dettami ideologici del regime “realismo socialista”.
Le arti dovettero confrontarsi con lo stalinismo e divennero strumenti di propaganda.

ATTENZIONE A : prestare un’abitazione a tutti + esaltazione donne + istruzione scolastica + favorire la ricerc

Stalin divenne agli occhi del popolo l’unico artefice dello sviluppo dell’URSS, culto della sua personalità.

APPARATO POLIZIESCO

Ondata repressiva, Grande Terrore.


Processi farsa per costringere i condannati a confessare.
Vennero usati campi di lavoro forzato, gulag.

KOMITERN

Le idee di Stalin trovavano appoggio in tutta Europa e i Komitern davano ordini.

Inizialmente rifiutarono accordi con socialdemocratici poi cercarono alleanze perché il pericolo più grande
era la destra.

Nacquero i Fronti popolari, provati in Francia e durante la guerra spagnola.

Tentativo di dialogo per fronteggiare le destre entrando nella società delle nazioni e firmando un patto di
assistenza militare con la Francia.

ITALIA
Processo di svuotamento delle rappresentanze a favore del partito unico e del Gran consiglio del fascismo.
(Vittorio Emanuele III si faceva formalmente tutore dello statuto albertino)

1929: elezioni politiche che confermarono l’appoggio plebiscitario del fascismo.


Premessa da autoritario a totalitario.

Via alternativa sia al socialismo che al capitalismo: insediamento delle corporazioni che riuniva i
rappresentanti di uno scompartimento produttivo.
La camera dei fasci e delle corporazioni sostituì la camera dei deputati, fine rappresentanza.

ECONOMIA
Crisi di Wall street, ritiro prestiti USA + crisi banche + meno commerci internazionali.
Intervento statale molto forte con la creazione di Istituti (Iri e Imi) per evitare il fallimento.
Grazie alla statalizzazione e alla riduzione di salari e consumi la crisi fu superata.

Mussolini puntò all’autosufficienza alimentare ma senza promuovere l’agricoltura in meridione.


Mussolini lanciò il programma di bonifica integrale per bonificare paludi, grande successo.

STATO SOCIALE
Ampio assistenzialismo, nuovi enti in campo sanitario, previdenziale, sportivo, culturale.
Stato sociale centralizzato per coordinare le necessità dei cittadini.
Incremento della politica demografica per far accrescere la popolazione da 40 a 60milioni.

INSEGNAMENTO

Obiettivo: plasmare il perfetto fascista.

 Gli insegnanti furono costretti a tesserarsi presso il PNF + giuramento di fedeltà al fascismo
 I programmi furono uniformati , libro di testo unico
 Opera nazionale Balilla, poi Gioventù italiana del littorio rivolta ai giovani
Attività ginnico sportive, promuoveva la vita di gruppo, culto del capo.

COMUNICAZIONE

Giornalismo: scuola per adulti.

 La radio e il cinema diventavano essenziali per diffondere idee anche agli analfabeti
Istituto Luce, venivano investiti soldi per finanziare pellicole pseudo storiche.
 Stampa sotto controllo serrato del Minculpop
 Radio controllata dall’Eiar
 Monopolio assoluto sull’opinione pubblica

SIMBOLOGIA
Saluto fascista + fascio littorio + coreografie
fascismo come fede politica, culto della personalità di Mussolini

POLITICA ESTERA
Costruzione di un impero italiano: costruzione di colonie per sfogare le emigrazioni.
Negli anni venti il fascismo non aveva destato preoccupazioni nelle cancellerie tedesche e la pacifica
conclusione di Fiume aveva suscitato il plauso delle potenze.

L’Italia aveva rafforzato i rapporti anche con l’Austria: il cancelliere Dolfuss si era ispirato a Mussolini.
Mussolini cercò di evitare l’Anschluss dell’Austria alla Germania.

Accordo anti-tedesco con Francia e Inghilterra a Stresa nel 1935

 Riaffermava i punti del patto di Locarno


 Garantiva l’indipendenza dell’Austria messa a rischio dai nazisti
 I firmatari avrebbero reagito alle violazione del Trattato di Versailles

Successivamente diede una svolta aggressiva alla sua politica contando che gli alleati avrebbero chiuso un
occhio per le spedizioni italiane in Africa essendo alle prese con Hitler.
L’esercito italiano attaccò l’Etiopia e viene annunciata la nascita dell’Impero dell’Africa orientale italiana.

Politica coloniale in contrasto con le tendenze internazionali di riduzione imperiale.

Accresce il prestigio del fascismo solo in contrasto con la Società delle Nazioni che colpì Roma con
l’Embargo e il boicottaggio internazionale: inefficacie(società delle nazioni incapaci).

Mussolini sfruttò la situa per denunciare l’ostilità della società delle nazioni e invitò gli italiani a consumare
solo merci nazionali: prospettiva di un’autonomia di guerra.

Inimicatosi le democrazie liberali per l’attacco all’Etiopia cerca accordo con Hitler.
ASSE ROMA-BERLINO: intesa ideologica tra dittature destriste che volevano una revisione dei trattati di
pace e l’opoosizione al fronte repubblicano (vedi guerra civile).

RAZZISMO

L’avvicinamento alla Germania influenzò la politica interna del fascismo con tendenza discriminatoria
derivante anche dalle questioni post Etiopia (razzismo di dominio).

1938 la politica di regime fu appoggiata dal Manifesto degli scienziati razzisti.

 L’antisemitismo fascista venne approvato da leggi, gli ebrei vennero discriminati ed espulsi.

ANTIFASCISMO

Gli antifascisti erano in attesa di un passo falso.

 Benedetto Croce: liberale, contro il fascismo dal delitto Matteotti


 Cattolici: Don Luigi Sturzo e Alcide De Gasperi
 Democratici e socialisti: crearono la Concentrazione antifascista
 Carlo Rosselli + Emilio Lussu: Giustizia e Libertà
 Comunisti: rete di cellule clandestine (Antonio Gramsci + Palmiro Togliatti)

NAZISMO
Impianto ideologico elaborato da Hitler mentre era carcerato (scrisse il mein Kapf)

“Lo stato è una comunità di popolo fondato sulla purezza biologica”

Necessaria l’omogeneità razziale dei tedeschi, diffondersi di razzismo e nazismo.


Immagine stereotipata dell’uomo ariano, superiore, destinato a dominare.
Purificazione razza ariana: Lebensraum + ricongiungimento popoli tedeschi (Bismark)

 Ebrei: elemento di debolezza

PIENI POTERI A HITLER

L’impianto razzista della NSDAP fu sottovalutato e nessuno prese sul serio la volontà di rovesciare il sistema
parlamentare.

Divenuto cancelliere Hitler chiese a Hindemburg lo scioglimento immediato del Reichstag e nuove elezioni.
Il Reichstag andò distrutto in un incendio e i nazisti incolparono i comunisti spingendo Hindemburg a
firmare un decreto d’urgenza per sospendere i diritti dei cittadini.

I sostenitori di Hitler fecero in modo chele consultazioni si volgessero in clima di intimidazione: 44%.
Hitler ottenne l’appoggio dei cattolici e ottenne i pinei poteri per 4 anni.

GLEICHHSCHALTUNG (allineamento al nazismo)

 Sospensione costituzione
 Scioglimento sindacati e partiti tranne NSDAP
 Accentramento amministrativo
 Elementi sgraditi espulsi

Nuove elezioni politiche, gli oppositori non potevano partecipare: 92%.


Hitler assunse la carica di presidente, sostituita dall’appellativo di Fuhrer.
Decisione approvato da un plebiscito, HITLER DIVENE IL CAPO DEL TERZO REICH

NOTTE DEI LUNGHI COLTELLI

30 giugno 1934: le camicie brune di Rohm vennero uccisi in pieno sonno.


Appoggio delle forze armate e delle SS di Himmler (guardia personale di Hitler).
Le SS diressero la Gestapo (polizia segreta) che controllava i campi di concentramento.

Nei lager vennero convogliati oppositori politici + Testimoni di Geova + vagabondi

PERSECUZIONE DEGLI EBREI


Secondo l’impostazione razzista del mein Kampf.

Leggi di Norimberga: gli ebrei furono definiti razza inferiore (Untermenschen), vennero privati della
cittadinanza + diritto di voto + scuole + amministrazione + espropriati dei beni + libertà di movimento +
matrimoni misti
KRISTALLNACHT: 9-10 novembre 1938, distrutti esercizi commerciali ebraici e incendiate le sinagoghe.
Alcuni ebrei vennero portati nei campi di concentramento.

Inizialmente la Germania si fece promotrice del movimento sionista per dare una patria agli ebrei, poi
puntò a una soluzione più radicale: sterminio biologico

VITA DEI TEDESCHI

Penetrante controllo del nazismo.

 Sindacati sostituiti dal fronte del lavoro che univa rappresentanze di padroni e salariati per
perseguire l’obiettivo dello sviluppo insutriale.
 Hitlerjugend, scuola con insegnanti fedeli al regime, libri di testo e programmi
 Indottrinamento della popolazione con mezzi di comunicazione di massa
Ministro della propaganda Goebbel
 Creazione del consenso con coreografie militari
 Culto personale, messia

CHIESE

Concordato con il Vaticano che assicurava ai cattolici la libertà di culto.


Pio IX denunciò le violenze naziste.

Opere d’arte degenerate

POLITICA ESTERA

Sfiducia dagli altri stati: sconosciuto + razzista + anticomunista + dominio

 1^ obiettivo: lavare l’onta Versailles e restituire alla Germania il suo valore.

Annunciò l’uscita della Germania dalla Società delle Nazioni e promosse il tentativo di colpo di Stato dei
nazisti austriaci (Anschluss): poco appoggio austriaco + resistenza italiana.

Massiccio programma di riarmo e occupazione della Renania: infrangeva il trattato di Versailles ma nessuno
si mobilitò.

ASSE ROMA-BERLINO (Mussolini ritirò l’opposizione all’Anschluss)

Seconda guerra mondiale


GUERRA CIVILE SPAGNOLA
1936, insurrezione militare contro la Repubblica guidata da Francisco Franco.

 Repubblicani: sostenuti dall’URSS e dalla brigate internazionali coordinate dai Komitern


 Nazionalisti: appoggio Mussolini e Hitler, truppe della legione Condor bombardarono Guernica.

Prima vinsero i repubblicani ma le forze nazionali erano troppo forti


Al termine della guerra, vinta dai nazionalisti, Franco assunse il titolo di Caudillo e instaurò la sua dittatura.

L’unico partito era la falange espanola. Questa dittatura durò fino al 1975.

Il territorio si trasformò nel terreno di scontro tra democratici e dittature di destra.


Consolidò l’alleanza tra Mussolini e e Hitler.

GUERRA CIVILE COME BANCO DI PROVA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE

ULTIMI ANNI DI PACE

La Germania si era avvicinata al Giappone firmando il patto anti-Komitern (contro URSS), l’Italia aderì

 Il Giappone attaccò la Cina per creare un nuovo impero asiatico


 Hitler riusciva ad espandere la sua influenza grazie all’asse Roma-Berlino e grazie all’accondiscenza
di Francia e UK ( non volevano un’altra guerra)

Politica dell’appeasment, acquiescenza: soddisfare le richieste di Hitler.


La società delle nazioni non seppe intervenire

ANSCHLUSS

Hitler era sicuro di avere l’appoggio italiano, procedette con l’ANNESSIONE DELL’AUSTRIA

Campagna propagandistica di Goebbels: Germania e Austria avevano diritto di unirsi (fratelli)

13 marzo 1938: Anschluss confermata da un plebiscito popolare

 Hitler volse ora la sua attenzione alle minoranze de sudeti (da trattati di Versailles in mano alla
Cecoslovacchia). Inizialmente Hitler esercito sulle minoranze il diritto di autodecisione, poi richiese
la loro annessione alla Germania.

Cancellerie occidentali: spaventate dalla minaccia di una nuova guerra proclamano la Conferenza di
Monaco (UK, Italia, Francia, Germania)
Hitler ottenne una capitolazione di Francia e Inghilterra confermando la sovranità sull’alto adige.
I sudeti vennero annessi alla Germania.

ALLEANZA ITALO TEDESCA

Il problema del Lebensraum poteva essere risolto solo con le armi.


Le cancellerie occidentali dovettero sottomettersi anche quando la Germania invase la Cecoslovacchia.

 Boemia e Moravia protettorati tedeschi


 Slovacchia Stato indipendente

La Germania si affermava come stato guida e Mussolini uniformò la sua politica a quella di Hitler.
L’italia occupò l’Albania.

22 maggio 1939 PATTO D’ACCIAIO : trasformava in alleanza militare l’asse Roma-Berlino, intervento recipro

QUESTIONE POLACCA

Hitler rivendicò Danzica, territorio che portava alla Prussia e all’adesione del patto antikomitern per la Pruss

Le potenze occidentale reagirono difendendo i confini della Polonia


Chiesero aiuto all’URSS ma c’era diffidenza, incapacità di stringere alleanze

La Germania approfitta per stringere un accordo con l’URSS: Patto di non aggressione Motolov-Ribbentrop
L’accordo metteva Hitler al sicuro da una guerra su due fronti e l’URSS proteggeva l’occidente.

1 settembre 1939 le truppe tedesche violarono i confini polacchi a cui seguirono le dichiarazioni di guerra di
Francia e UK. L’Italia nonostante il patto d’acciaio proclamò la sua non belligeranza.

PRIMA FASE (1939-1942)


Anni del trionfo nazista
1939-1940: la Polonia si trovò tra due fuochi, tedesco e russo.
La guerra tedesco-polacco terminò senza che Francia o UK intervenissero.

TATTICA DELLA BLITZKRIEG: guerra lampo (bombardamenti, mezzi pesanti, truppe)

 1940: annessione della Danimarca e della Norvegia (regime collaborazionista), controllo mar Baltico
 L’URSS impose il suo protettorato su Lettonia, Lituania, Estonia e attaccò la Finlandia

La Germania attaccò poi il Belgio, la Francia e i Paesi Bassi lungo la linea marginot.

 I Britannici si ritirarono nella manica e gli alleati si imbarcano a Dunkerque.


Wiston Churchill. Il fuhrer progettò l’invasione delle isole britanniche ma non riuscì a piegare la
forza della Royal air force (usavano radar).
I tedeschi aumentarono i bombardamenti sulla città e l’attacco agli u boot.
Roosvelt senza venire a meno all’isolazionismo sostentò il regno unito

 I francesi dovettero capitolare


Francia divisa in due: settentrione controllato dalla Germania, meridione autonomia formale
(repubblica di Vichy con Petain, collaborazionismo). Non tutti i francesi si arresero come Charles de
Gaulle che rifugiato dall’Inghilterra manovrò i suoi connazionali.

 Contro URSS: ricerca spazio vitale a oriente.


Sottomise la Jugoslavia e rafforzava il fronte balcanico contro l’offensiva delll’URSS.
Operazione Barbarossa, grandi battaglie per entrare nel territorio russo.
Si arrestarono alle porte di Mosca a causa del rigido inverno (stessa cosa successa a Napoleone)
I sovietici si opposero con la tecnica della terra bruciata.

ITALIA: non era pronta ma di fronte ai successi del nazismo decise di intervenire: 10 giugno 1940 il fascismo
dichiarò guerra a Parigi e a Londra.

Sconfisse a fatica la Francia sulle alpi

 Si scatenò una questione in Africa, Hitler aiuta a difendere la Libia


 Attacca la Grecia ma va male, ancora aiutati dai nazisti: si spartiscono i Balcani

L’Italia era incapace e perse le colonie di Eritrea, Etiopia e Somalia.

USA: Inizialmente si concentrano solo sui problemi interni, isolazionismo che venne a meno con la legge
“Affitti e prestiti”. Oltre ad aiutare il Regno Unito aiutò anche l’URSS
Carta atlantica: Churchill e Roosvelt, principi di democrazia, libertà e cooperazione. (14 punti)

Basi per la conferenza di Washington, si concluse con la formulazione delle Nazioni Unite (antifascista)

Fallisce la Blitzkrieg di Hitler

GIAPPONE: membro del patto anti komitern, aveva aderito al patto d’acciaio diventando patto tripartito.
Politica espansionistica.
Decisivo fu l’attacco alla flotta degli USA, Perl Harbor nelle Hawaii: gli USA dichiarano guerra al Giappone.
Il Giappone attaccò Malesia, Filippine, Indonesia e Birmania.
RUSSIA: Hitler voleva prelevare Stalin delle sue risorse per costringerlo alla resa penetrando a Stalingrado.
I sovietici intrapresero una manovra di accerchiamento e i tedeschi si dovettero arrendere.
Le forze dell’asse persero il controllo del Mediterraneo, l’Italia non poteva farcela sola.

SECONDA FASE (1943-1945)


La guerra proclamata dal Duce alterò la vita italiana: l’Italia perse l’impero, soldati morti (Russia freddo).
Il fronte interno mostrava segni di cedimento, scioperi operai (rivolta contro fascismo) .

La perdita dell’Africa settentrionale spose l’Italia all’attacco degli alleati: il 10 luglio 1943 le truppe inglesi e
francesi sbarcarono in Italia. Grandi cerca di tenere aperte le porte con gli inglesi.

 Il Duce fu costretto alle dimissioni e convocato da Vittorio Emanuele III fu arrestato ed esiliato al
Gran Sasso: CADUTA DEL FASCISMO, governo affidato a Badoglio che dichiarò la continuazione della
guerra.
(intraprese negoziazioni con inglesi e americani per avere un armistizio separato dalla Germania)

ARMISTIZIO DELL’8 SETTEMBRE 1943 I tedeschi avevano pronto il piano Achse con cui ostacolare le truppe
italiane se l’Italia avesse rotto gli accordi e per fermare gli alleati.
Badoglio accettò le trattative sperando nell’aiuto degli alleati e sottoscrisse l’armistizio a Cassabile.
I tedeschi portarono a compimento l’operazione Achse.

Le truppe di Vittorio Emanuele III combatterono i nazisisti ma il centro nord cadde nella mani dei
nazisti che liberarono Mussolini e lo misero capo della Repubblica di Salò.
Linea Gustav
Il sud era nelle mani degli alleati e sotto la giurisdizione di Vittorio Emanuele III.

RESISTENZA ITALIANA

Si formò il comitato di liberazione nazionale che chiamava gli italiani a resistere ai tedeschi.
Ebbe inizio una guerra di liberazione nazionale: Badoglio dichiarò guerra alla Germania.

Violenza delle forze armate di Salò contro la resistenza e contro gli ebrei: In Italia furono attivati campi di
concentramento e di sterminio (Fossoli).

FRONTI

Le possibilità di vittoria del nazismo erano ridotte contro l’URSS.


Anche l’Italia diede un grande contributo: gli anglo americani liberarono Roma nel 44 risalendo.
La politica interna italiana attraversò una fase difficile: non vollero collaborare con il sovrano.

Il sovrano sarebbe andato via e il popolo avrebbe scelto l’ordine costituzionale.

Togliatti tornò in Italia stabilendo che l’Italia doveva collaborare con il governo fino alla liberazione.

SBARCO DI NORMANDIA: 6 giugno 1944 si riversarono divisioni di inglesi, americani e canadesi.


Penetrazione nel nord della Francia seguito da uno sbarco a Provenza.

La capitale francese fu liberata e De Gaulle fu riconosciuto come legittimo rappresentante della Francia.

25 aprile: liberazione post insurrezione nazionale

Il Duce venne ucciso dai partigiani

RESA DELLA GERMANIA

Circondata ovunque ma il regime non si disgregò a differenza dell’Italia.


Un gruppo di ribelli organizzò un attentato al Fuhrer che riuscì a salvarsi.

Nella primavera del 45 gli anglo americani sfondarono il fronte a ovest, Hitler si suicidò il 30 aprile.

 Il 7 maggio la guerra finì

RESA DEL GIAPPONE

La guerra nel Pacifico continuò, strategia del salto della rana: gli alleati dovevano conquistare solo le
posizioni strategiche strappando alcune Isole giapponesi.

Tokyo entrò nel raggio d’azione degli aerei dell’USA.


L’opinione pubblica si preparava all’invasione del Giappone.

Truman intimò la resa del Giappone e come risultato del PROGETTO MANHATTAN (Enrico Fermi) venne
sganciata la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki.

Resa firmata il 2 settembre 1945

GUERRA CIVILE: Neue Ordnung: uccisione e sterminio di ebrei, comunisti, zingari, polacchi.

RESISTENZA ITALIANA
Combattenti volontari, partigiani che combattevano in montagna e in città.
Resistenza civile.
Organizzazione del CLN

PROCESSO DI NORIMBERGA
Imputati gli alti gerarchi nazisti, 20 novembre 1945-1 ottobre 1946.
Hitler con configura: si è ucciso nel bunker + Goebbels + Himmler

 Herman Goring, Ribbentrop uccisi

PROCESSO DI TOKYO
Dal 1946 al 1948, percorso estraneo alla popolazione.

AUTOASSOLUZIONE DELL’ITALIA
La guerra fredda
CONSEGUENZE GUERRA MONDIALE
 L’Europa non è più la guida del mondo, USA e URSS
 Sistema economico a pezzi, fame, disoccupazione, inflazione, profughi
 L’Europa non sa badare a se stessa senza USA e URSS

Superpotenze, maggiori potenze industriali, prestigio internazionale: SISTEMI IDEOLOGICI DIVERSI

Creazione dell’ONU + sistema di Bretton Woods (basato sul dollaro)

ONU: San Francisco 1945, tipo ciò che accade con la Società delle nazioni.
Formato da Assemblea generale e Consiglio di Sicurezza.
Disponeva di truppe offerte dai Paesi membri per controllare la situazione.

DIVISIONE DELL’EUROPA

Continente separato da una cortina di ferro che divideva:

 Est: l’URSS sciolse i governi di coalizione pluripartitici imponendo esecutivi comunisti


(Churchill denunciò l’espansionismo dell’URSS)
 Ovest: democrazia.

DOTTRINA DI TRUMAN: intolleranza per il passaggio di uno stato da democratico a comunista


(contenimento)

PIANO MARSHALL
Pretesto della Guerra fredda.

Varo economico per sostenere il rilancio produttivo dei Paesi appena usciti dalla Guerra per democratizzare
evitando un ritorno alla povertà e ai regimi autoritari. Gli aiuti vennero offerti a tutti ma Stalin rinunciò
temendo che il comunismo avrebbe perso importanza.
Gli aiuti andarono così solo ai Paesi europei: European Recovery Programm

 Penetrazione degli USA in Europa

Stalin rispose con la creazione del COMECON per riavviare il commercio in Bulgaria, Cecoslovacchia,
Ungheria, Polonia, ma gli interessi dell’URSS rimasero più nutriti di quelli degli alleati.
KOMINFORM: coordinava l’azione dei partiti comunisti (tipo Komitern)
GERMANIA

Questione spinosa: gli stati dell’est andavano sotto il controllo dell’URSS, l’Italia degli USA.

1945: territorio diviso in 4 zone di occupazione, UK, USA, Francia, URSS.


Stessa cosa per Berlino.
Gli alleati non trovarono accordi sulla dottrina politica e Berlino divenne il centro delle tensioni.

BERLINO sarebbe dovuta essere dell’armata rossa ma essendo capitale venne divisa.
Mosca strinse in un blocco le vie d’accesso dalla parte occidentale di Berlino: BERLINER BLOCKADE

Gli USA organizzarono un ponte aereo per portare provviste.

La Germania venne divisa in due dal muro di Berlino

 Germania Ovest (BRD), con capitale Bonn, democratica


 Germania Est (DDR) ì, regime comunista

Clima di guerra fredda a causa di blocchi politici

Ovest: aiuto degli USA per la minaccia comunista


PATTO ATLANTICO, natura difensiva di intervento in caso di attacco. Al patto era legata la NATO.

Est: URSS + Europa orientale in seguito all’entrata della Germania nella NATO
DEMOCRAZIA E CAPITALISMO
USA

Predominio industriale, commerciale e finanziario.


Dopo Truman ci fu Eisenhower, le cose crescono sempre di più.

Gli USA incrementano le loro alleanze per scontrarsi con il comunismo.

 Maccartismo: caccia alle streghe contro tutti quelli di sinistra, limitata la libertà di azione
sindacalista, red scare

GERMANIA

Repubblica federale tedesca di Adenauer.


Regime parlamentare molto stabile.

Nonostante le situazioni disastrose lasciate dalla guerra il popolo era molto laborioso e grazie al piano
Marschall e una politica liberista si superarono le difficoltà: grande sviluppo.

INGHILTERRA

Esausto sul piano economico, grandi debiti con USA.

 Churchill venne sostituito da Attlee, laburista

Grandi misure di austerità per affrontare le difficoltà economiche superate grazie al piano Marschall.

Attlee promosse le prime nazionalizzazioni: creazione del Welfare State per offrire servizi ai cittadini.
La qualità di vita dei britannici migliorò visibilmente

FRANCIA

De Gaulle rimase a capo del governo provvisorio.

Il passato amaro e umiliante portò alla costruzione della Quarta repubblica di natura parlamentare
caratterizzata da instabilità politica.

Le nazionalizzazioni furono necessarie anche in questo caso, buon tenore di vita.

 Rivolte antimperialiste in Indocina e Nordafrica: crisi.


Nuova costituzione di carattere presidenziale approvata da un Referendum: Quinta Repubblica, De
Gaulle presidente

EUROPEISMO

La necessità europea di dividersi gli aiuti dell’USA portò alla nascita dell’Organizzazione europea di
cooperazione economica. Come dare maggiore unità all’Europa.

 Comunità europea del carbone e dell’acciaio


COMUNISMO
Secondo Stalin era necessario aumentare il clima di controllo, severità e mobilitazione economica e sociale.

 Piano quinquennale per assegnare l’88% delle risorse all’industria pesante: i cittadni non ebbero un
miglioramento delle condizioni di vita.

Anche la morsa dell’apparato poliziesco rimase stringente: arresti, persecuzione e gulag per ribelli.

SATELLITI DI MOSCA

Imposizione esecutivi comunisti per dirigere verso regimi totalitari.


Vennero redatte le costituzioni comuniste + cancellate le libertà sindacali + produzione centralizzata.
Italia repubblicana
Dopo la caduta del fasismo (25 luglio 1943) il potere venne preso da Badoglio (governo provvisorio)
I partiti tornarono all’opera raccolti nel comitato di liberazione nazionale.

Questione della corona: Vittorio Emanuele III considerato responsabile del fascismo.

Venne chiesta la sua abdicazione contro l’idea di Badoglio e degli Alleati: prima finiamo la guerra.

PARTITI

 Democrazia cristiana: post partito popolare di Sturzo con Alcide de Gasperi


 Partito comunista italiano: Togliatti
 Partito socialista: Nenni
 Partito d’Azione: nato dalla reistenza
 Partito liberale italiano: Luigi Einaudi
 Democrazia del lavoro: Bonomi

Il partito repubblicano rimase fuori poiché ostile alla monarchia

Quando i poteri passarono nelle mani di Umberto Badoglio si ritirò e venne formato un governo Bonomi.
Egli stabilì che un referendum avrebbe stabilito l’assetto istituzionale del Paese e le elezioni avrebbero
portato alla reazione di un’ Assemblea costituente.

ECONOMIA: disastrosa, fenomeno della borsa nera, disoccupazione.


La confederazione generale del lavoro espresse il malcontento del popolo

SPACCATURA

 Al nord volevano forze di sinistra


 Al sud volevano forze moderate

GOVERNO PARRI
1945, primo governo del dopoguerra guidato dall’esponente del Partito d’Azione.
Il successore di Parri fu Alcide de Gasperi che dovette soluzionare la questione istituzionale + ricostruire
l’economia.

Politica moderata che aveva tra i protagonisti Togliatti che concesse l’amnistia per i crimini durante la
guerra: non avvenne l’epurazione fascista.
NASCITA DELLA REPUBBLICA
2 giugno 1946, due anni dopo il decreto Bonomi, referendum istituzionale: suffragio universale.
Vittorio Emanuele abdicò e Umberto divenne re.

Vince la Repubblica

Intanto si tennero le elezioni per l’assemblea costituente: Democrazia cristiana vince +socialista, comunista

 DE NICOLA venne eletto capo provvisorio dello Stato 28 giugno 1946

Guerra fredda, Democrazia cristiana e i moderati appoggiavano USA, il partito comunista l’URSS
Rottura dell’unità antifascista

ECONOMIA: Luigi Einaudi affrontò i problemi varando misure deflazionistiche salvando la lira.
Ciclo economico positivo che si rafforzò con il piano Marschall.

TRATTATO DI PACE: firmati il 10 febbraio 1947.


De Gasperi difese la posizione italiana dicendo che l’Italia si era ritirata dall’alleanza con il nazismo nel 1943.
Questò non aiutò la condizione di stato sconfitto ma permise di evitare condizioni più dure.

 Rinuncia alle colonie


 Cedette il Dodecaneso
 Riconobbe l’indipendenza dell’Albania
 Cedette alla Jugoslavia buona parte del Friuli
 Trieste: contesa tra Roma e Belgrado.
Tornò in Italia in seguito a un accordo internazionale del 1954.
Trattato di Osimo: confini definitivi tra Italia e Jugoslavia.
 Alto Adige: rimasto all’Italia non all’Austria in cambio del bilinguismo.

COSTITUZIONE: costruita dall’Assemblea nazionale costituente .


Principi democratici e solidali.
Entrò in vigore il 1^ gennaio 1948.
Formata da 139 articoli, 1-12 principi fondamentali, 13.54 diritti e doveri, 55-139 Ordinamento della Repub
REPUBBLICA PARLAMENTARE in cui la sovranità spetta al popolo.
I patti lateranensi regolano i rapporti Stato-Chiesa.

Vennero fissate le prime elezioni politiche del dopoguerra il 18 aprile 1948

Clima teso e dura opposizione ideologica, vinse la democrazia cristiana.


POLITICHE DEL CENTRISMO
Einaudi presidente della Repubblica e De Gasperi varò un governo democristiano, nacque la formula del
centrismo. Togliatti fu vittima di un attentato e l’Italia pareva sul bordo di una guerra civile.

 Consolidata la posizione centrista i governi si dedicarono allo sviluppo economico


 Piano di lavori pubblici, infrastrutture e trasporti
 Piano di edilizia pubblica
 Riforma agraria
 Cassa per il Mezzogiorno
 Fisco più equo con la riforma Vanoni

ECONOMIA: tituto per la ricostruzione industriale + Ente nazionale idrocarburi

INTERNAZIONALE: viaggio di De Gasperi in USA, si attenne alle direttive di Washington.


Collocamento dell’Italia nel blocco capitalista

POLITICHE DEL CENTRO SINISTRA


I centristi mostrarono instabilità.
Le consultazioni politiche del 7 giugno 1953 gli esecutivi centristi erano deboli + De Gasperi morì, seguito da
Fanfani.

I socialisti si svincolano dal PCI, obiettivo modernizzazione.

ALDO MORO, segretario della democrazia cristiana disse di voler approdare a un governo di centro sinistra,
contro l’idea dei conservatori

Si giunse al governo Fanfani con appoggio del PSI

 Grandi riforme
 Introduzione programmazione economica
 Democratizzazione della scuola
 Attuazione regioni
 Obbligo scolastico a 14 anni
 Nascita dell’Enel

Moro assunse la presidenza del Consiglio rinvigorendo la collaborazione con socialisti: centro sinistra

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