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17 - Timor Di Dio

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Sapienza

Intelletto
Consiglio
Fortezza
Scienza
Pietà
Timore di Dio
I doni dello Spirito Santo completano e portano alla perfezione le virtù di coloro che li
ricevono. La virtù è la disposizione a compiere il bene in maniera abituale e ferma

TIMOR DI DIO: Esisto per ricordarti una cosa bella:


ogni istante della tua vita è posto sotto lo sguardo di
Dio che ti conosce, ti ama e vuole per te il bene. Io dico:
preoccupati di piacere a Dio e di seguirlo sempre !

Dal vocabolario: “sentimento di rispetto, paura di far


soffrire”.

Se il dono della pietà ci rende consapevoli dell’amore paterno di Dio, il dono del “Timore”,
conseguentemente, ci aiuta a vivere nel RISPETTO per Lui, ad accorgerci che egli è grandezza,
immensità, maestà.
Rispetto è infatti il nome più confidenziale che possiamo dare a questo ultimo dono, dal momento
che “Timor di Dio” può portare a pensare che bisogna aver paura di Dio ma non è questo il suo
significato.
Se riconosciamo che Dio è il creatore di tutte le cose, che egli ha il potere di rimettere i peccati, di
compiere miracoli, allora per noi sarà naturale “temere” Dio: portargli rispetto.
Da ciò derivano due comportamenti:

Questo rispetto porterà a non allontanarci mai da Lui; a rimanere nel suo amore.
Sentiremo viva l’azione di Dio nella nostra vita. Saremo coscienti della sua presenza e ci
dispiaceremo se verranno fatte azioni contro di Lui. Chi non rispetta Dio, finisce con il non
rispettare gli uomini, fino a calpestarli. Pensiamo ai lager (i campi di concentramento), alle
città distrutte, ai genocidi. Sono tutti crimini contro l’umanità che non hanno tenuto conto
del rispetto per gli insegnamenti di Dio.
L’uomo non può permettersi di confondere il bene e il male, di far diventare giusto ciò che è
ingiusto. Tutte le volte che non si rispettano i Valori fondamentali dell’umanità, si dimostra
di non rispettare colui che è la somma e il fondamento dei Valori stessi: Dio.
Rispettare, temere Dio (come per qualsiasi altra persona), ci induce a non parlare male di
Lui, che non vuol dire solo non offenderlo, ma anche non dire stupidaggini sul suo conto.
Facciamo alcuni esempi. Dio non deve essere presentato agli altri come il “controllore”,
colui che vuole che sia tutto in regola altrimenti ci fa la “multa”. Nemmeno come il
“guastafeste”: quello cioè che ci priva dei divertimenti, quello che in ogni cosa che facciamo
trova sempre il male. Neanche deve essere considerato come il “farmacista” a cui ci
rivolgiamo solo se abbiamo bisogno di risolvere un problema immediatamente. Avere
queste considerazioni di Dio, vuol dire mancargli di rispetto perché non lo si comprende per
quello che realmente è: comprensione, perdono, misericordia, amore.

Il timore di Dio chiude l’elenco dei sette doni dello Spirito Santo. Come
sappiamo allo Spirito Santo è associata l’immagine del fuoco che ricorda le
lingue di fuoco che ricoprirono gli apostoli il giorno di Pentecoste, dopo il
saluto di Gesù. Questo simbolo è lo stesso che associamo al Timore di Dio.
Infatti, il rispetto che nutriamo verso di Lui ci fa avvicinare ad esso così come
ci si avvicina al fuoco per riscaldarci, per trovare sollievo e protezione. Allo steso tempo ci fa capire
che non possiamo pretendere di possederlo, di tenerlo nella mano perché altrimenti ci bruceremmo.
È un modo per dire che non potremmo mai pensare di conoscere Dio così bene da essere padroni
del suo pensiero, anche se l’attrazione per Lui sarà sempre forte. Il fruto del Timor di Dio è la
coerenza.

Sir. 1, 9 - 18
Abbiamo iniziato i nostri incontri sui doni
dello Spirito Santo partendo dalla sapienza, Il timore del Signore è gloria e vanto,
che abbiamo scoperto essere il dono che ci fa gioia e corona di esultanza.
apprezzare il creato. Li chiudiamo col Timore Il timore del Signore allieta il cuore
di Dio che è invece quello che ci fa e dá contentezza, gioia e lunga vita.
apprezzare il Creatore. Creatore e creato: Per chi teme il Signore andrà bene alla
sono i due estremi del mondo in cui viviamo.
fine,sarà benedetto nel giorno della sua
Lo Spirito Santo con i suoi doni passa
morte.
dall’uno all’altro insegnandoci di volta in
volta a guardare la realtà con attenzione Principio della sapienza è temere il
(intelletto); ad ascoltare ciò che la realtà ci Signore; essa fu creata con i fedeli nel
dice (consiglio); ad affrontarla anche quando seno materno.
essa è amara e difficile (fortezza); a Tra gli uomini essa ha posto il nido,
conoscerla nel profondo (scienza); ed infine fondamento perenne; resterà
ad essere in comunione con essa (pietà). Già fedelmente con i loro discendenti.
l’Antico Testamento, nel libro del Siracide, Pienezza della sapienza è temere il
come possiamo leggere di fianco, annuncia Signore; essa inebria di frutti i propri
questo racchiudersi del mondo nello Spirito devoti.
Santo. Tutta la loro casa riempirà di cose
desiderabili, i magazzini dei suoi frutti.
Corona della sapienza è il timore del
Le immagini dello Spirito Santo:
Vento: soffia dove vuole Signore; fa fiorire la pace e la salute.
Dio ha visto e misurato la sapienza; ha
Fuoco: accende, illumina, scalda fatto piovere la scienza e il lume
dell’intelligenza; ha esaltato la gloria di
quanti la possiedono.
Colomba: simbolo, di pace, di amore Radice della sapienza è temere il
Signore;
i suoi rami sono lunga vita.

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