LA GERMANIA DALLA REPUBBLICA DI WEIMAR AL TERZO REICH
La scon tta in guerra della Germania ha conseguenze anche nella monarchia. Il 9 novembre 1918
l’imperatore Guglielmo II aveva abdicato. A questo punto venne proclamata la repubblica.
Assunse il potere il partito socialdemocratico (SPD) con a capo Friedrich Ebert. Ottennero anche
il consenso della borghesia. Ma il socialismo era diviso al suo interno:
• Corrente maggioritaria che si era schierata in favore della guerra, no rivoluzionaria,
orientamento di tipo riformista
• Rivoluzionari, contro l’entrata in guerra
• Indipendenti ( USPD), contro la guerra
I rivoluzionari diedero vita alla Lega di Spartaco. I leader erano Karl Liebknecht e Rosa
Luxemburg. Avevano idee molto radicali.
RIVOLTA DI SPARTACO
Il 1 gennaio 1919 gli spartachisti organizzarono un’insurrezione con l’obbiettivo di abbattere il
governo socialdemocratico e creare una repubblica socialista. Ma la maggior parte dei soldati non
aderì, perché ormai abituati ad obbedire ai loro u ciali e volevano difendere la patria da una
rivoluzione comunista. Contro di loro andarono anche reparti di volontari detti Freikorps ( corpi
franchi), formazioni composte da ex soldati e u ciali, furono armate dalla borghesia e supportate
dal governo. Il 15 gennaio 1919 i Freikorps catturarono e uccisero i capi spartachisti.
CHE COSA VUOLE LA LEGA DI SPARTACO ? - MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA
Articolo pubblicato sul giornale ‘Die Rote Fahne’, rmato da Rosa Luxemburg. Qui viene de nita
in maniera chiara e inequivocabile la posizione rivoluzionaria degli spartachisti. Il manifesto
sostiene:
• La creazione di una civiltà socialista è di cile, solo tramite la rivoluzione delle masse dei
lavoratori sarà possibile realizzarlo.
• Fino ad ora la lotta è stata condotta da una piccola minoranza e usava le masse come
strumento per la realizzazione dei propri interessi.
• La rivoluzione socialista conquista la vittoria nel solo interesse della grande maggioranza e
grazie alla grande maggioranza dei lavoratori.
• Si chiede al proletariato di de nire in modo responsabile e cosciente gli obbiettivi della
rivoluzione e la strada per arrivare a raggiungerli ; Devono impegnarsi anche a introdurre in
maniera pratica il socialismo nella società
• La grande massa di lavoratori comincia a vivere in prima persona la vita politica ed economica.
• Il proletariato deve cominciare a introdurre e sostituire i vecchi organi di governo con i propri
organi di classe, i consigli degli operai e dei soldati. Solo una costante e intensa interazione tra
proletariato e i suoi organi permetterà di giungere a uno stato socialista.
REPUBBLICA DI WEIMAR E LA NUOVA COSTITUZIONE
19 gennaio 1919 elezioni per l’Assemblea costituente per la stesura di una nuova Costituzione.
La SPD risultò il primo partito ma senza ottenere la maggioranza assoluta, dovette quindi formare
una coalizione con i cattolici del Centro e i liberal-democratici. Come primo accordo ci fu quello
per l’elezione di Friedrich Ebert a primo presidente della repubblica, la denominata Repubblica di
Weimar dal nome della cittadine dove si tenne l’Assemblea Costituente.
Nuova costituzione approvata l’11 agosto 1919, risultò progressista, mantenendo impianto
federale. Prevedeva:
• Ra orzamento dei poteri del Parlamento
• Diritto di voto anche alle donne
• Elezione di un presidente della Repubblica dotato di ampi poteri ( nominare il cancelliere,
sciogliere il Parlamento, indire nuove elezioni, capo dell’esercito.
• Art. 48, il quale conferiva poteri straordinari al presidente della repubblica
Questo accentramento di poteri si rivelò una debolezza.
La prima repubblica di Weimar era appoggiata dai borghesi e esercito ma solo inizialmente perché
avevano so ocato la rivolta socialista ma in realtà si vedrà poi che loro avrebbero preferito un
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regime autoritario anziché democratico. Dall’altro lato avevano contro anche i comunisti, i quali
erano stati repressi dal regime.
Molti tedeschi erano ostili alla Repubblica di Weimar anche perché la sua nascita era direttamente
connessa all’accettazione dello status quo ssato con il trattato di Versailles. Ampi territori erano
stati ceduti ( vedi cartina pag 279) ai nuovi stati sorti nel 1918 come la Polonia, la Lituania o la
Cecoslovacchia; La Francia recuperò l’Alsazia e la Lorena e ottenuto insieme al Belgio la
concessione per 15 anni del bacino minerario della Saar.
Inoltre in base all’articolo 119 del trattato di Versailles, la Germania era stata costretta a cedere in
favore degli alleati tutti i suoi diritti e titoli sui possedimenti d’oltremare. Le perdite territoriali
suscitarono nella popolazione tedesca un bruciante risentimento e prepararono un facile terreno
per gli u ciali e politici di destra ( poco fedeli alla Repubblica ) che desideravano un governo
autoritario per risollevare la nazione.
INFLAZIONE E STABILIZZAZIONE MONETARIA
Vi era inoltre una grave crisi economica che colpì la Germania, causata dalla guerra. Era
impossibile riassorbire i reduci di guerra e la disoccupazione raggiunse livelli altissimi. In azione
provocata dal pagamento delle riparazione di guerra e dalla perdita del bacino minerario della
Saar. Ulteriore motivazione era l’occupazione militare nel 1923, da parte di truppe francesi e
belghe, della regione industriale della Ruhr. Provocò il crollo del valore della moneta tedesca, il
marco fu infatti colpito da una forte in azione chiamata iperin azione. Ritorna il baratto.
La ripresa economica si registrò con la formazione di un nuovo governo nel 1923, guidato dal
leader dei liberal-nazionali, Gustav Stresemann.
COSA FECE STRESEMANN?
• Egli provò a bloccare l’iperin azione attraverso un rigido controllo sul bilancio e una riforma
scale per stabilizzare la moneta. Gli Stati Uniti iniziano a sostenere l’economia tedesca con
ingenti investimenti, che permisero al governo di ristabilire la situazione. Nel 1924, PIANO
DAWES, assicurava un consistente prestito internazionale. Grazie a ciò la Germania si riprese
PIANO YOUNG, responsabile della commissione per le riparazioni di guerra
• Ristabilizzare i rapporti internazionali
• Firma del Trattato di Locarno: Germania, Francia e Belgio si impegnano a rispettare i con ni
della nazioni limitrofe, come sancito dal trattato di Versailles
1926 La Germania entra a far parte della Società delle Nazioni.
OTTO DIX, Metropolis
Otto Dix, artista che rappresenta i problemi sociali e lo smarrimento della popolazione. Egli
realizzò un trittico tra il 1927 e il 1928 chiamato Metropolis in cui rappresentò la Berlino della
Repubblica di Weimar. Nel pannello centrale vi sono musicisti e frequentatori di una sala da ballo.
Tutte le persone sono vestite elegantemente: rappresentano l’alta borghesia che, anche in tempi
di cili, non rinuncia ai divertimenti e all’ostentazione della ricchezza. Le due tavole laterali
mostrano però l’altra faccia della società tedesca. Nel pannello di sinistra un mutilato si aggira in
un vicolo in cui stazionano alcune prostitute, a terra si trova un cadavere di un soldato, che giace
nell’indi erenza generale. Nella parte di destra un altro invalido di guerra, s gurato e senza
gambe, chiede l’elemosina, anch’egli ignorato. Partiene alla corrente della Neue Sachlichkeit
interessata a ritrarre la realtà. Evidenziano la distanza fra il mondo dei borghesi benestanti e quello
di coloro che erano niti ai margini della società. Critica l’indi erenza e l’ingiustizia. Le opere di
Otto Dix, insieme a quelle dei suoi colleghi, furono esposte dai nazisti in una grande mostra
dedicata all’arte degenerata, Monaco, 1937.
ASCESA DEL NAZISMO E LA CRISI DELLA REPUBBLICA DI WEIMAR
Fra i movimenti politici che minacciavano la Repubblica di Weimar c’era il Partito
nazionalsocialista tedesco dei lavoratori (NSDAP), presto abbreviato in Partito nazista. I
nazionalsocialisti volevano una dittatura. Fu fondato nel 1920 da un agitatore di origine austriaca
ovvero Adolf Hitler. Il partito reclutava molti reduci di guerra. Gli aderenti erano organizzati in
squadre d’assalto (SA), guidati da Ernst Rohm, erano riconoscibili per le loro camicie brune.
CARATTERISTICHE DEL PARTITO : Durante la carcerazione Hitler pubblicò il libro Mein
Kampf, evidenziava i punti fondamentali del programma nazista
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• Forte antisemitismo , punto 4 del programma del partito nazista. Hitler sosteneva che la
scon tta della Germania nella Prima guerra mondiale fosse dovuta a una cospirazione degli
ebrei di tutto il mondo, fra i quali i ricchi banchieri che controllavano l’alta nanza europea e
statunitense. Dunque l’immagine del banchiere ebreo, che si arricchisce con le speculazioni in
Borsa e l’usura alle spalle degli a amati, non mancava di suscitare facilmente odio dei reduci
disoccupati o degli impiegati e dei negozianti rovinati dall’in azione.
• Denuncia del trattato di Versailles
• Ricostituzione di un grande esercito
• Recupero di tutti i territori abitati da tedeschi e perduti dopo la scon tta
• Annientamento della popolazione ebraica
• Espansione armata della Germania a oriente alla ricerca del Lebensraum, lo spazio vitale
necessario alla razza ariana
PUTSCH DI MONACO
1923, Monaco, Hitler e i nazisti tentarono un colpo di stato o putsch ( Marcia su Roma di
Mussolini), ma venne sventato dalla polizia, Hitler e i suoi seguaci nirono in carcere. Ma il
governo repubblicano dimostrò in questa occasione tutta la sua debolezza, perché non oso
punire i nazisti, temendone la popolarità. Hitler infatti venne scarcerato dopo pochi mesi.
Non avevano ottenuto l’obbiettivo sperato ma ottennero visibilità.
Nel 1925 morì Ebert, e la carica di Reichpraesident fu a data a Paul von Hindenburg. Egli faceva
parte del mondo nazionalista, autoritario e di orientamento ideologico monarchico. Il sistema
democratico era in di coltà quando giunse la gravissima crisi economica del 1929. La
dipendenza economica tedesca da quella degli stati uniti, dove la crisi aveva avuto origine, rese la
Germania particolarmente vulnerabile.
Nel marzo 1930 nacque un governo di centro-destra guidato da Heinrich Brüning che diede avvio
a una politica de ativa, contro l’in azione, riducendo le spese dello Stato e i salari; ma la
disoccupazione aumentò e favorì il successo elettorale dei movimenti estremisti sia di destra sia
di sinistra. A trarne vantaggio fu proprio il partito di Hitler. Nel settembre del 1930 il Partito nazista
ottenne 6 milioni di voti e risultò il secondo partito del paese dopo quello socialdemocratico.
HITLER AL POTERE
Nel 1932 Hitler si presentò come candidato alla Presidenza della Repubblica e ottenne molti voti.
Alle successive elezioni parlamentari, in un clima di violenza scatenato dalle SA, il Partito nazista
risultò il primo partito per numero di consensi col 37,4 % dei voti. Hitler chiese quindi che gli
venisse a data la guida del governo. La Germania era un paese del tutto ingovernabile sia per la
disoccupazione crescente sia per l’impossibilità di formare in parlamento una maggioranza stabile
giacché le forze antiparlamentari, NSDAP e KPD, avevano più della metà dei seggi, le SA
imperversavano nelle maggiori città tedesche e gli scontri fra nazisti e comunisti erano all’ordine
del giorno.
Il 30 gennaio 1933, von Hindenburg, nominò Hitler cancelliere del Reich, ponendo le premesse
per la ne della repubblica di Weimar. Hitler era diventato cancelliere di una repubblica
parlamentare e avrebbe dovuto governare democraticamente, ciò implicava la collaborazione con
il parlamento.
INCENDIO DEL REICHSTAG: La sera del 27 febbraio 1933 il Reichstag, cioè la sede del
Parlamento a Berlino, fu devastata da un incendio. Marinus van Der Lubbe, che la sera
dell’incendio si trovava nei pressi del Parlamento, i nazionalsocialisti accusarono dell’attentato i
comunisti e ne appro ttarono per scatenare una repressione feroce contro gli avversari politici.
Arrestati e fucilati molti capi della sinistra. Questo incendio fu strutturato per assumere una
gestione arbitraria del potere. All’indomani dell’evento, le libertà di stampa, di parola, di
associazione vennero soppresse e venne ripristina la pena di morte e la polizia ottenne poteri
illimitati.
ADOLF HITLER
Sin da giovane rivoluzionario e artista, maturò in lui l’esaltazione della forza come unico modo per
a ermarsi, disprezzo per gli ideali umanitari e socialdemocratici, e l’odio per gli ebrei. Dopo la
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scon tta del 1918 si dedicò alla politica, frequentando i movimenti di estrema destra e fondò il
partito nazionalsocialista, per il quale scelse il simbolo della svastica ispirandosi a un antico
simbolo indoeuropeo.
SCIOGLIMENTO DEL REICHSTAG
5 marzo 1933 si tennero nuove elezioni ma neanche stavolta i nazionalsocialisti ottennero la
maggioranza assoluta, ma ormai Hitler era convinto a governare senza parlamento. Propose una
legge detta per l’eliminazione dello stato di bisogno del popolo e del reich, attraverso cui il
potere legislativo sarebbe stato sottratto al Parlamento e trasferito nelle mani del governo. Hitler
aveva bisogno dei voti di 2/3 dei deputati, non riusciva a ottenerli e quindi fece arrestare gli 81
deputati comunisti e ottenne l’appoggio esterno di una parte dei deputati dei partiti cattolici e
liberali. Si approvò la legge. I partiti oppositori furono soppressi e i loro giornali vietati. La
Germania si era trasformata in una dittatura.
Il custode della Costituzione per Carl Schmitt è il presidente della Repubblica.
LA COSTRUZIONE DELLO STATO NAZISTA
La notte dei lunghi coltelli
Il dittatore non aveva più bisogno delle SA. Dal canto suo il capo delle SA Ernst Rohm riteneva
che una volta ottenuto il potere politico il nazismo avrebbe dovuto realizzare una seconda
rivoluzione, che avrebbe portato all’abbattimento del capitalismo borghese e avrebbe fatto
delle SA la base di un nuovo esercito popolare per la Germania.
Il 30 giugno 1934 scontro tra Hitler e Roehm. Hitler fece uccidere il suo avversario e
massacrare tutti i principali esponenti delle SA.
LE SS
Altra organizzazione armata nazista, SS, ovvero squadre di protezione, destinate a diventare
famose per i crimini di cui si sarebbero macchiate. Create nel 1925 come guardia personale di
Hitler, le SS costituivano un corpo scelto, i cui membro venivano accuratamente selezionati anche
sulla base di criteri sici che incarnassero l’idea dei purezza razziale. Nel 1929 a date a Heinrich
Himmler. Si occuparono di spionaggio, gestione dei campi di concentramento.
TERZO REICH
1934 il presidente von Hindenburg morì. Ulteriore accrescimento dei poteri di Hitler, il quale oltre
la carica di cancelliere, diventò anche capo dello Stato e comandante supremo dell’esercito, col
titolo di Führer. La nuova Germania creata da Hitler venne ribattezzata Terzo Reich( dopo il primo
Sacro romano impero, e il secondo, costituitosi nel 1871). Tutti i poteri nelle mani di Hitler, i
cittadini non avevano diritti di fronte alla volontà dello Stato, la polizia aveva poteri illimitati. Solo
l’esercito manteneva una certa autonomia, ma poi il loro potere fu controbilanciato dalle SS.
Istituzione della Gestapo, una speciale polizia segreta incaricata di sradicare il dissenso politico,
instaurò un clima di terrore.
SISTEMA CONCENTRAZIONARIO
In pochi anni la dittatura nazista mise in piedi un vasto sistema di campi di concentramento,
Lager, guidati dalle SS. L’intento era quello di sbarazzarsi degli oppositori politici ma anche di
tutti coloro che furono ritenuti estranei alla società tedesca. I primi sorti nel 1933, e nel 1938 si
aggiunsero gli ebrei. Gli Untermenschen venivano chiamati così coloro che dovevano essere
rinchiusi qua. Nei campi di concentramento gli veniva cucito un triangolo colorato, giallo per gli
ebrei, nero per i disoccupati, rosa per gli omosessuali.
NAZISMO E IL MONDO DEL LAVORO
Cosa fece Hitler per aumentare il consenso e risollevare l’economia ?
• Costruzione di autostrade, nuove piazze, grandiosi edi ci nelle maggiori città
• Sul piano economico: forte dirigismo statale, energico programma di lavori pubblici( si ridusse la
disoccupazione), apertura di una fabbrica di automobili( nacque la Volkswagen)
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• Deutsche Arbeitsfront ( Fronte tedesco del lavoro), organizzazione che aveva il compito di
riunire lavoratori e datori di lavoro in una comunità popolare nalizzata a realizzare gli obbiettivi
del regime( versione italiana delle corporazioni)
TOTALITARISMO NAZISTA
• Scioglimento di ogni partito, eccetto quello nazista
• Tutte le associazioni, società sportive e club di scacchi, associazioni di mestiere e gruppi di
scout , tutti dovevano dichiararsi nazisti in forma u ciale.
• Attenzione importante verso i giovani, inquadrati n dall’infanzia in un’organizzazione di tipo
militare, la Hitlerjugend ( Gioventù hitleriana). L’idea era quella di allevare una nuova
generazione che ignorasse l’esistenza di idee diverse da quella nazista
• Nazionalismo esasperato, tedeschi visti come i più forti, destinato a governare il mondo anzi a
crearne uno nuovo. Ogni tedesco doveva essere pronto a dare la vita per il popolo cui
apparteneva. L’identità tedesca nasceva dalla razza e dal territorio( da qui Blut and Boden, cioè
sangue e suolo). Hitler sosteneva che era necessario conquistare spazi più ampi. Era la teoria
dello spazio vitale (Lebensraum)
• Razzismo, fondamento del nazionalismo hitleriano. Stabilirono una gerarchia delle razze,
secondo la quale quella ariana era la superiore, di cui i tedeschi erano i rappresentanti puri;
molto inferiore era quella latina, poi c’era quella subumana ovvero quella slava e in ne gli ebrei
erano considerati alla stregua di animali nocivi. Hitler prese alcune delle sue decisioni più gravi,
come quella di sterminare in segreto degli ospedali tutti i disabili e i malati di mente, bambini
compresi. Stavano realizzando le teorie eugenetiche.
• Culto della forza: era giusto e bisognava che le razze superiori scon ggessero quelle inferiori. Il
principio dello Herrenvolk ( il popolo dominatore ).
• Roghi di libri: bisognava ottenere la rigenerazione spirituale dei tedeschi, era necessario che la
loro cultura venisse depurata dai possibili fattori di decadenza. Ciò signi cava eliminare tutto ciò
che fosse collegato alla razza ebraica. 10 maggio 1933, Berlino e altre città della Germania, alla
mezzanotte studenti tedeschi si incontrarono per dare alle amme migliaia di libri che il regime
aveva vietato. Bruciati libri degli ebrei, di Freud, Einstein, Proust, Hemingway
• Camera per la cultura del reich, organo del ministero della Cultura e della Propaganda nato
nel marzo 1933 , che sotto la guida di Joseph Goebbels, pose sotto il suo controllo ogni
aspetto della vita culturale della Germania. Per ogni settore venne istituita una sottocamera,
a cui tutti dovevano essere iscritti. Tutta la vita intellettuale della Germania fu dominata dalle
idee naziste. Fu il cosiddetto allineamento o sincronizzazione della cultura. Vi erano adunate di
massa, s late militari, esibizioni sportive per mostrare la grandezza del popolo tedesco.
• Slogan più usato : Ein Volk, ein Reich, ein Führer; Hitler teneva dei discorsi molto convincenti
che aumentavano il consenso per il nazismo. Instaurava legami con i dirigenti di partito e con i
Gauleiter ( governatori nazisti dei Laender) legami basati sulla fedeltà personale.
TOTALITARISMO: ci si riferisce ad alcuni regimi politici sorti nel Novecento, ovvero il
nazismo, il comunismo stalinista e il fascismo italiano. Il termine fu introdotto in Italia nei primi
anni Venti da intellettuali e politici antifascisti per indicare in modo denigratorio il partito
fascista e la sua aspirazione a dominare ogni aspetto della vita politica. Poi gli stessi fascisti lo
usarono con un’accezione positiva, con riferimento alla volontà del partito di imporsi senza
limiti sullo Stato e sulla società. Sia per i fascisti sia per gli antifascisti, l’aggettivo totalitario stava
a indicare un sistema antitetico rispetto alla democrazia parlamentare: mentre questa poneva al
centro i valori del pluralismo e della libertà individuale, assegnando precisi limiti al potere statale, il
totalitarismo nasceva dalla negazione di quei valori e dall’idea che il potere politico non dovesse
conoscere alcun tipo di limitazione. Il totalitarismo presuppone l’esistenza di :
• partito unico
• leader indiscusso,
• ideologia u ciale, alla quale non ci si può opporre e non si può esprimere dissenso, promette
anche un rinnovamento radicale dell’uomo e della società
• uso sistematico della violenza, si eliminano tutti i possibili nemici e chi non è all’interno
degli standard dell’ideologia u ciale.
• È duratura, non temporanea
• Completo assoggettamento della società alla politica
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• Ricorso alla propaganda
RAPPORTI CON CATTOLICI E PROTESTANTI
Cristiani: Il 20 luglio 1933 i cristiani, ovvero la Santa Sede rmò un concordato con la Germania:
l’intento era quello di indurre Hitler a cessare la propaganda antireligiosa che il nazismo stava
portando avanti; in cambio la Chiesa cattolica avrebbe tolto il proprio sostegno al partito cattolico
del Zentrum. Ma i nazisti continuarono la loro propaganda. Lo stesso Pio XI fu costretto, nel 1937,
a emanare l’enciclica Mit brennender Sorge( Con viva preoccupazione ) per denunciare il mancato
rispetto del concordato, limitazioni poste alle scuole confessionali, il persistere del nazismo nel
glori care il popolo tedesco e il suo Führer.
Protestanti: non protestarono. Hitler mise a capo della Chiesa evangelica tedesca un suo amico,
il pastore Ludwig Müller, e nel 1935 emanò una legge con cui impose a tutte le Chiese
evangeliche di uni carsi, rimettendo i loro poteri nelle mani del Reichsbischof Müller.
Nacque la Chiesa confessante, movimento di opposizione religiosa antinazista. Fra i suoi
fondatori vi fu Martin Niemoeller, poi venne incarcerato in un campo di concentramento.
DISCRIMINAZIONE DEGLI EBREI
Molto antisemitismo, di usione del documento antisemita I Protocolli dei Savi di Sion( un falso
storico, come un verbale di una riunione segreta di una società di anziani ebrei, che stavano
organizzando un piano per la conquista del mondo) riproposto da Rosenberg. Hitler apprezzò il
documento e lo fece studiare nelle scuole. Nel 1933 la loro discriminazione fu stabilita per legge,
fu vietato loro di lavorare nell’amministrazione statale, di insegnare nelle università tedesche e di
lavorare come giornalisti.
La condizione degli ebrei si aggravò nel 1935 con l’approvazione delle leggi di Norimberga, un
insieme di provvedimenti per garantire la preservazione della razza ariana da contaminazioni
razziali attraverso limitazioni ai requisiti di cittadinanza. Gli ebrei vennero allontanati ancora di più.
Molti di essi scelsero di emigrare, ma altri erano speranzosi e decisero di rimanere in Germania. Si
trattò di uno sbaglio infatti il 9 novembre 1938 - la cosiddetta notte dei cristalli- Hitler scatenò
nuove violenze antiebraiche, dando ai nazisti piena libertà di picchiare, derubare e in molti casi
uccidere gli ebrei. Per molti cittadini di origine ebraica, privi di mezzi economici per fuggire, era
troppo tardi. Nei mesi successivi gli ebrei furono sfrattati dalle loro case, si videro con scare tutti i
beni, assorbiti nel patrimonio del Partito nazista, e furono costretti ai lavori forzati nei campi di
concentramento.
LA NOTTE DEI CRISTALLI
Notte tra il 9 e il 10 novembre 1938 fu il pogrom più violento tra quelli scatenati nella Germania
nazista. L’occasione fu l’uccisione di Ernst vom Rath, diplomatico tedesco in servizio a Parigi, da
parte dello studente di origine ebraica Herschel Grynszpan, che voleva così vendicarsi
dell’espulsione dei genitori dalla Germania. Non solo le sinagoghe, ma anche le botteghe, unica
risorsa di molte famiglie ebraiche, furono devastate e le loro vetrine infrante( da qui l’espressione
notte dei cristalli). La stampa tedesca presentò le violenze antiebraiche come azioni spontanee,
sorte dall’indignazione per l’omicidio di Ernst voi Rath. In realtà fu Goebbels a ordinare il pogrom
e la morte del diplomatico fu un semplice pretesto. Il governo ne fu direttamente responsabile.
LA MUSICA NELLA GERMANIA NAZISTA ( pag 298)
POLITICA ESTERA NAZISTA
Nel 1933, Hitler annunciò l’uscita della Germania dalla Società delle Nazioni e avviò un massiccio
programma di riarmo.
Nel 1934 i nazisti austriaci, assassinarono il cancelliere Engelbert Dollfuss: l’intento era quello di
impadronirsi del potere e unire Austria e Germania. Gli altri paesi sembravano incapaci di agire.
L’annessione venne scongiurata solo grazie all’intervento di Mussolini.
Nel 1935, la regione mineraria della Saar tornava alla Germania. Nello stesso anno il riarmo della
Germania venne potenziato dalla reintroduzione della coscrizione obbligatoria.
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Tutto ciò creò un asse antitedesco formato da Italia, Francia e Gran Bretagna. Nella
conferenza di Stresa, 1935, condannarono il riarmo tedesco. Ma l’intesa durò poco poiché
sovrastata da nuovi interessi e nuove alleanze. Francia —>Unione sovietica; Gran Bretagna —>
trattato navale con Germania ; Italia —>invasione dell’Etiopia.
Nel 1936 Hitler stanziò delle truppe in Renania. Si trattava di una prova di forza nei confronti di
Gran Bretagna e Francia, ma queste ultime non se la sentirono di intervenire militarmente. l’Italia
si era avvicinata alla Germania e lasciò campo aperto ad Hitler: l’alleanza diplomatica fra i due
paesi era ormai compiuta; di lì a pochi mesi, nazisti e fascisti avrebbero combattuto insieme in
Spagna per aiutare le truppe golpiste del generale Francisco Franco contro il governo
repubblicano del fronte popolare. Il loro intervento avrebbe segnato la nascita di un pericoloso
fronte nazifascista nel cuore dell’Europa.
In questo stesso anno si consolidarono due accordi: L’Asse Roma-Berlino e il Patto Anti-
komintern, stipulato fra Germania e Giappone. Il secondo accordo nasceva dalla volontà di
allargare il fronte anticomunista coinvolgendo anche il Giappone.
L’alleanza con Mussolini favorì il progetto di Hitler per l’annessione dell’Austria, la quale si era
trasformata in uno Stato di dimensioni modeste, abitato da una popolazione di lingua tedesca.
Nel marzo del 1938 le truppe tedesche entrarono in Austria, un plebiscito sancì l’annessione,
Anschluss, del paese alla Germania nazista. Nello stesso anno Hitler intimò al governo di Praga
di cedere alla Germania la regione dei Sudeti( della Cecoslovacchia e volevano andare contro la
Polonia). La Cecoslovacchia rispose mobilitando l’esercito e rivolgendosi al suo principale alleato,
la Francia. Hitler sapeva di non poter sostenere una guerra ma sapeva anche che la Francia
avrebbe risposto negativamente e ribadì quindi le sue minacce contro la Cecoslovacchia e si
preparò ad aggredirla. Hitler aveva una carta vincente ovvero quella dell’appeasement, seguita
da Gran Bretagna e Francia. Il suo principale sostenitore Chamberlain, credeva di risolvere le
violenze naziste con la diplomazia. Egli riteneva di dover accettare dei sacri ci per questo egli
dichiarò che la Gran Bretagna non avrebbe combattuto per salvare la Cecoslovacchia.
Nel settembre 1938 accordi di Monaco, Hitler riunì a Monaco una conferenza per decidere il
destino dei Sudeti. La Cecoslovacchia dovette cedere i Sudeti alla Germania. Francia e Gran
Bretagna accettarono nell’illusione di ottenere pace.
Hitler voleva restituire tutti i territori orientali persi con la Prima guerra mondiale, quindi voleva
smembrare la Cecoslovacchia. Il Führer in un primo momento sostenne l’indipendenza degli
slovacchi, poi occupò le regioni della Boemia e della Moravia, che furono annesse al Reich. Il
governo cecoslovacco, si arrese senza combattere.
Nel 1939 Memelland (box pag 304) sottratto alla Lituania. A questo punto il governo nazista
poteva a rontare la questione polacca. Quel paese tagliava in due il territorio tedesco, isolando
la provincia della Prussia orientale(Germania orientale) dal resto della Germania. Quella striscia di
territorio polacco era conosciuta come corridoio di Danzica. Hitler pretese dal governo
polacco la cessione del corridoio di Danzica e l’annessione della città baltica.
Per assicurarsi libertà d’azione i tedeschi avevano rmato, nell’agosto del 1939, un trattato di non
aggressione con l’unione sovietica, il patto Molotov-Ribbentrop.
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