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BAC STORIA

Le sfide economiche e sociali della crisi del 1929

- 1919: Creazione dei Fasci di Combattimento, con l'obiettivo di contrastare i comunisti


attraverso la violenza.
- 1921: Fondazione del Partito Nazionale Fascista (PNF).
- 1922: Marcia su Roma e nomina di Mussolini a Presidente del Consiglio.
- 1924: Assassinio di Matteotti, deputato socialista, dopo un discorso critico al governo
fascista.
- 1925-1926: Introduzione delle leggi fascistissime, avvicinando l'Italia a un regime totalitario.
- 24 ottobre 1929: "Giovedì Nero" con il crollo della Borsa di Wall Street, inizio della Grande
Depressione.
- 1933: Roosevelt diventa presidente degli Stati Uniti e implementa il "New Deal" per
contrastare la crisi economica.
- Giugno 1936: Accordi di Matignon in Francia, che portano all'istituzione della settimana
lavorativa di 40 ore e delle ferie pagate.
- 8 dicembre 1929: Mussolini promuove il protezionismo italiano attraverso la "Battaglia del
Grano" e la politica autarchica.
- 1935: Guerra d'Etiopia, seguita dall'embargo imposto dalla Società delle Nazioni (SDN)
all'Italia.
- 1936: Mussolini propone politiche per l'autarchia economica durante il discorso davanti
all'Assemblea nazionale delle corporazioni.

Affermazione dei regimi totalitari e indebolimento delle democrazie dagli


anni ‘20 al 1939

L'Italia e l'affermazione del regime totalitario fascista (1925-1939)

- 1922: Mussolini diventa Presidente del Consiglio dopo la Marcia su Roma.


- 1924: Assassinio di Matteotti, seguito dalle leggi fascistissime.
- 1925: Inizio del monopartitismo con lo scioglimento di tutti i partiti politici tranne il PNF.
- 1929: Creazione del Gran Consiglio del Fascismo e trasformazione del PNF in partito di
Stato.
- 1933: Hitler diventa Cancelliere in Germania.
- 1936: Accordi di Matignon in Francia e inizio della politicizzazione del regime fascista
italiano.
- 1939: Mussolini firma i Patti Lateranensi con la Chiesa cattolica.
Confronto con altri regimi totalitari:

- Nazismo: Hitler diventa Cancelliere nel 1933 e implementa politiche simili di


concentrazione dei poteri e controllo statale.
- Stalinismo: Concentrazione dei poteri in mano al Partito Comunista e a Stalin a partire dal
1928, con politiche di terrore e controllo delle masse.

Manifesto e ideologia fascista:

- Dottrina del fascismo: Ideologia fascista presentata in un manifesto di Mussolini.


- Uniformità sociale: Creazione di un uomo nuovo, virile e fascista secondo la dottrina
fascista.
- Controllo delle masse: Culto della personalità di Mussolini, controllo della Gioventù Italiana
del Littorio, propaganda e controllo dei media.

Repressione del dissenso:

- Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato: Politica di terrore attraverso l'uso della
giustizia senza garanzie per i dissidenti.
- Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN): Organizzazione paramilitare per il
controllo delle masse.
- OVRA: Polizia politica segreta per la sorveglianza e la repressione dei dissidenti.
- Epurazione e assassinii: Uccisione e imprigionamento di dissidenti come Antonio Gramsci,
Carlo e Nello Rosselli, e Benedetto Croce.

La Seconda guerra mondiale : una guerra globale

Violenza di massa durante la guerra:

- Bombardamenti aerei su popolazioni civili: Esempi includono i bombardamenti di Guernica


durante la Guerra civile spagnola, il Blitz di Londra durante la Guerra d'Inghilterra, i
bombardamenti di Le Havre e Dresda durante la Seconda Guerra Mondiale, e i
bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki nel 1945.
- Massacri di massa commessi dagli eserciti: Tra gli esempi ci sono il massacro di Nankin da
parte dell'esercito giapponese nel 1937, il massacro di Katyn in Polonia nel 1940 da parte
dei sovietici, i massacri delle foibe nell'Istria tra il 1943 e il 1945, e i massacri nell'Europa
dell'Est.

Attuazione della violenza durante la guerra:

- Nazismo e Shoah: Il nazismo si basava sul razzismo e sulla razza ariana, portando a varie
forme di discriminazione contro gli ebrei. La violenza inizia con la "Notte dei Cristalli" nel
1938 e si intensifica con le squadre mobili di sterminio a partire dal 1941, culminando
nell'Olocausto. Il campo di sterminio più grande e noto è Auschwitz, che inizialmente era un
campo di concentramento prima di diventare un centro di sterminio nel 1941.
- Sonderkommando: Si riferisce agli ebrei deportati che lavoravano all'interno delle camere a
gas e nei forni crematori nei campi di sterminio come Auschwitz.
- Distruttione dei campi di sterminio: Prima dell'arrivo degli Alleati, i comandanti tedeschi
fecero distruggere i forni crematori per nascondere le prove dei crimini commessi.

La Francia e l’Italia nella Seconda Guerra Mondiale


(1939-1945)
La Francia durante la Seconda Guerra Mondiale:

Fase Iniziale (1940-1942):


- Armistizio di Pétain: Il maresciallo Pétain, eroe della Prima Guerra Mondiale, diventa
presidente del Consiglio della Terza Repubblica francese il 17 giugno 1940. Decide di
firmare un armistizio con la Germania nazista, accettando la disfatta francese.
- Appello di De Gaulle: Il generale De Gaulle, da Londra, il 18 giugno 1940, appella alla
resistenza contro l'occupazione tedesca e la collaborazione di Pétain con il regime nazista.

Collaborazione e Resistenza (1942-1944):


- Regime di Vichy: Dopo l'armistizio, Pétain organizza la collaborazione del suo governo con
la Germania nazista. Tuttavia, la Resistenza si organizza, con il supporto delle forze alleate.
- Sbarco in Algeria: Gli Alleati sbarcano in Algeria il 8 novembre 1942, costringendo
l'occupazione tedesca in Francia.

Liberazione e Resistenza (1944):


- Partecipazione alla Resistenza: Il Partito Comunista Francese (PCF) e altri gruppi si
impegnano nella Resistenza in modo organizzato.
- Liberazione di Parigi: Le forze francesi libere, guidate dal generale Leclerc, liberano Parigi.
- Repressione tedesca: Viene perpetrata una violenta repressione tedesca contro i resistenti,
come nel caso del villaggio martire di Oradour-sur-Glane.

L'Italia durante la Seconda Guerra Mondiale:

Fase Iniziale (1940-1943):


- Dichiarazione di guerra: Mussolini dichiara guerra alla Francia e alla Gran Bretagna nel
giugno 1940, nonostante l'Italia non fosse preparata per il conflitto.
- Operazioni militari: L'Italia cerca di conquistare la Libia, l'Egitto e la Grecia, ma subisce
sconfitte e ritiri, specialmente in Africa.

Crollo del Fascismo (1943):


- Armistizio di Cassibile: L'8 settembre 1943, l'Italia firma un armistizio con gli Alleati,
segnando il crollo del regime fascista di Mussolini.
- Rivolte popolari: Si verificano rivolte popolari contro i fascisti e i nazisti, come nel caso delle
Quattro Giornate di Napoli.
- Formazione di un governo provvisorio: Viene formato un governo provvisorio con il
generale Badoglio.

Liberazione e Resistenza (1944-1945):


- Resistenza partigiana: La lotta partigiana si intensifica, portando alla formazione di
repubbliche partigiane nel Nord Italia.
- Liberazione di Roma: Roma viene liberata il 4 giugno 1944, segnando un importante passo
verso la liberazione dell'Italia.
- Fine della guerra: Con la liberazione del territorio italiano e la sconfitta tedesca, l'Italia si
libera dal regime fascista. Sandro Pertini proclama uno sciopero generale il 25 aprile 1945,
seguito dall'arresto e l'uccisione di Mussolini e la formazione di governi provvisori.

In entrambi i casi, sia la Francia che l'Italia hanno attraversato un periodo di occupazione,
collaborazione con l'occupante nazista, resistenza e liberazione, segnando importanti
capitoli nella storia di entrambi i paesi durante la Seconda Guerra Mondiale.

La fine della Seconda guerra mondiale ed i nuovi rapporti di forza


Alla fine della Seconda guerra mondiale, il mondo si trova in bilico tra speranze e nuove
minacce principalmente a causa delle seguenti ragioni:

1. Speranze del dopoguerra:


- La creazione dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) nel 1945 rappresenta una
speranza di mantenere la pace nel mondo e prevenire conflitti futuri attraverso la diplomazia
e la cooperazione internazionale.
- I trattati e le conferenze post-belliche come Yalta e Potsdam cercano di stabilire un
nuovo ordine mondiale basato sulla collaborazione tra le nazioni vincitrici per garantire la
pace e la sicurezza globali.

2. Nuove minacce:
- La divisione dell'Europa in due blocchi contrapposti, uno guidato dagli Stati Uniti e l'altro
dall'Unione Sovietica, porta alla creazione di una "cortina di ferro" che separa l'Est
comunista dall'Ovest democratico. Questa divisione crea tensioni e rivalità ideologiche,
portando alla Guerra Fredda.
- La nascita della dottrina Truman e della dottrina Zdanov evidenzia la contrapposizione
ideologica tra capitalismo e comunismo, alimentando le tensioni tra gli Stati Uniti e l'Unione
Sovietica.
- Gli eventi come il colpo di Praga del 1948 e il blocco di Berlino del 1948-1949
evidenziano la volontà dell'Unione Sovietica di espandere la sua sfera di influenza
nell'Europa dell'Est e la risposta degli Stati Uniti attraverso la creazione della NATO e il
sostegno economico con il Piano Marshall.
- La guerra di Corea dal 1950 al 1953 rappresenta un altro conflitto tra i blocchi
occidentale e orientale, evidenziando la natura globale della Guerra Fredda e il
coinvolgimento indiretto delle superpotenze attraverso i loro alleati.

In conclusione, se da un lato vi sono speranze di pace e cooperazione attraverso l'ONU e i


trattati internazionali, dall'altro vi sono nuove minacce rappresentate dalla divisione
ideologica del mondo e dalle tensioni tra i due blocchi dominanti, gli Stati Uniti e l'Unione
Sovietica, che caratterizzano il periodo post-bellico. La Guerra Fredda diventa quindi un
conflitto su diversi fronti, con il mondo polarizzato tra due visioni politiche e economiche
contrastanti.
Il mondo nella Guerra Fredda (1953-1991)
- Equilibrio del terrore e distensione (1953-1975):
- Il mondo è dominato da due superpotenze, gli USA e l'URSS, che promuovono due
modelli di società opposti.
- La propaganda ideologica è diffusa da entrambe le parti, con una guerra di propaganda in
corso.
- Nel 1956, il leader sovietico Nikita Khrushchev avvia la destalinizzazione e propone la
coesistenza pacifica con l'Occidente.
- Tuttavia, eventi come la rivolta di Budapest del 1956 e la costruzione del Muro di Berlino
nel 1961 mettono in discussione la distensione.
- La crisi dei missili di Cuba nel 1962 porta il mondo sull'orlo della guerra nucleare ma si
risolve con un compromesso tra USA e URSS.
- Negli anni '60 e '70, si assiste a una serie di trattati e accordi per limitare la corsa agli
armamenti e promuovere la distensione, come il Trattato di Non Proliferazione Nucleare
(1968) e il trattato Salt (1972).

- Dalla ripresa delle tensioni alla fine della guerra fredda (1975-1991):
- La rivoluzione iraniana del 1979 e la presa di Saigon da parte dei comunisti nello stesso
anno segnano il declino dell'influenza degli USA.
- Gli anni '80 vedono un aumento delle tensioni, con gli interventi americani in Afghanistan
e Nicaragua e la corsa agli armamenti in Europa.
- Il leader sovietico Mikhail Gorbachev intraprende riforme interne con la perestroika e la
glasnost, cercando la distensione con l'Occidente.
- La caduta del Muro di Berlino nel 1989 e il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991 segnano
la fine della guerra fredda e il bipolarismo.
- Emergono nuove sfide globali come la globalizzazione, il terrorismo e il cambiamento
climatico, mentre il mondo si muove verso una struttura multipolare e cerca un nuovo
equilibrio di potere.

Il Terzo mondo: decolonizzazione e contestazione del mondo


bipolare (1945-1991)
- Perché la decolonizzazione è un processo storico importante del Novecento?

- Contesto storico e mondiale favorevole alla decolonizzazione:


- Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, le potenze coloniali europee sono in declino,
con il Giappone che prende l'Indocina alla Francia, suscitando critiche.
- Si sviluppa un sentimento nazionale nelle colonie, manifestato dall'anti-colonialismo e
dall'emergere di leader nazionalisti come Gandhi in India, Ho Chi Minh in Indocina, e
Sukarno in Indonesia.
- La Carta dell'ONU riconosce il diritto all'indipendenza dei popoli, mentre il contesto
geopolitico vede le potenze coloniali perdere rilevanza nel nuovo ordine mondiale, con USA
e URSS che sostengono le indipendenze.
- Dalla fine della dominazione europea alle prime indipendenze:
- Le prime indipendenze avvengono nel Sud Est dell’Asia, con le Indie britanniche spartite
in India e Pakistan nel 1947, seguite dall'Indonesia nel 1949 e dall'Indocina divisa nel 1954.
- L'indipendenza si estende poi in Africa, con il Ghana nel 1957 seguito da altre nazioni
africane.
- In Maghreb, Tunisia e Marocco ottengono l'indipendenza nel 1956, seguite dall'Algeria
nel 1962.

- Le indipendenze ottenute con negoziati:


- Alcune indipendenze avvengono tramite negoziati, come nel caso dell'India britannica,
ma spesso sono seguite da violenze e conflitti, come la guerra tra India e Pakistan e la
guerra d'Algeria.

- La Conferenza di Bandung e il Terzo Mondo:


- La Conferenza di Bandung nel 1955 riunisce Stati emergenti, segnando l'atto di nascita
del Terzo Mondo.
- Questo movimento critica la bipolarizzazione del mondo, promuovendo il non
allineamento e cercando un equilibrio tra i due blocchi politici dominanti.
- La creazione di organismi come il Gruppo dei 77 e la CNUCES mira a promuovere lo
sviluppo economico dei paesi del Terzo Mondo e a ridurre il neocolonialismo.

- Le sfide e i contrasti nel Terzo Mondo:


- La diversità di interessi e le differenze ideologiche portano a contrasti all'interno del
Terzo Mondo, come evidenziato dalla guerra d'Algeria e dalla divergenza tra neutralità
assoluta e allineamento socialista.
- L'emergere di potenze regionali come OPEC, NPIA, e BRICS indica una complessità
crescente nel panorama mondiale.

Le repubbliche francese e italiana dal 1945 all’inizio degli anni ‘90

- Lezione 1: Le Costituzioni e il nuovo ordinamento politico del dopoguerra in Francia e in


Italia dal 1945 al 1948
- Costituzione: Insieme di leggi fondamentali che costruiscono lo Stato e organizzano la
divisione dei poteri.
- 1946 (Francia): Discorso di De Gaulle a Bayeux, primo discorso significativo sulla
Costituzione.
- 2 giugno 1946 (Italia): Referendum a favore della Repubblica.
- Ottobre 1946 (Francia): Adozione della Costituzione francese dopo un referendum.
- Gennaio 1946 (Italia): Adozione della Costituzione italiana.
- 1947: Inizio della guerra fredda con tensioni politiche in Francia e Italia.

- Lezione 2: La guerra fredda e la vita politica in Francia e in Italia dal 1945 al 1968
- 1962 (Francia): Fine della guerra in Algeria.
- 1962 (Italia): Referendum sulla riforma della Costituzione.
- Primi anni '60: Dominio politico di De Gaulle in Francia.
- 1965: Prima elezione presidenziale in Francia.
- Primavera 1947: Comunisti esclusi o lasciano il governo provvisorio in Francia e Italia.

- Lezione 3: Le contestazioni e la vita politica in Francia dal 1968 al 1980


- Maggio 1968: Manifestazioni studentesche e operaie in Francia.
- 1974: Elezioni anticipate in Francia.
- 1968-1980: "Anni di piombo" in Italia con violenze politiche e terrorismo.

- Lezione 4: Le alternanze politiche in Francia e in Italia dal 1981 al 1991


- 10 maggio 1981: François Mitterrand diventa il primo presidente socialista in Francia.
- 1983: Cambio di politica economica in Francia con politiche di rigore.
- 1986: La destra vince le elezioni legislative in Francia. Coabitazione tra Mitterrand e
Chirac.
- 1982: Uccisione del prefetto speciale antimafia di Palermo, Pio La Torre.

- Lezione 5: La Francia e l’Italia nella costruzione europea


- 9 maggio: Dichiarazione di Robert Schuman per la costruzione europea.

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