Unità II
TP1037 – Teologia morale teologale
Prof. Miguel Yáñez, SJ
II. Il discernimento spirituale e
morale
1. Il discernimento nella Sacra Scrittura:
autenticità dell’esperienza di Dio e
attuazione della sua volontà.
2. Il discernimento nella tradizione
moralteologica: dall’interiorità al confronto
con la realtà.
3. Il discernimento, categoria fondamentale
della morale.
H. M. Yáñez /TP1037/Discernimento morale nella
fede 2
Autenticità dell’esperienza di Dio e
attuazione della sua volontà.
H. M. Yáñez /TP1037/Discernimento morale nella
fede 3
Volontà di Dio:
È possibile conoscerla?
Come si arriva ad una tale conoscenza?
Quale metodo?
Quale verifica?
Come possiamo dire che conosciamo la volontà di
Dio?
Presunzione?
Sostegno al fondamentalismo?
H. M. Yáñez -René Micallef/TP1037/Discernimento
morale nella fede 4
Moralità personale e volontà di Dio
L’esperienza di fede cristiana è una esperienza di
dialogo
Dio si è reso presente nella storia umana in Gesù di
Nazareth
Dio ha inviato il suo Spirito
L’essere chiamato diventa parte dell’identità
dell’essere umano
H. M. Yáñez /TP1037/Discernimento morale nella
fede 5
Moralità personale e volontà di Dio
Dio rivolge la sua parola all’uomo nel intimo del
suo essere e l’uomo risponde affidandosi nella
donazione di sé
Vita morale: discernimento concreto del “da farsi”
Categorie: relazionalità e storicità (temporalità)
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Discernimento
Varie opinioni:
«È solo qualcosa ‘spirituale’?»
«Roba da gesuiti e da Papa Francesco?»
«Appartiene alla vita morale: è possibile una
vita morale senza discernimento personale?»
Cosa ne pensate?
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fede 7
Discernimento Morale: AT
L’idea di
discernimento nell’AT
compare soprattutto
nella letteratura
sapienziale in
generale (non solo nei
libri «sapienziali»!)
Quali figure vi
vengono in mente?
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Salomone
Figura paradigmatica
Un giovane che chiede «un
cuore in ascolto» che «sappia
distinguere il bene dal male»
[…] «per rendere giustizia»
(1Re 3, 9) e ottiene «un cuore
saggio e intelligente» (v.12)
Salomone chiede e ottiene il
dono della sapienza (1 Re 3, 4-
15; cfr. Sap 9)
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fede 9
Samuele e il discernimento
Prima cosa da discernere: la
chiamata
Il giovane Samuele ha bisogno
dell’anziano profeta Eli per
rendersi consapevole della
chiamata del Signore (1 Sam 3,
1-18)
Nella Sacra Scrittura l’incontro
con il Signore ha una
conseguenza pratica
(missione)
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Elia e la volontà di Dio
Elia: 1Re 19, 9-19
Alla presenza del Signore (11)
Cerca Dio nelle forme classiche (manifestazione nella
natura): uragano, terremoto, fuoco (Es 19, 16) = Dio non
c’è
Mormorio di un vento leggero = sentì una voce
(manifestazione nella storia)
Prima, la conoscenza di Dio nella storia
Poi, la conoscenza della sua volontà nella storia (15-16)
Tôrâ: all’interno della relazione “alleanza”
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Profezia di Isaia
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri» (Is 2,3)
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Discernimento morale e spirituale: NT
Quali brani del NT
associate con il
tema del
discernimento?
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Discernimento nel NT
Esempi: Lc 12,54-57: invito a giudicare da sé
54 Diceva ancora alle folle: «Quando vedete una nuvola
salire da ponente, subito dite: Viene la pioggia, e così
accade. 55 E quando soffia lo scirocco, dite: Ci sarà
caldo, e così accade. 56 Ipocriti! Sapete giudicare
l'aspetto della terra e del cielo, come mai questo tempo
non sapete giudicarlo? 57 E perché non giudicate da voi
stessi ciò che è giusto?
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Discernimento nel NT
Esempi: Mt 16,2-3: distinguere i «segni dei
tempi»
Egli rispose: «Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo,
perché il cielo rosseggia; 3 e al mattino: Oggi burrasca,
perché il cielo è rosso cupo. Sapete dunque interpretare
l'aspetto del cielo e non sapete distinguere i segni dei
tempi?
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Discernimento nel NT
Distinzione nel greco:
il discernimento (dokimázein) (Rm 12,2; Fil
1,9-11) giudizio morale, più comunitario o
intrapersonale
distinto dal «discernimento degli spiriti»
(diákrisis pneumáton) giudizio con delle
implicazioni morale, ma più personale…
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Dokimázein: Discernimento morale
Il discernimento è una categoria fondamentale
nella morale paolina (Rm 12,2; Fil 1,9-11)
Il verbo greco dokimázein (δοκιμάζειν) vuol dire
«esaminare», «provare», «saggiare», «discernere»
Ricordiamo nell’AT questo elemento esperienziale:
«Chi ci farà gustare il bene?» (Sal 4,7)
«Gustate e vedete quanto è buono il Signore» (Sal 33,9)
«Fammi udire al mattino la tua misericordia, poiché in
te confido. Fammi conoscere la via da percorrere: sì,
verso di te elevo l'anima mia» (Sal 143,8)
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Diakrínein: discernimento degli spiriti
nel NT compare la diákrisis pneumátōn,
«giudizio spirituale»
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Diakrínein: discernimento degli spiriti
Il verbo diakrínein significa nell’attivo
«distinguere, «discernere, «giudicare»;
il sostantivo diákrisis significa:
«distinzione», «giudizio», «decisione»;
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Diakrínein: discernimento degli spiriti
I latini traducono per discretio spirituum.
«discernimento degli spiriti» (1Cor 12,10)
«esaminate gli spiriti per conoscere se sono da
Dio» (1Gv 4:1) dimensione (più) spirituale
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Discernimento e volontà di Dio
Dokimázein + diakrínein conoscenze dalla
volontà di Dio.
Nel concreto, è un processo difficile. Cercasi
metodologia!
Pericolo di strumentalizzare il nome di Dio a favore dei
propri scopi, oppure dei privilegi propri ovvero
corporativi correnti fondamentaliste
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Discernimento e volontà di Dio
Prima domanda da porsi è su cosa cerchiamo:
«Cosa significa un comando di Dio?»
Se abbiamo una immagine di Dio molto storta,
nessuna metodologia di discernimento ci sarà utile.
Non sapremmo cosa cercare!
Relazione con un padre o con un padrone? Elemento
psicologico, sociologico…
Paolo ci aiuta riflettendo sullo Spirito e sulla libertà
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fede 22
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fede 24
Discernimento in Paolo: alla luce del Risorto
Conversione: esperienza del
Cristo risorto, battesimo (Att 9;
1Cor 15,8)
Inabitazione dello Spirito: avere
«il pensiero del Signore» (noûs
kyríou) (1 Cor 2,16)
Non è automatico, però! Rimane in
noi anche la «carne».
Quindi la prima cosa da discernere
è qual è la mentalità (noûs) del
Signore, e quale è quella
«mondana»
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Discernimento in Paolo: alla luce del Risorto
Non conformatevi alla mentalità
di questo secolo, ma trasformatevi
rinnovando la vostra mente, per
poter discernere la volontà di Dio,
ciò che è buono, a lui gradito e
perfetto (Rm 12,2).
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Tra lo spirito e la carne
Paolo invita ai cristiani della Chiesa di Roma a
offrire i loro corpi (τὰ σώματα) «come un sacrificio
vivente» (Rm 12:1).
Così lo Spirito libera il «corpo» dalla «carne»
Per Paolo, la persona nella sua integralità di corpo-
spirito è attirata da due potenze contrarie: la
«carne-debolezza-peccato» (mondo) e lo Spirito
che abita nel corpo e lo rende spirituale.
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Tra lo spirito e la carne
Coloro infatti che sono secondo la carne,
pensano e aspirano alle cose della carne, quelli
invece che sono secondo lo Spirito, pensano e
aspirano alle cose dello Spirito. (Rm 8,5)
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Discernere una mentalità
Si tratta anzitutto di (a)
giudicare una “mentalità” Opzione preferenziale
Una condotta
Degli atteggiamenti
E poi di (b) lasciarsi
trasformare:
Processo di conversione
Diventare figli e fratelli
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Discernere la volontà di Dio
La novità cristiana esercita un impatto
sull’agire
Nelle comunità cristiane sorgono conflitti di
valori (dovute alle varie mentalità)
Paolo cerca di aiutarli a discernere la
mentalità da seguire per risolvere i casi…
non solo di dare soluzioni fatte!
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Cosa ci insegna oggi San Paolo?
Una morale del discernimento attuato sotto la guida
dello Spirito di Gesù
Comprendere (Ef 5,17) e di discernere la volontà di
Dio nella vita personale e comunitaria (dimensione
morale)
Occorre una “trasformazione” interiore:
Per il giudeo la volontà di Dio veniva conosciuta
dalla Tôrâ,
Per Paolo, invece, il cristiano ha lo Spirito…
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Secondo lo Spirito
«Esaminate voi stessi se siete
nella fede, mettetevi alla prova.
O non riconoscete che Cristo
abita in voi?» (2Cor 13,5)
«Ciascuno esamini invece il suo
operato» (Gal 6:4)
«Ciascuno esamini se stesso»
(1Co 11,28)
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fede 32
Lasciarsi guidare dallo
Spirito (Gal 5,18)
La vita cristiana è una vita
condotta dello Spirito
È lo Spirito a creare la
comunione all’interno della
comunità
Modello: Gesù storico
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Discernimento e conversione
Non basta il testo «sacro» nella sua materialità per
scoprire e fare la volontà di Dio!
Dio si rivela nel cuore dell’uomo, bisogna ascoltarlo
per leggere il testo sacro. Occorre quindi:
L’accettazione di Dio come Padre
Il superamento delle immagini storte di Dio
L’abbandono degli idoli
La libertà nell’ascolto
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Discernimento e conversione
Qual è la volontà di Dio che si rivela nel cuore
dell’uomo? Vari livelli:
È l’intenzionalità di Dio sul mondo
È il progetto di Dio su ognuno
È il bene concreto da scegliere
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Una via migliore (1 Cor 12,31-13,1)
«Aspirate ai carismi più
grandi! E io vi mostrerò
una via migliore di
tutte. Se anche parlassi
le lingue degli uomini e
degli angeli, ma non
avessi la carità, sono
come un bronzo che
risuona o un cembalo
che tintinna. […]»
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Una via migliore: la carità
«Esaminate ogni cosa: ritenete ciò che è buono» (1 Tes
5,21): ma come?
Il criterio fondamentale del discernimento paolino è
l’amore (1 Cor 8,7-13). Si tratta di uno dei carismi più
grandi al quale bisogna «aspirare» (1 Cor 12,31)
L’amore supera i comandamenti della Tôrâ e compie la
legge (Rm 13,8-10; Gal 5,14)
La carità edifica il corpo ecclesiale e orienta sul «da
fare» (non un discernimento a livello intimista),
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Una via migliore: la carità
«E perciò prego che la vostra carità si arricchisca
sempre più in conoscenza e in ogni genere di
discernimento, perché possiate distinguere sempre il
meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di
Cristo, ricolmi di quei frutti di giustizia che si
ottengono per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di
Dio» (Fil 1,9-11).
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Maturità nella fede – Maturità morale
«Ama e fa' ciò che vuoi;
se taci, taci per amore; Troppo ingenuo?
se correggi, correggi per
amore;
se perdoni, perdona per
amore;
abbi sempre in fondo al cuore la
radice dell'amore; da questa radice
non possono che sorgere cose
buone.»
(Sant'Agostino, commento alla prima lettera
di Giovanni 7,7-8)
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fede 39
Maturità nella fede – Maturità morale
Ovviamente, l’amore non è un mero sentimento: è un
carisma, una virtù teologale che serve per discernere!
Serve per rendere ciascuno perfetto (maturo) in Cristo
(Col, 1,28): stiamo parlando della maturità propria del
figlio adulto!
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fede 40
Differenza tra bambino e adulto
nella vita spirituale:
“Infatti, voi che dovreste essere ormai maestri
per ragioni di tempo, avete di nuovo bisogno
che qualcuno v’insegni i primi elementi degli
oracoli di Dio e siete diventati bisognosi di
latte e non di cibo solido. Ora, chi si nutre
ancora di latte è ignaro della dottrina della
giustizia, perché è ancora un bambino. Il
nutrimento solido invece è per gli uomini fatti,
quelli che hanno le facoltà esercitate a
distinguere il buono dal cattivo” (Eb 5,12-14)
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Libertà cristiana (Gal 5)
Il criterio della carità ci riporta quindi alla giustizia, e
alla libertà personale!
La libertà si compie nel lasciarsi guidare dallo Spirito
rendendosi “nuova creatura” (Gal 6,15)
La libertà è un ritrovarsi in Dio per il servizio dei
fratelli: «operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso
i fratelli nella fede» (Gal 6,10)
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Libertà cristiana (Gal 5)
“Cristo ci ha liberati perché
restassimo liberi”: fede e moralità
come esperienza di liberazione,
da: Ricordiamo:
“Giustizia di Dio
Peccato: desideri della carne per mezzo della
Legge: mentalità legalistica fede in Gesù
Cristo” (Rm 3,22):
Rapporto alla legge “secondo la siamo giustificati
carne” gratuitamente
Ricerca della propria
“giustificazione”
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fede 43
Salvezza gratuita – Agire gratuito
Non si agisce
per evitare un castigo
raggiungere una ricompensa
Si agisce perché si riconosce di essere stato aggraziato,
salvato, liberato
Quindi un agire riconoscente e liberante (coerente con
il dono)
Nella fiducia della fede (Gn 15,6; Eb 11,17-19),
Nella pazienza della speranza (1 Cor 13,7)
Nella gioia della carità (Gal 5,22).
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Il discernimento: spirituale o morale?
Ogni discernimento si fa nello Spirito
L’oggetto è la volontà di Dio Padre:
“ciò che è buono, a lui gradito e perfetto” (Rm 12,2; 1 Tes
5,21);
si tratta di individuare non soltanto il bene (non
maleficenza), piuttosto il meglio (“perfetto”)
La dinamica della moralità personale tende alla
perfezione nella ricerca del bene:
“eccellenza” = virtù
Il bene concreto da farsi secondo le proprie possibilità
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Bibliografia
AA. VV., «Il Discernimento», in Parola, spirito e vita, EDB, n.1, gennaio-
giugno 2015.
CHIODI M. (ED), Discernimento e phrónēsis. Tradizione spirituale, scrittura e
teoria morale, Glossa, Milano 2021.
W. GRUNDMANN, δοκιμάζειν, in G. KITTEL-G. FRIEDRICH, Grande Lessico del
Nuovo Testamento (ed. it. a cura di F. MONTAGNINI-G. CARPAT -O.
SOFFRITTI), Vol. II,1405.1414-1416.
M. MARCATO, Qual è la volontà di Dio? (Rm 12,2b). Il discernimento
cristiano nella lettera ai Romani, Bologna 2012.
L. MAZZINGHI, Apprendere a vivere: il tema del discernimento nella
tradizione sapienziale di Israele, in «Parola, Spirito e Vita», 71 (2015) 1, 63-
77; ID., «La dimensione sapienziale della Amoris laetitia», in G.
BONFRATE – H.M. YÁÑEZ, Amoris laetitia: la sapienza dell’amore.
Fragilità e bellezza della relazione nel matrimonio e nella famiglia, 82-95.
A. PITTA, «La via sublime: l’agapē in 1 Cor 12,31-13,13 e nel pensiero
paolino», in G. BONFRATE – H.M. YÁÑEZ, Amoris laetitia: la sapienza
dell’amore, Studium, Roma, 2017, 39-55.
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fede 46
Bibliografia (2)
H.M. YÁÑEZ, «Il processo di discernimento in
Amoris laetitia: crescita personale e integrazione
ecclesiale», in G. BONFRATE – H.M. YÁÑEZ, Amoris
laetitia: la sapienza dell’amore, 96-129.
ID, «Discernimento», in P. BENANTI – F.
COMPAGNONI – A. FUMAGALLI – G. PIANA (edd.),
Nuovo dizionario di teologia morale, San Paolo
2019, 212-220.
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fede 47
Discernimento morale: Domande
Presentare alcune figure di discernimento nell’AT.
Qual è il contributo più importante al discernimento
nel NT?
Qual è lo scopo principale del discernimento e in che
modo si raggiunge?
Su che cosa versa il discernimento morale?
Per Paolo quale è la virtù teologale più importante che
anima la ricerca della volontà di Dio?
Cosa intende Paolo per libertà cristiana?
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fede 48
