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Diritti e Liberta' Riassunto

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Sara Marchetti - CdLM in Giurisprudenza 2022/2023

DIRITTI E LIBERTÀ
I principali strumenti di tutela sono:
• la riserva di legge -> assoluta → “nei soli casi e modi previsti dalla legge”: non può
intervenire in alcun modo una fonte secondaria.
- Sia i casi che i modi devono essere stabiliti esclusivamente dalla legge.
- La riserva di legge serve ad evitare eventuali abusi della magistratura, perché il giudice non
può decidere in base alle sue personali convinzioni, ma solo in base a cosa è considerato
reato e cosa no.
• la riserva di giurisdizione → è un meccanismo che rafforza la riserva di legge, prevedendo
l’intervento del giudice per l’autorizzazione alla restrizione delle libertà da parte delle forze di
polizia.
• la tutela giurisdizionale per cui “tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti
e interessi legittimi”
• la responsabilità del funzionario come stabilito dall’art. 28 Cost. si concretizza nella prassi
in forme di responsabilità penale e amministrativa per i funzionari della PA e la responsabilità
civile solidale dello Stato
• il sindacato di legittimità costituzionale, ovvero la Corte Costituzionale
Dopo aver trattato le regole che disciplinano l'esercizio della sovranità (art. 1) esaminiamo le regole
che garantiscono l'eguaglianza e la libertà => Inviolabilità dei diritti: Esiste un minimo di
libertà che deve essere rispettato e che la legge deve tutelare e questo nucleo di forze è inviolabile,
non è soggetta a revisione costituzionale.
In entrambi i casi, sia dove disciplina l’autorità, sia dove la libertà, il diritto cerca di
razionalizzare e di limitare l’uso della forza di cui l’autorità ha il monopolio, con:
1. L’eguaglianza
2. Le libertà

EGUAGLIANZA FORMALE
Art. 3, I comma descrive che:
- Tutti hanno stessa dignità sociale, cioè stessi diritti e doveri, anche di partecipazione alla vita
collettiva (ma non siamo tutti uguali).
- Siamo eguali in partenza, non possono esserci distinzioni ( per nascita, nobiltà appartenenza
originaria).
- Principio di eguaglianza formale = si devono trattare in modo eguale situazioni eguali e in
modo diverso situazioni diverse.
- Sono vietati privilegi sociali e la limitazione del godimento di diritti e libertà
- (non basati sul merito) o discriminazioni.
- Concesse differenziazioni premiali
- Non esistono distinzioni di:
Sesso, art. 29 eguaglianza morale dei coniugi, art. 37 parità diritti donna lavoratrice, art. 51
parità di accesso agli uf ci pubblici e alle cariche elettive
Razza, discendenti dell’Homo Sapiens, (condanna leggi razziali)
Lingua, art. 6 tutela minoranze linguistiche
Religione, artt. 7 (Chiesa), 8 (confessioni), 19 (libertà) e 20 (libertà enti religiosi)
Opinioni politiche, speci cazioni nell’art. 22
Condizioni personali e sociali, divieto discriminazioni siche, economiche
Ponte che collega i due signi cati di uguaglianza:
- Criterio di ragionevolezza —> esige che le norma sia adeguata al ne perseguito, bisogna
osservare la ratio. Giudizio ternario composto da parametro, oggetto e tertium
compartionis (comparazione).

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• L’uguaglianza sostanziale deroga all’uguaglianza formale.

EGUAGLIANZA SOSTANZIALE
Art. 3, II comma descrive che:
- Devono essere rimossi gli ostacoli di tipo economico e sociale, per permettere l'eguale
godimento di tutti i cittadini.
- Passaggio Stato liberale (regole uguali per tutti) => Stato sociale (aggiunta di interventi nella
società per correggere le ingiustizie)
- Reverse discrimination, compensare lo svantaggio sociale, tutti allo stesso punto di partenza

CLASSIFICAZIONE DEI DIRITTI


Le posizioni giuridiche soggettive esprimono il rapporto giuridico fra due soggetti
• Hanno quindi due lati:
- Attivo (per il titolare): diritto, si suddivide in:
libertà → generalmente intese in senso negativo (i paletti)
diritti → generalmente intesi in senso positivo (la pretesa di)
- Passivo (per l’obbligato): colui che si trova in una situazione recessiva, subisce la regola,
dovere, obbligo, onere.
- Diritti assoluti, erga omnes, pretesa di astensione (passivo) —> art. 13 libertà personale, art. 42
diritto di proprietà
- Diritti relativi, pretesa di un comportamento (attivi) —> art. 30 (diritto dei gli di
mantenimento ed istruzione)
- Diritti individuali: attribuiti alla “persona” in quanto tale e nel suo interesse —> Art.14 (libertà
di domicilio)
- Diritti collettivi: attribuiti al singolo ma il cui esercizio si realizza solamente in una pluralità di
persone, Art. 27 (libertà di riunione) e art. 18 (di associazione)
- Diritti funzionali: attribuiti, con certe modalità, al singolo nell’interesse degli altri (o della
collettività), Art. 42 (funzione sociale della proprietà) e art. 30 (diritto dei genitori ad educare e
istruire i gli)
Tuttavia, per tutti diritti occorre il bilanciamento verso il prossimo.

LIBERTÀ NEGATIVE
Quando si parla di libertà, si parla del rapporto con l’autorità, con lo Stato.
• Con libertà negative (libertà dallo Stato) si individuano gli obblighi a carico dello Stato,
si identi cano nella pretesa da parte dei singoli che lo Stato si astenga dall’interferire nella
loro vita (e impedisca interferenze di terzi)
• Nascono con lo Stato liberale —> libero mercato (stato minimo)
LIBERTÀ POSITIVE (o DIRITTI SOCIALI)
• Con le libertà “positive” (libertà nello Stato): pretesa da parte dei singoli che lo stato eroghi
una prestazione, possibili solo se lo stato gli fornisce i mezzi.
• Nascono con lo Stato sociale —> libero mercato indirizzato per garantire la giustizia e la
solidarietà sociale

DIRITTI INVIOLABILI
Art. 2 descrive che:
- Sono riconosciuti i diritti inviolabili, sia nel singolo che nella società
- Richiede il dovere di solidarietà
• La Corte cost. ha affermato che l’art. 2 Si riferisce ai diritti e alle libertà riconosciuti nella prima
parte della Costituzione (catalogo “chiuso”, è un elenco tassativo)
• Sia libertà negative che positive
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Sara Marchetti - CdLM in Giurisprudenza 2022/2023

• Limite assoluto alla revisione costituzionale


• Clausola “aperta” anche ai “nuovi diritti”? La corte ha negato la lettura aperta ma ha
interpretato in in modo estensivo il catalogo chiuso

Cittadini e stranieri
La Costituzione parla di cittadini.
E gli stranieri?
• L’art. 10.2 Cost. tratta dello lo status giuridico dello straniero, ponendo una riserva di
legge rinforzata secondo cui sono giusti cate estensioni dei diritti fondamentali agli
stranieri anche nei casi in cui la Costituzione sembrerebbe riservarli ai soli cittadini
La Corte Costituzionale attraverso un doppio meccanismo ha esteso l’applicazione delle
garanzie riconosciute agli stranieri in base ai trattati internazionali sull’interpretazione
dell’art. 2 dove parla di diritti inviolabili dell’uomo e non solo del cittadino con alcune
precisazioni.
Il diritto d’asilo → agli stranieri la Costituzione riserva invece alcuni diritti riassunti sotto
l’etichetta di “diritto d’asilo”, art. 10, di trovare rifugio nel territorio italiano.
Chi lo consegue non può essere sottoposto ad:
- estradizione (la consegna di una persona ad uno Stato straniero perché venga sottoposto al
giudizio per comportamenti che anche in Italia sono considerati reati)
- espulsione (provvedimento amministrativo con il quale lo straniero viene inviato verso lo Stato di
appartenenza).

I diritti nella SFERA INDIVIDUALE (artt. 13 - 16)

LIBERTÀ PERSONALE
L’art. 13 I comma dice
- Non può essere violata (inviolabile, cioè un interesse soggettivo pienamente tutelato che non può
essere violato) la libertà personale, si intende sia la libertà sica, è la libertà del corpo,
che la libertà morale, è la libertà di autodeterminarsi.
• La libertà personale coincide con la libertà dagli arresti, ossia con l’habeas corpus.
Nella libertà personale rientra:
1. “libertà organica” (rapporto fra l’individuo e il proprio corpo) → alimentazione, riposo,
assunzione di sostanze, modi cazioni corporee, gestazione, donazione di organi e tessuti, attività
sportiva, terapie sanitarie, ne vita, coscienza e volontà
2. “libertà spaziale” (rapporto fra l’individuo e lo spazio) → movimento, circolazione,
soggiorno
3. “libertà ambientale” (rapporto fra l’individuo e il mondo reale) → caccia, agricoltura,
appropriazione di risorse naturali, costruzione di manufatti, modi ca del territorio, proprietà,
industria
4. “libertà relazionale” o “sociale” (rapporto fra l’individuo e gli altri soggetti) → attività
sessuale, riproduzione, prestazione d’opera, comunicazione, manifestazione del pensiero,
informazione, riunione, associazione, religione, attività economica, attività politica

Procedimento ordinario alla limitazione della libertà


Le limitazioni alla libertà personale:
• II comma “Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale,
né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità
giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.”

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Le garanzie alla libertà personale sono:


1. La riserva di legge assoluta
2. La riserva di giurisdizione

Procedimento straordinario della limitazione della libertà


III comma:
- In situazioni eccezionali è possibile derogare al procedimento ordinario
- La riserva di legge più tassativa (“indicati tassativamente dalla legge”) → il legislatore deve
spiegare più dettagliatamente quando è possibile arrestare senza un atto motivato.
- La riserva di giurisdizione è “ritardata” → l’autorità può adottare provvedimenti provvisori,
che devono essere comunicati entro 48 ore all’autorità giudiziaria che deve convalidare il fermo
entro 48 ore.
- Analogie art. 77
- prevede un’eccezione, coperta da riserva di legge

• IV comma: viene vietata ogni violenza sica sui soggetti sottoposti a detenzione con riferimento
all’art. 27.
• V comma: il carcere preventivo può essere istituito solo se esistono 3 requisiti: rischio di fuga,
inquinamenti probatorio, soggetto particolarmente pericoloso.

• L’art. 111 prevede che contro tutti i provvedimenti giurisdizionali che incidono sulla libertà
personale sia sempre ammesso ricorso davanti alla Corte di Cassazione.

LIBERTÀ DI DOMICILIO

Art. 14, I comma dice che:


- Il domicilio è inviolabile,
- Il domicilio è la proiezione spaziale della persona → è l’ambiente nel quale l’uomo ha il
diritto di isolarsi dall’ambiente esterno.
De nizioni di domicilio:
1. Il codice civile => luogo in cui la persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari
e interessi.
2. Per il diritto penale (quello da seguire nell’art.14) =>l’abitazione e ogni “altro luogo di
privata dimora”. Chi lo viola incorre in una sanzione penale.

Procedimento ordinario e straordinario


Le limitazioni alla libertà di domicilio, nei casi e modi stabiliti dalla legge secondo le garanzie
sono:
- “ispezioni o perquisizioni o sequestri”, → si rinvia alla libertà personale sia per il
procedimento ordinario sia per quello straordinario, riserva di legge assoluta e di
giurisdizione per atti di ispezione, perquisizione e sequestro

• De nizioni:
- Ispezione → per “accertare le tracce e gli effetti materiali del reato”,
- Perquisizione → serve per la ricerca di cose pertinenti al reato,
- Sequestro → successivo alla perquisizione per l’ottenimento della cosa cercata.
Procedimento speciale
• L’art. 14, III comma:
• ammette eccezioni alla disciplina generale ma solo con particolari limiti riguardo
l’oggetto e la nalità e comunque con riserva di legge rinforzata.

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• Signi ca che sono consentiti accertamenti e ispezioni, non perquisizioni, solo per motivi di
sanità, incolumità pubblica o per ni economici e scali. Allora la Pubblica
Amministrazione potrà procedere all’accesso al domicilio anche senza previa autorizzazione
dell’autorità giudiziaria.
• Non è prevista la riserva di giurisdizione, cioè non serve l’autorizzazione del giudice.

LIBERTÀ DI CORRISPONDENZA E COMUNICAZIONE


Art. 15 I comma tutela:
- La comunicazione, che è quella che avviene tra un mittente ed un destinatario (non
avviene necessariamente tra due) ed è riservata (è inviolabile).
- La libertà di manifestazione del pensiero, che è la libertà di comunicare al pubblico
(parlo in TV, scrivo un libro, scrivo un articolo di giornale). È compresa nella libertà di
espressione.
La segretezza è perciò l’elemento che caratterizza la disciplina di questo articolo, la quale è
realizzata attraverso strumenti idonei a garantire la segretezza stessa del messaggio.
Viene punito anche l’impedimento nelle comunicazioni, telefoniche o informatiche.

Strumenti di tutela - Procedimento ordinario


Art.15 II comma tratta la riserva di legge e riserva di giurisdizione.

LIBERTÀ DI CIRCOLAZIONE
Art.16
La libertà di circolazione comprende:
• la libertà di espatrio
• la libertà di scelta del luogo di esercizio delle proprie attività economiche → è stata
rafforzata dall’UE con il diritto di stabilimento ampliato all’intero territorio della Comunità per
ciascun cittadino comunitario

Strumenti di tutela
La libertà di circolazione è garantita solo ai cittadini da una riserva di legge rafforzata per
contenuto, ma non da riserva di giurisdizione.
1. Riserva di legge rafforzata “salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via
generale”
2. Riserva di legge → “salvo gli obblighi di legge” → è il diritto di espatriare e di rientrare
nel territorio della Repubblica. La disposizione “salvo gli obblighi di legge” è stata fatta quando
esisteva ancora la leva militare e i cittadini maschi non potevano espatriare n quando non
avessero compiuto il servizio individuale.

I diritti nella SFERA PUBBLICA (artt. 17 - 21)


LIBERTÀ DI RIUNIONE
Art. 17
• È una libertà collettiva ed è collegata al principio democratico, perché se un soggetto non
ha la libertà di riunirsi e di associarsi signi ca che mancano i presupposti per quella
comunicazione di idee nelle quali il principio democratico si realizza.
• Per riunione —> compresenza volontaria di più persone nello stesso luogo e nello
stesso tempo per uno scopo comune.

Condizioni di legittimità e scioglimento delle riunioni

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• I comma: il diritto di riunirsi prevede un limite sostanziale generale: “paci camente” e


“senz’armi”. L’interesse che l’art. 17.1 vuole tutelare è l’ordine pubblico in senso
materiale.

Tipologie di riunione e preavviso


I tre tipi di riunione che non si classi cano in base a chi ha la proprietà del luogo, in base alla
modalità di accesso:
1. Riunioni in luogo privato → possono accedere solo coloro che sono invitati o autorizzati dal
titolare del luogo
2. Riunioni in luogo aperto al pubblico → possono partecipare tutti, se adempiono ad un certo
onere (come il pagamento di un biglietto) —> non richiesto preavviso
3. Riunioni in luogo pubblico → possono partecipare tutti —> richiesto preavviso, almeno tre
giorni prima al questore (responsabile della pubblica sicurezza), ma non di
autorizzazione → limite formale speciale. Il questore può vietare preventivamente la
riunione ma soltanto per le classiche ragioni di eccezionalità, cioè “soltanto per comprovati
motivi di sicurezza o di incolumità pubblico” (art. 17.2).
La libertà di riunione può divenire in contrasto con la libertà di circolazione qualora si
trasformasse in blocco stradale, punito con sanzione penale.
- Per le riunioni private, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso.
Riunione e associazione:
• sul piano sociale sono collegati perché hanno a che vedere con la vita di relazione dell’essere
umano;
• sul piano giuridico sono estremamente diverse, perché è possibile riunirsi senza associarsi e
viceversa.
L’associazione è data dalla creazione volontaria tra più soggetti di un vincolo giuridico
con un atto costitutivo, creando una persona giuridica. Per far parte di un’associazione occorre
creare uno Statuto e fondare l’associazione (o aderirvi), cioè si costituisce un piccolo ordinamento
giuridico.

LIBERTÀ DI ASSOCIAZIONE
È una libertà collettiva.
• Art. 18: “I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per ni che non
sono vietati ai singoli dalla legge penale”
Norme speciali rispetto alla generale libertà di associazione → sindacati (art. 39) e partiti (art. 49)

Strumenti di tutela
L’art. 18.1 pone tre garanzie alla libertà di associazione:
1. La prima garanzia → l’adesione all’associazione deve essere libera, anche se la Corte
Costituzionale ha dichiarato compatibile con l’art. 18.1 tutta una serie di associazioni
obbligatorie
2. La seconda garanzia → l’istituzione dell’associazione può avvenire senza
autorizzazione.
3. La terza garanzia, costituita dalla riserva di legge rinforzata “per ni che non sono vietati ai singoli
dalla legge penale” → le associazioni possono fare tutto ciò che fanno i singoli. Questa disposizione
contiene anche un limite, è vietato associarsi con il ne di commettere reati.

Associazioni vietate
1. “Sono proibite le associazioni segrete” → questo limite è stato attuato per la prima volta
nell’ambito dello scandalo del 1992 della Loggia massonica P2. La legge di attuazione
17/1982 ha stabilito che è vietato il connubio in un’associazione tra segretezza e perseguimento
di scopi politici.
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- La legge P2 sanziona penalmente l’appartenenza ad associazioni segrete e risolve nalmente


il problema di come si deve procedere allo scioglimento: ci deve essere una sentenza
irrevocabile che accerti l’esistenza dell’associazione segreta cui segue un DPCM che ne
ordina lo scioglimento e la con sca dei beni.
2. “Sono proibite le associazioni che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante
organizzazioni di carattere militare” → i partiti e le associazioni militari sono consentiti,
ma un’associazione che rappresenta il connubio di queste due caratteristiche è vietata. Due
condizioni devono veri carsi perché diventi applicabile il divieto costituzionale: che
l'associazione persegue uno scopo politico, di per sé lecito, e che abbia un'organizzazione, una
struttura di tipo militare, anch'essa di per sé lecita.
3. Si aggiunge il divieto di riorganizzare in qualsiasi forma il disciolto partito fascista.

Attengono alle libertà di espressione:


• Art. 15 Cost. → la comunicazione
• Art. 21 Cost. → la manifestazione di pensiero. comunicazione sono inviolabili
LIBERTÀ DI MANIFESTARE IL PENSIERO
Art. 21
II comma = Divieto assoluto → “La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.”

Procedimento ordinario
• III comma = sequestro solo per atto motivato→ riserva di legge.
Procedimento straordinario
• IV comma.: in casi di assoluta urgenza, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito
da uf ciali di polizia giudiziaria, che non dopo 24 ore devono fare denunzia. → riserva di
giurisdizione.

• Limiti espliciti:
- V comma “La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di
nanziamento della stampa periodica”
- buon costume (rispetto della morale sessuale) → ”Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli
spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a
prevenire e a reprimere le violazioni”
• Limiti impliciti: privacy (art. 14,15), onore (dignità della persona), sicurezza (nazionale e nei
confronti della criminalità), minori. Il giornalista deve seguire i principi come verità, l’interesse
pubblico, la conoscenza del fatto, principio della continenza cioè una forma non offensiva e
insinuante dello scritto.

Art. 33 → libertà di manifestare il pensiero


L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento.

LIBERTÀ DI RELIGIONE
• Art. 8:
• Affermazione del principio di uguaglianza formale e del principio di laicità (lo Stato non
prende posizioni in materie religiose) → “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere
davanti alla legge.”
• Disciplina sulle confessioni acattoliche: “Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno
diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l'ordinamento giuridico italiano.” →
non nega il principio di laicità o discriminazione verso le altre religioni, si riconosce

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un’autonomia delle confessioni acattoliche stabilendo un limite che è l’ordinamento


giuridico e i suoi principi generali (esprime la Natura subordinata, cioè le confessioni
religiose diverse dalla cattoliche, poiché non sono uno Stato, come il Vaticano, sono sottomesse ai
principi dello stato sovrano come qualsiasi altra organizzazione)
• Riserva di legge rinforzata → “I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di
intese con le relative rappresentanze.”

• Art. 7:
È dedicato alla Chiesa cattolica, la confessione religiosa più diffusa in Italia.
• “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.” → la Chiesa è
anche uno Stato
• “I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modi cazioni dei Patti, accettate dalle due
parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.”
- Se lo Stato italiano e la Chiesa cattolica sono d’accordo, allora la modi ca dei Patti può
avvenire con legge ordinaria.
- Se la Chiesa non vuole modi care i Patti, lo Stato italiano può farlo unilateralmente attraverso
il procedimento di revisione costituzionale.
- L’art. 7 non costituzionalizza i Patti Lateranensi, che tecnicamente sono un accordo di diritto
internazionale. Viene costituzionalizzato il principio concordatario, cioè viene stabilita
la regola di procedere di comune accordo, altrimenti lo Stato, con una procedura aggravata,
può prendere una decisione unilaterale.

• Art. 19:
È la libertà in materia religiosa.
1. Si può professare la propria fede religiosa in qualsiasi forma (con lo scritto, la parola),
sia in forma privata che collettiva.
2. Esiste la libertà di fare propaganda, cioè cercare di convincere altre persone ad aderire al
proprio credo.
3. Esiste la libertà di culto, cioè di esercitare o partecipare la fede.
4. Non esistono forme di fede non ammesse, ma si impediscono riti contrari al buon costume
(unico limite espresso).
Il buon costume serve per fare entrare la sensibilità sociale nel diritto.

Le tre facoltà connesse alla libertà in materia di religione sono la libertà di professare, di culto
e di propaganda.

• Art. 20:
• Esprime il divieto di discriminazione a danno della Confessione.
• Per la discriminazione a favore vale l’art. 3 della Costituzione.

DIRITTI FAMILIARI
• Art. 29:
• Lo Stato arriva dopo, la famiglia preesiste in quanto è la prima aggregazione umana.
• Il secondo comma è rivoluzionario, poiché c’è un eguaglianza, non solo giuridica, ma anche
morale tra uomo e donna. L’aggettivo morale vuole dettare un cambiamento sociale.

• Art. 30:
• Riserva di legge rinforzata → “Nei casi di incapacità dei genitori, la legge provvede a che siano
assolti i loro compiti.”
• Hanno prima il dovere, poi il diritto, che è subordinato alla funzionalizzazione di consentire al
glio di crescere e di autodeterminarsi come meglio crede.

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• Assicurata tutela giuridica e sociale ai gli nati fuori dal matrimonio.


• Art. 31:
• Le agevolazioni (assegni familiari, sussidi) → “La Repubblica agevola con misure
economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia e l’adempimento dei compiti
relativi, con particolare riguardo alle famiglie numerose.”
• Compito dello stato è agevolare la prima formazione sociale → “Protegge la maternità, l’infanzia e la
gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo.”

DIRITTO ALLA SALUTE

• Art. 32:
“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.”
• È un diritto soggettivo fondamentale, a cui è incorporato il diritto alla vita. Il diritto alla salute è
anche diritto alla vita.
• “Fondamentale” → è l’unica volta che si utilizza questo termine in Costituzione per una libertà, sta
ad indicare una forma di prevalenza. Infatti, è stata utilizzato anche per tutelare l’ambiente,
poiché rientra nella libertà alla salute (forma di equilibrio psico- sica); salute signi ca anche
diritto ad un ambiente salubre.
• “Diritto dell’individuo” → libertà negativa
• “Interesse della collettività” → dovere sociale
• “Cure gratuite” → libertà positiva
• Include il diritto all’ambiente salubre.
• Riserva di legge rafforzata → “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento
sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti
dal rispetto della persona umana.” → il TSO è un esempio di obbligo a un trattamento
sanitario.

DIRITTO ALLO STUDIO


• Art. 34:
• “La scuola è aperta a tutti”
• “L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuito.”
• “I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”
→ principio meritocratico
• “La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre
provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.” → diritto alla prestazione, effetto della
libertà positiva

DIRITTO AL LAVORO
• Art. 1:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.”
• Meritocrazia
• Eguale dignità
• Art. 35:
“La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.”

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• Art. 4:
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo
diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che
concorra al progresso materiale o spirituale della società.
• “Diritto al lavoro” → libertà negativa
• “Promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto” → libertà positiva, lo Stato deve fare tutti
gli interventi possibili e necessari per aiutare il libero mercato.
• “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una
funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società” → principio solidaristico, che è
una caratteristica propria dello Stato sociale, lavoro come modo per contribuire al progresso dello
stato

• Art. 36.
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso
suf ciente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
• “Retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro” → libertà negativa
• “Suf ciente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa” → libertà positiva
• La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.”
• “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”
• Art. 37 :
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le
condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e
al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla
parità di retribuzione.
• “ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni” → libertà negativa
• “adempimento della sua essenziale funzione familiare” → libertà positiva
• “La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato”
• “La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto
alla parità di retribuzione.” (in genere i minori di 15 anni non possono lavorare)

DIRITTO ALL’ASSISTENZA

• Art. 38:
• “Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e
all’assistenza sociale.
• I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di
infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
• Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all'avviamento professionale.
• Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
• L’assistenza privata è libera.”

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Sara Marchetti - CdLM in Giurisprudenza 2022/2023

LIBERTÀ SINDACALI
• Art. 39:
“L'organizzazione sindacale è libera
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uf ci locali o centrali, secondo le
norme di legge.
E' condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica. I
sindacati hanno sempre ri utato di far sindacare i propri statuti, non hanno mai accettato a registrarsi
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti,
stipulare contratti collettivi di lavoro con ef cacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il
contratto si riferisce."
- art 36 retribuzione

DIRITTO DI SCIOPERO
• Art 40:
- Sciopero = Strumento che i lavoratori collettivamente hanno per bilanciare il potere economico
dei datori di lavoro.
- Astensione collettiva dal lavoro per ragioni contrattuali
- Lo sciopero è un diritto ma deve essere esercitato nei limiti della legge.
- Esistono una serie di settori in cui lo sciopero non deve essere totale (sanità, giustizia)
Scioperi permessi e non permessi:
- SI sciopero politico, sciopero contro la manovra economica cioè guarda alla politica economica
di uno stato e di tutti i lavoratori.
- SI sciopero di solidarietà.
- NO sciopero "a scacchiera”, perché mira a bloccare la produzione, sciopero in diversi passaggi
della catena produttiva anche astenendomi dal lavoro per pochi minuti o poche ore. In questo
caso il lavoratore non ha diritto più allo stipendio
- NO sciopero dei datori di lavoro (non tutelata dall'art 40)
- SI astensione dei professionisti.

LIBERTÀ DI INIZIATIVA ECONOMICA


• Art. 41:
- Descrive libera l’iniziativa economica privata
- Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza.
- La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e
privata possa essere indirizzata e coordinata a ni sociali (RISERVA DI LEGGE
RAFFORZATA)

DIRITTO DI PROPRIETÀ
• Art. 42:
- La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
- La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di
godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti
(riserva rafforzata)
- La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per
motivi d'interesse generale Indennizzo s'intende una somma non necessariamente coincidente
con il valore di mercato.
La Corte costituzionale intende l'indennizzo come "serio ristoro" cioè dare al proprietario che
perde la proprietà un compenso serio anche se non coincidente con il valore di mercato
- La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello
Stato sulle eredità. "(funzionalizzazione)

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