La NATURA si definisce come tutto ciò che è estraneo alla creatività umana.
Il concetto di CULTURA è più
difficile da definire. .Esso spazia dalle espressioni più alte della spiritualità (l'arte, la musica, la poesia, la
teologia ecc.) fino alle differenze tra i popoli come i vestiti, il cibo, le abitazioni, gli strumenti del lavoro.
La cultura si fonda sui tre argomenti: (1) la cultura è una costruzione sociale che riflette diversi fattori
economici, storici, politici, sociali ed ambientali; (2) la cultura si modifica nel tempo e può generare sia
scambi pacifici, sia conflitti; 3) la cultura è un sistema dinamico complesso: interagendo tra loro, le
persone creano ed esprimono una cultura, la quale, a sua volta, definisce ed influenza le caratteristiche
delle persone che ne fanno parte. Nel pensiero occidentale la natura e la cultura si considerano come
separate e contrapposte tra loro. Nell'età moderna si è affermata l'idea che la cultura fosse ciò che
permette all'uomo di porsi al di sopra della natura, di dominarla e trasformarla secondo i propri fini.
Questa linea di pensiero è stata poi estesa a giustificare le gerarchie sociali e il colonialismo, portando ad
esempio a considerare i popoli non occidentali come inferiori perché più vicini e più soggetti alla natura
rispetto agli occidentali, definiti «civili e acculturati.Oggi si tende a pensare che l'uomo, nonostante la
propria predisposizione per la cultura, faccia pienamente parte della natura e che quindi la sua azione
debba fare i conti con certe leggi fondamentali della natura stessa.
DETERMINISMO AMBIENTALE. Chi ritiene che i fattori naturali terresti incidano direttamente sullo
sviluppo delle caratteristiche fisiche ed intellettuali degli esseri umani abbraccia le tesi del
determinismo ambientale. Il determinismo ambientale consise nel far derivare direttamente
dall'ambiente le differene sia fisiche, sia culturali degli esseri umani (TROVA ORIGINE NEL MONDO
CLASSICO).Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del secolo scorso le teorie del determinismo ambientale,
soto l'influenza del geografo tedesco Friedrich Ratzel(1844-1904), ebbero una grande diffusione tra i
geografi per poi essere rapidamente abbandonate, alla luce di numerose critiche.
Innanzitutto non era dimostrabile scientificamente la relazione di causa-effetto, che costituiva la base
del determinismo ambientale, come se gli individui e le società rispondessero in modo automatico agli
stimoli ambientali. Una seconda critica al determinismo ambientale deriva dall'evidenza che fattori
ambientali identici non necessariamente danno luogo a pratiche culturali o comportamenti umani simili.
Il determinismo ambientale è un' ideologia travestita da teoria scienTifica per giustificare il colonialismo,
cioè il dominio dei principali paesi occidentali su gran parte dell'Africa e dell'Asia, quale si presentava
appunto in quegli anni.
Alla teoria del determinismo si oppone il IL POSSIBILISMO. Esso ritiene che ogni ambiente naturale offra
una gamma di alternative più o meno vasta e che in uno stesso ambiente naturale, società e culture
possano modellarsi in modi diversi a seconda delle loro scelte, basate sulle conoscenze e sulle capacità
tecniche di cui dispongono. Esempio per LA PAZ -3000 mt di altitudine (capitale amministrativa più
grande del mondo, situata in BOLIVIA, nelle Ande) c'è la rappresentazione del paesaggio urbano
mentre a PAMIR, si ha un approccio completamente differente alla natura.
elementi biotici= dove c'è la vita elementi abiotici=idrosfera, atmosfera e litosfera
La Terra modificata dall'azione umana. Le teorie del possibilismo ambientale hanno contribuito a
diffondere la consapevolezza del ruolo dell'azione umana nei cambiamenti dell'ambiente, a partire
dall'osservazione di come nel tempo tale azione ha modificato i paesaggi naturali, trasformandoli in
paesaggi culturali. L'uomo tende a modificare l'ambiente naturale a partire dall'idea che si fa della
natura e di come andrebbe trasformata. Un buon esempio è dato dall'evoluzione, negli Stati Uniti, del
concetto di wilderness che, applicato in origine in senso negativo agli spazi improduttivi e quindi privi di
valore, venne poi identificandosi con i valori estetici della natura selvaggia, idea da cui derivarono i
parchi nazionali.
PAESAGGI CULTURALI E REGIONI Il concetto di paesaggio geografico è mutato nel corso del tempo. La
Convenzione Europea del Paesaggio (2000) afferma che il "paesaggio" designa una determinata parte di
territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali
e/o umani e dalle loro interazioni. Il paesaggio è una fonte importante di conoscenza scientifica. Per il
geografo esso è come un palinsesto , una pergamena che, per quanto ripetutamente cancellata e
riscritta, conserva ancora le tracce di quello che vi è stato impresso nelle varie epoche. Il paesaggio fa
parte del patrimonio di un territorio, cioè dell'insieme di beni comuni naturali e culturali di libero
accesso la cui conservazione e trasformazione nel tempo va tutelata e regolata come un valore da
preservare.
LA QUESTIONE DELLA GEOGRAFIA REGIONALE Ramo descrittivo della geografia umana REGIONE AREA:
si parte dalla constatazione che, a seconda dei luoghi, il territorio assume differenti aspetti, dipendenti
sia dalla configurazione fisica sia dalla presenza umana e dall'uso delle risorse naturali. In tal modo è
possibile suddividere la superficie terrestre in aree caratterizzate dalla presenza di determinati elementi
fisici o umani.
REGIONE ORGANISMO: Si parte dallo studio della relazione tra comunità umane e territorio e si
concepisce la regione come quel tratto di territorio in cui le relazioni sono così intense e organizzate da
far sì che le due componenti, umane naturale formino una specie di organismo, un organismo
territoriale appunto umani.
Tipi di regioni In geografia si hanno più tipi di regioni. Una prima grande distinzione può essere fatta
tra regioni formali e funzionali. La regione formale è un'area definita in base a una o più caratteristiche
fisiche o culturali omogenee, cioè distribuite uniformemente nella regione e non in quella confinante.
Per esempio le Alpi sono una regione formale caratterizzata dal rilievo. La regione funzionale, invece, è
un'area i cui luoghi sono connessi tra loro da relazioni più intense di quelle che questi stessi luoghi
intrattengono con l'esterno.
LUOGO Quando i geografi usano il termine luogo fanno riferimento ad una località contraddistinta da
specifiche caratteristiche fisiche, culturali e sociali. Ciascun luogo può essere identificato tramite: la sua
posizione geometrica, misurata per mezzo della sua latitudine, longitudine-e- altitudine sul globo
terrestre; - la sua posizione con riferimento agli elementi dell'ambiente circostante. Si usa in questo
senso parlare di sito(le caratteristiche fisiche di un luogo, come forma del suolo, vegetazione, acque ecc
)e posizione geografica o situazione (la posizione che un luogo occupa in un contesto regionale più
ampio con riferimento alla rete delle comunicazioni e alle possibili relazioni del luogo con tale contesto).
I luoghi sono importanti anche perchè offrono un riferimento alle identità umane. Il nostro senso di
identità deriva in parte dalle esperienze legate ai luoghi che frequentiamo. Si parla di senso del luogo
per indicare il complesso attaccamento emozionale che le persone sviluppano nei confronti di
determinate località.
SPAZIO Con il termine spazio i geografi indicano un'estensione della superficie terrestre di dimensioni
non definite. La geografia distingue fra tre diversi tipi di spazio. C'è uno spazio assoluto, cioè un'entità
geometrica le cui dimensioni, distanze, direzioni e contenuti possono essere definiti e misurati con
precisione con la metrica corrente (metri, chilometri ecc.).
Lo spazio tempo rientra nel concetto di spazio relativo, cioè uno spazio cho non è più pensato come uno
spazio le cui proprietà variano aseconda dei contenuti, cioè dei fenomeni che vi svolgono. Un tipo di
spazio relativo importante in geografia è lo spazio relazionale, definito datle interazioni umane. Un
esempio è offerto dai social network presenti su internet, come Facebook. Quando effettui login per
entrare in uno di questi siti e chatti con i tuoi amici, stai creando e partecipando ad uno spazio
relazionale.
SPAZIO GEOGRAFICO Lo spazio geografico è sempre uno spazio relativo e relazionale, in quanto le sue
proprietà dipendono dalle relazioni e dalle interazioni che sussistono tra i soggetti e gli oggetti che ogni
geografia mette in scena.