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Angloamericana

Nathaniel Hawthorne, nato a Salem nel 1804, affronta una vita segnata dalla timidezza e dal desiderio di fama letteraria, pubblicando racconti e romanzi come 'The Scarlet Letter' e 'The House of the Seven Gables'. La sua opera esplora temi di peccato, arte e relazioni umane, evidenziando la complessità della natura umana e il legame tra bene e male. Hawthorne utilizza una struttura narrativa che incoraggia il lettore a partecipare attivamente, creando un'esperienza di lettura profonda e riflessiva.

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Angloamericana

Nathaniel Hawthorne, nato a Salem nel 1804, affronta una vita segnata dalla timidezza e dal desiderio di fama letteraria, pubblicando racconti e romanzi come 'The Scarlet Letter' e 'The House of the Seven Gables'. La sua opera esplora temi di peccato, arte e relazioni umane, evidenziando la complessità della natura umana e il legame tra bene e male. Hawthorne utilizza una struttura narrativa che incoraggia il lettore a partecipare attivamente, creando un'esperienza di lettura profonda e riflessiva.

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Nathaniel Hawthorne (1804 - 1864) - non ha una vita lunghissima, nasce il 4 luglio a Salem.

Un
suo antenato aveva fatto parte dei processi di salem, e per separarsi da questo suo passato
puritano la famiglia decide di aggiungere la w al cognome (prima era Hathorne). Non era una
famiglia molto abbiente, il padre muore quando lui aveva 4 anni e Hawthorne passa l’infanzia e
l’adolescenza in un ambiente prevalentemente femminile e viene incoraggiato a studiare. Nella
convalescenza a seguito della rottura della gamba legge tutta la letteratura americana ma anche
quella inglese contemporanea, diventa un giovane studioso. Gli piaceva Walter Scott (romanzo
storico) e William Godwin, padre di mary shelley. Si iscrive all’Università di Boudoin college, una
pratica delle università era quella che gli studenti dovevano fare dei discorsi pubblici, Hawthorne
cercava di sfuggire a queste occasioni perché era timido, aveva vissuto un’adolescenza separata
dai suoi coetanei. Si laurea nel 1824 e torna a salem. Dal 25 al 37 non esce di casa, comincia a
inventarsi un personaggio, aveva capito che anche se uno ha debolezze come la timidezza queste
potevano essere trasformate in punti di forza, in realtà lui usciva di notte con un mantello nero e
andava per la città ad osservare le persone che uscivano di notte. Era attratto da queste persone
perché le riteneva più interessanti. Inizia a concepire il pensiero che dominerà la sua esistenza,
aveva un obiettivo, ovvero quello di diventare famoso. Voleva la fama letteraria, cosa che lo
distingue dagli altri scrittori che avevano altri obiettivi. Inizia a pubblicare racconti su delle riviste,
ma le riviste non pubblicavano il nome dello scrittore del racconto, quindi Hawthorne fa una
raccolta di tutti i suoi racconti già pubblicati anonimamente, e li ripubblica con il titolo “twice told
tales”. Nel 28 aveva scritto un primo romanzo “fanshawe”, nome del protagonista, ma era un
romanzo scritto male del quale è rimasta solo una copia perché il resto le ha bruciate. Parlava
dell’ambiente del suo college, prendendo personaggi reali e aveva creato una trama intricata,
prova a proporlo a degli editori ma tutti lo ri utano.
Twice told tales - verso del king john di Shakespeare “life is nothing but a tedious twice told tale”.
Questo titolo fa capire la concezione che Hawthorne aveva dell’uomo, per lui non si esce dal
peccato, non ci si libera del passato, e nella nostra vita siamo destinati a compiere sempre e
costantemente gli stessi errori. Per il trascendentalismo il peccato non c’è, per il lone oscuro il
peccato accompagna per tutta la vita. Hawthorne cambia questa sua visione, il fauno di marmo è
il suo testo più ottimista perché c’è un senso del peccato diverso. Questa raccolta di racconti ha
abbastanza successo e inizia ad avere una fama. Nel 1837 conosce Elizabeth peabody, una
trascendentalista, ma essendo troppo intelligente per un uomo come Hawthorne non era
possibile che si sposasse con lei. Opta quindi per la sorella di lei, altrettanto intelligente, ma molto
più timida e so riva di malattie psicosomatiche a causa delle quali ogni tanto entrava in uno stato
di paralisi. Era una donna più brava di lui, scrive e pubblica solo dopo la morte di Hawthorne
perché lui le aveva messo il veto, ma muore dopo due anni dalla morte di lui. Queste sue paralisi
facevano sentire Hawthorne importante perché lei dipendeva da lui, la sposa perché era una
donna intellettuale che poteva correggergli i testi, gli dà dei suggerimenti su come migliorare le
sue opere, e se lui è diventato un grande autore è anche merito di So a Peabody. Fanno tre gli
insieme e Hawthorne contatta un suo compagno d’università che era diventato importante in
politica, si fa raccomandare e ottiene un impiego alla dogana di salem. Aveva tempo libero,
stipendio sso e nello stesso tempo scriveva. Decide di investire i suoi guadagni nel progetto
brook farm che va a fuoco. Si trova costretto a tornare alla scrittura per guadagnare. Scrive un
racconto intitolato “the scarlet letter”, la moglie gli dà una serie di suggerimenti per trasformarlo in
un romanzo che diventerà quello che consacrerà la sua fama che senza So a peabody non
avrebbe raggiunto. Dopo la lettera scarlatta scrive due romanzi importanti: “the house of the
seven gables”, molto gotico, si parla del senso del passato che è come un cadavere che ci
portiamo dietro, e “the blithedale romance”, in cui utilizza brookefarm come sfondo del romanzo.
Va come ambasciatore e console in Inghilterra, poi viaggia in Italia nel periodo dell’unità d’Italia di
cui lui non parla, gli importa della visione pittoresca e macchiettistica.
Filoni tematici dei racconti
Primo lone di racconti - Concezione del puritanesimo e della vita umana. “Young goodman
brown”, everyman puritano, stereotipo dell’uomo per bene puritano, religione ambigua e senso
del peccato incombente su tutti.
Secondo lone - legato alla concezione dell’arte che considera ambigua, non sappiamo se è
demoniaca o celestiale, ma ha comunque la capacità di anticipare la vita (presente in the marble
faun). “The devil in the manuscript”, ri ette l’esperienza di Hawthorne, l’arte in questo caso è
infernale e ri ette questa sua frustrazione nei confronti della stroncatura che il pubblico gli aveva
dato perché non aveva venuto nemmeno una copia del suo romanzo. “The profetic pictures”,
gura di un pittore, giovane coppia che si sta per sposare. L’espressione dei quadri dei due sposi
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aveva anticipato che lui avrebbe tentato di uccidere lei, il pittore lo capisce e previene un tentato
omicidio. Concezione di arte profetica.
Ultima sezione - rapporto tra uomo e donna. “The birthmark”, giovane coppia che si sposa. Lui da
un signi cato simbolico alla voglia di lei, riesce a vedere solo quella. Il rapporto tra uomo e donna
è asimmetrico, l’uomo è dominante mentre la donna è in una posizione di servitù, il peccato è
connaturato all’uomo e non può vivere senza peccato, nel momento in cui toglie sicamente il
peccato (la voglia) dalla moglie questa muore.
“Rappaccini’s daughter”, giovane apprendista medico che vede tutti i giorni la glia di rappaccini.
Il padre di lei per evitare che la glia avesse contatti con gli uomini l’aveva avvelenata per tutta la
vita, dandoglielo tutti i giorni l’aveva resa immune al veleno ma era velenosa per gli altri. Lei
prende l’antidoto dato dal giovane e muore. Non ci può essere un giardino dell’Eden senza
peccato.

13/11
I romanzi di Hawthorne sono dei romance per la componente della latitude, mette la distanza
perché vuole che il lettore utilizzi l’immaginazione, che completi il signi cato di quello che riesce
ad intuire ma non vede perfettamente tramite un lavoro di immaginazione e di cervello. Il lettore di
romance non è mai passivo come quello del novel, è sempre attivo. Per Hawthorne non ci può
essere un novel, deve esserci sempre una distanza che consente al lettore di colmare quegli
elementi che non vengono dati dallo scrittore, deve intraprendere con i personaggi un cammino
nel testo che è sempre di puri cazione. Per questo i suoi romanzi hanno forti caratteristiche
teatrali, ci si proietta nel testo completando ciò che lo scrittore lascia inde nito e a ronta questo
cammino.
Nella lettera scarlatta dice che i puritani sono vestiti del colore della tristezza, non è mai un testo
che fornisce tutte le chiavi di lettura.

The marble faun - non nasce come romanzo. Quando Hawthorne si trovava con la moglie in Italia
tiene un diario dove scrive una serie di note con tutte le sue osservazioni di fronte a monumenti,
ecc. non prevedendone la pubblicazione. Grazie a So a però, una volta tornato in America,
decide di capitalizzare su questa esperienza prendendo le note di viaggio e aggiungendole alla
trama di un racconto, dando vita a the marble faun. Non perde la caratteristica di racconto di
viaggio.
Il titolo: in origine era the romance of monte beni, prima ancora il titolo a cui aveva pensato era
transformation. I fauni erano gure erotiche, non sono considerate creature pensanti. Il fauno di
marmo (di Barberini) che dà il titolo al romanzo è un fauno che indica la trasformazione tra
creatura che è tutto istinto e sensualità a creatura pensante, ed è l’oggetto del romanzo.
Dal peccato per Hawthorne non si esce, alla conclusione della speculazione con il fauno di
marmo capisce che il peccato non è soltanto connaturato all’uomo, ma è funzionale alla scelta del
bene. La nostra mente ragiona per opposti, conosciamo il bene perché conosciamo il male, li
distinguiamo, e quando formuliamo un pensiero lo formuliamo in modo oppositivo. Non c’è un
pensiero che non sia chiarito con il paragone con l’opposto. Donatello all’inizio del romanzo non è
buono consapevolmente, lo è perché è l’unico suo modo di essere. Cresce e diventa veramente
buono quando conosce il male, il peccato, e quando matura l’idea che deve costituirsi diventa
buono e capisce veramente cos’é il bene dopo aver conosciuto il male, è in grado di scegliere
consapevolmente il bene, diventando un fauno pensante. Il peccato diventa un peccato
funzionale.
Parametri:
Struttura - Hawthorne in questo romanzo crea una struttura perfetta basata su coppie in
opposizione (i due americani, i due europei, le due torri, contrasto America-Europa, due uomini,
due donne) tutto è basato sul numero due perché rappresenta il bene e il male e l’ambiguità. Tutte
le opposizioni primarie di giocano sul numero due che implica la scelta che Hawthorne vuole dare
al lettore.
Perplexity e sympathy - usati molte volte nel testo. Perplexity, condizione di ambiguità in cui ci
troviamo di fronte ad una scelta, è la persona che pensa di fronte ad un bivio. La presenza di
Perplexity ri ette l’ambiguità nel testo e la duplicità di possibilità date all’uomo. Sympathy - i
personaggi si distinguono tra chi prova sympathy e chi ne ha un’ assenza. Hilda non prova
sympathy, è ciò comporta a non sapersi relazionare con gli altri, manca di empatia e per questo
motivo si limita a fare la copista, la sua arte è priva di vita perché non crea nulla, è come se
vivesse la vita pura perché si ri uta di conoscere il male, non è veramente buona, solamente si
sottrae alla possibilità di essere anche indotta in tentazione, non capisce le ragioni dell’altro e
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quindi non prova compassione, rimane sempre chiusa in se stessa. Quello che ha più sympathy di
tutti è donatello, quella che ne ha di meno è hilda.
Opposizione alto e basso - Hawthorne da una serie di descrizioni in cui in alto c’è tutto ciò che
rappresenta il bene e in basso ciò che rappresenta il male (in teoria), il modello ad esempio
compare per la prima volta nelle catacombe, donatello che si ritira in Toscana nella torre dei gu .
Hawthorne lo mette in alto perché conoscendo il peccato lui ha la possibilità di scegliere il bene in
modo consapevole, anche se gli uccelli sono gu , quindi notturni, comunque è in alto perchè
quella sua caduta é funzionale ad una sua risalita consapevole.
In Roma vede il peso di un passato che è di cile togliersi di dosso, non gli piace Roma perché
ovunque va si trova millenni di storia addosso. Invece l’America per lui è più vergine, a Roma si
sente caricato di una serie di ricordi che non gli appartengono. Nel Colosseo vede la croce e la
morte, il terreno intriso di sangue, l’unica cosa che gli piace del cattolicesimo è la confessione,
l’idea che con la confessione è come se ci si liberasse da questo fardello che gli uomini e le
donne si portano dietro.
Circolarità - si apre con i quattro personaggi ai musei capitolini e si chiude allo stesso modo. È
circolare perché si apre con l’innocenza, prosegue con la caduta nel peccato, e si chiude con il
recupero di un’innocenza consapevole. È un viaggio spirituale, per arrivare al bene ci si deve
immergere nelle tenebre e risorgere puri cato. Alla ne nulla riceve in dono un bracciale
(probabilmente da Miriam) idea dell’amicizia aldilà delle apparenze, e una scena ambientata nel
pantheon circolare. La circolarità torna nel testo anche attraverso gli oggetti.
Descrizione di Roma e gli italiani - l’italiano per Hawthorne è legato al gotico, la tradizione del
romanzo gotico nasce in un ambientazione di paesi cattolici, l’Italia è gotica. È come se su Roma
incombesse lo spetto della malattia e della morte, come se ci fosse da un lato un desiderio di vita
ma dall’altro una morte incombente. Roma è legata all’idea del potere della chiesa, le conversioni
forzate erano all’ordine del giorno negli anni 60 dell’800. Nel personaggio di Miriam e nel rapporto
con il modello che la perseguita ripercorre la storia del bambino ebreo che venne convertito e
fatto prete.
Elementi gotici - i cappuccini collegati all’idea della morte, il carnevale nel fauno di marmo viene
descritto nel suo aspetto più inquietante, gli ebrei che vivevano nel ghetto venivano fatti s lare e
venivano maltrattati. Hawthorne descrive tutto questo aspetto orrendo e perturbante dell’Italia,
cosa che non c’era in America. La malaria, le conversioni forzate, i soldati. Non c’è mai l’idea di
serenità e leggerezza.
Elementi religiosi - sensibili il puritanesimo nella caratterizzazione di hilda e canyon, ma anche il
cattolicesimo e l’ ebraismo con le conversioni forzate. Gli italiani sono anche legati al mondo
arcaico, non é solo l’Italia gotica ma anche folkloristica, è sempre ltrata attraverso la letteratura.
Analisi dei personaggi principali - 3 di questi 4 sono artisti, Hawthorne da un grande signi cato
sll’arte che anticipa la vita, che spiega la vita stessa. Canyon si fa quasi tramite dell’arte, non è
consapevole di quello che crea, l’arte prende una forma più consapevole di quanto lui possa
pensare. Hilda nel testo, sempre vestita di bianco simbolo di purezza, viene ritratta da un pittore e
la ritrae con una macchia rossa sul petto e lei che guardandosi questa macchia fa un espressione
di orrore. Questo perché una persona che manca di empatia non può de nirsi pura, quell’artista
che l’ha ritratta riesce a cogliere la macchia nella sua coscienza, lei con la sua indi erenza si
macchia di sangue.
Miriam crea dei quadri che ra gurano donne forti, capaci, volitive, importanti da un punto di vista
politico, che non esitano ad uccidere per raggiungere il bene maggiore nella società. Ritrae Jael e
Giuditta, sono real women, non esitano ad uccidere pur di giungere al bene maggiore. Hawthorne
è ambiguo anche nelle gure femminili, era attratto anche dalle real women come Miriam.
Donatello passa da essere solo Donatello ad essere il conte di monte beni dopo aver compiuto
l’omicidio, assume una umanità che prima non aveva.

14/11
Edgar Allan Poe (1809 - 1849) - non era conosciuto in America perché si distanziava da tutti gli
altri autori. Falsi ca i suoi documenti dicendo di essere nato nel 1813. Era profondamente diverso
dai trascendentalisti ed è stato riscoperto da baudelaire, quindi dalla tradizione simbolista
francese, lo vedevano più a ne a tendenze decadentiste che trascententaliste. Oltre a baudelaire
e i poeti maledetti, un altro movimento che recupera Allan Poe è la scapigliatura italiana, che si
opponeva al verismo. Non era apprezzato dai contemporanei, sin dalla nascita non sembrava
destinato a grandi cose. Figlio di due attori girovaghi, il teatro in America si sviluppa molto tardi e
cio per l’opinione pubblica voleva dire essere glio di un ubriaco e una prostituta. Il padre lascia la
famiglia molto presto perché era convinto che l’ultima glia non fosse sua, muore di tubercolosi e
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anche la madre si ammala lasciando i tre gli. Il fratello più grande viene adottato da una zia, poe
viene a liato dalla famiglia Allan, all’inizio il suo nome era solo poe ma si aggiunge da solo Allan
in modo arbitrario perché non è stato mai adottato ma a liato. Il signor Allan aveva a liato
questo bambino per calmare la moglie che non poteva avere gli mentre lui aveva molti gli
illegittimi, non lo adotta altrimenti avrebbe avuto diritto alle proprietà. Il padre adottivo era un
commerciante, non era molto legato ad Edgar
(L’insistenza sulle donne che muoiono ma ritornano corrispondevano ad un pensiero di poe
secondo il quale la madre non era veramente morta.) ad un certo punto il signor Allan va in
Inghilterra con la moglie ed Edgar, torneranno poi in America perché gli a ari non vanno bene, ma
quando si trova in Inghilterra Edgar a 5 anni va nelle biblioteche e comincia a leggere. Si innamora
letterariamente di Byron che diventa il suo eroe su carta. Quando torna comincia a scrivere e a 9
anni si prende una cotta per la madre di un suo compagno di classe che però muore suicida. Si
innamora di Sara Elmira Roister, le scrive delle lettere e lei ricambia ma i genitori di lei non
approvano questa unione perché lui non aveva nulla. Da quel momento decide che si sarebbe
dedicato alla carriera letteraria. Va all’università e studia lingue, ma dato che già inizia ad usufruire
di oppio e alcol non conclude nulla, si distingue anzi nel gioco d’azzardo per il quale si indebita
fortemente. Va dal padre adottivo per chiedere soldi ma lui gli dice che non gli darà più nulla,
nemmeno i soldi per pagare l’università. Non avendo nulla da perdere si arruola nel servizio
militare, nel frattempo aveva pubblicato la sua prima raccolta di poesie 1827 “Tamerlane and
other poems by a Bostonian”, Tamerlano fu un grande condottiero tartaro e il suo dominio si
estendeva dalla Turchia all’India, non era glio di sultani o glio d’arte, con i suoi meriti conquistò
mezzo mondo. Poe si proietta nella gura di tamerlano, il suo impero era partito da zero, è un
outsider. Si arruola con il nome di Edgar A. Perry, e viene mandato a fare la guardia in un isoletta e
in quest’isola continua a scrivere poesie, una delle più note è “Al Araaf”, una stella comparsa in
cielo che però scompare, individuata dallo scienziato Tycho Brahe, e rappresenta l’ispirazione
poetica che c’è e poi scompare, poe in al araaf era stato in uenzato da kubla khan di coleridge.
Vuole uscire dal contesto militare e per farlo va dal signor Allan che paga per il congedo. Si
arruola a West Point come u ciale, va poi a trovare la zia che aveva adottato il fratello maggiore,
Mariah Clam, e qui rimane folgorato dalla cugina, Virginia, una donna giovane, bella, innocente e
decide di sposarla. Lei aveva 13 anni e il matrimonio a quell’età non era consentito, per questo la
risposa anche l’anno dopo. Virginia sarà per sempre la sua musa, ma si ammala di tubercolosi e
muore. Poe trova una sorta di equilibrio, lavora per alcune riviste vincendo anche premi letterari
distinguendosi come autore di poesie e di racconti, ma anche in componimenti particolari che
nascono per essere letti ad alta voce, perché la musicalità del verso è una delle sue caratteristiche
principali. Veniva ingaggiato per le serate per fare pubblica lettura, comincia anche a maturare le
sue idee creative, la sua concezione di poesia che secondo lui scrivere poesia non era un
divertimento, ma un lavoro che ubbidiva ad una determinata serie di regole e leggi interne. Non è
improvvisazione, è soprattutto la poesia è completamente svincolata dalla morale e dalla
didattica, non deve insegnare niente, non deve avere lo scopo di impartire alcun tipo di lezione,
distanziandosi da tutta la letteratura contemporanea, per poe l’arte è arte per l’arte. Poe elabora
due opere “the poetic principle” e “the philosophy of composition”, scritte nel 45 e 49, anno della
morte, che enucleano una serie di regole sse che determinano la creazione artistica che non è
a dato al caso. In un mondo in cui l’arte era considerata poco seria, con questi due saggi
dimostra che l’arte è un lavoro che non ha nulla a che vedere con la morale o la didattica, ma che
si nutre e si fonda su delle leggi immutabili. Comincia con lo stabilire quel è la sensazione che la
poesia deve suscitare nel lettore o ascoltatore, ovvero la malinconia, la poesia per poter avere un
e etto deve essere una poesia malinconica. Tutta la poesia deve essere nalizzata a suscitare
questa unica sensazione, parla infatti di unità d’e etto. La poesia non deve essere né troppo corta
né troppo lunga, la lunghezza perfetta è la lunghezza di una seduta di lettura, quindi mezz’ora e
cento versi. Non doveva essere soltanto razionale ma doveva coinvolgere tutto il corpo, anche i
sensi (coinvolgimento sensoriale). L’argomento che più suscita malinconia è la morte di una
giovane e bella donna. Per poter rimanere impressa una poesia deve avere un ritornello, che deve
ripetersi, essere collegato con il senso della poesia stessa e deve avere dei suoni particolari. Per
spiegare ciò Poe fa riferimento a “the raven”.
The imp of the perverse - torturarsi da solo, fare delle cose che sai che non dovresti fare ma che
irrazionalmente sei portato a fare. Sa che il corvo dice solo “nevermore” e quando alla ne gli
chiede se riuscirà a vedere Lenore il corvo risponde nevermore. La poesia deve essere musicale,
deve concorrere a creare il contenuto. Per Poe la musica era tra le arti liberali quella superiore tra
tutte le altre, questo perché è un tipo di arte astratta, immateriale.
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Parametri di Poe -
Ideale americano della frontiera ecc. : Poe è stato riscoperto da Baudelaire e i poeti francesi,
l’opinione che si aveva di Poe in America era che lui disdegnasse tutti gli argomenti tipicamente
americani, come la frontiera, la religione, tutti gli autori precedenti hanno sempre a rontato questi
elementi. Quello che è stato attribuito a Poe non è vero, interpreta la materia americana in un
modo diverso. Il tema della frontiera - è come se giocasse sugli elementi di fondazione
dell’America e ampliasse il loro signi cato. Per Poe la frontiera più complicata è quella fra la vita e
la morte. Per Poe se la narrazione non ha un ne didattico, il narratore non è necessariamente
attendibile. Poe quando scrive un racconto non sta descrivendo la realtà, ci sta facendo vedere la
realtà attraverso un narratore facendoci entrare nella sua testa, e non è detto che la sua testa sia
sana. Nulla è mai oggettivo in Poe.
Nel racconto gotico il male è fuori, in Poe è tutto dentro la testa, tutto ri ette le paure e le
monomanie ( ssazioni) di chi racconta. La frontiera può essere tra vita e morte, sanità e pazzia,
ma anche tra gli esseri umani, ovvero anche il desiderio di possesso di un altro essere umano Poe
lo analizza nei suoi racconti, vuole analizzare anche il rapporto uomo-donna che anche lui sentiva
in maniera malata, anche come tentativo di spiegare se stesso a se stesso.
Perdita del centro : i racconti di Poe parlano della perdita del centro rappresentato dalla
mancanza totale del rapporto uomo-dio. In Poe troviamo sempre immagini di smembramento
dell’uomo, siamo quello che siamo perché abbiamo un nostro centro di idee, ideali e se questo
viene meno l’uomo è sicamente e mentalmente smembrato. Soprattutto la gura femminile in
Poe non è mai vista nella sua interezza, quando Poe le descrive (e il narratore è sempre uomo)
sempre come un inventario di parti del corpo, la donna è fatta a pezzi. Il rapporto tra Poe e le
donne è sempre non alla pari, non descrive mai i sentimenti delle donne, e in Poe le donne
muoiono sempre, se sono donne giovani belle e intelligenti a maggior ragione, sono pochissime
volte dotate di parole.
Lo smembramento coinvolge l’uomo solo in “the man that was used up” che si riallaccia alla
storia dell’America.
Concetto del self : non c’é niente che sia oggettivo, il narratore è sempre pazzo. Il self diventa
come se che investe la realtà, la proiezione del self sull’esterno.
Oriente : l’oriente è legato ad un immaginario esotico, Poe si sentiva diverso perché come
l’oriente che da una parte attrae, dall’altra in quanto diverso viene repulsione. Sin dall’inizio si
proietta in una dimensione altra, si identi cava infatti come tamerlain e non George Washington, e
rma così anche alcuni articoli di giornale.

21/11
Statue in “the marble faun” - la gura di Cleopatra riproduce la stessa gura pensante del fauno,
le statue che vengono citate nel testo non corrispondono mai alle convenzioni, sono oggetti d’arte
che stimolano il lettore ad avvicinare quello stesso elemento ad un punto di vista diverso che
sfugge alla logica della persona media. Statua del pescatore di perle - la perla per Hawthorne è la
deformità che viene rivestita diventando una cosa bellissima che dentro di sé ha il peccato. È la
statua di un pescatore di perle morto, questo perché Hawthorne dice che se vuoi andare a
pescare le perle, e quindi la verità aldilà dell’apparenza, si rischia la morte. D a un lato incoraggia
il lettore ad intraprendere questo cammino di conoscenza, ma si deve essere consapevoli che
questo viaggio può portare ad una consapevolezza maggiore ma può anche andare male.

Modulo B
La guerra civile (1861 - 1865) - la di erenza tra nord e sud esisteva sicamente con la costruzione
della mason dixon line, una linea di demarcazione che distingueva gli Stati del nord da quelli del
sud, linea tracciata per agevolare il governo, la burocrazia, ma era diventata con il tempo una
linea di principio perché c’era un modo diverso di concepire la schiavitù. Al nord c’erano
fabbriche, cosa che non rendeva necessaria la manodopera degli afroamericani perché non erano
capaci, sapevano coltivare la terra nelle piantagioni che si trovavano nel sud. Nel nord la schiavitu
era stata abolita nel 1804, e nel 1808 era stata abolita anche la tratta degli schiavi. La guerra civile
non nasce per la lotta tra nord e sud, perché avevano entrambi una economia consolidata, al sud
non si poteva rimuovere la schiavitu perchè gli schiavi non avevano l’istruzione per poter essere
impiegati in modo diverso e non avrebbero saputo gestire la propria libertà, avrebbero scatenato il
caos. C’erano una serie di problematiche che facevano sì che nessuno avrebbe voluto imporre al
sud un sistema anti-schiavista, prima della guerra civile il problema era quale sistema imporre
negli stati di nuova formazione. la guerra civile corrisponde al completamento della frontiera, e si
pensava che il sistema che verrà utilizzato nei nuovi stati sarà quello che prevarrà alla ne quando
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le cose si aggiusteranno. Anche dopo la guerra civile no agli anni 60 del 900 rimarrà una forma di
segregazione.
A livello di formazione e creazione di partiti in periodo di crisi ce ne sono tanti, infatti in questo
periodo in America c’è una proliferazione di piccoli partiti politici: “free soil party” dicevano di
liberare le terre, espropriate tutto e tutti hanno le possibilità di coltivare la terra, che non
appartiene quindi all’individuo ma al popolo, secondo le loro esigenze (è come un grande
progetto utopistico, di fatto non realizzabile). Con questo si temeva una ribellione. “Constitutional
union party” a rontava in modo paradossale la questione afroamericana, non la prende proprio in
considerazione. “Know nothing” erede della tradizione puritana, i rappresentanti sono quelli che
porranno le basi per il kuklux clan. Il Partito repubblicano era l’opposto di quello di adesso, nasce
come partito conservatore. L’America è in subbuglio, ma si devono presentare dei candidati per le
elezioni del presidente, i democratici presentano un candidato e i repubblicani si presentano con
tre candidati. L’elezione di Lincoln deriva da una strategia elettorale vincente, il 4 marzo 1861.
Avevano già provato ad ucciderlo e per questo assume l’identità di presidente in incognito, viene
presentato come colui che ha difeso l’integrità degli Stati Uniti e che ha difeso gli afroamericani,
ma la realtà è ben diversa. Il suo vero progetto era Liberia, che nasce come progetto di rispedire
in Africa tutti gli afroamericani e tutti i mulatti, tutte le persone che avevano “sangue misto”, ma
queste persone nella maggior parte dei casi erano americani da generazioni e non avevano alcun
legame con l’Africa. Voleva semplicemente realizzare lo stesso obiettivo dei suoi avversari politici
con modalità diverse. Lincoln fu ucciso e il suo progetto non fu realizzato, ma se così non fosse
stato il volto dell’America di oggi sarebbe stato molto diverso da quello che è oggi.
La guerra civile scoppia perché la Carolina del Sud ritira fuori la dichiarazione d’indipendenza, i
rappresentanti politici la usano per avere il diritto di ribellarsi, ma tantissimi altri stati del sud e
dell’ovest si uniscono per creare gli Stati confederati con un presidente antagonista, Je ry Davis.
Da un lato c’è Lincoln degli Stati Uniti, dall’altro c’è Davis come presidente degli Stati confederati
del sud. Vinceranno gli Stati del nord perché a livello di armi, capacità strategica e tecnologia, la
superiorità bellica del nord che aveva le fabbriche ha la prevalenza sul sud, in più viene applicato
l’ “anaconda plan”, gli Stati del nord creano un embargo, impendendo agli stati del sud di avere
approvvigionamenti, creano di restringere sempre di più il campo d’azione del sud che si ritrovano
in un territorio sotto assedio. In teoria con il tredicesimo emendamento nel 1865 gli schiavi
afroamericani diventano liberi, in teoria perché in pratica le leggi schiaviste vengono sostituite con
le “Jim crow laws”, lo stereotipo degli afroamericani, secondo le quali pur essendoci uguaglianza
era tutto separato, scuole, istruzione, negozi, le panchine, le fontanelle, i posti sugli autobus. Fino
al 1964 rimarranno queste leggi.
La guerra civile lascia innumerevoli ferite, l’afroamericano dopo la guerra è più tollerato degli
immigrati europei che arrivano in America. Negli anni 40 in America arrivano gli irlandesi, gli italiani
dal 60 al 1920, che non erano percepiti come bianchi dagli americani, irlandesi e italiani erano una
minaccia in quanto cattolici, per questo le comunità ebraiche in America non sono state oggetto
di preoccupazione, non era sentito come una minaccia per l’identità americana, mentre italiani e
irlandesi lo erano. 1889 “Chinese exclusion act”, i cinesi hanno costruito le ferrovie che portavano
a connettere Stati dell’est a quelli degli ovest, lavoravano bene e venivano pagati poco. Secondo
questa act il cinese non poteva portare nessuno in America, le donne non potevano entrare, e una
volta completato il lavoro sarebbero dovuti tornare in patria. Non vengono ammesse donne cinesi
altrimenti si sarebbe creata un’altra comunità da gestire, invece gli americani creano la “bachelor
society”, un uomo cinese non poteva frequentare una donna bianca altrimenti sarebbe andato in
galera.
La guerra civile è legata anche a fenomeni letterari, la letteratura serve a creare un collante sociale
e per recuperare un senso di identità che ancora una volta vacillava in America. Lincoln è talmente
bravo come uomo di stato che va ad utilizzare un testo prodotto nove anni prima della guerra per
consolidare l’identità americana, “uncle Tom’s cabin” di Harriet Beecher Stowe, prende la
popolazione femminile a suo favore perché la scrittrice è donna, ed è un testo che parla di nord e
sud in dialogo l’uno con l’altro, facendo credere che questo testo pubblicato nel 50 a puntate e
nel 52 abbia dato inizio alla nuova formazione dell’America. Serve a Lincoln per consolidare lo
spirito dell’America che si era disgregato, facendo rientrare nei ranghi gli afroamericani dando loro
una dignità seppur in una posizione subordinata.

Harriet Beecher Stowe (1811 - 1896) - scrittrice educata più di ogni altra donna del periodo
perché i genitori erano illuminati, a erivano a circoli utopistici e lotrascendentalisti. Viene istruita
anche dalla sorella che stava diventando insegnante e arrivata ad un’età più matura cambia città,
unendosi ad un circolo chiamato “semicolon club” che raccoglieva persone che avevano avuto
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una battuta d’arresto nella vita ma che poi avevano ripreso. In questo club incontra il futuro marito
ed entrambi decidono di aiutare gli afroamericani in fuga dal sud verso il nord, all’epoca quasi del
fugitive slave act. In queste sue frequentazioni con gli afroamericani Harriet viene in contatto con
uno scrittore di un testo autobiogra co, c’era qualche afroamericano acculturato che scappando
al nord era riuscito ad istruirsi, e Josiah Hanson aveva scritto la sua autobiogra a un po’
romanzata in cui raccontava come era diventato da schiavo un uomo libero. Aveva usato questo
genere perché è il genere americano d’eccellenza ma non vende praticamente nemmeno una
copia. Lei lo legge e decide di riscriverlo meglio, comincia a pubblicare dal 1850 al 1851 quello
che prende il nome di “uncle tom’s cabin” che non è altro che la vita riscritta di Josiah Hanson,
ripubblicandola tutto insieme nel 1852. Josiah Hanson invece di andare contro un bianco, utilizza
il testo di Harriet come pubblicità per se stesso, ripubblica la sua opera e fa pagare un biglietto
per andare a vedere la sua casa presentandola come la cerca capanna di zio Tom, diventando il
primo afroamericano ricco che ha capitalizzato l’opera di Beecher Stowe. Questo testo fa vedere
un’ americano che non è veramente afroamericano, per poter essere assimilato dal contesto
americano deve farlo diventare come la gura di cristo, Tom per salvare e redimere un umanità
cieca fa sacri cio di sè, porta tutti gli afroamericani in un orbita bianca, non c’è nulla di Tom che
sia appartenente alla sua cultura. Questo testo che viene considerato come l’inizio della teoria
abolizionista é stato usato per riportare dentro donne, afroamericani in quanto il protagonista, ma
è solo l’involucro afroamericano mentre dentro è stato messo quello che fa comodo.
Josiah Hanson ripubblica poi la sua biogra a che a questo punto ha successo, quindi Beecher
Stowe fa conoscere il primo autore angloamericano.

22/11
Gettysburg address (dispense) - Lincoln utilizza tutti gli strumenti retorici possibili per convincere i
giovani ad andare a combattere e sacri carsi, anche chi non aveva la maggiore età falsi cava i
documenti per combattere. Vuole convincere le persone ad andare in guerra, é un discorso di
propaganda. Fa un discorso pensando al suo possibile target, sa che deve essere incisivo perché
se ci gira intorno la massa che aspetta un messaggio forte nisce per perdersi. Come i puritani
utilizza una sorta di plain style, è comunicativo, facile da comprendere ma mette qualche
elemento per far capire che lui ne sa di più. Si riallaccia anche a tutta una retorica america. Inizia
con qualcosa di complesso “score” (vent’anni), è un linguaggio volutamente altolocato per
introdurre la sua superiorità intellettuale rispetto al pubblico che lo ascolta. Usa spesso l’aggettivo
“great” per esprimere la grandezza e magni cenza dell’America, la guerra civile viene vista come
un test per veri care la grandezza della nazione, l’obbiettivo era quello di fomentare. Quelli che
sono morti non sono morti per una guerra, ma hanno dato la loro vita a nché la nazione potesse
continuare a vivere, la loro morte é equiparata ad un sacri cio, come dei martiri, è una
consacrazione laica. Dice che non sono i vivi a consacrare il campo santo di battaglia, ma sono i
morti e i vivi che hanno combattuto a consacrarlo, li pone ad un piano superiore a lui stesso.
Nell’ultima frase del discorso c’è la bugia più grande di Lincoln, perché per noi chi è morto in
guerra è anonimo, fa credere alla persona che andrà a morire che diventerà eterna e il suo nome
diventerà immortale come quello degli eroi greci, invece l’unica cosa che ad oggi viene ricordata è
il Gettysburg address. Riutilizza la citazione del primo documento politico che i puritani hanno
stabilito prima ancora di arrivare in America, il may ower compact. Lui rivela tutta la sua
grandissima capacità di manipolazione.

Uncle tom’s cabin (dispense) - femminilizza l’Africa perché legittima i poteri forti maschili a
dominare, il sud è sempre associato alle donne mentre il nord all’uomo. Immagine di Tom - la sua
sicità viene rappresentata come lo stereotipo di Jim crow, dalla posa sembra un uomo
sempliciotto, imita l’uomo bianco nel vestire e tutti i tratti somatici sono esagerati, è più una
caricatura che un uomo con una sua individualità. Nella copertina i protagonisti sono mezzi nudi,
come lo erano i nativi, quindi c’è la rappresentazione dell’altro come inferiore.

Letteratura post-secessione - nasce il local-color, che fa riferimento alle tradizioni ma soprattutto


all’uso linguistico dei vari luoghi, i testi che utilizzano il local color tendono a ridere una dignità
linguistica a tutti gli Stati e quindi riproporre in un testo il modo di parlare dialettale del nord,
centro, sud, afroamericani, nativi ecc. c’è un revival linguistico che non c’è mai stato. Si dava
dignità a tutte le di erenze, viene valorizzata la ferita lasciata dalla guerra civile.
Dal punto di vista sociale non c’erano più tanti uomini che potessero lavorare, e questo ebbe delle
conseguenze enormi perché se gli uomini tornati non sono più in grado di lavorare, allora le donne
iniziano a lavorare nelle fabbriche. Anche gli afroamericani combattono la guerra di secessione, e
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la storiogra a non ha mai dato importanza a questo perché altrimenti gli avrebbero dato lo stesso
valore dei bianchi, se non superiore a chi in guerra non c’era proprio andato. A questo punto, tutte
le categorie che prima non lavoravano adesso dovevano lavorare, come appunto le donne per le
quali era pericoloso inizialmente.
La letteratura - il trascendentalismo, tranne Whitman, è morto. Per poter avere gente in grado di
lavorare la gente deve essere istruita, comprese le donne ma solo no alla pubertà perché dopo
dovevano procreare. La letteratura diventa più didattica ma anche più capace di ri ettere i
cambiamenti sociali, nascono realismo e naturalismo, la letteratura doveva confortare e ri ettere.
Il Realismo è simile a quello francese, in realismo e naturalismo il narratore è assolutamente
trasparente, non è calato nel testo ed è neutrale. Il realismo è quello più costruttivo, prende le
mosse anche dall’invenzione del giornalismo d’inchiesta e l’uso di uso della fotogra a, che in
teoria dovrebbe essere oggettiva, come un testo realista. È oggettivo, c’è uno studio e importanza
data al personaggio che ha una valenza maggiore della trama, deve essere verosimile, ma un
aspetto importante è la scelta etica. La scelta etica vuol dire che ci si trova di fronte ad un bivio
tra una scelta morale e una che non lo è, la scelta etica è quasi obbligata perché il protagonista
sceglierà il bene. Sono dei testi dove il lettore è completamente passivo, a di erenza di
Hawthorne. William dean howells de nisce il realismo come “realism is nothing more and nothing
less than the truthful treatment of material” , quindi è il trattamento veritiero della materia come se
fosse una fotogra a, e come in una fotogra a è l’oggetto ad essere importante non il fotografo
Naturalismo - Howells lo de nisce “sordid realism”, che va a pescare negli strati più bassi della
società rispetto al realismo, si rivolge agli operai, diseredati, barboni, gli di famiglie
disfunzionali… analizza gli Stati piou problematici della società perché lo scopo è quello
scienti co di dimostrare che se nasci in un contesto disfunzionale puoi anche impegnarti a
migliorare ma il tuo destino è segnato verso il peggio. C’è una forma di immobilismo simile
all’ideale dell’ostrica di verga, che dice che non ci si può elevare dalla propria classe sociale. C’è
una forma di determinismo biologico, non c’è possibilità di cambiamento. La guerra civile ha
cambiato quello che dicevano Emerson e Whitman, ma allo stesso tempo presenta personaggi
che nessuno aveva mai portato in scena. Il protagonista è l’uomo basso e la sua dignità, e si
percepisce dallo scrittore una grande empatia nei confronti delle loro creazioni letterarie.
Questo periodo, oltre a reconstruction period, prende il nome di “guilded age” ovvero placcato
d’oro, perché dietro questa super cie di e cienza e grandezza dell’America, non c’è sostanza ma
semplicemente una patina super ciale.

William Dean Howells (1837 - 1920) - primo autore realista americano. La famiglia lo incoraggia
verso la scrittura, erano artisti e seguono le sue inclinazioni umanistiche, in più la biblioteca del
padre è molto nutrita e decide di approfondire non solo autori americani ma anche europei. Legge
Dickens, Cervantes e Goldoni, che diventa il suo autore preferito al punto che decide di studiare
l’italiano e diventare il primo traduttore di goldoni in America. Non partecipa alla guerra civile pur
essendo in età di combattimento, si fa mandare come console in Europa, in Italia e in Francia
passa buona parte della sua vita. Per sostenere la guerra civile scrive una biogra a di Lincoln.
Ri ette i dilemmi importanti della sua epoca, rispecchiando i tempi e i cambiamenti dei tempi che
per alcuni versi sono progrediti, per altri rientrano in una retorica già conosciuta.
“Doctor breen’s practice” la protagonista è una donna, dove il dilemma è lavorare oppure stare a
casa. In questo testo il dilemma della protagonista, prendere la laurea o lavorare o dedicarsi alla
famiglia, si scioglie in un modo non convincente. Si laurea ma poi si sposa e fa i gli, appendendo
quindi la laurea al muro. C’è una nota amara alla ne del romanzo, la scelta etica la porta a
scegliere quello che si pensava fosse il bene maggiore per le donne.
“The rise of Silas Lapham” la scelta etica é fondamentale e dove il tentativo di costruire
moralmente la società è evidente. La scelta etica é la caratteristica del realismo, il protagonista
deve scegliere tra una cosa che è il suo vantaggio immediato che non corrisponde al bene e una
cosa che è moralmente superiore. La scelta di Silas è vendere della vernice andata a male per
risistemare la sua situazione economica oppure non venderla e scegliere quindi secondo la
morale, cosa che fa perché torna a vivere nel suo paesino.
“Roman pearls” - testo ironico che scrive dopo aver visitato Roma, che non gli piace per niente, e
la cosa che più gli fa schifo è la strati cazione che porta le rovine romane ad essere so ocate
dalla cristianità, essendo lui americano e non cattolico, quindi puritani, questo tentativo del
cattolicesimo di cancellare il passato pagano di Roma e degli italiani lo porta a sentire un senso di
oppressione. Non gli piacciono nemmeno gli italiani, sono tutti malfattori e tirchi, li vede come dei
bu oni di corte.
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“Dialogue of altruria” - vede l’America protagonista, che a lui non piace, visitata da un alieno che
proviene da altruria. Questo alieno visita l’America perché ne aveva sentito solo meraviglie, ma
con grande ironia howells va vedere come l’alieno nota tutti i problemi che ci sono in America
contemporanea.

27/11
Stephen crane (1871 - 1900) - autore naturalista. Vive una serie di esperienze che fanno sì che la
sua vita, pur segnata dalla tubercolosi, sia vissuta intensamente. Vive, viaggia, fa esperienze
perché era consapevole che ogni giorno poteva essere l’ultimo.
Famiglia molto religiosa, sempre di stampo calvinista e puritano, motivo per cui lui era uno di 14
gli. È una famiglia antica, sono americani dalla ne del 1600 e Stephen sin da giovanissimo si
diletta nello scrivere perché sente che la scrittura possa essere un modo per spiegare il reale e
cercare di ottenere quello che voleva attraverso la pagina scritta. Quando si scrive quello che si
ha dentro vuol dire renderlo oggettivo, dargli forma, si rende conto del potere della parola.
Attraverso la scelta delle parole si può ottenere qualcosa che se tu non fossi accorto nella tua
scelta non otterresti, si accorge di questo a 8 anni. Scrive una poesia di Natale per poter spingere
i genitori a comprargli un cane, che non avrà, ma é interessante che lui a 8 anni aveva capito che
usando le parole in un determinato modo aumentavano o diminutivo le possibilità di ottenerlo.
Pubblica la prima volta a 14 anni un racconto, la sua famiglia era particolare anche perché c’erano
delle tare familiari, il padre e la madre alle volte avevano degli accessi di follia, in un caso di questi
la madre non si riprende più perché perde un glio. In questo ambiente familiare disfunzionale,
crane capisce che ne deve uscire. Si arruola in un college militare che accoglieva persone anche
dai 10 anni in su, era a ascinato da quello che lui chiama “Materiale umano”, ovvero di erenti tipi
di persone, si rende conto che le persone che trova lì erano diverse dalle persone che avrebbe
incontrato per strada. Non aveva una vocazione militare, ma voleva conoscere persone diverse e i
docenti erano persone che avevano vissuto e partecipato alla guerra civile e a lui interessava
sentire le loro storie. Sin dall’inizio sa che vuole diventare scrittore.
Si iscriva a ingegneria ma solo per vedere la tipologia di persone che avrebbe incontrato lì, infatti
non da nemmeno un esame, prendeva appunti e faceva bozzetti sulle persone.
Dopo queste esperienze si iscrive a lettere ma si rende conto che l’università non serve a niente,
lascia gli studi e comincia ad accumulare esperienze. Per prima cosa, va a trovare un fratello che
si era trasferito a New York, gli interessava la Bowery, ovvero la parte più malfamata della città. Si
rende conto che per scrivere di qualcosa la si deve sperimentare, si traveste da barbone e vive da
barbone, da ubriacone, ecc. era il posto dove c’erano questi grandi casermoni con grandi letti
dove questi letti si a ttavano a giornata. Fa tutto questo per accumulare materiale umano. I
racconti erano pubblicati in anonimo, per questo sono di cilmente rintracciabili. Stephen crane
diventa amico di tante prostitute, ascolta le loro storie e loro erano a ascinate da lui, perché le
pagava semplicemente per ascoltarle. Grazie alle prostitute lui riesce come giornalista a
smascherare alcuni poliziotti corrotti, voleva anche ripulire le strade rendendosi conto che la vera
sporcizia erano le persone che sfruttavano i derelitti, come prostitute e spacciatori. Si innamora di
una donna sposata più grande lui dalla quale viene preso in giro, perché dopo averlo usato per
vari anni lo lascia.
Ha raccolto abbastanza materiale umano per poter scrivere, il suo primo testo, pubblicato con lo
pseudonimo di Jonson Smith, si intitola originariamente “a girl of the streets”, poi cambia in
“Maggie, a girl of the streets: a story of New York” del 1883. Chiamandola Maggie é come se
stabilisse un rapporto più intimo con il personaggio. Il sottotitolo - anche se è una storia in
particolare, è comunque una storia di New York perché era una situazione comune nella città.
New York vede parecchi casi come quello di Maggie. È un fallimento totale, lo pubblica a sue
spese e viene attaccato perché considerato osceno e improponibile della morale. É un romanzo
incentrato non solo su una donna, ma su una prostituta, quindi contro la morale. In più con il
sottotitolo vuole smascherare una società che non vuole essere smascherata. Una delle frasi che
piu fanno venire rabbia nel nale è quando muore Maggie e la madre dice “adesso la perdono”
perché avrebbe potuto farlo prima, e fa capire come la società predica grandi valori ma in pratica
non le mette in atto. È naturalista perché non importa cosa faccia maggie per emanciparsi da una
famiglia disfunzionale, è destinata a seguire i passi del padre e della madre, subendo
l’ubriachezza e la violenza da parte di altri.
Continua a lavorare come giornalista e pubblica un anno dopo un’altra storia che ha un successo
enorme “the red badge of courage”, ambientato durante la guerra civile. Tutti gli anni passati nel
collegio militare gli servono per creare questo testo per parlare della guerra civile che lui non
aveva nemmeno vissuto. A crane non interessa descrivere la guerra, gli interessa indagare quello
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che la storia non registra, e quindi ciò che i soldati pensavano quando andavano in guerra, si
interessa alla psicologia della paura. Chi andava in battaglia aveva paura come tutti, l’aspetto
umano della battaglia, qualcosa che nessuno prima di lui aveva messo in rilievo. Si so erma sulla
natura, ci sono moltissime descrizioni naturalistiche perché vuole far capire che nella guerra non
c’è un disegno divino, una predestinazione, eroismo e tutto ciò che circonda l’uomo continua a
fare quello che faceva prima a prescindere se l’uomo sia vivo o morto. Quella comunione nella
natura del trascendentalismo qui non c’è più. Vuole far vedere come l’uomo moderno sia
completamente solo. Si interrompe tutto quello che era stato predicato nel trascendentalismo, la
natura é assolutamente indi erente l’uomo è solo in un universo dove se c’è un dio, questo non si
cura di lui. Vuole descrivere la psicologia della paura, interessava vedere come una persona
normale, come un ragazzino, reagisca ad una guerra presentata come qualcosa di meraviglioso
scoprendo che non è così.

28/11
Nell’ultima parte della sua vita Crane diventa famoso come reporter, scriveva articoli giornalistici
(sua seconda professione con cui riusciva a mantenersi) e in queste sue pellegrinazioni per trovare
le notizie perché è reporter d’inchiesta va in Europa. Documenta il con itto greco-turco, riuscendo
a coronare il primo sogno della sua vita, ovvero avere un cane. Durante una battaglia tra i proiettili,
granate, soldati vede un cane e cerca di salvarlo, portandolo al sicuro. Quel cane lo
accompagnerà per il resto della sua vita, prendendo il nome di velestino, nome del luogo in cui lo
ha trovato. Crane viene inviato ad esplorare Cuba ma non si porta il cane per non esporlo a
pericoli, mentre lui si trovava nella nave “commodor” questa ad un certo punto a onda,
probabilmente qualcuno aveva messo una bomba su quella nave per fare in modo che lui non
potesse osservare ciò che stava succedendo. Si trova su una scialuppa di salvataggio bucata,
quindi prova ad andare a nuoto e dopo ore arriva alla riva, riuscendo a salvarsi. Qui lo raccoglie e
lo aiuta una donna proprietaria dell’albergo dove lui aveva soggiornato prima di imbarcarsi,
l’albergo si chiamava “the dream”, utilizzato non solo per dormire, e questa signora gestiva
l’albergo e le sue attività. Lo porta in albergo e si innamorano, lei diventa la sua compagna per ciò
che gli resta da vivere, seguendolo nelle sue ultime spedizioni per curarsi. Muore in Europa in una
clinica nella foresta nera in cui era andato per curarsi. Anche dal naufragio Crane scrive un
racconto intitolato “the open boat”, quindi pur nel pessimismo dei suoi testi, la desolazione dei
paesaggi umani e urbani che descrive, si vede in Crane un erede del trascendentalismo perché fa
di tutto quello che gli succede un’opportunità, una scon tta non è mai una scon tta perché tira
sempre fuori qualcosa di buono.

Theodore Dreiser (1871 - 1945) - autore naturalista, il primo autore cattolico visto no ad ora.
Viene da una famiglia tedesca, dodicesimo glio e vive un’infanzia e adolescenza normale.
Quando diventa adulto intraprende la professione di giornalista e di scrittore; come giornalista non
solo fa interviste a uomini importanti del periodo, ma anche degli articoli critici di autori del
passato, ad esempio ne scrive uno su Hawthorne e howells. Quando si sposa il rapporto con la
moglie é con ittuale, non perché lei fosse strana, ma perché lui appena sposato comincia a
nutrire una fascinazione per altre donne. Queste donne diventano progressivamente più giovani
mano mano che lui invecchiava, l’ultima goccia che porta la moglie a lasciarlo é quando lui si
mette con la glia di alcuni loro amici che avevano visto crescere, aveva 16 anni e va anche a
vivere con lei. Non divorziano ma non vivono più insieme. Dreiser rappresenta il volto più
smaliziato e crudo e crudele dell’America: secondo Dreiser l’idea che se si è buoni si viene
premiati e se si è cattivi si viene puntiti è un’idea che non porta nessuna conseguenza nella realtà,
nel reale accade che ci è più smaliziato, forte e furbo é la persona che risulta vincente, della sua
vita interiore non se ne cura. I suoi romanzi ri ettono questo senso di disincanto nei confronti del
reale, ma anche un po’ di disillusione perché tutto ciò che è stato il valore con cui si cresce,
ovvero che ci si deve sempre comportare bene. Descrive eroi che non sono veramente eroi, sono
persone senza scrupoli e che per questo ottengono quello che vogliono, è come se nel mondo
non ci fosse una morale. Il desiderio di Dreiser di rappresentare la realtà si traduce nella creazione
di un mondo dove il più furbo vince, il più ricco si compra l’a etto delle persone e chi è destinato
a soccombere sono quelle persone che vivono con ideali che non coltiva più nessuno.
“Sister carrie” (1900) - intitolando il romanzo “sister carrie” è come se volesse avvicinare ciò che
accade alla nostra esperienza, quello che succede a lei potrebbe succedere ad una persona che
conosciamo e con cui siamo in intimità. Descrive la protagonista tramite gli oggetti, questo perché
non gli interessa l’interiorità ma a carrie interessa la materialità, gli oggetti, è sempre associata alle
cose che vorrebbe avere. Durante tutta la storia non si fa nemmeno un problema morale, lei si
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serve delle persone che la circondano solo per raggiungere i propri obiettivi e ottenere quello che
voleva. Il romanzo si termina con lei che ha ottenuto tutto quello che voleva ma non è felice
perché l’ha ottenuto non lavorando e mettendoci passione, ma usando gli altri senza farsi
scrupoli.
“An american tragedy” (1925) - qui c’è una morale. La scrittura di Dreiser si fa piano piano più
morale; una tragedia americana vuole dire che non si tratta di un caso isolato, ma descrive un
qualcosa che non è un unicum successo solo al protagonista. Questo romanzo nasce da una
ri essione che fa Dreiser su un comportamento che assumiamo anche noi, ovvero inventare delle
storie per a rontare un qualcosa che ci fa stare male, crediamo una giusti cazione che ci
consenta di accettare quello che stiamo vivendo. Dreiser era a ascinato dall’autoinganno, come
noi ci raccontiamo delle balle alle quali alla ne crediamo veramente. Si appassiona al caso di
cronaca di chester gillette, un uomo che aveva ucciso la moglie e si era sempre dichiarato
innocente nonostante ci fossero tutte le prove, alla ne venne mandato uguale sulla sedia
elettrica, ma questo aspetto del raccontare e il potere del racconto che alla ne travolge e
sconvolge la realtà aveva appassionato Dreiser, che quindi traendo spunto da questa storia si
inventa una storia di autoinganno, ovvero ana americana tragedy. Clyde Gri th è il protagonista,
un ragazzo che per guadagnare qualcosa la sera lavora in un albergo alla reception, quando lui
aveva il turno dato che non c’era nessuno faceva venire glia mici pppure lasciava il posto di lavoro
per uscire con loro facendosi dei giri in macchina. In una di queste uscite dove avevano bevuto,
uccidono un bambino, e presi dalla paura non si fermano nemmeno. Clyde si sposta poi a New
York dove va a lavorare in fabbrica.
Rispetto a sister carrie, an american tragedy ci o re la contrompsrte maschile di sister carrie
perché fanno qualsiasi cosa per ottenere quello che vogliono, ma la di erenza sta nella punizione
riservata a a Clyde che sister carrie non ha perché la fa franca, anche se è colpa sua se
hartswood si suicida perché lo ha mandato sul lastrico. Clyde poco prima di essere giustiziato
confessa e si pente, ma non si sa se sia un pentimento autentico, ma è interessante come
rispetto al primo romanzo qui ci sia un’evoluzione più morale dei protagonisti, nonchè una
partecipazione maggiore dei lettori: alla morte di hartswood una parte di noi pensa che gli sta
bene perché aveva lasciato la moglie e la famiglia per stare con sister carrie, mentre Roberta è
completamente una vittima delle circostanze. Questa è un’evoluzione di Dreiser che coincide con
l’ultima parte della sua vita in cui abbraccia delle cause sociali importanti: la causa di sacco e
vanzetti e quella di Emma goldman, per far capire che lui si rivolge in modo empatico nei confronti
di chi si trova ai margini della società.
Sacco e vanzetti erano stati immigrati accusati di aver ucciso una guardia, cosa che non avevano
fatto, ma appartenendo a circoli anarchici vennero incolpati ingiustamente in quanto considerati
scomodi, nonostante tutti sapessero che non erano realmente responsabili. Sono due martiri
dell’emigrazione italiana.
Emma goldman è un immigrata della Lituania che tra le cause che decide di promuovere c’è
l’aborto per le donne, sosteneva che le donne debbano essere in grado di scegliere se avere o
non avere gli, scegliere di tenere o non tenere il bambino una volta incinte. Sosteneva anche che
donne e uomini se sono omosessuali debbano vivere liberamente la loro sessualità arrivano
persino a sposarsi. Emma goldman era una persona scomoda in America perché metteva delle
idee che non corrispondevano al sentire comune in un America da radici puritane. Alla ne viene
espulsa dagli Stati Uniti perché considerata troppo sovversiva e anarchica. In questo periodo la
parola “anarchico” viene usata come etichetta per chi doveva essere perseguitato. Dreiser si
pronuncia pubblicamente a suo favore e anche a favore di sacco e vanzetti, si fa paladino dei
deboli, degli oppressi e che portavano idee troppo nuoce e illuminate per quei tempi.

4/12
Romanzi naturalisti - mentre il realismo è morale, il naturalismo non lo è perché paradossalmente
ri ette di più la realtà. Non interessa il riscatto, i personaggi restano uguali dall’inizio alla ne.

Mark Twain (1835 - 1910) - realista. È diverso da quello che era la letteratura dell’infanzia di quel
periodo: i bambini no all’800 erano considerati adulti in miniatura, nella letteratura dell’infanzia si
promuoveva questa idea di bambino, ragionava e sceglieva da adulto il bene. L’innovazione che
lui apporta alla letteratura dell’infanzia è il fatto di restituire la realtà al bambino, quelli presenti nei
suoi romanzi sono bambini che si comportano da bambini veri, non più delle gure di adulto in
miniatura.
Si chiama in realtà Samuel, proviene da una famiglia del Missouri nella città di Hannibal che aveva
una vocazione schiavista perché è al sud. La sua infanzia è caratterizzata dal lutto perché di 6
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fratelli ne sopravvivono tre, ma lui dimostra di avere un ingegno vivace, di riuscire ad inventare
storie e di voler diventare o reporter o scrittore. Il padre muore quando lui aveva 6 anni, per
questo inizia a lavorare. Studia di notte, le biblioteche erano aperte anche di notte, non ha
un’istruzione formale ma legge tutto, anche scienza. decide di studiare per diventare capitano di
un battello a vapore, e convince il fratello a fare lo stesso. Il nome mark twain vuol dire “segna due
tese” ovvero la distanza di sicurezza per non schiantarsi con i battelli. Il giorno dell’esame nale
per l’abilitazione mark fa la sua prova e aspetta il fratello, ma il battello dove si trovava il fratello
esplode, uccidendolo, cosa che gli provoca un profondo senso di colpa per averlo trascinato li, e
da questo momento cambia nome per segnare questo momento drammatico della sua vita.
Capisce che non riuscirà a governare un battello a vapore perché gli torna in mente il fratello, e in
questo momento della sua vita comincia a fare il reporter anche in Europa, e in più partecipa alla
corsa all’oro, comincia a setacciare vari umi senza trovare nulla. A questo punto decide di
dedicarsi solo alla scrittura, inizia a viaggiare per tutti gli Stati Uniti sempre studiando di notte che
non abbandonò mai. In uno dei suoi viaggi lo mandano in Europa per documentare le tensioni tra
Turchia e Grecia, prende un treno e inizia a fare conversazione con la persona che aveva davanti,
ad un certo punto apre il portafogli e gli cade la foto di una donna della quale mark Twain si
innamora istantaneamente. Chiede al ragazzo chi fosse e lui risponde che era la sorella, e riesce
ad incontrare questa sorella, Olivia. All’inizio va malissimo, lei era femminista, abolizionista,
indipendente e lui essendo del sud era abituato ad un asimettria di genere. Per questo lui la segue
senza farsi vedere, voleva vedere cosa le piaceva, dove andava, per inventarsi una persona da
essere così lei si sarebbe innamorata di lui. Questi sono gli anni in cui le donne si battono per i
propri diritti, e piano piano lui si convince che queste cause sono giuste, era maschilista per
ignoranza perché tutti nella sua famiglia erano così, ma conoscere un modello diverso amplia le
sue vedute e comincia ad appassionarsi al femminismo e alla condizione degli schiavi. A seguito
di ciò Olivia lo riconsidera e poi si sposano, ma i loro gli muoiono quasi tutti in circostanze
tragiche. In più, anche quando diventa ricco perché i suoi testi hanno successo, muore in povertà
perché investe tutto in imprese sbagliate. Investe in un giornale che fallisce e anche in un progetto
di una macchina da scrivere che funzionava sotto dettatura, ma non si concretizza.
“The adventures of Tom Sawyer” (65-66) - i bambini venivano ritratti nei romanzi in contesti felici,
mentre Tom sawyer nasce con delle di coltà oggettive, vive della carità della zia. Essendo
realista, ci deve essere una sorta di riscatto da parte del personaggio che vediamo sin dalle prime
battute. Tom sawyer interpreta lo spirito imprenditoriale americano del periodo secondo il quale in
qualsiasi cosa si può sempre vedere una possibilità, anche in una cosa peggiore come una
punizione. Dipinge la staccionata e i suoi compagni quando passano vogliono dipingerla anche
loro, non solo se la fa dipingere da altri ma ci guadagna pure dai suoi compagni. Il messaggio
morale è che da ogni circostanza, anche quella più cupa, c’è sempre il modo di trasformare il
negativo in positivo. Essendo un romanzo realista ci deve essere la scelta etica, in questo caso in
più di un punto del romanzo. Ci sono buoni e cattivi, e qui il cattivo é un nativo, Injun joe, modo in
cui i nativi americani pronunciavano la parola Indian, importante quindi l’uso del local color.
Questo é uno stereotipo, ma nell’altro romanzo è molto più ra nato nelle de nizioni di buono e
cattivo. Qui il cattivo è il diverso. La scelta etica di Tom é in due punto: si trova di notte al cimitero
per seppellire il suo gatto e va con il suo amico huck, e vedono injun Joe commettere un omicidio
e lui li vede. La scelta più facile sarebbe fare nta di niente e scappare, ma la cosa morale da fare
è avvisare le forze dell’ordine, ma così facendo injun Joe lo avrebbe saputo. Tom denuncia
l’accaduto rischiando di essere ucciso o altro da injun Joe, ma non ri uta la responsabilità civile e
morale. L’altro punto di scelta é quando lui si trova con Becky ad esplorare una caverna, entrano
e sentono dei rumori. Anche qui c’è injun Joe che stavolta sta seppellendo un tesoro. A questo
punto c’è una frana e i due bambini escono da una piccola uscita ma injun Joe non riesce a
passare e un masso blocca l’uscita. Tom va a chiamare qualcuno per aiutarlo, tolgono i massi
dall’entrata ma injun Joe è morto e il tesoro viene dato a Tom come ricompensa per la sua azione
nobile che lo ha portato a non pensare al bene immediato ma a preservare e tutelare la moralità.
Non convince perché la virtù dovrebbe essere premio a se stessa, invece qui Tom riceve una
ricompensa, ma mark Twain sa che non può predicare la morale se questa non si traduce in
qualcosa di materiale, gli danno una ricompensa che in un universo morale non dovrebbe esistere
perché uno agisce nel bene perché è l’unica scelta, non per una ricompensa. Questo romanzo è
stato molto criticato da studiosi contemporanei perché quello che si vede nel testo a livello
linguistico è un uso di parole che sono un po’ un taboo, come la parola nigger, non contando che
all’epoca esisteva solo quella parola per de nire gli afroamericani.
“the adventures of huckleberry Finn” (84) - è il testo più empatico nei confronti degli
afroamericani. Tom divide i soldi con huck perché è morale che lui condivida i soldi. Huck è orfano
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e vive per strada, un piccolo vagabondo, che però si trova ad essere a liato da una vedova del
paese che decide di prendersi cura di lui. Questa gli impone cose che a lui non stanno bene e per
questo tenta la fuga, ma nché é minorenne non può prendere i soldi del tesoro. Ricompare il
padre che lo aveva abbandonato perché viene a sapere dei suoi soldi, la vedova non voleva
lasciarlo andare e quindi rapisce il glio. Il padre è un opportunista, rinchiude huck in una capanna
ma lui riesce ad uscire e si dà per morto. Prende del sangue di un animale morto e lo cosparge
ovunque intorno alla capanna e fa credere che si era trascinato ferito no alla sponda del ume
per poi caderci dentro. Huck incontra uno schiavo fuggitivo, Jim, e insieme intraprendono una
sorta di viaggio sul ume verso la libertà. Twain aggiunge il rapporto tra Jim e huck, Jim fa le veci
del padre di huck perché si prende cura di lui, lo protegge, lo cura e lo protegge anche
emotivamente. Vede che il vero padre di huck é morto e Jim lo protegge da quello che sarebbe
stato un trauma, fa n modo che huck non si avvicini a dove è morto il padre. Sovverte il rapporto
gerarchico tra bianco e nero, perché é il nero che gestisce la vita del bianco per il suo bene, fa
capire che la paternità è la maternità non sono valori che passano attraverso il sangue, tutto
questo è un discorso completamente nuovo perché la madre e il padre dovevano essere rispettati
a prescindere. Twain anticipa dei concetti di famiglia molto moderni, ed è funzionale alla società
perché ri ette una società in trasformazione.
È un romanzo per l’infanzia con lo scopo di far ri ettere la società su trasformazioni che non
necessariamente sono rivolte verso il bene: quando la società cambia non lo fa sempre verso il
bene, Twain è critico nei confronti di questo tipo di espansionismo americano, motivo per cui
scrive un opera che mette un suo contemporaneo in un epoca passata. “A Connecticut yankee in
king Arthur’s court”, attraverso questa proiezione temporale all’indietro vuole portare i suoi
contemporanei a ri ettere sull’innaturalita del processo di trasformazione e progressivo
armamento da parte degli americani, vuole far vedere quanti danni crea la scienza. Nel periodo
del dopoguerra civile l’uso delle armi viene quasi incoraggiato, non solo per l’espansione, ma
anche perché venivano smerciate. Twain si scaglia contro questa pratica attraverso questo testo.

5/12
Louisa May Alcott (1832 - 1888) - a etta da una malattia autoimmune, Lupus. glia di Bronson
alcott (inventore di Fruitlands) vive in questo ambiente molto ideale, ha avuto come maestri
personali sia Emerson che Thoreau dopo essersi trasferita con la famiglia a Concord, motivo per
cui viene educata al pensiero libero e autonomo, cosa che con le donne non si faceva perché
dovevano essere mogli e madri. Grazie al padre entra in contatto molto stretto con la realtà degli
afroamericani, il padre faceva parte della underground railrod, infatti anche la sua casa ne faceva
parte, e soprattutto dal 46 al 50 nella sua casa vengono ospitati tantissimi schiavi fuggitivi che
andavano alla porta del Canada e gli Stati del nord. Louisa entra in contatto con persone che
lottano per avere la loro libertà. Nel 1848, il 19 e 20 luglio a Seneca falls avviene un evento
importante al quale lei non partecipa ma aderisce intellettualmente al Seneca Falls Convention o
Conference: il primo convegno femminista in America. C’erano un centinaio di persone, di cui
anche alcuni uomini, tra cui afroamericani perché la causa degli afroamericani va di pari passo
con quella delle donne poiché entrambe sono categorie considerate fragili. Già esistevano nel 48
degli afroamericani liberi (quelli del nord) e durante la Seneca falls conference, capeggiata da due
gura di donna: Lucretia Mott e Elizabeth Cadystanton. Durante questo convoglio si dibatte sul
fatto che le donne fossero in una posizione subordinata e sul fatto che la dichiarazione
d’indipendenza fosse un falso, perché quando dice “all men are created equal” non é vero perche
tutte le minoranze non vengono trattate in modo eguale, ma anche perché non si faceva
menzione delle donne. Durante questo convegno viene emanata la “declaration of sentiments”
dove viene denunciata la situazione di subordinazione delle donne, non più “all men are created
equal”, ma “all men and women are created equal”. Non è la riscrittura della dichiarazione
d’indipendenza, ma vengono riciclate delle frasi di essa per parlare di uguaglianza tra uomini e
donne.
Lucretia Mott e Elizabeth Cadystanton - due intellettuali di provenienza diversa. L.M. era
calvinista, conservatrice e con tutto ciò si batte per i diritti delle donne. E.C. veniva da un
ambiente più liberale, emancipata. La di erenza tra le due sta nei diritti politici: entrambe
sostenevano che uomini e donne dovessero avere pari diritti civili e sociali, in più E.c. sosteneva
che le donne dovessero anche votare, cosa alla quale L.m. si opponeva perché non considerava
le donne abbastanza colte.
Louise may Alcott abbraccia la posizioni della Seneca falls conference. Non si è mai sposata
perché non ha mai voluto, e una donna che non aveva un marito doveva lavorare per mantenersi,
quindi non può partecipare alla conferenza perché sta lavorando. Lavora come badante,
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accompagnava persone disabili, donne nobili che non erano autonome negli spostamenti, e lei
preferisce lavorare un lavoro anche pesante piuttosto che dipendere da un uomo. Ha le sue
relazioni ma le vive liberamente senza necessità di vincolare se stessa a un uomo attraverso il
contratto matrimoniale.
Amava scrivere e si dilettava nella scrittura sin da giovanissima, ma abbiamo una duplicità di
opere: quelle che pubblica dal 1868, tra cui Little women, Good wives (piccole donne crescono in
italiano), little boys e Jo’s boys. 4 libri che lei scrive sulla famiglia March, che pubblica a suo nome
perché anche se sono dei testi in cui ci sono elementi di innovazione, sono comunque
socialmente accettabili in cui non c’è niente di veramente violatore.
Little women - 4 protagoniste femminili: meg, tutta casa e famiglia. Jo che è più trasgressiva,
vuole realizzarsi come scrittrice in cui si ri ette Louise. Beth, spirituale e Amy, più scaltra perche
alla ne si sposa il vicino di casa con i soldi, è la più viziata, una donna che riesce a procurare a
sé stessa una posizione sociale tramite la scelta del marito. Sono quattro tipologie di donne
diverse. Elementi di violazione sono presenti in Meg, quella più convenzionale, che ci viene
presentata come insoddisfatta della propria vita. Non è contenta, come a voler dire a lettori e
lettrici che nonostante questo sia il cammino prestabilito, non porta alla felicità e all’auto
realizzazione. Jo è trasgressiva ma no ad un certo punto perché alla ne anche lei si sposa e il
suo sogno di diventare scrittrice viene cambiato nel diventare insegnante, e non è la stessa cosa
perché in Jo’s boys il rapporto che lei ha con i suoi alunni é un rapporto di carattere materno,
come se fosse una grande madre chioccia. Beth muore perché se si è troppo perfetti si muore, la
perfezione non è umana, mentre Amy è una arrampicatrice sociale, non è realmente innamorata
del vicino di casa, ma è comodo perché è ricco e può aiutarla a vivere in modo dignitoso. È
l’esempio di donna che sfrutta anche la propria bellezza per raggiungere la posizione sociale
desiderata. Quindi, pur nella convenzionalità di questa trama dove le donne sono sempre donne,
ci sono degli elementi trasgressivi. Questa é la produzione che alla stessa Louise may alcott non
piaceva, ma che scrive perché il mercato dettava determinate regole, certa che con opere di
questo tipo avrebbe guadagnato per mantenersi senza doversi sposare.
La sua vera produzione che amava la scrive sotto lo pseudonimo di A. M. Barnard, ed è una
produzione venuta fuori in tempi relativamente recenti. La prima volta che é stato pubblicato “a
long fatal love chase” fu nel 1995, nonostante fu scritto anche prima di piccole donne.
“Behind the mask” - denuncia contro la maschera indossata dalle donne, quella della moglie
perfetta, glia a ettuosa, mamma ideale, sorella amorevole. Questa per Louise è una maschera,
non perché non ci siano questi valori, ma perché magari non sono gli unici valori o non sono così
importanti nella vita di una persona. Ri ette anche su un’altra maschera che indossano le donne,
chi più chi meno, ovvero il trucco, attraverso il quale una persona si trasforma. All’epoca di L.M.A
la cosmetica orisce in modo incredibile, l’espressione “avere una bella/brutta cera” viene dal
fatto che le donne usavano la cera delle candele in faccia per modellarsi il viso. Avere una brutta
cera faceva riferimento al fatto che la cera a ne giornata si scioglieva. LA scrittrice ironizza su
questo in behind the mask dove la protagonista cerca un uomo per farsi sposare ngendo di
avere 18 anni quando in realtà ne ha più di 40, grazie all’aiuto di accorgimenti cosmetici. Ironizza
su questa costruzione della femminilità ridicolizzando la protagonista che poi, una volta scoperta,
non esita ad uccidere pur di preservare il suo segreto. La donna assassina é rivoluzionaria perché
all’epoca si pensava che le donne non potessero uccidere, di natura erano angeli, ma la
letteratura vuole scardinare questo stereotipo femminile, facendo capire ai lettori che
bello=buono, donna=innocente, non è necessariamente vero.
“A long fatal love chase” sottotitolo “the modern Mephistopheles” - isoletta a largo della Scozia
dove vive in una dimora costosa una giovane di 18 anni con il nonno. La ragazza chiede al nonno
di poter vedere altre persone ma il nonno nega, e questo isolamento rimanda a “rapaccini’s
daughter” di Hawthorne, il nonno vuole preservare la purezza della ragazza, è il vero angelo del
focolare domestico. Fin da subito l’autrice fa capire che l’angelo del fono l’arte non esiste, perché
la ragazza sogna di poter incontrare un giovane con il quale scappare dall’isola. Dice che
venderebbe la sua anima al diavolo pur di avere un anno di vita normale in un contesto civile, e
appena nisce di dire questa frase alla porta suona il campanello e appare Phillip Tempest,
corrispondente a tutti i desideri della protagonista, e tra i due nasce una simpatia tra i due. Lui le
chiede di fuggire insieme e lei subito accetta, il che é assurdo, salgono sullo yacht di lui chiamato
Circe e per un anno viaggiano per tutto il mediterraneo, si sposano, lei è innamoratissima ma lui
ogni tanto sparisce e poi torna dopo qualche settimana. Una volta decide di seguirlo (altro
elemento di violazione, sovverte i ruoli perché è la donna ad essere gelosa) e scopre che lui è
sposato con gli, ciò signi ca che lei è l’amante e che il suo matrimonio non è valido, quindi si era
concessa fuori dal matrimonio. La moglie di Phillip accetta passivamente i suoi tradimenti e sta
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zitta perché aveva bisogno di qualcuno che mantenesse lei e i suoi gli. È tutta una critica al
sistema matrimoniale. La ragazza scappa e viene rincorsa da Phillip, lei cerca di cambiare vita e
nome, ma tutto il romanzo si snoda in questo inseguimento di tempest nei confronti della donna
che lui ha tradito ma che vuole possedere, non accettando il fatto di essere stato lasciato, ed è un
testo drammaticamente attuale. Lei va in un convento, lui la segue anche lì ma nel convento lei si
innamora del prete cattolico e lei passa da essere la vittima ad essere tentatrice perché ci prova
con il prete. Ad un certo punto lei per uscire da questa situazione vuole tornare a casa, ma ha
tempest alle calcagna e il prete che vuole aiutarla. Tempest vuole uccidere padre Ignazio, ma
passa sopra con lo yacht alla barca in cui c’era lei pensando ci fosse il prete, quindi lui che voleva
uccidere il prete in realtà uccide lei. Padre Ignazio arrivato all’ isoletta si rende conto che lei è
morta e porta il cadavere al nonno, subito dopo al campanello arriva Phillip ma quando vede il
corpo di lei tira fuori il pugnale e si uccide sul corpo di lei. Questa è l’autentica produzione
dell’autrice che ci fa vedere donne violatrici, che sono in grado di fare errori pur di vivere, è come
se volesse scuotere la società facendo ri ettere sul ruolo delle donne, sulla loro capacità d’azione.
Vuole dire che tragedie assurde come queste succedono se privi alle donne la loro libertà, se gli si
viene garantita la libertà di vivere tutto questo non accade.

Silas weir Mitchell - un medico oltre ad essere uno scrittore. Voleva curare una malattia che
caratterizzava secondo l’opinione pubblica l’America della seconda metà dell’800: la nevrastenia,
una non conformità alle prerogative di genere. Le prerogative di genere dell’epoca per i maschi
erano: amare sparare, andare a cavallo, governare la mandria, essere muscolosi, avere il desiderio
di andare in battaglia. Le donne: l’educazione femminile doveva interrompersi con la pubertà, la
medicina sosteneva che il corpo umano, soprattutto femminile, fosse dotato di una quantità
limitata d’energia, ed arrivati ad una certa età si doveva smettere di studiare perché tutti l’energia
si doveva concentrare sull’ utero per diventare madri. Il dr. Mitchell elabora la “rest cure”, che
nasce prima per gli uomini e poi per le donne nel periodo della guerra civile, per curare quelli che
non erano andati a combattere o quelli che ne avevano paura. Per gli uomini consisteva nel legare
il paziente al letto, non potendo fare nulla e morti candolo, collegando ai loro arti degli elettrodi in
modo da controllarli. Mitchell si rende conto che diventa più importante curare le donne perché
dovevano fare gli. Le donne che non volevano sposarsi e avere gli come obiettivo primario
erano sottoposte alla rest cure, dove si facevano regredire forzatamente ad uno stadio quasi
infantile, perché prima erano nutrite solo con il latte e venivano “svezzate” e venivano fatte
mangiare e ingrassare perche molte donne aull’epoca come protesta non mangiavano. Venivano
ricondotte ad uno stato di femminilità normativa, e le donne erano sottoposte a questi trattamenti
violatori no a 6 settimane, alla ne delle quali le donne uscivano dicendo di essere “guarite”, ma
tante una volta tornate a casa si suicidavano, come successe alla glia di William Dean Howells.

6/12
Fine 800 - grandi migrazioni negli Stati Uniti, le famiglie italiane e irlandesi avevano molti gli ed
erano cattolici e si aveva paura che l’America potesse snaturarsi per via della presenza massiccia
di tanti immigrati, sarebbe nito il WASP. Si voleva costringere le donne americane ad essere
conformi all’aspettativa di produrre tanti gli come le famiglie puritani. Rest cure di S. Weir
Mitchell - le donne erano isolate, private del controllo sul proprio corpo, non potevano fare nulla.
Questo trattamento avrebbe dovuto riportare le donne alla condizione di poter procreare, le donne
intellettuali mostravano il loro disappunto verso le regole della società smettendo di mangiare e di
conseguenza non avevano il ciclo, non potevano fare gli. Il saggio che spiega tutto questo è del
77 in cui mitchell riporta testimonianze di donne rimaste contente del trattamento intitolato “fat
and blood”. Mitchell voleva arrivare a manipolare le donne attraverso il loro unico strumento per
viaggiare almeno con la mente, la lettura. Oltre ad essere un medico consultato dai mariti, era
anche uno scrittore di romanzi, ne scrive più di 20 tutti uguali. C’era sempre un’eroina positiva e
una negativa, in cui quella positività era la “true woman”, in carne e sicamente con i tratti
dell’angelo del focolare domestico, intellettualmente innocente. Il personaggio negativo è la
donna intellettuale, presentata come magrissima, capelli neri, scura di occhi e di pelle ed è
cattiva, perversa. La donna che vuole leggere è sempre una donna immorale, manipolatrice e che
simula la malattia. Viene chiamata “malingerer” ovvero qualcuno che è in salute ma fa nta di
stare male. L’idea è che questa cattiveria della donna intellettuale è come una malattia che si
trasmette. Dove Mitchell non arrivava con la medicina, arrivava con la letteratura ad indottrinare le
donne.
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Charlotte perkins gillman (1860 - 1935) - una delle prime femministe. È innovativa per il modo in
cui conclude la sua vita. Era malata di cancro terminale, sapeva che sarebbe morta so rendo e
facendo so rire chi le stava vicino. Per questo pone ne alla sua vita scrivendo “ho scelto il
cloroformio al cancro”. È una donna che ha vissuto consapevolmente e fatto delle scelte ardite.
Seconda di due gli, ha un fratello di 14 mesi più grande di lei. Sono solo due perché alla madre
viene diagnosticata una patologia che avrebbe reso pericolosa un’altra gravidanza, e il marito la
lascia per questo. Si risposa avendo altri gli, incurante del trauma che crea nella moglie e nei gli
del suo primo matrimonio che non vede quasi mai, solo qualche volta gli mandava dei libri. La
madre vuole addestrare i suoi gli a non avere bisogno di a etto, convinta che li avrebbe resi più
forti. Di notte quando pensava che i gli stessero dormendo li coccolava, ma charlotte tante volte
faceva solo nta di dormire perché non vedeva l’ora che arrivasse quel momento.
“The living of charlotte perkins gillman” - sceglie the living invece di the life perché life è un
termine statico, passivo, oggettivo. Living da l’idea di un’azione, del fatto che tu stai ri utando di
vivere la tua vita secondo regole che non sono le tue. Nella sua biogra a spiega anche il motivo
del suo suicidio, è una scelta pensata e ponderata così come tutte le scelte della sua vita. Era
sostenitrice dell’uguaglianza tra uomo e donna, dice che non si può parlare di cervello maschile e
femminile perché sono identici, ma a causa di questa esperienza di vita segue tutte le tappe di
una ragazza del periodo. Si sposa un uomo dal quale dopo un anno ha una glia, Catherine,
quando lei aveva 18 anni. Dopo la nascita della glia charlotte va in depressione perché si sente
inadeguata, e il marito la manda da Mitchell sottoponendola alla rest cure. Resiste qualche
settimana, ma il marito al fatto di non poter avere sue notizie si ribella, e quando la va a trovare la
trova in uno stato catatonico, decide di riprendersi la moglie. Lei si riprende, scrive un racconto su
questa esperienza che manda anche al padre di william dean howells che aveva perso una glia a
causa di questa cura. Tornata a casa è onesta con il marito, gli dice che non l’ha mai amato
veramente ma si era sposata e aveva fatto un glio perché era quello che facevano tutti. Il marito
la capisce perché l’amava, si lasciano e lei trova una nuova compagna per il marito che poteva
essere una buona madre per sua glia e per un lungo periodo di tempo fa una vita
completamente diversa rispetto alle donne dell’epoca. Viaggia, si unisce a movimenti femministi e
della classe operaia e tutti coloro che vivevano in una posizione subordinata, la scrittura per lei
diventa lo strumento con cui riesce ad elaborare tutti quei traumi che fanno parte della vita di tutti,
ha una nalità catartica, la aiuta a superare le di coltà della sua vita. Comincia a ri ettere su
come poter riformare la società contemporanea, sul ruolo delle donne e scrive negli anni 80-90 un
testo intitolato “women and economics”, titolo provocatorio perché non si pensava che le donne
e l’economia potessero stare nella stessa frase. Ri ette in modo attivo sulla condizione di
privazione economica di cui sono vittime le donne, problemi ancora oggi presenti nella nostra
società. Per descrivere questa condizione e farla capire alle donne stesse fa un esempio: in
natura, ad esempio nei leoni, sono le leonesse che vanno più a caccia perché non dipende dal
leone, è autonoma e indipendente. La donna è come mucca in una stalla che non conosce
nessuna altra vita, ma non è una vita naturale. Voleva dimostrare l’innaturalità della costruzione
della femminilità, paragonando la donna ad un animale da stalla che non ha mai conosciuto la
libertà. Oltre a questo ri ette sulla costruzione di genere nell’infanzia, noi siamo condizionati da
chi ci educa e dalla realtà esterna ad essere in un determinato modo, bambini e bambine
dovrebbero essere vestiti come vogliono e possibilmente comodo per permettergli di giocare. In
questo testo “concerning hildren” dice che l’uso creativo della realtà esterna é fondamentale
perché il bambino deve essere libero di usare gli oggetti per giocare come vuole, voleva
scardinare questi binari prestabiliti di genere.
Scrive un altro trattato sulla casa, ri ette su un sistema che permettesse alle donne di lavorare e
di conservare il loro ruolo di madri e di mogli, in cui veniva assunta una persona che faceva le
pulizie e cucinava per tutto il condominio lasciando il tempo alle mogli per stare con i gli e
dedicare tempo a se stesse. Quando la glia di charlotte ha 14 anni riprende il rapporto con lei,
quasi un rapporto di amicizia, anche il ruolo di madre lei lo reinterpreta perché la madre può
essere la persona che ti è accanto nei momenti di cili della vita come farebbe un migliore amico.
Si innamora poi di un cugino distante, che di conglomerato faceva ofton, con cui mette al mondo
una casa editrice che chiamano “charlton” che pubblicava una rivista intitolata “the fore runner”
dove pubblicavano i loro scritti, anticipando quelle che sarebbero state teorie pedagogiche
rivoluzionare. Scelgono una copertina signi cativa dove la famiglia è un’intreccio di persone che si
sostengono dove entrambi i genitori sostengono il bambino, non solo la madre. Questa rivista non
dura molto, ma vive abbastanza per consentire a charlotte per dare di usione a molte delle sue
teorie pedagogiche.
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Inizia a scrivere una trilogia intorno al 1900 e la sviluppa nell’arco di parecchi anni. Il primo libro è
“moving the mountain” 1911, “herland” 15 e “with her in our land” 32, sono utopici-distopici. Il
primo è ambientato in un futuro prossimo, una persona si perde nell’himalaya e viene ritrovata, e
quando rientra nella società americana gli sembra di stare in un utopia, un mondo perfetto. Il
periodo in cui scrive l’autrice è quello in cui vengono fatti i primi esperimenti di eugenetica, ovvero
selezionare le persone che hanno la possibilità di riprodursi per il bene della specie, privando della
possibilità di riprodursi persone che non erano considerate adatte. Nei casi peggiori in questo
libro c’era anche l’eliminazione della persona, l’autrice descrive questo futuro che da un lato è
bello ma dall’altro fa paura, è un futuro che lei pensa sia prossimo, anticipando quello che
successe con Hitler e il nazismo perché i primi campi di concentramento vennero creati per
persone con disabilità sica o mentale.
Secondo romanzo - la persona protagonista del primo, insieme ad altri uomini, va su un isola
rimasta isolata per centinaia di anni dove c’erano solo donne, dove andavano avanti con una
forma di riproduzione asessuata, non esistevano le guerre, erano tutte vegetariane, tutte le
bambine erano glie di tutte perche erano accudite dalla comunità. In questo universo perfetto
arrivano gli uomini che portano la violenza perché non accettano che le donne non se li lano e
vengono imprigionati, ma una si innamora di uno di questi uomini e decide di lasciare l’isola con
lui.
L’ultimo libro, la donna sempre vissuta in un mondo di donne si trova in un America osservando
quello che alle persone sembra normale perché l’hanno sempre vissuto. Serve alla scrittrice per
evidenziare tutte quelle asimmetrie che le donne avevano accettato, mentre lei che viene da un
mondo dove non ci sono di ormità di genere e censo si interroga su quello che vede. Lei decide
di tornare ad herland, ma il romanzo nisce con lei che torna incinta e nasce un bambino maschio
dopo per centinaia e centinaia di anni erano nate solo femmine.

11/12

12/12
Henry James é il trionfo del compromesso perché è così realista da capire che nelle situazioni
reali le persone non optano per il cambiamento perché implica sforzo e rischio, invece si
preferisce lasciarsi vivere e continuare a riprodurre cose tutte uguali. Le sue protagoniste non
prendono in mano la loro vita per cambiarla, james rappresenta il trionfo delle apparenze.

Edith wharton (62 -32) - fa parte del ritorno della may owe, vive i primi 4 anni della sua vita in
America ma 5/6 anni dopo si sposta in Europa con la famiglia e viaggia. Le donne all’epoca non
potevano studiare più di tanto, non viene incoraggiata nel farlo ma le viene dato libero accesso
alla biblioteca paterna. Legge letteratura e libri di chimica, ma non ha una grande istruzione
formale, il padre ha velleità da intellettuale ma la madre non è contenta che lui studi poesia e studi
violino perché non erano attività che portavano al guadagno, pensava solo al denaro. Nei
confronti di edith il rapporto non é sereno, edith era una bambina che faceva molte domande alle
quali la madre non rispondeva, é una donna castrante, e edith sviluppa un rapporto molto più
profondo con il padre, uniti dal desiderio di fare altro rispetto a quello che imponeva la madre.
I due fratelli maggiori di edith sono molto più grandi di lei, allo stesso tempo era coccolata e
aveva questo rapporto con ittuale con la madre. Nell’adolescenza visita nuovamente l’Europa che
aveva conosciuto da bambina seguendo il padre, che era malato, e quindi andava alla ricerca di
nuovi medici. Il francese diventa la sua seconda lingua, diventando praticamente bilingue. Il padre
muore e lei perde la gura genitoriale sulla quale lei faceva sempre a damento, ne rimane
devastata. L’anno successivo si sposa con un uomo molto più grande di lei amico dei fratelli, è
alla ricerca della gura paterna. Il marito Edward oltre a sposare una ragazzina perché lui aveva
più di 50 anni e lei nemmeno 20, con lei è tremendo: utilizza tutti i soldi di lei per mantenere le
amanti, comprando appartenenti e gioielli, e lei lo sapeva ma non lo lasciava per convenienza,
compromesso, voleva salvare le apparenze. Decide di tornare in Francia e intreccia una relazione
con Moyer Foyerton che la tradisce sia con uomini che con donne. In questo periodo di dedica
alla scrittura che utilizza come strumento per elaborare i traumi della sua vita, scrive dei testi che
la renderanno famosa.
Comincia con un trattato sull’arredamento, le piaceva arredare le case. I suoi romanzi le hanno
valso la fama, e il secondo “the age of innocente” le è valso il premio pulitzer nel 91. La scrittura
diventa un sostituto per la realtà.
“The House of mirth ” (1905) - “la casa della gioia”, il titolo deriva da un verso delle ecclesiaste “la
casa del saggio è la casa del dolore, la casa del folle è la casa della gioia”. È incentrato su Lily
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Bart che ha 29 anni ed è single, ma lei all’inizio del romanzo è quasi felice di esserlo perché ha
sempre detto di volersi sposare solo per amore. Alcune proposte di matrimonio le erano state
fatte ma le aveva ri utate perché non era innamorata. Questo la rende una donna trasgressiva che
non si identi ca nelle aspettative della società, si sente libera, vive da sola ed è orfana, ma ad un
certo punto fa una cosa che non avrebbe mai dovuto fare che rappresenta l’inizio della sua ne:
va a prendere il te a casa di un uomo. Il fatto che lei accetti l’invito di un uomo è una violazione
così grande delle regole sociali che inizia ad essere chiacchierata, e l’amica berta le propone di
andare in crociera con lei e il marito George, ma berta comincia a mandare in giro delle voci
secondo le quali lily e suo marito stavano avendo un a are così le persone avrebbero pensato che
si era portata in crociera l’amante. Per questo, la zia di lily non vuole più avere legami con lei e
non le dà più sostentamento economico, motivo per cui trova un lavoro da segretaria, ma ormai si
era fatta l’anomea di ragazza facile e quello che l’assume ci prova, lei ri uta e perde il lavoro. È
disperata e impotente nei confronti di una situazione in cui non può fare nulla, lei comincia a non
dormire, prende il cloralio per poter dormire e sviluppa una dipendenza, e quando dorme fa incubi
tremendi. Alla ne lei si trova completamente sola, il romanzo nisce con lei che poter dormire
prende una dose eccessiva di questo farmaco e mentre scivola nel sonno della morte, suona alla
porta di casa l’uomo del te che si era reso conto di amarla e voleva sposarla.
“The age of innocence” - è come se lei si fosse forti cata riuscendo a guardare con più disincanto
la sua società. Parla di una coppia di giovane, Archer Newland e May Welland, che stanno per
sposarsi e al matrimonio partecipa anche la contessa Olenska, cugina di May, che viene da sola
perché voleva mollare il marito, cosa che la rende diversa a May che sogna il matrimonio, vuole
bambini è una vita semplice. La olenska ha 30 anni, la sua è una bellezza consapevole di sé. Il
matrimonio viene consumato e Olenska rimane in America, vuole divorziare con il conte Olenski
ma la famiglia le dice di non farlo, cosa che fa comunque. La relazione tra Archer e Olenska
diventa sempre più stretta, sono amici ma diventano mano mano più intimi e si viene a costruire
questa relazione alle spalle di May che lo sa, ma non dice nulla perché aveva avuto quello che
voleva, ovvero il matrimonio. Olenska si fa sempre più esigente e il rapporto tra i due diventa
sempre più visibile, ma ad un certo punto Olenska dice che vuole tornare in Polonia. May
organizza una festa d’addio per lei, ma durante questa festa da un annuncio, ovvero che è incinta,
e capiamo che probabilmente Olenska aveva saputo prima della notizia e per questo motivo,
presa dal senso di colpa, aveva deciso di tornare in Polonia. Il romanzo si sposta a 26 anni dopo,
May é morta, il glio ha 25 anni, Olenska si trova a Parigi da sola e Archer è il glio decidono di
andare in vacanza a Parigi. Il glio dice al padre che May gli parlava sempre di Olenska e dice di
volerla andarla a trovare, e Archer quando arrivano da lei non sale a casa sua perché non vuole
rivederla, non vuole toccare la memoria di lei. Preferisce vivere nel ricordo di quello che forse
sarebbe potuto essere piuttosto che nel presente. I protagonisti della wharton non sono dei
vincenti, sono delle persone che preferiscono vivere di compromessi piuttosto che impegnarsi per
vivere la vita che vorrebbero veramente, sono scon tti.

Ethan Frome - tutto il romanzo è una manifestazione dell’incapacità dei protagonisti di esprime e
vivere quello che loro sentono, come se non volessero impegnarsi a migliorare perché questo
implica fatica. Ethan frome nasce da un fatto di cronaca, è un omaggio a Hawthorne. Nel 1904 nel
new England c’era stato un incidente in slitta uguale a quello di Ethan frome e Edith conosceva le
persone coinvolte nell’incidente. Fonti letterarie riconosciute: dice di aver attinto a Balzac e ai testi
sul rapporto amoroso disfunzionale di Robert Browning, che parla di rapporti asimmetrici, non
sereni tra uomo e donna. La fonte importante non riconosciuta è cime tempestose, perché anche
lì abbiamo la neve e questo amore contrastato tra Heathcli e catherine, un amore violatore che
va aldilà delle regole sociali. Il testo è anche un grande omaggio a Hawthorne per il nome Ethan,
che l’autrice prende dal racconto di Hawthorne “Ethan brand, ora a chapter of an abortive novel”,
un uomo che è alla ricerca del male più profondo e inconfessabile, del crimine più orrendo, la
perversione più porfonda, quindi a di paese in paese a cercare questo male che alla ne trova
dentro se stesso. Anche Il nome zeena viene dai romanzi di Hawthorne, il legame con lui è
fondamentale anche nella struttura cornice e testo (lettera scarlatta). È un romance, il narratore
dice che il suo testo non è una narrazione reale dei fatti ma è una vision derivante dall’unione di
tutte quelle narrazioni che aveva avuto di Ethan frome dalla gente del paese. La prima parte della
narrazione convince si chiude con una tripla la di puntini di sospensione perché vuole creare
quella che Hawthorne aveva de nito “a certain latitude” che permette a chi legge di proiettarsi
all’interno del testo, é un romanzo catartico.
La vera ragione per la quale E.F. È stato scritto si scopre nel 75 quando emergono delle lettere e
pagine di diario di Edith non destinate alla pubblicazione. Il padre muore quando lei ha 20 anni,
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l’anno dopo scrive “adesso posso innamorarmi”, Ethan frome è l’elaborazione di edith di quello
che in psicologia si chiama complesso di Elettra. Questo ci spiega perché Ethan frome é stato
composto in questo modo, in realtà il testo nasce come esercizio di francese nel 1907 con un
nale e nomi diversi, lo riscrive in inglese cambiandolo nel 1911, scrivere in francese questo testo
è come separarsi da quello che si sta dicendo e riscriverlo in inglese vuol dire scendere a patti
con pulsioni socialmente non accettabili, e nella versione inglese è come se si punisse per questi
sentimenti perché in zena c’è la madre, in matty c’è lei e in Ethan c’è il padre.
Parametri:
Tutti stanno male, stark eld è un luogo di morte, i rapporti tra le persone sono freddi, glaciali, la
malattia riguarda anche le gure femminili perché zeena è l’esempio di malingerer, donna che si
ngeva malata per sottrarsi a quelli che erano i suoi doveri e infatti non ha gli. L’unico interesse
che zeena ha é quello di trovare dei medici che la facciano stare meglio, e all’interno dell’opera si
parla di una batteria impiegata dalle donne per trovare la propria felicità.
Personaggi principali: de niti attraverso l’uso degli oggetti. Zeena quando non è presente in
scena ha sempre un sostituto, un gatto, che si mette sulla sua sedia a dondolo quando lei non
c’è, cerca di far cadere matty ed è il gatto che fa cadere il piatto. Gli oggetti sono lo specchio dei
personaggi, ad esempio la casa corrisponde a Ethan e viene presentata come mutilata. Il piatto
emblema della sterilità della coppia è di questa relazione extraconiugale, il gatto ricorda zeena, la
slitta ricorda l’atto sessuale che simbolicamente deve essere punito con la morte perché è un
amore illecito, come quello che Edith ha nei confronti del padre, è un romanzo profondamente
americano nel senso delle origini dell’America, nel peccato, infatti stark eld (luogo inventato) è in
Massachusetts, cuore dell’America puritana. A casa di Ethan nel giardino ci sono le tombe dei
suoi antenati che si chiamano come lui, come se non ci fosse una distanza tra chi è vivo e chi è
morto. Tutti i protagonisti di Ethan frome non sono capaci di vivere.
L’ambiguità domina tutto il romanzo, non siamo di fronte a dati che ci vengono ripostati ma una
ricostruzione (per questo è romance), è legato all’ambiguità c’è il tema del doppio. Il doppio più
devastante é quello alla ne del romanzo tra matty e zeena, perché ci rendiamo conto che di
queste due donne l’una è diventata il doppio dell’altra.

13/12
Kate chopin (1858 - 1904) - il contesto in cui vive e della sua scrittura é quello degli Stati del sud
creoli, ovvero cultura mista in cui si fondano elementi anche francesi, haitiani, africani… e lei vive
in questo miscuglio etnico e culturale che ritroviamo nei suoi testi, anche come local color perché
in alcune opere sono presenti termini creoli. Il padre muore quando aveva 5 anni e vive in un
ambiente femminile, con donne che si erano dovute inventare una vita anche dal punto di vista
economico, erano self-su cient. Da adolescente scrive un trattato sull’arte del irting, e si sposa
il signor chopen con cui fa 6 gli, ma dopo che muore le lascia un sacco di debiti. Per questo lei
vende quello che aveva, si dice che non poteva passare tutta la vita a piangere il marito e dopo la
morte di lui cerca consolazione. Va in depressione, va da un medico che le propone come cura
quella di scrivere, le suggerisce di mettere su carta le sue pulsioni, frustrazioni e una
combinazione di entrambe le cose. Comincia a scrivere racconti che la porteranno a scrivere “the
awakening”, che chiude un percorso di emancipazione femminile, rappresenta la summa di un
percorso che le donne hanno compiuto in America.
“Desiree’s baby” - desire è una ragazza bella adottata da una famiglia abbiente perché era stata
abbandonata. Viene istruita più delle donne del tempo e quando raggiunge la maturità si deve
sposare, vive una vita coniugale amorosa, lui è molto gentile con lei e lei è felice, rimane incinta
ma quando il bambino nasce è più scuro di come dovrebbe essere. Il marito invece di pensare
che la moglie potesse essere infedele dice che lei è “quadrun” ovvero che nel suo sangue ci fosse
un quarto di sangue africano, motivo per cui caccia desiree e il bambino che vanno nel Bayou,
una foresta della Louisiana, e scompare. Il racconto non nisce qui, il marito si sente ingannato e
in un momento di ira funesta trova una lettera e vede che è la gra a della madre. Sua madre
chiedeva scusa a suo padre per non avergli rivelato che lei era una quadrun, quindi era lui ad
esserlo e non desiree. È un racconto particolarmente crudo perché muoiono una donna e un
neonato, fa capire quanto la società sia pronta a giudicare dall’apparenza ed è una critica nei
confronti degli uomini che danno subito le colpe alle donne senza pensare che la responsabilità di
determinati errori potrebbero essere loro.
“The story of one hour” - matrimonio nato per inerzia, la protagonista è debole di cuore quindi
stanno aspettando per avere gli, il matrimonio è monotono. Il treno che l’uomo prendeva per
andare a lavoro deraglia e muoiono tutti i passeggeri, la moglie vive la sua giornata nella stanza:
cuce, ricama, attende il marito che ritorni e non sanno come dirle che il marito è morto data la sua
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condizione. Le donne della famiglia vanno da lei dicendole del marito, lei caccia tutti, si sente
urlare ma dopo si sentono delle esultanze. Esce dalla stanza consapevole di essersi liberata di
quel matrimonio che non aveva mai voluto, ma poi entra il marito che era vivo perché in realtà non
aveva preso il treno, e lei muore perché si ritrova di nuovo in quella vita noiosa dalla quale aveva
cercato di fuggire. Racconto estremamente ironico.
“A pair of silk stockings” - famiglia che campa con il lavoro del marito, anche qui matrimonio che
va avanti per inerzia, i giorni sono tutti uguali. Lei trova dei soldi ma invece di usarli per la famiglia
comincia a fare shopping per se stessa, tutto parte da un paio di calze di seta che non si era mai
potuta permettere. Dopo aver speso questi soldi torna a casa e non dice niente a nessuno, ma da
quel momento è più gentile con il marito e con i gli. È provocatorio il modo in cui scrive, é come
se la donna rivendicasse il suo amore proprio, vuole far capire in modo eclatante che le donne
sono prima di tutto degli esseri umani che hanno gli stessi desideri, velleità, passioni di qualsiasi
altra persona. La donna in quanto moglie e madre non nisce di essere un essere umano, non
deve vivere la sua esistenza imprigionate nei ruoli sociali.
“The storm” - anticipa “the awakening” che pubblica nello stesso anno. Uno dei protagonisti,
Alcee, torna all’interno di the awakening. La moglie sta a casa e il marito si porta il bambino a fare
la spesa, ad un certo punto vuole fare un regalo alla moglie, una scatola di gamberetti, convinto
che la moglie sarà felice di questo regalo. Nel frattempo fuori inizia una tempesta, e dato che ha il
bambino e non vuole che si ammali rimane un po’ nell’emporio aspettando che passi. La moglie a
casa aveva i panni stesi, quindi esce a ritirare i panni, e in mezzo alle lenzuola lei vede
all’orizzonte una gura a cavallo e vede che è Alcee, un suo antico amore di gioventù, lo invita ad
entrare e si intrattengono durante la tempesta. Finito tutto si salutano, il marito torna a casa con la
scatola di gamberetti e lei è felicissima, ma lo é per altri motivi, quindi il rapporto coniugale di lei e
di Alcee migliorano dopo questa parentesi tra loro due. Questo ci anticipa il tema del romanzo,
ovvero il risveglio. Per risveglio non si intende quello religioso di Edwards, ma un risveglio
spirituale e anche sico.

“The awakening” - “goodbye because i love you” le regole sociali sono ancora troppo ferree per
essere infrante.
Spazio e tempo: attenzione all’alternanza di spazi aperti e spazi chiusi. Nell’ambiente domestico
edna non trova mai la felicità, mentre lo spazio esterno corrisponde all’ampliamento delle
possibilità della donna. La storia si consuma nell’arco di 9 mesi, sia della gravidanza di Adele che
dell’auto gestazione di Edna, come se si rimettesse al mondo da sola nel momento in cui impara
a nuotare nell’acqua, come se lei fosse in questo grande grembo materno, momento da cui parte
la sua riformazione di sé. Inizialmente questo testo si chiamava “a solitary soul” perché il percorso
che fa edna é in solitudine, ed è importante che lei sia sola perché diventa più responsabile della
propria vita, ma lo chiama the awakening perché si so erma sull’idea del risveglio sico, artistico,
intellettuale. Provocatoriamente prende il termine awakening e lo fa diventare l’emblema della
crescita individuale di edna.
Personaggi femminili: Adele è lo stereotipo della true woman, descritta come una chioccia, una
gallina che ha intorno tutti i pulcini e li protegge. È sempre proiettata in una dimensione di
domesticità, anche sicamente incarna lo stereotipo della madre. Vive la sua vita solo in funzione
dei gli, mentre edna ci dice che darebbe la vita per i gli ma non rinuncerebbe mai a se stessa
per loro. Chopen ci dice che rinunciare a sé stessa non avrebbe mai fatto bene ai gli, invita la
donna a farsi una vita perché solo se è felice lei può rendere felici i gli.
Mademoiselle reiz, descritta come una donna che vive per la sua arte, suona il piano. La scrittrice
presenta una serie di paradigmi della femminilità, ovvero mother woman, donna emancipata,
donna che vive per l’arte. L’autrice invita le donne a non dover scegliere perché si può essere
tutte queste cose, vuole dire di ri utare di essere imprigionate in un unico ruolo, si deve essere
libere di scegliere e di contraddirsi.
Protagoniste secondarie: la vedova, non ha un nome, sempre triste. Le twins, due bambine che i
genitori hanno già deciso che dovranno diventare suore e le vestono sempre di bianco e celeste,
sono altri piccoli grandi stereotipi nei quali le donne possono rimanere intrappolate. Chopin vuole
farci veder questi stereotipi in cui anche le persone più intelligenti possono cadere, ci si deve
liberare da questi.
Personaggi maschili: leonce, per lui la moglie è una proprietà, non é nient’altro. Alcee ha un solo
scopo, lo stesso che aveva in the storm. Il medico è un essere umano che considera la donna un
altro essere umano, non la considera come una proprietà che deve essere gestita. Colonnello,
padre di edna, anche questo uno stereotipo, che ha gestito la sua vita famigliare come gestiva i
militari in caserma. Così come per i personaggi femminili, anche per quelli maschili ci sono gli
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stessi stereotipi, con la di erenza che non c’è veramente un personaggio maschile che sia libero,
mentre alla ne edna è libera, robert in realtà non lo è perché la lascia pur di non rovinarla
socialmente.
Importanza dell’arte e musica: é un testo sulla creatività, capacità generativa delle donne che non
si deve identi care sono col la capacità di procreare, chopin distingue la capacità creativa da
quella procreativa. Si può essere madri di un romanzo, di un dipinto, la creatività è importante ma
nel romanzo in un certo punto mademoiselle reiz fa girare edna, le guarda la schiena e le dice “se
ti vuoi liberare al di sopra delle convinzioni sociali devi avere le ali forti”, si deve lasciare in basso
tutto ciò che ti trascina sotto, bisogna volare in alto.
Uccelli: il romanzo si apre su una gabbia in cui c’é un pappagallo e un mockingbird, perché il
pappagallo ripete quello che sente, la mockingbird non ha nemmeno un suo verso ma ripete
quello degli altri animali. È la condizione delle donne che ripetono passivamente quello che
devono dire. Da questa condizione passiamo ad una presenza degli uccelli nella pigeon house,
chiamata così perché il piccione è un animale semidomestico, non sono propriamente selvatici.
La pigeon house rappresenta questo stadio intermedio in cui non si è propriamente liberi, è lo
stato in cui si trova edna. Gli uccelli compaiono poi alla ne quando edna sta per immergersi nelle
acque del mare, appare un gabbiano con l’ala spezzata che ci viene detto che si immerge
nell’acqua. Non sappiamo se uscirà o meno, questo gabbiano che è un animale libero,
rappresenta lo stadio evolutivo che ha raggiunto edna alla ne del romanzo. L’ala spezzata
rappresenta le convenzioni sociali dalle quali ancora non ci si può liberare completamente, e in
questo gabbiano si rispecchia la stessa edna ferita nell’animo come il gabbiano è ferito nel sico.
Mare: importante perché da Freud in poi l’acqua è un elemento associato alla femminilità,
comparse nei momenti di creazione o ricreazione della gura femminile, compare all’inizio e di
nuovo alla ne quando forse consapevolmente sceglie di porre ne si suoi giorni, anche se non
sappiamo se si suicida o meno. Il mare è associato anche ad una nuova liturgia: non si parla di
religione nel romanzo perché è sempre stata ostile alle donne e alla libertà femminile, ci sono però
due riferimenti ad una liturgia cristiana e una pagana che vengono reinterpretati in una chiave
diversa. È come se chopin volesse sovvertire l’ultima cena, qui il pane e il vino diventano un
rovesciamento, invece dell’ultima cena abbiamo la prima colazione, segna l’inizio di un nuovo
percorso di vita di edna, una gura quasi capace di autorigenerarsi. Viene paragonata a Venere,
uscita dalla schiuma delle acque: Venere nasce dall’acqua così come edna, una divinità pagana e
in quanto tale carnale nel modo di essere, che diventa una gura quasi divina. Edna capisce che
la sua vita è soltanto la sua, deve essere responsabile della sua vita e della sua felicità, risorge
come una Venere dalle acque
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