Visualizza wikitesto di Mizar

{{nota disambigua}}
{{Corpo celeste
|tipo                 = Stella
|nome_stella          = Mizar A / B
|lettera_stella       = Zeta
|id_stella            = A
|sigla_costellazione  = UMa
|immagine             = Mizar.jpg
|didascalia           = Mizar e [[Alcor]]
|designazioni_alternative_stellari = 
Mizar, Mizat, Mirza, Mitsar, [[Nomenclatura di Bayer|ζ UMa]], [[Nomenclatura di Flamsteed|79 UMa]], [[Catalogo HR|HR]] 5054, [[Bonner Durchmusterung|BD]]+55 1598A, [[Catalogo HD|HD]], 116656, GCTP 3062.00, [[Catalogo SAO|SAO]] 28737, FK5 497, GC 18133, ADS 8891,
CCDM J13240+5456, [[Catalogo Hipparcos|HIP 65378]].
|categoria            = [[Sistema multiplo]]
|epoca                = [[2000|J2000]]
|ar                   = {{RA|13|23|55,543}}
|declinaz             = {{DEC|+54|55|31,30}}
|distanza_anniluce    = 85,8 [[anno luce|anni luce]]<ref name="Rett_dist">[[Piero Bianucci]], [http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49&ID_articolo=129&ID_sezione=72&sezione=Il%20Cielo Distanze cosmiche: ultime notizie da Hipparchos] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090702024349/http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=49&ID_articolo=129&ID_sezione=72&sezione=Il%20Cielo |data=2 luglio 2009}}, [[La Stampa]].it 7 febbraio [[2008]]</ref>
|lat_galattica        =
|long_galattica       =
|magn_app             = +2,23 / 3,88
|magn_ass             = 0,34 / 2,04
|diametro_med         =
|raggio_sole        =
|massa                =
|massa_sole           = 2,5 + 2,5 / 1,6 + 1,6
|densità              = 
|gravità              =
|classe_spettrale     = A2V + A2V / A5-7V + A5-7V
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|indice_di_colore     = 0,13
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|parallasse           = 41,73 ± 0,61 [[milliarcosecondo|mas]]
|moto_proprio         = {{moto proprio|ar=121,23|dec=−22,01}}
|velocità_radiale     = {{M|−9|ul=km/s}}
|mappa = no
}}
'''Mizar''' ([[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]: {{IPA|/ˈmiʣar/|it}}<ref>{{DOP|id=1056636}}</ref>; [[nomenclatura di Bayer|Zeta Ursae Majoris, ζ UMa]]) è una [[stella]] nella [[costellazione]] dell'[[Ursa Major|Orsa Maggiore]]. La sua [[magnitudine apparente]] è +2,23 e forma, assieme alla più debole [[Alcor]], una delle [[binaria visuale|doppie visuali]] più famose del cielo. La distanza reale tra le due stelle è compresa tra 0,28 e 2 [[anni luce]] circa,<ref name="Mamajek">{{cita pubblicazione|autore=Eric E. Mamajek ''et al.''|titolo=Discovery of a Faint Companion to Alcor Using MMT/AO 5 µm Imaging|url=http://iopscience.iop.org/article/10.1088/0004-6256/139/3/919/pdf|rivista=[[The Astronomical Journal]]|volume= 139|numero=3|pp=919-925|data=2010|doi=10.1088/0004-6256/139/3/919}}</ref> quindi molto alta, ma il loro [[moto proprio]] mostra che potrebbero costituire una [[stella binaria]] e non una doppia prospettica come si pensava in precedenza. Nel corso degli ultimi secoli, a una più profonda indagine astronomica Mizar si è rivelata essere un [[sistema stellare]] composto da quattro stelle.

==Osservazione==
[[File:Ursa major star name.svg|thumb|left|upright=1.1|Mappa della costellazione dell'Orsa Maggiore]]
Avendo una [[Declinazione (astronomia)|declinazione]] di +54° 55', Mizar è una stella dell'[[emisfero celeste boreale|emisfero boreale]] e appare [[circumpolare]] già nelle [[zone temperate]] dell'[[emisfero boreale]], più a nord della [[latitudine]] 35° N, mentre l'osservazione dall'emisfero australe risulta penalizzata, e la stella non sorge mai più a sud del [[Parallelo (geografia)|parallelo]] 35° S. Avendo una magnitudine di +2,23, la stella è facilmente individuabile anche dai piccoli e medi centri urbani moderatamente affetti da [[inquinamento luminoso]].

Le persone di buona vista possono notare accanto a Mizar una debole stella compagna appena a est, chiamata [[Alcor]] oppure ''80 Ursae Majoris''. Le due sono a volte chiamate rispettivamente ''il Cavallo e il Cavaliere'' da una traduzione dalla [[lingua persiana]], e l'abilità nel vederle entrambe è un test tradizionale della vista (usato già in antichità: era una delle prove attitudinali per le aspiranti guardie dell'imperatore nei paesi arabi). Alcor ha magnitudine apparente +4,02 e un tipo spettrale A5&nbsp;V. La sua magnitudine la renderebbe relativamente facile da scorgere, se non fosse così vicina alla più brillante Mizar.

==Sistema stellare==
[[File:Mizar alcor.jpg|thumb|left|Mizar (a sinistra) e [[Alcor]] (destra). Osservando attentamente, si notano le componenti A e B che compongono Mizar.]]
Mizar e Alcor sono separate da quasi 12 [[Minuto d'arco|minuti d'arco]], e nonostante condividano la stessa origine e lo stesso [[moto proprio]] nello spazio non è certo che siano legate gravitazionalmente tra loro. La stima media della distanza di Mizar ha un alto, da cui ne deriva che la loro separazione sarebbe di {{M|74000|39000|ul=UA}}. Nel caso che le due stelle fossero esattamente alla stessa distanza da noi la loro separazione sarebbe di "soli" 17.800 UA (0,28 a.l.), mentre la stima più elevata sulla loro reale separazione le porrebbe a quasi due anni luce una dall'altra.<ref name="Mamajek"/>

Quel che è certo è che la sola Mizar è una [[stella quadrupla]]. Altri componenti della stella sono stati scoperti con l'avvento del [[telescopio]] e dello [[spettroscopio]]. Mizar fu la prima [[binaria visuale]] (al telescopio) a essere scoperta, probabilmente da [[Benedetto Castelli]], quando nel [[1617]] chiese al suo amico [[Galileo Galilei]] di poterla osservare con il suo telescopio<ref>{{cita web|url=http://leo.astronomy.cz/mizar/fedele.htm|titolo=Le prime osservazioni di stelle doppie|autore=Umberto Fedele|accesso=28 dicembre 2012|dataarchivio=17 luglio 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120717025821/http://leo.astronomy.cz/mizar/fedele.htm|urlmorto=sì}}</ref>. Più tardi, nel [[1650]], [[Giovanni Battista Riccioli]] scrisse che la stella appariva come doppia.<ref name=dick>{{cita libro|autore=J. Steven Dick|titolo=Discovery and Classification in Astronomy: Controversy and Consensus|url=https://books.google.com/books?id=IT8oAAAAQBAJ&pg=PA117|data=9 settembre 2013|editore=Cambridge University Press|isbn=978-1-107-03361-0|p=117–}}</ref>

La secondaria, Mizar&nbsp;B, ha magnitudine 4,0 e [[tipo spettrale]] A1, e si trova a {{M|380|ul=UA}} dalla primaria (Mizar&nbsp;A). Le due stelle [[orbita]]no l'una attorno all'altra con un periodo di duemila anni. Mizar&nbsp;A divenne poi la prima [[binaria spettroscopica]] a essere scoperta, per merito di [[Edward Charles Pickering]] nel [[1889]]. Le due componenti sono entrambe circa 35 volte più luminose del [[Sole]], e orbitano l'una rispetto all'altra in soli 20 giorni. Anche Mizar&nbsp;B e Alcor sono binarie spettroscopiche, portando il numero totale di stelle del sistema a sei.

Questo [[sistema stellare]] si trova a circa 85&nbsp;[[anno luce|anni luce]] di distanza dalla [[Terra]]. Le sei componenti fanno tutte parte dell'[[associazione dell'Orsa Maggiore]], così come la maggior parte delle stelle di questa costellazione.

==Etimologia e significato culturale==
Il nome viene dall'[[lingua araba|arabo]] ed è una ripetizione di [[Merak (astronomia)|Merak]]; sembra che [[Giulio Cesare Scaligero]], nel [[XVI secolo]] lo abbia cambiato in Mizar, dall'arabo ميزر ''mīzar'', che significa "cintura"<ref name=Fixed>[http://www.constellationsofwords.com/stars/Mizar.html Mizar (The Fixed Stars)]</ref>.

In [[India]] era probabilmente conosciuta come ''Vashishtha'' ([[Vasishtha]]), uno dei sette saggi dell'[[Vedismo|epoca vedica]]<ref name=Fixed />.

== Note ==
<references/>

== Voci correlate ==

* [[Alcor]]

== Altri progetti ==
{{interprogetto}}

== Collegamenti esterni ==

* {{cita web|1=http://leo.astronomy.cz/mizar/article.htm|2=Articolo approfondito su Mizar|lingua=en|accesso=10 settembre 2006|dataarchivio=7 marzo 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080307111656/http://leo.astronomy.cz/mizar/article.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita web|autore=Jim Kaler|url=http://stars.astro.illinois.edu/sow/mizar.html|titolo= MIZAR (Zeta Ursae Majoris)|lingua=en}}

{{Controllo di autorità}}
{{Portale|stelle}}

[[Categoria:Stelle sestuple]]
[[Categoria:Stelle bianche di sequenza principale]]
[[Categoria:Stelle di classe spettrale A]]