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Silvio Passerini: differenze tra le versioni

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==Biografia==
==Biografia==
Nato a [[Cortona]] da una famiglia di origine fiorentina, si trasferì a Firenze nel [[1494]] dove, grazie all'aiuto del nobile fiorentino Mariano Zefferini ed anche grazie al supporto di suo padre, Rosado, che era stato imprigionato proprio per lo strenuo appoggio ai Medici durante la cacciata di [[Piero il Fatuo]], entrò nella cerchia della famiglia [[Medici]] e venne introdotto alla carriera ecclesiastica. Divenne amico molto stretto di [[Papa Leone X|Giovanni di Lorenzo de' Medici, futuro papa Leone X]], con il quale combatté sul fronte francese, dove entrambi vennero fatti prigionieri. Liberato, entrò al servizio del papa, che lo inviò a [[Perugia]] e in altre città dell'Umbria. Qui il Passerini riuscì a metter su una discreta fortuna.
Nato a [[Cortona]] da una famiglia di origine fiorentina, si trasferì a Firenze nel [[1494]] dove, grazie all'aiuto del nobile fiorentino Mariano Zefferini e anche grazie al supporto di suo padre, Rosado, che era stato imprigionato proprio per lo strenuo appoggio ai Medici durante la cacciata di [[Piero il Fatuo]], entrò nella cerchia della famiglia [[Medici]] e venne introdotto alla carriera ecclesiastica. Divenne amico molto stretto di [[Papa Leone X|Giovanni di Lorenzo de' Medici, futuro papa Leone X]], con il quale combatté sul fronte francese, dove entrambi vennero fatti prigionieri. Liberato, entrò al servizio del papa, che lo inviò a [[Perugia]] e in altre città dell'Umbria. Qui il Passerini riuscì ad accumulare una discreta fortuna.


Dopo l'elezione al soglio pontificio di Leone X ([[1513|11 marzo 1513]]), con bolla pontificia ([[1514|22 dicembre 1514]]) il Passerini, con i fratelli Valerio e Cosimo, ottenne in concessione il feudo nobiliare pontificio di [[Petrignano del Lago]]. In data 1º luglio [[1517]], Sivio fu creato cardinale ed il 6 luglio dello stesso anno ricevette il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[San Lorenzo in Lucina (titolo cardinalizio)|San Lorenzo in Lucina]]. In seguito fu fatto [[diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|vescovo di Cortona]] il 15 novembre [[1521]], con la diocesi che venne allargata a spese di quelle di [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]] e [[Arezzo]].
Dopo l'elezione al soglio pontificio di Leone X ([[1513|11 marzo 1513]]), con bolla pontificia ([[1514|22 dicembre 1514]]) il Passerini, con i fratelli Valerio e Cosimo, ottenne in concessione il feudo nobiliare pontificio di [[Petrignano del Lago]]. In data 1º luglio [[1517]], Silvio fu creato cardinale e il 6 luglio dello stesso anno ricevette il [[titolo cardinalizio|titolo]] di [[San Lorenzo in Lucina (titolo cardinalizio)|San Lorenzo in Lucina]]. In seguito fu fatto [[diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro|vescovo di Cortona]] il 15 novembre [[1521]], con la diocesi che venne allargata a spese di quelle di [[Arcidiocesi di Firenze|Firenze]] e [[Arezzo]].


Dopo la morte di Leone X il comando della famiglia passò al cardinale [[Giulio de' Medici]], che appena un anno dopo fu eletto papa con il nome di [[Clemente VII]]. Il cardinale Giulio, dovendosi recare a Roma, lasciò la reggenza della città di Firenze a tre suoi fidatissimi: il [[Duca Alessandro de' Medici|Alessandro de' Medici]], forse suo figlio illegittimo, [[Ippolito de' Medici]], non ancora cardinale, suo nipote, e il cardinale Passerini, appunto, che quindi era già diventato alla pari di una persona della famiglia.
Dopo la morte di Leone X il comando della famiglia passò al cardinale [[Giulio de' Medici]], che appena un anno dopo fu eletto papa con il nome di [[Clemente VII]]. Il cardinale Giulio, dovendosi recare a Roma, lasciò la reggenza della città di Firenze a tre suoi fidatissimi: il [[Duca Alessandro de' Medici|Alessandro de' Medici]], forse suo figlio illegittimo, [[Ippolito de' Medici]], non ancora cardinale, suo nipote, e il cardinale Passerini, appunto, che quindi era già diventato alla pari di una persona della famiglia.


Con la cacciata dei Medici del [[1527]] il Passerini, lasciata Firenze, si rifugiò a Cortona. Dopo il reinsediamento della famiglia Medici ([[1530]]) la città fu assegnata al [[duca Alessandro]] e Silvio Passerini si ritirò dalla scena politica fiorentina. Morì a [[Città di Castello]] il 20 aprile [[1529]].
Con la cacciata dei Medici del [[1527]] il Passerini, lasciò Firenze. Morì a [[Città di Castello]] il 20 aprile [[1529]].


==Mecenatismo==
==Mecenatismo==
A Cortona, il cardinale diresse la diocesi dal [[Palazzo del Popolo (Cortona)|Palazzo del Popolo]], che restaurò ampiamente dal [[1514]], con affreschi tra gli altri di [[Luca Signorelli]], e che prese il nome di [[Palazzo Passerini]], mentre lo stesso anno Leone X gli concesse l'autorizzazione di concedere le indulgenze a chiunque visitasse la [[Duomo di Cortona|cattedrale]], che egli fece anche ampliare. Dal [[1521]] riformò la diocesi e si dilettò nel far costruire nuovi splendidi edifici, tra i quali il più importante è il cosiddetto "Palazzone".
A Cortona, il cardinale diresse la diocesi dal [[Palazzo del Popolo (Cortona)|Palazzo del Popolo]], che restaurò ampiamente dal [[1514]], con affreschi tra gli altri di [[Luca Signorelli]], e che prese il nome di [[Palazzo Passerini]], mentre lo stesso anno Leone X gli diede l'autorizzazione di concedere le indulgenze a chiunque visitasse la [[Duomo di Cortona|cattedrale]], che egli fece anche ampliare. Dal [[1521]] riformò la diocesi e si dilettò nel far costruire nuovi splendidi edifici, tra i quali il più importante è il cosiddetto "Palazzone".


Il Signorelli morì proprio durante la decorazione del Palazzo Passerini, cadendo da un ponteggio approntato per la decorazione della cappella privata.
Il Signorelli morì proprio durante la decorazione del Palazzo Passerini, cadendo da un ponteggio approntato per la decorazione della cappella privata.


A Valiano, [[Bettolle]], [[Petrignano del Lago]] e [[Piazzano]] il Passerini fece edificare delle stupende ville e fu mecenate di [[Giorgio Vasari]], del quale scoprì il talento ad [[Arezzo]] quando egli aveva appena 16 anni e lo portò a Firenze dove si svolse il suo apprendistato artistico.
A Valiano, [[Bettolle]], [[Petrignano del Lago]] e [[Piazzano]] il Passerini fece edificare stupende ville.


A Firenze commissionò alcuni cartoni per arazzi a [[Andrea del Sarto]] e [[Raffaellino del Garbo]], oggi conservati al museo diocesano di Cortona. Fu presente alla prima rappresentazione della commedia della ''[[La Mandragola|Mandragola]]'' di [[Niccolò Machiavelli]].
A Firenze commissionò alcuni cartoni per arazzi a [[Andrea del Sarto]] e [[Raffaellino del Garbo]], oggi conservati al museo diocesano di Cortona. Fu presente alla prima rappresentazione della commedia della ''[[Mandragola (commedia)|Mandragola]]'' di [[Niccolò Machiavelli]].


==Bibliografia==
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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*{{Miranda|id=bios1517-ii.htm#Passerini|titolo=PASSERINI, Silvio|accesso=29 settembre 2019}}
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Versione attuale delle 13:03, 17 nov 2023

Silvio Passerini
cardinale di Santa Romana Chiesa
Ritratto del cardinale Passerini del XVI secolo
 
Incarichi ricoperti
 
Nato1469 a Cortona
Ordinato presbiteroin data sconosciuta
Nominato vescovo15 novembre 1521 da papa Leone X
Consacrato vescovoin data sconosciuta
Creato cardinale1º luglio 1517 da papa Leone X
Deceduto20 aprile 1529 a Città di Castello
 

Silvio Passerini (Cortona, 1469Città di Castello, 20 aprile 1529) è stato un cardinale e vescovo cattolico italiano.

Nato a Cortona da una famiglia di origine fiorentina, si trasferì a Firenze nel 1494 dove, grazie all'aiuto del nobile fiorentino Mariano Zefferini e anche grazie al supporto di suo padre, Rosado, che era stato imprigionato proprio per lo strenuo appoggio ai Medici durante la cacciata di Piero il Fatuo, entrò nella cerchia della famiglia Medici e venne introdotto alla carriera ecclesiastica. Divenne amico molto stretto di Giovanni di Lorenzo de' Medici, futuro papa Leone X, con il quale combatté sul fronte francese, dove entrambi vennero fatti prigionieri. Liberato, entrò al servizio del papa, che lo inviò a Perugia e in altre città dell'Umbria. Qui il Passerini riuscì ad accumulare una discreta fortuna.

Dopo l'elezione al soglio pontificio di Leone X (11 marzo 1513), con bolla pontificia (22 dicembre 1514) il Passerini, con i fratelli Valerio e Cosimo, ottenne in concessione il feudo nobiliare pontificio di Petrignano del Lago. In data 1º luglio 1517, Silvio fu creato cardinale e il 6 luglio dello stesso anno ricevette il titolo di San Lorenzo in Lucina. In seguito fu fatto vescovo di Cortona il 15 novembre 1521, con la diocesi che venne allargata a spese di quelle di Firenze e Arezzo.

Dopo la morte di Leone X il comando della famiglia passò al cardinale Giulio de' Medici, che appena un anno dopo fu eletto papa con il nome di Clemente VII. Il cardinale Giulio, dovendosi recare a Roma, lasciò la reggenza della città di Firenze a tre suoi fidatissimi: il Alessandro de' Medici, forse suo figlio illegittimo, Ippolito de' Medici, non ancora cardinale, suo nipote, e il cardinale Passerini, appunto, che quindi era già diventato alla pari di una persona della famiglia.

Con la cacciata dei Medici del 1527 il Passerini, lasciò Firenze. Morì a Città di Castello il 20 aprile 1529.

A Cortona, il cardinale diresse la diocesi dal Palazzo del Popolo, che restaurò ampiamente dal 1514, con affreschi tra gli altri di Luca Signorelli, e che prese il nome di Palazzo Passerini, mentre lo stesso anno Leone X gli diede l'autorizzazione di concedere le indulgenze a chiunque visitasse la cattedrale, che egli fece anche ampliare. Dal 1521 riformò la diocesi e si dilettò nel far costruire nuovi splendidi edifici, tra i quali il più importante è il cosiddetto "Palazzone".

Il Signorelli morì proprio durante la decorazione del Palazzo Passerini, cadendo da un ponteggio approntato per la decorazione della cappella privata.

A Valiano, Bettolle, Petrignano del Lago e Piazzano il Passerini fece edificare stupende ville.

A Firenze commissionò alcuni cartoni per arazzi a Andrea del Sarto e Raffaellino del Garbo, oggi conservati al museo diocesano di Cortona. Fu presente alla prima rappresentazione della commedia della Mandragola di Niccolò Machiavelli.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Predecessore Datario di Sua Santità Successore
Lorenzo Pucci 23 settembre 1513 - 1º luglio 1517 Luigi de' Rossi

Predecessore Cardinale presbitero di San Lorenzo in Lucina Successore
Jorge da Costa 6 luglio 1517 - 20 aprile 1529
Titolo presbiterale in commendam dal 17 settembre 1520
Giovanni Domenico de Cupis

Predecessore Amministratore apostolico di Sarno Successore
Ludovico Platamone
(vescovo)
18 febbraio 1518 - 20 giugno 1519 Guglielmo Beltràn
(vescovo)
I
Guglielmo Beltràn
(vescovo)
1º gennaio 1524 - 20 aprile 1529 Andrea Matteo Palmieri II

Predecessore Cardinale presbitero di San Pietro in Vincoli Successore
Leonardo Grosso della Rovere 17 settembre 1520 - 5 gennaio 1521 Alberto di Hohenzollern

Predecessore Legato apostolico di Perugia e dell'Umbria Successore
Francesco Armellini Pantalassi de' Medici 19 dicembre 1520 - 20 aprile 1529 Ippolito de' Medici

Predecessore Vescovo di Cortona Successore
Giovanni Sernino de Cucciati 15 novembre 1521 - 20 aprile 1529 Leonardo Buonafede, O.S.B.

Predecessore Amministratore apostolico di Barcellona Successore
Guillén-Ramón de Vich y de Vallterra
(vescovo)
28 luglio 1525 - 27 agosto 1529 Luigi de Cardona i Enríquez
(vescovo)

Predecessore Amministratore apostolico di Assisi Successore
Zaccaria Contugi 19 gennaio 1526 - 20 aprile 1529 Angelo Marzi
(vescovo)
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