Erbivoro: differenze tra le versioni
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[[File:Panda_Chengdu.jpg|thumb| [[Ailuropoda melanoleuca|Panda]] che si nutre di [[Bambuseae|bambù]]]] |
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Il ruolo funzionale dell'erbivoro nella catena alimentare è quello di trasformare le molecole vegetali ([[cellulosa]], [[amido]]), in molecole animali ([[glicogeno]]), che poi potranno essere assimilate dai [[carnivoro|carnivori]] o dai [[decompositori]]. La loro efficienza di assimilazione è molto bassa a causa della loro posizione anteriore nella catena. La [[dieta (alimentazione)|dieta]] degli animali erbivori varia a seconda delle stagione in base, principalmente, alla disponibilità di cibo, dato che sono disponibili diversi tipi di cibo di origine vegetale a seconda della stagione. L'erbivoro non può essere considerato un predatore di piante, dato che spesse volte manca l'uccisione a causa dell'interazione (le piante possono far ricrescere una parte amputata), senza contare che in genere le dimensioni di preda e predatore, sono molto variabili, e quindi non è sempre il primo ad essere in media più grande del secondo. |
Il ruolo funzionale dell'erbivoro nella catena alimentare è quello di trasformare le molecole vegetali ([[cellulosa]], [[amido]]), in molecole animali ([[glicogeno]]), che poi potranno essere assimilate dai [[carnivoro|carnivori]] o dai [[decompositori]]. La loro efficienza di assimilazione è molto bassa a causa della loro posizione anteriore nella catena. La [[dieta (alimentazione)|dieta]] degli animali erbivori varia a seconda delle stagione in base, principalmente, alla disponibilità di cibo, dato che sono disponibili diversi tipi di cibo di origine vegetale a seconda della stagione. L'erbivoro non può essere considerato un predatore di piante, dato che spesse volte manca l'uccisione a causa dell'interazione (le piante possono far ricrescere una parte amputata, non senza conseguenze per il loro organismo), senza contare che in genere le dimensioni di preda e predatore, sono molto variabili, e quindi non è sempre il primo ad essere in media più grande del secondo. |
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Versione delle 22:01, 2 gen 2020
In zoologia è definito erbivoro un organismo che si nutre prevalentemente di materia organica vegetale vivente, ovvero di produttori. L'erbivoria, in ecologia è la forma tipica di nutrizione dei consumatori primari nella rete delle piramidi alimentari[1]. Altri consumatori della rete possono nutrirsi di carne (di consumatori primari o successivi, e di decompositori), mentre i decompositori si alimentano di feci, organismi morti, eccetera.
Definizioni
Oltre che le foglie, l'erbivoria comprende l'ingestione di una qualsiasi parte dei produttori autotrofi (radici, frutta, nettare, linfa elaborata), o gli interi produttori stessi (cianobatteri, altre alghe uni e pluricellulari, organismi della microflora).
Il ruolo funzionale dell'erbivoro nella catena alimentare è quello di trasformare le molecole vegetali (cellulosa, amido), in molecole animali (glicogeno), che poi potranno essere assimilate dai carnivori o dai decompositori. La loro efficienza di assimilazione è molto bassa a causa della loro posizione anteriore nella catena. La dieta degli animali erbivori varia a seconda delle stagione in base, principalmente, alla disponibilità di cibo, dato che sono disponibili diversi tipi di cibo di origine vegetale a seconda della stagione. L'erbivoro non può essere considerato un predatore di piante, dato che spesse volte manca l'uccisione a causa dell'interazione (le piante possono far ricrescere una parte amputata, non senza conseguenze per il loro organismo), senza contare che in genere le dimensioni di preda e predatore, sono molto variabili, e quindi non è sempre il primo ad essere in media più grande del secondo.
Gli erbivori possono essere ulteriormente distinti in:
- Frugivori: che si nutrono principalmente di frutti
- Folivori: che si nutrono principalmente di foglie
Questa classificazione non è universale, in quanto è fenomeno comune che gli uni o gli altri si nutrano anche di altre parti vegetali, specialmente il fusto (di piante erbacee), le radici e i semi. Nei mammiferi poi, si possono distinguere due diversi gruppi di erbivori
- Monogastrici: in cui lo stomaco presenta una sola sacca, all'interno della quale ha luogo la digestione chimica ed enzimatica. A questo gruppo appartengono gli Equidi e i roditori.
- Poligastrici o ruminanti: presentano lo stomaco composto da quattro diverse sacche: rumine, reticolo, omaso ed abomaso (che è l'equivalente dello stomaco dei monogastrici in quanto l'unico dotato di mucosa gastrica). A questo gruppo appartengono i Camelidi (dotati di uno stomaco a tre sacche) ed i Ruminanti in senso stretto (Bovidi, Cervidi, Giraffidi, etc.). I poligastrici hanno una migliore capacità di digerire alimenti vegetali grazie alla ruminazione e alla digestione microbica, che ha luogo nel rumine
Note
- ^ Eugene P. Odum, Ecology, Holt, Baltimora 1963
Voci correlate
- Brucazione
- Difesa vegetale contro gli erbivori
- Onnivoro
- Carnivoro
- Insettivoro
- Granivoro
- Frugivoro
- Folivoro
- Nettarivoro
- Xilofago
Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni sull'erbivoro
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «erbivoro»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'erbivoro
Collegamenti esterni
Controllo di autorità | GND (DE) 4174059-2 · NDL (EN, JA) 00571474 |
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