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Café Express: differenze tra le versioni

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|attori = * [[Nino Manfredi]]: Michele Abbagnano
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* [[Adolfo Celi]]: ispettore capo Ramacci Pisanelli
* [[Adolfo Celi]]: ispettore capo Ramacci Pisanelli
* [[Vittorio Caprioli]]: Carmelo Improta
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* [[Gerardo Scala]]: Nicola Scognamiglio, il controllore influenzato
* [[Gerardo Scala]]: Nicola Scognamiglio, il controllore influenzato
* [[Luigi Basagaluppi]]: Salvatore Vigorito, controllore ubriacone
* [[Luigi Basagaluppi]]: Salvatore Vigorito, controllore ubriacone
* [[Leo Gullotta]]: Vincenzo Imbastaro, passeggero strano
* [[Leo Gullotta]]: Vincenzo Imbastaro, passeggero strabico
* [[Concetta Barra]]: vecchia passeggera
* [[Concetta Barra]]: vecchia passeggera
* [[Ester Carloni]]: vecchia passeggera
* [[Ester Carloni]]: vecchia passeggera

Versione delle 19:36, 3 nov 2021

Café Express
Una scena del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno
Durata100 min
Rapporto16:9
Generecommedia
RegiaNanni Loy
SoggettoNanni Loy, Elvio Porta
SceneggiaturaNanni Loy, Elvio Porta, Nino Manfredi
ProduttoreFranco Cristaldi, Nicola Carraro
FotografiaClaudio Cirillo
MontaggioFranco Fraticelli
MusicheGiovanna Marini
ScenografiaUmberto Turco, Carlo Gervasi
CostumiMario Giorsi
Interpreti e personaggi

[[Categoria:Film italiani del 1980]]

Café Express è un film del 1980 diretto da Nanni Loy e interpretato da Nino Manfredi.

Trama

Michele Abbagnano è un invalido napoletano di mezza età che per sopravvivere e mantenere il figlio quattordicenne in un collegio, si improvvisa venditore abusivo di caffè, viaggiando clandestinamente sulla tratta ferroviaria notturna da Vallo della Lucania a Napoli.

Il film narra delle vicissitudini e degli espedienti del protagonista per sbarcare il lunario, braccato dal personale ferroviario per la sua attività abusiva (oltre al fatto che viaggia sempre senza biglietto), e da un trio di ladruncoli che lo vorrebbero come complice coatto per consumare i loro borseggi.

Produzione

Il soggetto nasce sull'onda del successo della miniserie televisiva Viaggio in seconda classe (1978), ideata anch'essa da Nanni Loy, una candid camera tra gli scompartimenti dei treni italiani, dove i passeggeri, anziché essere vittime di scherzi e situazioni paradossali, raccontano le proprie storie ed impressioni sulla realtà contemporanea.

Tra questi, il regista intervistò lungamente un uomo con berretto a coppola ed una mano paralizzata, che parlava prevalentemente il napoletano e si arrangiava a vendere il caffè fatto in casa sui treni, e che più tardi lo ispirò per il personaggio del film.

Incassi

Il film è stato il settimo maggiore incasso nella stagione cinematografica italiana 1979-80 con oltre 7 miliardi di lire[1][2].

Riconoscimenti

Note

  1. ^ Stagione 1979-80: i 100 film di maggior incasso, su hitparadeitalia.it. URL consultato l'8 maggio 2016.
  2. ^ Box Office Italia 1979-80, su boxofficebenful.blogspot.com. URL consultato l'8 maggio 2016.

Bibliografia

  • Gerry Guida, Fabio Melelli, Café Express. Viaggio in treno al termine della notte, Dublino, Artdigiland, 2021.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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