Allergia al latte
L'allergia al latte è una reazione immunitaria avversa a una o più proteine presenti nel latte che si manifesta cono i sintomi tipici dell'allergia, che possono essere ad insorgenza rapida o graduale. Tra quelli rapidi si può includere l'anafilassi, una condizione potenzialmente pericolosa per la vita che richiede, tra l'altro, un immediato trattamento con adrenalina. Diversamente, quelli graduali possono riscontrarsi dopo ore o addirittura giorni, con sintomi diversi tra cui dermatite atopica, infiammazione dell'esofago, enteropatia che coinvolge l'intestino tenue e proctocolite che coinvolge il retto e il colon. [2]
Negli Stati Uniti, il 90% delle allergie alimentari sono causate da soli otto alimenti, di cui il latte è il più frequente.[3] Il riconoscimento che un piccolo numero di alimenti è responsabile per la maggior parte delle risposte allergiche agli alimenti ha comportato alla formulazione di requisiti per indicare in modo chiaro questi allergeni comuni, sulle etichette delle confezioni, tra cui i prodotti lattiero-caseari. [4] [5] [6] [7] Una funzione del sistema immunitario è quella di difendersi dalle infezioni riconoscendo le proteine estranee, tuttavia non vi dovrebbero essere reazioni eccessive alle proteine alimentari. In questo caso, gli acidi dello stomaco causano la denaturazione della maggior parte delle proteine, che vedono mutare la loro configurazione tridimensionale e quindi perdere la propria allergenicità. Anche scaldando il latte, ad esempio tramite cottura, si può avere lo stesso effetto. La tolleranza immunitaria costituisce un'altra salvaguardia per non reagire eccessivamente alle proteine alimentari.