M21 (astronomia)
M21 Ammasso aperto | |
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Foto di Messier 21 dal progetto Atlas | |
Scoperta | |
Scopritore | Charles Messier |
Data | 1764 |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Sagittario |
Ascensione retta | 18h 04m 36s[1] |
Declinazione | -22° 30′ :[1] |
Distanza | 4200[1] a.l. (1300 pc) |
Magnitudine apparente (V) | 6.5 |
Dimensione apparente (V) | 13.0' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Ammasso aperto |
Classe | I3m |
Età stimata | 4,6 milioni di anni |
Altre designazioni | |
NGC 6531; Cr 363; Mel 188; OCl 26; ESO 521-SC19[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di ammassi aperti |
M 21 (noto anche come NGC 6531) è un ammasso aperto situato nella costellazione del Sagittario e scoperto il 5 giugno 1764 da Charles Messier.
Osservazione
[modifica | modifica wikitesto]M21 si individua pochi primi d'arco a nord-est della Nebulosa Trifida (M20), a circa 2° di separazione in direzione sud-ovest dalla stella μ Sagittarii; è visibile anche con un binocolo come un 10x50, anche se le sue componenti sono difficili da scindere. Un telescopio da 114mm è invece in grado di mostrare diverse stelle a partire dalla decima magnitudine; con un 200mm l'ammasso è risolto completamente e le aree periferiche si mostrano molto irregolari.[2]
M21 può essere osservato con discreta facilità da gran parte delle aree popolate della Terra, grazie al fatto che è situata a una declinazione non eccessivamente australe: in alcune aree del Nord Europa e del Canada, nei pressi del circolo polare artico, la sua visibilità è comunque impossibile, mentre nell'Europa centrale appare molto basso; dall'emisfero sud la nebulosa è ben visibile alto nelle notti dell'inverno australe e all'altezza del Tropico del Capricorno può vedersi quasi perfettamente allo zenit.[3] Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale è quello compreso fra giugno e ottobre.
La nebulosa si trova a breve distanza dall'eclittica (circa un grado) e perciò non sono infrequenti i casi di occultazione da parte dei vari corpi del sistema solare.
Storia delle osservazioni
[modifica | modifica wikitesto]L'ammasso M21 fu scoperto da Charles Messier nel 1764 mentre era a caccia di comete: lo descrisse come un piccolo ammasso di stelle e lo inserì nel suo catalogo; William Herschel non fornì indicazioni su quest'oggetto, come neppure il figlio John, che osservò il cielo dal Capo di Buona Speranza. L'ammiraglio Smyth descrisse M21 come un ammasso situato in un campo ricchissimo di stelle.[2]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'ammasso aperto ha una concentrazione centrale di stelle notevole per questo tipo di oggetto, essendo la distanza fra le stelle vicina all'anno luce.[2]
Una sessantina di stelle appartengono all'ammasso; le stelle più brillanti (magnitudine 8) sono di tipo BO e quindi molto giovani: l'età dell'ammasso è stimata in meno di 5 milioni di anni. La distanza dell'ammasso varia molto a seconda delle stime, ma si attesta sui 4.000 anni luce.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d SIMBAD Astronomical Database, su Results for NGC 6531. URL consultato il 16 novembre 2006.
- ^ a b c d Federico Manzini, Nuovo Orione - Il Catalogo di Messier, 2000.
- ^ Una declinazione di 22°S equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 68°; il che equivale a dire che a sud del 68°S l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a nord del 68°N l'oggetto non sorge mai.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Libri
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen James O'Meara, Deep Sky Companions: The Messier Objects, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-521-55332-6.
Carte celesti
[modifica | modifica wikitesto]- Toshimi Taki, Taki's 8.5 Magnitude Star Atlas, su geocities.jp, 2005. URL consultato il 7 novembre 2010 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2018). - Atlante celeste liberamente scaricabile in formato PDF.
- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume II - The Southern Hemisphere to +6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-15-8.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
- Tirion, The Cambridge Star Atlas 2000.0, 3ª ed., Cambridge, USA, Cambridge University Press, 2001, ISBN 0-521-80084-6.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Ammasso globulare
- Catalogo di Messier
- New General Catalogue
- Oggetti non stellari nella costellazione del Sagittario
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su M21
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Messier 21 sul SEDS, su messier.seds.org.
- (EN) Catalogo NGC/IC on-line, su ngcicproject.org.
- (EN) Dati di NGC 6531 - SIMBAD, su simbad.u-strasbg.fr. (dettagli identificatori, misure)
- (EN) Dati di NGC 6531 - NASA Extragalactic Database, su ned.ipac.caltech.edu.
- (EN) Dati di NGC 6531 - SEDS, su spider.seds.org.
- (EN) Dati di NGC 6531 - VizieR Service, su vizier.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 6531 - Aladin, su aladin.u-strasbg.fr.
- (EN) Immagini di NGC 6531 - SkyView, su skyview.gsfc.nasa.gov.