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Blook

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Il termine blook è un neologismo internazionale, formato per sincrasi dei termini inglesi blog e book ("libro"), usato per definire dei libri basati su materiale precedentemente pubblicato su un weblog.

Il termine sarebbe stato coniato nel 2002 dal giornalista americano Jeff Jarvis[1] quando Tony Pierce, un blogger di Hollywood, indisse un concorso per dare il titolo al suo primo libro basato sui materiali del proprio blog.

Un blook può essere:

  • un libro (in particolare un romanzo) in forma di blog: i capitoli sono pubblicati come articoli di un blog, i lettori possono commentarli e seguirne lo sviluppo mediante la tecnologia dei feed RSS;
    • può trattarsi di un'opera originale ma anche di un classico che viene riproposto in versione digitale sotto forma di blog: così ad esempio l'edizione ipertestuale del diario del londinese Samuel Pepys, The Diary of Samuel Pepys (London, George Bell & Sons, 1893);
  • un libro a stampa realizzato con i contenuti di un blog.

Blook nel mondo

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  • Nel 2002 Tony Pierce pubblica Blook, il primo libro a stampa realizzato con i contenuti di un blog.
  • Nel 2004 David Wellington fa uscire a puntate, nel blog Brokentype dell'amico Alex Lencicki, Monster Island, primo romanzo della trilogia Monster, pubblicata interamente in rete.
  • Nel 2006 è stato bandito un concorso in Internet per premiare i migliori blook: The Lulu Blooker Prize[2].
  1. ^ (EN) Tony Pierce, The history of blooks, su busblog.tonypierce.com, 11 ottobre 2005. URL consultato il 12 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2021).
  2. ^ Il sito ufficiale, non più attivo, era Copia archiviata, su lulublookerprize.com. URL consultato il 7 aprile 2006 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2006).

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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Siti web
Articoli
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