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Calice (astronomia)

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Calice
(Giove XXIII)
Calice ripresa dal Canada-France-Hawaii Telescope nel dicembre 2001
Satellite diGiove
Scoperta23 novembre 2000
ScopritoreScott Sheppard, David Jewitt, Yanga R. Fernández, Eugene Magnier
Parametri orbitali
Semiasse maggiore23 180 775 km
Periodo orbitale742,03 giorni
Inclinazione rispetto
all'equat. di Giove
165,159°
Eccentricità0,2465
Dati fisici
Diametro medio~5 km
Massa
~19 × 1013 kg
Densità media~2,6? × 10³ kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie~0,0019 m/s²
Albedo~0,04
Dati osservativi
Magnitudine app.21,8

Calice (dal greco Καλύκη), o Giove XXIII, è un satellite naturale irregolare del pianeta Giove.

È stato scoperto nel 2000 da una squadra di astronomi dell'Università delle Hawaii guidata da Scott S. Sheppard,S/2000 J 2.[1][2]

Denominazione

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Ha ricevuto la denominazione ufficiale nell'ottobre 2002[3] in riferimento a Calice, figlia di Eolo, e conquista amorosa di Zeus, dalla quale relazione ebbe Endimione. Altre fonti fanno di Calice una delle Nisiadi, ninfe nutrici di Dioniso.

Caratteristiche

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Calice è caratterizzato da un movimento retrogrado ed appartiene al gruppo di Carme, composto da satelliti retrogradi ed irregolari che orbitano attorno a Giove ad una distanza compresa fra i 23 e 24 milioni di chilometri, con un'inclinazione orbitale pari a circa 165°.

Calice ha un colore più rosso (B−V=0,94, V−R=0,70) degli altri satelliti del gruppo, facendo ipotizzare che si tratti di un centauro o un oggetto transnettuniano catturato dal pianeta, oppure del residuo di un oggetto entrato in collisione con il progenitore del gruppo di Carme.[4]

Parametri orbitali

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Misurazioni all'infrarosso effettuate con la sonda spaziale WISE, indicano per Calice un'albedo del 2.9%, dal che ne deriverebbe un diametro di circa 6,9 km.[5] Orbita attorno a Giove in 766,61 giorni, a una distanza media di 23,181 milioni di km, con un'inclinazione di 166° rispetto all'eclittica (165° rispetto al piano equatoriale di Giove), con moto retrogrado e un'eccentricità orbitale di 0,2140.

  1. ^ IAUC 7555: Satellites of Jupiter (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2002). 2001 January 5 (discovery)
  2. ^ MPEC 2001-A28: S/2000 J 2, S/2000 J 3, S/2000 J 4, S/2000 J 5, S/2000 J 6. 2001 January 5 (discovery and ephemeris)
  3. ^ IAUC 7998: Satellites of Jupiter. 2002 October 22 (naming the moon)
  4. ^ Tommy Grav, Holman, M. J., Gladman, B. J. e Aksnes, K., Photometric survey of the irregular satellites, in Icarus, vol. 166, n. 1, 2003, pp. 33−45, Bibcode:2003Icar..166...33G, DOI:10.1016/j.icarus.2003.07.005, arXiv:astro-ph/0301016.
  5. ^ T. Grav, J. M. Bauer, A. K. Mainzer, J. R. Masiero, C. R. Nugent e R. M. Cutri, NEOWISE: Observations of the Irregular Satellites of Jupiter and Saturn, in The Astrophysical Journal, vol. 809, n. 1, agosto 2015, p. 9, Bibcode:2015ApJ...809....3G, DOI:10.1088/0004-637X/809/1/3, arXiv:1505.07820, 3.

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