Sparks (gruppo musicale)
Sparks | |
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Paese d'origine | Stati Uniti |
Genere | New wave[1] Glam rock[1] Synth pop[1] Dance rock[1] [1] Pop rock[1] |
Periodo di attività musicale | 1970 – in attività |
Album pubblicati | 23 |
Studio | 23 |
Sito ufficiale | |
Gli Sparks sono un gruppo musicale rock statunitense composto da Ron (tastiere) e Russell Mael (voce), fondato a Los Angeles nel 1972.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo si è formato nel 1968 con il nome di Halfnelson, rinominandosi Sparks nel 1972.
Tra le loro canzoni più conosciute si annoverano This Town Ain't Big Enough for Both of Us, che raggiunse il n. 2 nella UK Singles Chart nel 1974; la hit disco The Number One Song in Heaven del 1979; When I'm With You che è entrato nella classifica dei singoli francesi nel 1980; il singolo I Predict, che ha rappresentato la prima apparizione degli Sparks nella Billboard Hot 100, raggiungendo il numero 60 nel maggio 1982; il singolo del 1983 Cool Places, con la chitarrista e cantante delle Go-Go's Jane Wiedlin e When Do I Get To Sing "My Way", che è entrato nelle classifiche tedesche ed europee nel 1994.[2]
Il duo ha pubblicato nel 2015 un album con il gruppo indie rock scozzese Franz Ferdinand, sotto il nome di FFS. Nel 2017 gli Sparks pubblicano Hippopotamus, che entra nella UK Album Chart al n. 7 e che segna la prima apparizione nella top-ten britannica in oltre quarant'anni.[3]
Il regista Edgar Wright ha portato al Sundance Film Festival 2021 un documentario su di loro, con lo slogan di lancio Il gruppo preferito dal vostro gruppo preferito, dal titolo The Sparks Brothers.[4] L'estate successiva viene presentato al Festival di Cannes il musical da loro concepito Annette, diretto da Leos Carax con protagonisti Adam Driver e Marion Cotillard.[5][6]
Pur ottenendo successo più in Europa che negli Stati Uniti, in patria sono diventati un gruppo di culto.
Stile
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo è conosciuto per il suo approccio stravagante alla composizione. La loro musica è spesso accompagnata da testi intelligenti e sofisticati, nonché da una presenza scenica teatrale, caratterizzata dal contrasto tra le figura animata e iperattiva di Russell e l'atteggiamento serioso e impassibile di Ron. Sono anche noti per la distintiva e agile voce di Russell Mael e per l'intricato e ritmico stile di tastiera di Ron Mael.
Con il loro pop rock colorato e psichedelico e il loro look bislacco sono considerati uno dei primi gruppi glam rock della storia[7] ed ebbero una notevole influenza sullo sviluppo del genere.[8] Durante la fine degli anni '70, grazie alla collaborazione con Giorgio Moroder e successivamente con i Telex, gli Sparks si reinventarono come gruppo new wave/synth-pop.
Peter Hook dei New Order ha citato la produzione di Giorgio Moroder su The Number One Song in Heaven come una grande influenza quando la sua band ha cambiato stile musicale per produrre canzoni rock electro/dance come Temptation nel 1982. I New Order hanno suonato una versione live estesa di When I'm With You a Milano. Quando hanno iniziato a suonare nei Depeche Mode, il cantante Dave Gahan e il compositore Martin Gore li hanno citati come una delle loro band preferite. Gore ha anche realizzato una cover di Never Turn Your Back su Mother Earth nel suo EP Counterfeit del 1989. Altri gruppi come Human League ed Erasure hanno menzionato la band tra le loro influenze. Nick Rhodes dei Duran Duran ha dichiarato a proposito di This Town is not ...: «C'era qualcosa in loro che era molto diverso: sono stato subito affascinato da quella canzone».
Gli Sparks sono stati citati anche dalla band indie pop The Smiths: Morrissey battezzò Kimono My House come uno dei "suoi dischi preferiti di tutti i tempi". I Siouxsie and the Banshees hanno registrato una versione di This Town Ain't Big Enough for Both of Us come canzone di apertura del loro album cover Through the Looking Glass. Thurston Moore di Sonic Youth ha incluso anche questo singolo di Sparks nella sua lista di canzoni preferite di tutti i tempi. Thurston Moore avrebbe poi eseguito la canzone con gli Sparks durante il loro tour "Revenge of Two Hands, One Mouth" alla Union Chapel di Londra nel 2013. Joey Ramone ha anche menzionato il suo apprezzamento per i loro dischi, come ha fatto successivamente il gruppo They Might Be Giants.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]- Album in studio
- 1971 - Halfnelson (come Halfnelson)
- 1972 – A Woofer in Tweeter's Clothing
- 1974 – Kimono My House
- 1974 – Propaganda
- 1975 – Indiscreet
- 1976 – Big Beat
- 1977 – Introducing Sparks
- 1979 – Nº 1 in Heaven
- 1980 – Terminal Jive
- 1981 – Whomp That Sucker
- 1982 – Angst in My Pants
- 1983 – In Outer Space
- 1984 – Pulling Rabbits Out of a Hat
- 1986 – Music That You Can Dance To
- 1988 – Interior Design
- 1994 – Gratuitous Sax & Senseless Violins
- 1997 – Plagiarism
- 2000 – Balls
- 2002 – Lil' Beethoven
- 2006 – Hello Young Lovers
- 2008 – Exotic Creatures of the Deep
- 2009 – The Seduction of Ingmar Bergman
- 2015 – F·F·S (col nome FFS insieme ai Franz Ferdinand)
- 2017 – Hippopotamus
- 2020 - A Steady Drip, Drip, Drip
- 2023 - The Girl Is Crying in Her Latte
Colonne sonore
[modifica | modifica wikitesto]- Con le buone maniere si ottiene tutto (Bad Manners), regia di Robert Houston (1984)
- Annette, regia di Leos Carax (2021)
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Premio César - 2022
- Migliore musica da film - Annette
- Cannes Soundtrack Award 2021 - vincitore
- Best Composer - Annette [9]
- Florida Film Critics Circle 2021 - nomination
- Best Score - Annette
- Premio Lumière 2022 - vincitore
- Best Music - Annette[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Scheda su Allmusic.com
- ^ From Sparks to FFS. Intervista a Ron Mael, su sentireascoltare.com, 1º luglio 2015. URL consultato il 5 aprile 2022.
- ^ Sparks - Hippopotamus :: Le Recensioni di OndaRock, su OndaRock. URL consultato il 14 luglio 2022.
- ^ Recensione: The Sparks Brothers, su cineuropa.org, 10 febbraio 2021. URL consultato il 5 aprile 2022.
- ^ Recensione: Annette, su cineuropa.org, 7 luglio 2021. URL consultato il 5 aprile 2022.
- ^ Sparks’ Ron and Russell Mael on the Creation of ‘Annette’, su variety.com, 21 agosto 2021. URL consultato il 5 aprile 2022.
- ^ Sparks - Kimono My House :: Le pietre miliari di Onda Rock
- ^ The History of Rock Music. Sparks: biography, discography, reviews, links
- ^ https://www.imdb.com/title/tt6217926/awards/
- ^ https://deadline.com/2022/01/happening-annette-win-frances-lumiere-awards-1234914288/
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Nick Logan e Bob Woffinden, Enciclopedia del rock, Milano, Fratelli Fabbri Editore, 1977.
- Alessandro Bolli, Dizionario dei Nomi Rock, Padova, Arcana editore, 1998, ISBN 978-88-7966-172-0.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Sparks
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su allsparks.com.
- SPARKS (canale), su YouTube.
- Sparks, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Sparks, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Sparks, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Sparks, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Sparks, su SecondHandSongs.
- (EN) Sparks, su Billboard.
- (EN) Sparks, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 156719638 · ISNI (EN) 0000 0001 1018 7663 · LCCN (EN) n91052336 · GND (DE) 10275973-X · J9U (EN, HE) 987007416151905171 |
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