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Tarxien

Coordinate: 35°52′10.98″N 14°30′36.69″E
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Tarxien
consiglio locale
Ħal Tarxien
Tarxien – Stemma
Tarxien – Bandiera
Tarxien – Veduta
Tarxien – Veduta
Gran via di Tarxien
Localizzazione
StatoMalta (bandiera) Malta
RegioneSudorientale
Amministrazione
SindacoPaul Farrugia (PL)
Data di istituzione30 giugno 1993
Territorio
Coordinate35°52′10.98″N 14°30′36.69″E
Altitudine59 m s.l.m.
Superficie0,9 km²
Abitanti8 627 (2019)
Densità9 585,56 ab./km²
Consigli locali confinantiFgura, Gudja, Luqa, Paola, Santa Lucia, Żabbar, Żejtun
Altre informazioni
Cod. postaleTXN
Prefisso356
Fuso orarioUTC+1
ISO 3166-2MT-59
TargaM
Nome abitantiTarxiniż (m), Tarxiniża (f), Tarxiniżi (pl)
PatronoAnnunciazione
Giorno festivoterza domenica di maggio
MottoTyrii Genure Coloni
Cartografia
Tarxien – Localizzazione
Tarxien – Localizzazione
Sito istituzionale

Tarxien (forma estesa in maltese Ħal Tarxien, in italiano storico anche Tarscen[1] o Casal Tarxen[2]) è un comune di Malta situato nel sud est dell'isola, con una popolazione di 8583 residenti al marzo 2014.

Tarxien è un importante sito archeologico, con ben tre templi megalitici (templi di Tarxien), tra le strutture più antiche della Terra, parte del patrimonio mondiale UNESCO.[3]

L'etimologia del villaggio può essere una corruzione di Tirix, che significa grossa pietra, simile a quella utilizzata per i templi noti del villaggio.[4] Il motto del villaggio è Tyrii Genure Coloni ("I Fenici mi hanno creato").

Templi di Tarxien

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Lo stesso argomento in dettaglio: Templi di Tarxien.
Il tempio neolitico di Tarxien

I tre templi, scoperti dall'archeologo maltese Temistocle Zammit nel 1914-19, pur avendo piante del tutto simili risalgono ad epoche diverse. Il più antico potrebbe risalire a circa il 3600 a.C., il più moderno al 1800 a.C. I templi presentano varie statue e rilievi di animali, tra cui le capre (per le quali Malta è nota) e suini. La più notevole delle statue che si trovano nei Templi è di circa 2,5 m di altezza e rappresenta una sorta di Dea Madre. Ci sono diverse statue sparse intorno ai vari templi, considerate rappresentare la fertilità. Presso i templi è stata ritrovata anche una figurina di terracotta che pare rappresentare un sacerdote.

L'ingresso principale conduce al terzo tempio, il più recente ricco di elaborati motivi decorativi, ma il meno importante dal punto di vista strutturale. Sulla destra si notano i resti di una colossale statua in pietra con vesti drappeggiate. Della statua, probabilmente alta tre metri, rimane solo la parte inferiore i cui prosperosi fianchi fanno pensare fosse dedicata alla dea della fertilità. Alla base si trova un foro, originariamente chiuso con una pietra, in cui venne rinvenuta una lama di selce usata per i rituali con alcune ossa di animali.

Il secondo tempio è formata da tre serie parallele di absidi semicircolari collegate da un passaggio orientato da nord a sud. Sui blocchi laterali delle pareti si notano dei fori cui erano assicurate le porte di comunicazione. Su una delle pareti che conducono al primo tempio si può ammirare un bassorilievo rappresentante due tori e una scrofa simboli rispettivamente, della forza e della fertilità.

Il primo tempio è costruito con lastroni e blocchi non lavorati ed essendo il più antico, venne alterato con la costruzione del secondo. Sparse casualmente nel complesso si notano delle grosse pietre sferiche che servirono ai costruttori per far rotolare i grossi blocchi in pietra. A causa della loro sistemazione, a volte addirittura simmetrica, si suppone avessero anche un significato magico o rituale.

Architetture religiose

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Parrocchiale di Tarxien

La chiesa parrocchiale di Tarxien è dedicata all'Annunciazione di Nostra Signora, patrona della città. La chiesa fu elevata a parrocchia nel 1592, facendone una delle più antiche parrocchie di Malta.

La seconda chiesa in città è dedicata alla risurrezione di Cristo e meglio conosciuta dai locali come Ta 'l-Erwieħ (pronuncia maltese: [tɐlɛrwɪːħ]), ossia "delle anime", per via del vecchio cimitero che circonda la chiesa. Questa chiesa è situata accanto ai templi neolitici di Tarxien ed è visitata da molti turisti, poiché molti dei resti preistorici furono trovati anche nel citato cimitero.

Ci sono altre due piccole cappelle a Tarxien, dedicate rispettivamente a San Bartolomeo e a Santa Maria. Un'altra cappella si trova nel convento delle suore della carità ed è dedicata a Nostra Signora dell'Immacolata Concezione. La stessa congregazione gestisce una scuola. Un'ultima chiesa è dedicata a San Nicola da Tolentino e un convento appartiene ai frati augustiniani.

Evoluzione demografica

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La popolazione di Tarxien era attestata a 7.724 abitanti nel dicembre 2008, aumentata a 8.583 nel marzo 2014. Quando arriva l'estate, la calura spinge la maggior parte dei cittadini di Tarxien a spostarsi nei villaggi costieri di Malta, spesso abbattendo la popolazione del villaggio a circa due terzi di quello che è nel resto dell'anno.

Una parte fondamentale della cultura popolare di Tarxien è la festa dell'Annunciazione, la cui festa è celebrata alla fine di maggio o la prima domenica di giugno. È celebrata con celebrazioni religiose e servizi liturgici presso la chiesa parrocchiale e con decorazioni stradali, marcia della banda nelle strade del villaggio e fuochi d'artificio d'aria e di terra.

La banda musicale di Tarxien è la Għaqda Mużikali Marija Annunzjata fondata nel 1862.[5]

Un altro club sociale è dedicato alla Madonna della Dottrina Cattolica (Ghaqda Socjali Madonna Tad-Duttrina)[6]

I fuochi d'artificio sono organizzati da Ghaqda tan-nar San Gabriel [7] e da Ghaqda tan-nar Madonna Tad-Duttrina

Amministrazione

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Mappa di Tarxien

Il sindaco di Tarxien è Paul Farrugia (Partito Laburista)

Noti residenti di Tarxien

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La squadra principale della città è il Tarxien Rainbows.

  1. ^ 1953, su books.google.be.
  2. ^ Achille Ferris, Descrizione storica delle chiese di Malta e Gozo, 1866. URL consultato l'11 marzo 2017.
  3. ^ Megalithic Temples of Malta, su UNESCO World Heritage List. URL consultato il 5 luglio 2015.
  4. ^ Times of Malta, su timesofmalta.com.
  5. ^ Tarxien Band Club, su tarxienbandclub.com. URL consultato il 23 giugno 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2018).
  6. ^ Copia archiviata, su madonnatadduttrina.com. URL consultato il 12 maggio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2011).
  7. ^ [1] Archiviato il 18 dicembre 2014 in Internet Archive.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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