IndyCar Series
La NTT IndyCar Series, conosciuta anche semplicemente come IndyCar o, in Italia, come Formula Indy, è il maggiore campionato automobilistico statunitense per vetture a ruote scoperte.
NTT IndyCar Series | |
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Categoria | Monoposto |
Nazione | Stati Uniti Canada |
Prima edizione | 1996 |
Piloti | 29 |
Squadre | 15 |
Motori | Honda Chevrolet |
Pneumatici | F Firestone |
Pilota campione (2024) | Álex Palou |
Squadra campione (2024) | Chip Ganassi Racing |
Sito web ufficiale | www.indycar.com/ |
Stagione dell'anno corrente | |
IndyCar Series 2024 |
Il campionato attuale, fondato dall'allora proprietario dell'Indianapolis Motor Speedway, Tony George, iniziò ad essere disputato nel 1996 con il nome di Indy Racing League, in competizione con l'allora preminente campionato CART. In polemica con gli organizzatori di questo campionato, George volle creare una formula che fosse più vicina alla tradizione dell'automobilismo statunitense ed avesse costi più contenuti. Nel 2008, la Indy Racing League si fuse con la Champ Car World Series, diretta discendente della CART, e la serie prese il nome e la fisionomia attuale.
Storia
modificaIl campionato si è evoluto, nel corso degli anni, distaccandosi completamente dalla CART. Nel 1997, la dirigenza decise di cambiare regolamento tecnico, adottando nuovi motori aspirati, rispetto ai turbo che correvano fino all'anno precedente, e nuovi telai. La serie si svolgeva unicamente su tracciati ovali, di lunghezza variabile (da ¾ di miglio a 2,5 miglia) ma dal 2005 furono introdotte anche gare su tracciati stradali, fino a che, dal 2008, le prove su stradali sono diventate di numero maggiore rispetto agli ovali e la serie si fuse con la Champ Car.
La gara più importante della stagione è comunque sempre stata la 500 miglia di Indianapolis. Questo evento si svolge fin dal 1911 durante l'ultimo fine settimana di maggio ed è preceduto da un mese di prove libere e di qualificazione. Nel 2019, la serie è stata acquistata da Roger Penske, proprietario dell'omonimo team.
Le vetture
modificaDal 2008 le IndyCar Series non sono una formula aperta. Per prendere parte al campionato, i team devono acquistare i telai, i motori e gli pneumatici indicati dall'organizzatore, che procede alla scelta dei fornitori con cadenza triennale.
Telaio
modificaIl telaio è attualmente fornito dall'azienda italiana Dallara, che ha sede a Varano de' Melegari e assembla le vetture IndyCar nel suo stabilimento di Speedway, Indiana. Il telaio attuale, che sostituisce il modello in uso nelle stagioni 2003-2011, è stato denominato DW12, in onore del pilota britannico Dan Wheldon[1] che ne aveva curato lo sviluppo prima di essere vittima di un incidente mortale nell'ultima gara del campionato 2011.
Motore
modificaI motori delle IndyCar Series sono V6 turbo da 2.2 litri. Essi sviluppano una potenza di circa 700 cavalli. Esistono due fornitori di motori: la Honda e la Chevrolet.
Pneumatici
modificaGli pneumatici sono forniti dalla Firestone.
Team
modificaTeam | Motore | Sede | Fondazione |
---|---|---|---|
A.J. Foyt Enterprises | Chevrolet | Waller, Texas | 1965 |
Team Penske | Chevrolet | Mooresville, North Carolina | 1968 |
Dale Coyne Racing | Honda | Plainfield, Illinois | 1984 |
Meyer Shank Racing | Honda | Pataskala, Ohio | 1989 |
Chip Ganassi Racing | Honda | Indianapolis, Indiana | 1990 |
Rahal Letterman Lanigan Racing | Honda | Zionsville, Indiana | 1991 |
Andretti Autosport | Honda | Indianapolis, Indiana | 1993 |
Juncos Hollinger Racing | Chevrolet | Indianapolis, Indiana | 1997 |
Arrow McLaren | Chevrolet | Indianapolis, Indiana | 2001 |
Ed Carpenter Racing | Chevrolet | Indianapolis, Indiana | 2012 |
Albo d'oro
modificaTrofei secondari
modificaA partire dal 2010, la serie ha iniziato a riconoscere due trofei di campionato secondari accanto al campionato stagionale. Il trofeo A. J. Foyt riguarda i circuiti ovali mentre il trofeo Mario Andretti è per i circuiti stradali.
Statistiche
modificaPlurivincitori piloti
Titoli | Pilota | Anni |
---|---|---|
6 | Scott Dixon | 2003, 2008, 2013, 2015, 2018, 2020 |
4 | Dario Franchitti | 2007, 2009, 2010, 2011 |
3 | Sam Hornish jr. | 2001, 2002, 2006 |
Álex Palou | 2021, 2023, 2024 | |
2 | Will Power | 2014, 2022 |
Josef Newgarden | 2017, 2019 |
Note
modifica- ^ New IndyCar Series chassis to be named after Dan Wheldon - SI.com - Racing, su sportsillustrated.cnn.com. URL consultato il 21 marzo 2012 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2013).
- ^ Franchitti Campione [collegamento interrotto], su quattroruote.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
- ^ Nella giornata nera di Las Vegas, Franchitti si assicura il terzo titolo consecutivo, su motorinside.it. URL consultato il 6 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 18 ottobre 2011).
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni sulle IndyCar Series
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulle IndyCar Series
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su indycar.com.
- NTT INDYCAR SERIES (canale), su YouTube.