Andrea Pisani (ammiraglio)
Andrea Pisani | |
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Monumento funebre di Andrea Pisani nella Chiesa di San Lio a Venezia | |
Nascita | Venezia, 1662 |
Morte | Corfù, 21 settembre 1718 |
Cause della morte | esplosione accidentale |
Luogo di sepoltura | Isola della Certosa |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Repubblica di Venezia |
Forza armata | Armada |
Anni di servizio | 1687-1718 |
Grado | Capitano Generale da Mar |
Guerre | Guerra austro-turca (1683-1699) Guerra di Morea Seconda guerra di Morea |
Battaglie | Assedio di Buda |
Comandante di | Armada da Mar |
dati tratti da Delle iscrizioni veneziane raccolte ed illustrate da Emmanuele Antonio Cigogna cittadino veneto. Vol.II[1] | |
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Andrea Pisani (Venezia, 1662 – Corfù, 21 settembre 1718) è stato un ammiraglio italiano, che durante la seconda guerra di Morea fu nominato Capitano Generale da Mar e insignito del titolo di Cavaliere dell'Ordine della Stola d'Oro nel 1717.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Venezia nel 1662 dall'omonima nobile famiglia appartenente al patriziato veneziano, figlio di Gianfrancesco e Paolina Contarini.[N 1]
In gioventù venne bandito[2] dalla città su ordine del Consiglio dei Dieci in data 25 agosto 1682 per aver commesso, insieme ad altri giovani nobili, atti dispregiativi contro le monache di Santa Caterina a Brescia.[1] Per lavare questa macchia si arruolò volontario nell'Esercito imperiale d'Ungheria combattendo nel 1686 durante l'assedio di Buda.[1] L'anno successivo rientrò in Patria arruolandosi nell'Armada da Mar sotto il comando del Governator di Nave Pietro Zaguri.[1]
Nel 1693 ricoprì l'incarico di Commissario pagatore[1] sotto il Doge e Capitano Generale da Mar Francesco Morosini.[1] Nel 1695 prese parte alla battaglia degli scogli degli Spalmadori[3] sotto il comando del Capitano Generale da Mar Antonio Zeno, combattuta contro l'armata turca che cercava di riconquistare l'isola di Chio, e nel 1696 a quella di Andro sotto gli ordini del Capitano Generale da Mar Alessandro Molin.[3] Rientrato a Venezia fu nominato Senatore, ricoprendo numerosi incarichi da Magistrato fino a quando nel 1715, dopo lo scoppio della seconda guerra di Morea, divenne Provveditore generale delle Isole e poi Capitano Generale da Mar.[3] Nel 1716 respinse brillantemente gli attacchi portati dai turchi alla piazzaforte di Corfù, riconquistò Butrinto e poi Santa Maura.[3] Si distinse brillantemente nel 1717, durante la battaglia del porto di Passavà, insieme al fratello Carlo[N 2][4] e una volta ritornato a Santa Maura collaborò con il Feldmaresciallo Johann Matthias von der Schulenburg[5] a realizzare le opere di fortificazione. Occupò poi Prevesa e conquistò Vonizza venendo, per queste brillanti azioni, creato dal senato Cavaliere dell'Ordine della Stola d'Oro.[3]
Nel 1718, mentre stava assediando Dulcigno, giunse notizia della firma della pace di Passarowitz ed egli rientrò quindi a Corfù con le navi della flotta.[3] Il 21 settembre dello stesso anno rimase ucciso dall'esplosione di una polveriera colpita accidentalmente da un fulmine.[3] La salma fu poi trasportata a Venezia dove furono celebrati i solenni funerali, e quindi tumulata nell'isola della Certosa.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Cicogna 1827, p. 93.
- ^ Bandi et sentenze dell'eccelso Conseglio di dieci contra Tommaso e Paolo fratelli Caprioli q. conte Costanzo di Brescia, ed altri fra' quali ser Andrea Pisani de ser Z. Francesco, Stampate per Gio. Pietro Pinelli stampator ducale.
- ^ a b c d e f g h Cicogna 1827, p. 94.
- ^ Cicogna 1827, p. 95.
- ^ Ferrari 1723, p. 249.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Guido Candiani, I vascelli della Serenissima: guerra, politica e costruzioni navali a Venezia in età moderna, 1650-1720, Venezia, Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti, 2009.
- Guido Candiani, Dalla galea alla nave di linea: le trasformazioni della marina veneziana (1572-1699), Novi Ligure, Città del Silenzio, 2012.
- Emmanuele Antonio Cicogna, Delle iscrizioni veneziane raccolte ed illustrate da Emmanuele Antonio Cicogna cittadino veneto. Vol.II, Venezia, Giuseppe Picotti Stampatore, 1827.
- Guido Ercole, Duri i banchi. Le navi della Serenissima 421-1797, Gardolo, Gruppo Modellismo Trentino di studio e ricerca storica, 2006.
- Girolamo Ferrari, Delle notizie storiche della Lega tra l'Imperatore Carlo VI e la Repubblica di Venezia contra il Gran Sultano Achmet III e de' loro fatti d'arme dall'anno 1714 sino alla Pace di Passarowitz, Venezia, Presso Carlo Buonarrigo, 1723.
- Cesare Augusto Levi, Navi da guerra costruite nell'Arsenale di Venezia dal 1664 al 1896, Venezia, Stabilimento Tipografico Fratelli Visentini, 1896.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Andrea Pisani
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pisani, Andrea, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Andrea Pisani, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.