Vai al contenuto

Carlo Muraro

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Carlo Muraro
Muraro all'Inter nel 1980
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza176 cm
Peso74 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1988 - giocatore
Carriera
Giovanili
19??-1973Inter
Squadre di club1
1973-1975Inter6 (0)
1975-1976Varese35 (16)
1976-1981Inter120 (38)
1981-1982Udinese22 (2)
1982-1983Ascoli15 (0)
1983-1985Inter14 (1)
1985-1987Arezzo33 (9)
1987-1988Pistoiese6 (1)
Nazionale
1976-1977Italia (bandiera) Italia militare5 (4)
1976-1980Italia (bandiera) Italia U-232 (0)
Carriera da allenatore
1992-1996VicenzaGiovanili
1996-1997Solbiatese
1997-1998Legnano
1998-1999Saronno
1999-2000Lecco
2000-2001Legnano
2001-2004Pro Patria
2006-2007Pro Sesto
2009-2010MonzaBerretti
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Carlo Gino Muraro (Gazzo, 1º giugno 1955) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Caratteristiche tecniche

[modifica | modifica wikitesto]

Era un'ala sinistra dalla spiccata velocità[1], abile inoltre nel dribbling e nel servire il centravanti con cross dalle fasce.[2]

Proprio in ragione della sua rapidità veniva soprannominato Jair Bianco, in riferimento all'ex calciatore brasiliano.[3][4]

Compì il proprio esordio in Serie A con l'Inter il 20 gennaio 1974, in occasione di una sconfitta casalinga con il Cagliari.[5]

Dopo un breve periodo al Varese, fece ritorno in nerazzurro, partecipando al ciclo di Eugenio Bersellini che portò i milanesi a vincere uno Scudetto e due Coppe Italia.[6] Compagno d'attacco di Altobelli[7], realizzò nei sedicesimi di finale della Coppa Campioni 1980-81 - in casa della romena Universitatea Craiova - la sua rete più celebre, dopo un'azione in contropiede.[1] Nel corso del medesimo torneo, durante il ritorno dei quarti di finale, segnò un gol decisivo contro la Stella Rossa.[1]

In carriera ha inoltre militato in massima serie con Udinese e Ascoli (per complessive 177 presenze e 41 rete in massima serie) e in Serie B con Varese e Arezzo (per complessive 68 presenze e 25 reti). Nella stagione Serie B 1975-1976 ha realizzato 16 reti in cadetteria col Varese, classificandosi terzo nella classifica marcatore alle spalle di Musiello e Pruzzo. Ha disputato l'ultima stagione nella Pistoiese segnando con la maglia arancione l'ultima rete della carriera.

Ha intrapreso l'attività di allenatore, conquistando la promozione in Serie C1 con la Pro Patria nel 2001-2002, mentre nel 2002-2003 sempre con i bustocchi è finalista della Coppa Italia di Serie C.[1]

Dopo il ritiro

[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2005 è un'opinionista delle partite di calcio per SKY Sport.[1]

Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]
Internazionale: 1972-1973
Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]
Internazionale: 1979-1980
Internazionale: 1977-1978
  1. ^ a b c d e Sebastiano Vernazza, Il calcio a nove metri al secondo, in SportWeek, La Gazzetta dello Sport, 10 settembre 2005.
  2. ^ Enrico Sisti, Valencia e il fascino dello scatto, in la Repubblica, 5 aprile 2014, p. 64.
  3. ^ Antonello Capone, Che romanzo il presidente, Facchetti e quel sinistro di Recoba..., in La Gazzetta dello Sport, 25 settembre 2007.
  4. ^ Turrini, p. 59.
  5. ^ Paolo Gallori, L'Inter e quelle lacrime sulla sconfitta col Cagliari del 1974, su repubblica.it, 10 settembre 2019.
  6. ^ Sebastiano Vernazza, Bersellini a piedi per 111 km, in La Gazzetta dello Sport, 20 maggio 2003.
  7. ^ Andrea Sorrentino, I ricordi scanzonati dei ragazzi di Bersellini, in la Repubblica, 2 marzo 2018, p. 48.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]