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Discussioni utente:5.88.31.70

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Tarocco (enigmistica)

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Ciao, io sono stato enigmista e ho conosciuto l'ambiente in cui il tarocco ha preso vita: tuttora mi sembra poco più che una curiosità, un giochino umoristico che non ha la dignità di trattazione né degli schemi (anagramma, sciarada, ma anche solo scarto e zeppa) né delle forme (enigma, enigma breve, crittografia e simili). I risultati che trovo io me lo confermano: si trova su Facebook, nel sito di Dandy, su Enignet, nelle vestigia della defunta Aenigmatica e poco più.

La rilevanza enciclopedica vuole altro: una trattazione di livello accademico o (in questo caso) similaccademico, perché sappiamo che l'enigmistica è amatoriale. Ma una vera trattazione, e non una semplice menzione, da parte di una fonte autorevole nel campo. Per intenderci, va bene uno Stefano Bartezzaghi quando tratta giochi di parole in Parole in gioco o anagrammi in Lezioni di enigmistica, non va bene lo stesso Bartezzaghi se cita uno o più tarocchi per Lessico e nuvole.

Detto questo, preciso che la voce cancellata non conteneva bibliografia né altri riferimenti, era cioè del tutto priva di fonti. Se hai a disposizione trattazioni autorevoli il mio consiglio è di crearla in Bozza:Tarocco (enigmistica), ma stavolta ovviamente citandole --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 15:11, 23 lug 2024 (CEST)[rispondi]

Preciso ulteriormente: la bibliografia e i riferimenti sono necessari per attestare la rilevanza del tarocco come gioco attuale e anche la sua identità con le cosiddette «arrangiate» e con il «gioco dei titoli» del citato Bartezzaghi. Se scriviamo che il gioco è nato nel 2005 e citiamo un precedente con un libro del 1998 ad attestarlo, senza una fonte che identifichi il precedente e il tarocco, siamo in ricerca originale --actor𝄡musicus 𝆓 espr. 15:52, 23 lug 2024 (CEST)[rispondi]
Ciao, la fonte (la Sibilla, articolo di Guido Iazzetta del 2006 con numero di pagina) l’abbiamo citata nel testo, non essendo pratici non sappiamo inserirla in calce. I riferimenti antecedenti (ne parla appunto Iazzetta) non erano chiamati “tarocchi”, e soprattutto non erano “giochi enigmistici” da risolvere ma più giochi di parole, curiosità, sebbene con la stessa struttura del tarocco e quindi suoi anticipatori. Dal 2006 è ospitato come gioco enigmistico da risolvere sulla Sibilla in modo regolare, e compare talvolta in altre testate enigmistiche, per esempio Penombra.
--5.88.31.70 (msg) 15:02, 25 lug 2024 (CEST)[rispondi]