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Edmund Goulding

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Edmund Goulding

Edmund Goulding (Feltham, 20 marzo 1891Los Angeles, 24 dicembre 1959) è stato un regista e sceneggiatore britannico naturalizzato statunitense.

Prima di lavorare in campo cinematografico, Goulding fu anche attore, commediografo e regista teatrale. Ebbe successo anche come compositore di canzoni e produttore. Nella sua carriera, diresse 41 film.

Nativo del Middlesex, in Inghilterra, Edmund Goulding in gioventù servì l'esercito combattendo durante il primo conflitto mondiale, anche se venne congedato prima dell'armistizio a causa di una ferita riportata in guerra. Già attivo come sceneggiatore fin dalla prima metà degli anni dieci, nel 1921 emigrò negli Stati Uniti dove continuò questo lavoro, intraprendendo anche l'attività di regista. Dal 1923, venne messo sotto contratto dalla MGM, la casa di produzione di Culver City per cui scriverà numerose sceneggiature, ma che lo impiegherà soprattutto come regista.

Nel 1932 diresse Grand Hotel, uno dei cosiddetti film "all star", con un cast comprendente Greta Garbo, Joan Crawford, John Barrymore, Lionel Barrymore ed altri, un melodramma fatto di storie parallele che s'incastrano l'una con l'altra. La pellicola vinse l'Oscar al miglior film. Del 1939 è il melodramma Il grande amore, tipica opera del periodo e anche del regista, che negli anni era andato specializzandosi in drammi sofisticati e complessi, così come il successivo film Tramonto (1939) con Bette Davis.

Nel 1946 girò uno dei suoi più grandi successi, Il filo del rasoio, un dramma sul disadattamento dei reduci di guerra con Tyrone Power, e che sarà candidato a ben quattro Oscar. Per contro, nel 1947 il suo film La fiera delle illusioni, un duro dramma in cui un medico (ancora Power) carpisce i segreti dei suoi clienti e finisce a vivere come un fenomeno da baraccone, fu snobbato dal pubblico forse per il suo eccessivo cinismo. Nel 1950 diresse la commedia L'imprendibile signor 880, basata sulla storia vera di un improbabile falsario.

Goulding morì nel 1959, dopo un'esistenza già toccata dalla tragedia: nel 1935 era morta la moglie, sposata pochi anni prima quando aveva scoperto di essere ammalata di tisi. La sua vita si concluse altrettanto tragicamente, con il suicidio alla vigilia del Natale 1959.

Sceneggiatore

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