Galeazzo I Pallavicino
«Era Galeazzo uomo di carattere indomabile, splendidissimo, di gran mente e di grande autorità in Lombardia.»
Galeazzo I Pallavicino | |
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Marchese di Busseto | |
In carica | 18 agosto 1486 – 30 gennaio 1520 |
Predecessore | Pallavicino Pallavicini |
Successore | Girolamo Pallavicino |
Nascita | Busseto |
Morte | 30 gennaio 1520 |
Dinastia | Pallavicino |
Padre | Pallavicino Pallavicini |
Madre | Caterina Fieschi |
Consorte | Elisabetta Sforza Eleonora Pico |
Figli | Beatrice Laura Adalberto |
Religione | Cattolicesimo |
Galeazzo I Pallavicino | |
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Nascita | Busseto |
Morte | 30 gennaio 1520 |
Religione | Cattolicesimo |
Dati militari | |
Paese servito | Ducato di Milano Francia Stato Pontificio |
Forza armata | |
Ferite | ferito sette volte durante l'Assedio di Novara contro i Milanesi |
Comandanti | |
Guerre | |
Battaglie | |
Decorazioni | cavaliere dell'Ordine di San Michele |
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Galeazzo I Pallavicino (Busseto, ... – 30 gennaio 1520[1]) è stato un condottiero italiano e marchese di Busseto.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio primogenito di Pallavicino Pallavicini, marchese di Busseto e di Caterina Fieschi di Genova.
Nel 1478 venne creato cavaliere e nel 1483 eletto consigliere ducale di Galeazzo Maria Sforza. Nel 1495 partecipò alla battaglia di Fornovo contro Carlo VIII di Francia. Parteggiò per il re di Francia Luigi XII nella battaglia di Agnadello del 1509 e quando nel 1512 si ritirarono dalla Lombardia, Galeazzo si ritirò nelle sue terre. Nel 1513 papa Leone X gli affidò una condotta di cavalli e il duca di Milano Massimiliano Sforza riconobbe a Galeazzo e ai suoi fratelli gli antichi possedimenti dei Pallavicino. Ma Galeazzo continuò a parteggiare per i francesi e fu al fianco di Bartolomeo d'Alviano, condottiero della Serenissima, alla conquista di Cremona. Nel 1516 Massimiliano Sforza fu esiliato.
Nel suo testamento del 1518 dispose che il figlio naturale Adalberto fosse legittimato, dopoché le linee maschili dei fratelli Cristoforo, Ottaviano e del nipote Pallavicino, suoi eredi, si fossero estinte.
Galeazzo morì nel gennaio 1520.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Galeazzo sposò in prime nozze nel 1484 Elisabetta Sforza, figlia naturale di Tristano Sforza e in seconde nozze nel marzo 1509 Eleonora Pico (1478-1529), figlia di Galeotto I Pico della Mirandola e vedova di Paolo Bolognini Attendolo.[2]
Ebbe due figlie:
- Beatrice, sposò Uberto Pallavicino di Cortemaggiore
- Laura, sposò nel dicembre 1507[3] Gianfrancesco Gonzaga (1488-1524), signore di Luzzara
Ebbe anche un figlio naturale, Adalberto (?-1570).
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pompeo Litta, Famiglie celebri italiane. Pallavicino, Modena, 1930.
- Luigi Chini, I Pallavicino - la storia di una famiglia longobarda, Piacenza, L.I.R. edizioni, 2014.