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God Only Knows

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Wouldn't It Be Nice/God Only Knows
singolo discografico
ArtistaThe Beach Boys
Pubblicazione11 luglio 1966
Durata2:49
Album di provenienzaPet Sounds
GenerePop barocco
Pop psichedelico
Rock psichedelico
EtichettaCapitol Records
ProduttoreBrian Wilson
FormatiDisco in vinile
Certificazioni
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 600 000+)
The Beach Boys - cronologia

God Only Knows è l'ottava traccia dell'album Pet Sounds ed una delle canzoni più celebri del gruppo musicale pop rock statunitense The Beach Boys.

Il brano fu composto e prodotto da Brian Wilson, con il testo di Tony Asher, e la principale parte vocale interpretata da Carl Wilson. L'11 luglio 1966 God Only Knows venne pubblicata anche come singolo, come B-side del 45 giri Wouldn't It Be Nice.

Il brano ha la peculiarità di essere uno dei primi ad utilizzare la parola God (Dio) nel proprio titolo. La canzone rappresenta anche una svolta più tecnica e sofisticata rispetto alla precedente produzione dei Beach Boys, e di qualunque altro gruppo pop dell'epoca, in particolar modo per la sua struttura melodica e per l'armonizzazione vocale dei cori. Nell'introduzione del brano è possibile sentire alcuni strumenti piuttosto inusuali per il genere, come il clavicembalo ed il corno.

Tony Asher ha notato l'ironia di come quella che è considerata una delle più celebri canzoni d'amore della musica pop, cominci con la frase: «I may not always love you» ("Io potrei non amarti per sempre"), benché in seguito tale affermazione venga smentita nel testo.

La rivista Mojo ha posizionato God Only Knows alla tredicesima posizione della classifica delle più grandi canzoni di tutti i tempi. Pitchfork l'ha nominata la più grande canzone degli anni sessanta. Inoltre il brano è alla posizione 25 della Lista delle 500 migliori canzoni stilata dalla rivista Rolling Stone.

Paul McCartney ha espresso in diverse occasioni il suo apprezzamento verso la canzone, citando il brano come il suo preferito di ogni tempo.[2]

Registrazione

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La sezione strumentale della canzone venne registrata il 10 marzo 1966, allo studio Western Recorders, di Hollywood, in California. Ci vollero 20 take prima di ottenere la versione master definitiva approvata da Brian. Secondo quanto riferito da Brian Wilson stesso, molti dei musicisti che presenziarono alla seduta di incisione di God Only Knows affermarono che quella sessione era stata "l'esperienza musicale più magica e stupenda a cui avessero mai partecipato". Sempre secondo Wilson, in studio erano presenti 23 musicisti durante la registrazione di God Only Knows, anche se solo 16 sono quelli accreditati sul disco come partecipanti ufficiali. All'epoca, la presenza di 23 musicisti era un fatto eclatante per un disco di musica pop.

La traccia vocale fu registrata tra il marzo e l'aprile del '66 ai Columbia Studios. Il brano contiene tre voci. Carl Wilson è la voce solista principale, mentre Brian Wilson e Bruce Johnston cantano nei cori di sottofondo. Brian utilizzò la tecnica produttiva del double-tracking sulla voce di Carl, in modo da raddoppiare la traccia vocale e permettergli di dare l'impressione che stesse cantando contemporaneamente le stesse parti due volte, per donare alla registrazione un "sound" più ricco e saturo.

Riferimenti culturali

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La versione del brano dei Beach Boys è apparsa, nel corso degli anni, in numerose produzioni televisive e cinematografiche. God Only Knows è apparsa nel finale del film del 1997 Boogie Nights, nel film del 2002 Scooby Doo, in La mia vita senza me e nel thriller L'amore fatale. La canzone inoltre è il tema di chiusura di Love Actually, pellicola del 2003 di Richard Curtis. Nel film del 2004 Saved! compare una cover del brano. Il brano è anche la sigla di apertura della serie televisiva Big Love, ed è stata utilizzata anche nella colonna sonora del telefilm Skins.

  1. ^ (EN) God Only Knows, su British Phonographic Industry. URL consultato il 13 agosto 2022.
  2. ^ Note interne del booklet di Pet Sounds in versione CD
  3. ^ Brad Elliott, Pet Sounds Track Notes, su beachboysfanclub.com, 31 agosto 1999. URL consultato il 3 marzo 2009.
  4. ^ Larry Knechtel biography, su larryknechtel.com. URL consultato il 17 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2011).

Collegamenti esterni

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