Il mestiere delle armi
Il mestiere delle armi è un film storico del 2001 diretto da Ermanno Olmi, presentato in concorso al 54º Festival di Cannes.[1]
Il film narra degli ultimi giorni di vita del condottiero Giovanni delle Bande Nere, pseudonimo di Ludovico di Giovanni De' Medici, un soldato di ventura italiano al servizio dello Stato Pontificio durante le guerre d'Italia nella prima metà del XVI secolo.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la formazione della Lega di Cognac tra Papato, Francia e Repubblica di Venezia contro lo strapotere di Carlo V, re di Spagna e imperatore del Sacro Romano Impero, un'armata imperiale di lanzichenecchi luterani al comando del veterano Georg von Frundsberg scende in Italia con l'obiettivo di saccheggiare Roma e punire il voltafaccia del Papa. Consapevole della scarsità delle proprie truppe, Giovanni adotta una tattica basata sull'impiego di un manipolo di cavalleggeri e archibugieri a cavallo. Attacca con brevi schermaglie i vettovagliamenti dei soldati imperiali in modo da ritardarne la marcia.
Il marchese di Mantova Federico II Gonzaga, intenzionato ad evitare la guerra sui suoi territori, sceglie di lasciare via libera ai lanzichenecchi. Li lascia transitare attraverso la "porta fortificata" di Curtatone negando il passo, poche ore dopo, alle truppe pontificie guidate da Giovanni. Contemporaneamente il duca di Ferrara Alfonso I d'Este, in cambio del matrimonio di suo figlio Ercole II con una principessa imperiale, dona a Frundsberg quattro pezzi di artiglieria (falconetti) in grado di perforare qualsiasi tipo d'armatura.
Giovanni riesce tuttavia a raggiungere un gruppo di soldati imperiali presso la fornace di Governolo, tra i quali vi è lo stesso generale Frundsberg. L'attacco si risolve in un fallimento: dietro le barricate di mattoni sono nascosti i cannoni e il capitano italiano è ferito gravemente ad una gamba e viene trasportato a Mantova, nel palazzo di proprietà di Aloisio Gonzaga, marchese di Castel Goffredo, che lo aveva affiancato nella battaglia. La ferita profonda si infetta rapidamente provocando una gangrena. Nonostante l'amputazione dell'arto da parte del medico Abramo Arié, Giovanni morirà di sepsi il 30 novembre 1526. L'esercito dei lanzichenecchi di Frundsberg ha così via libera verso Roma, che sarà saccheggiata dai soldati imperiali il 6 maggio 1527.
Produzione
[modifica | modifica wikitesto]Riprese
[modifica | modifica wikitesto]Le riprese si sono svolte dal 17 gennaio al 7 aprile 2000,[2] principalmente in Bulgaria, nonché nelle seguenti location italiane:[3]
- Basilica di Sant'Andrea a Mantova, dove viene esposto il corpo di Giovanni delle Bande Nere;
- Rocca Sforzesca di Soncino;
- Palazzo Ducale di Mantova, nel film residenza di Federico II;
- Casa della beata Osanna Andreasi, dimora dell'amante di Federico;
- Palazzo Barbò a Torre Pallavicina, dove viene allestito il capezzale di Giovanni.
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film, dopo essere stato presentato in anteprima mondiale il 15 maggio 2001 al Festival di Cannes 2001,[4] venne distribuito nelle sale cinematografiche italiane a partire dall'11 maggio 2001.[5]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Incassi
[modifica | modifica wikitesto]In Italia ai botteghini incassò circa 2,1 milioni di euro.[6]
Critica
[modifica | modifica wikitesto]La grande critica cinematografica Piera Detassis il 24 maggio 2001 scrisse su Panorama tale recensione:
"Il mestiere delle armi lascia un segno speciale e ci ricorda che c'è ancora il cinema oltre alla tv, oltre la sceneggiatura ben congegnata, oltre il blockbuster. Un cinema difficile che non concede, ma nemmeno nulla sottrae, allo spettatore, fusione calda di anima e immagine. (...) La fotografia dipinge quadri rinascimentali. La luce, i fumi, la nebbia, la neve e il freddo iniettano negli occhi la violenza di tempi bui e iniqui, mentre la bella musica di Fabio Vacchi sospinge le immagini verso la sacralità. La violenza del conflitto è fredda come quel rilucere di armature nel grigio dell'inverno."[7]
Analisi
[modifica | modifica wikitesto]La compassione che Ermanno Olmi rivolge al suo personaggio sul letto di morte non è inferiore a quella rivolta ai poveri soldati che bruciano un crocifisso per riscaldarsi. Per descrivere la guerra il regista non ha bisogno del sangue. La sofferenza viene dal freddo, dalla fame e dal peso delle armi e delle armature trascinate sulla neve nella Pianura Padana.[8]
Perché Il mestiere delle armi? Perché Giovanni è un soldato e come tale rifiuta di essere uno strumento nelle mani della politica. Nonostante gli inganni ed i tradimenti, sceglie comunque di andare incontro al suo destino perché, come diceva George Orwell, le azioni anche se sono prive di effetto non per questo risultano prive di significato.[9]
Nel film non è da trascurare inoltre l'aspetto storiografico. Il mestiere delle armi di Giovanni delle Bande Nere è ormai sorpassato dai nuovi strumenti di morte: le armi da fuoco come i cannoni dell'esercito di Georg von Frundsberg, di fronte ai quali nulla possono più le armature. Non si tratta soltanto di una innovazione tecnologica dell'arte della guerra, ma di una crisi di quei valori che prima ispiravano il combattimento; ormai non conta più il coraggio individuale o l'abilità dello stratega; non ci sono più scontri corpo a corpo dove vince il più valoroso, la morte ora viene da lontano e non ti lascia scampo; ciò che importa sono le capacità tecniche, saper usare le nuove armi e, soprattutto, avere denari per acquistare le nuove potenti e costose artiglierie. Ormai
«c'est l'argent qui fait la guerre [10]»
«è il denaro che fa la guerra»
I falconetti del generale Georg von Frundsberg segnano la fine di un'epoca: il medioevo e l'età dei cavalieri e dei loro castelli è finito ormai da tempo sotto i colpi dei cannoni che mettono presto fine ai lunghi assedi feudali.
Giovanni delle Bande Nere si batte per il vecchio stato papale, per sostenerne il potere temporale e spirituale che sta ormai finendo con l'avvento dello stato moderno, delle nuove monarchie nazionali. Anche il grande Impero di Carlo V, ora vincitore con le armi contro il papato di Clemente VII, sarà col tempo sconfitto dalla nuova Francia nazionale dei successori di Francesco I ed Enrico II. La vecchia idea dell'Impero universale dovrà arrendersi alla nuova idea di nazione.[11]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2002 - David di Donatello
- Miglior film
- Miglior regista a Ermanno Olmi
- Migliore sceneggiatura a Ermanno Olmi
- Miglior produttore a Luigi Musini, Roberto Cicutto, Ermanno Olmi
- Miglior fotografia a Fabio Olmi
- Miglior colonna sonora a Fabio Vacchi
- Migliore scenografia a Luigi Marchione
- Migliori costumi a Francesca Sartori
- Miglior montaggio a Paolo Cottignola
- 2001 - Nastro d'argento
- Migliore fotografia a Fabio Olmi
- Migliore scenografia a Luigi Marchione
- Migliori costumi a Francesca Sartori
- Candidatura al regista del miglior film a Ermanno Olmi
- 2001 - Globo d'oro
- Miglior film a Ermanno Olmi
- Miglior fotografia a Fabio Olmi
- Candidatura al miglior regista a Ermanno Olmi
- 2001 - Festival di Cannes
- Candidatura alla Palma d'oro a Ermanno Olmi
- 2001 - Grolla d'oro
- Miglior regista a Ermanno Olmi
- Miglior produttore a Roberto Cicutto, Luigi Musini e Ermanno Olmi
- 2001 - Premio Flaiano
- Miglior film a Ermanno Olmi
- Miglior fotografia a Fabio Olmi
- Migliori costumi a Francesca Sartori
- 2001 - European Film Awards
- Candidatura al miglior regista a Ermanno Olmi
- Candidatura alla miglior fotografia a Fabio Olmi
- 2002 - Ciak d'oro[12]
- Migliore fotografia a Fabio Olmi
- Migliori costumi a Francesca Sartori
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Official Selection 2001, su festival-cannes.fr. URL consultato il 20 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
- ^ Il mestiere delle armi - Film 2001, su Movieplayer.it. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Il mestiere delle armi | Le location del film su Italy for Movies, su www.italyformovies.it. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Il mestiere delle armi (2001) - Informazioni sull’uscita - IMDb. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Il mestiere delle armi - Film (2000), su ComingSoon.it. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ MYmovies.it, Il mestiere delle armi, su MYmovies.it. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ Il mestiere delle armi. URL consultato il 4 novembre 2024.
- ^ «...è un bellissimo film sulla guerra combattuta a distanza con le prime artiglierie e sulla morte collettiva nella guerra, sulla politica come altra forma bellica e distruttiva, sulla morte individuale e l'alta dignità nel viverla.» (Lietta Tornabuoni, La Stampa)
- ^ «La guerra è un lavoro, una professione (il denaro per i soldati consente ai capi di avere prestigio, autorevolezza e una fragile forma di fedeltà), una vocazione (il pensiero della morte non sfiora la filosofia dell'esistenza), uno strumento della politica (sotterfugi, doppio gioco, voltafaccia e menzogne degli alleati), un laboratorio di tecnica bellica (dalle spade, dalle lance, dagli archibugi ai falconetti, nuovissime bombarde capaci di colpire i soldati avversari con palle da due libbre)» Enrico Magrelli (Film TV)
- ^ Dizionario Treccani.it
- ^ Nonostante la sconfitta di Enrico II nella battaglia di San Quintino, «la superiorità degli spagnoli era più apparente che reale: invece di essere una giustapposizione di popoli e di paesi agglomerati tra di loro dal caso dell'eredità [...] esse [Francia e Inghilterra] possedevano quella coscienza collettiva data dalla comunità dei destini, la costanza degli sforzi, l'armonia della politica dei re con le tendenze nazionali» (Cfr. H. Pirenne, Storia d'Europa dalle invasioni barbariche al XVI secolo, Sansoni, Firenze 1956)
- ^ Ciak d'oro 2002, su news.cinecitta.com. URL consultato il 12 giugno 2002.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Il mestiere delle armi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Il mestiere delle armi, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il mestiere delle armi, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Il mestiere delle armi, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Il mestiere delle armi, su FilmAffinity.
- (EN) Il mestiere delle armi, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (DE, EN) Il mestiere delle armi, su filmportal.de.