L'amante indiana
L'amante indiana (Broken Arrow) è un film western in Technicolor del 1950 diretto da Delmer Daves. È ispirato al romanzo Fratello di sangue (Blood Brother)[1] del 1947 di Elliott Arnold.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1870 Tom Jefford, scout dell'esercito degli Stati Uniti, salva un giovane indiano, diventandone fratello di sangue. Inizia così ad instaurare un rapporto nuovo con i pellerossa basato sulla pace e il reciproco rispetto. La cosa però non è gradita agli altri bianchi che reputano Tom un traditore tanto che dopo l'ultimo massacro Jefford rischia il linciaggio. È il generale Howard che, per ordine di Washington, deve cercare la pace con gli indiani di Kociss, a convincere Tom ad accompagnarlo all'accampamento. Qui nel frattempo Jefford sposa Stella del Mattino. Tra i bianchi, però, c'è chi ha interesse che la guerra continui e i più deboli ne fanno le spese, la moglie di Jefford, Stella del Mattino viene uccisa in un agguato perpetrato da bianchi che non volevano il trattato di pace con gli apache, e Jefford pieno di odio e di vendetta vorrebbe farla pagare ai bianchi traditori, ma Kociss lo convince a sopportare il lutto come lui aveva fatto per il fratello impiccato dai bianchi per rispettare il trattato e renderlo definitivo con la firma del presidente degli Stati Uniti. Alla fine Jefford cavalca serenamente con la consapevolezza che la pace con gli apache sarebbe stata duratura.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Critica
[modifica | modifica wikitesto]Questo film ebbe parecchio successo all'epoca e fece scalpore per la netta virata della mentalità cowboy-indiano, tanto da essere considerato il capostipite del nuovo filone di storie pro-indiani di stile fordiano degli anni cinquanta. Nelle pellicole, sino ad allora, il tema era da sintetizzare con la frase: «l'unico indiano buono è l'indiano morto». In realtà questo non fu il primo film a prendere una posizione rispettosa della cultura indiana, ma fu il primo di un certo successo.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 1951 – Premio Oscar
- Candidatura al miglior attore non protagonista a Jeff Chandler
- Candidatura alla miglior sceneggiatura ad Albert Maltz
- 1951 – Golden Globe
- Miglior film promotore di Amicizia Internazionale
- Candidatura alla miglior fotografia a colori ad Ernest Palmer
Sequel
[modifica | modifica wikitesto]L'amante indiana ha avuto due seguiti: Kociss, l'eroe indiano (The Battle at Apache Pass) del 1952 di George Sherman e Il figlio di Kociss (Taza, Son of Cochise) del 1954 di Douglas Sirk.[3]
Serie televisiva
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1956 venne trasmessa in televisione una serie televisiva ispirata a questa pellicola dal titolo Broken Arrow. Furono trasmesse due stagioni, la prima di 39 episodi andati in onda negli Stati Uniti dal 25 settembre 1956 al 21 maggio 1957 e la seconda composta da 33 episodi, in onda dal 1º ottobre 1957 al 24 giugno 1958, tutti in bianco e nero. Gli interpreti erano John Lupton nei panni di Tom Jefford e Michael Ansara come Kociss.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Scheda OPAC, su opac.sbn.it. URL consultato il 24 ottobre 2019.
- ^ Sonseeahray in originale
- ^ (EN) L'amante indiana - IMDb - Collegamenti ad altri film, su imdb.com. URL consultato il 15 dicembre 2012.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fernaldo Di Giammatteo, Dizionario del cinema americano. Da Griffith a Tarantino, tutti i film che hanno fatto la storia di Hollywood, Roma, Editori riuniti, 1996, ISBN 88-359-4109-1.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Broken Arrow, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- L'amante indiana, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) L'amante indiana, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) L'amante indiana, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) L'amante indiana, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) L'amante indiana, su FilmAffinity.
- (EN) L'amante indiana, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) L'amante indiana, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) L'amante indiana, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
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