Parco territoriale attrezzato Sorgenti solfuree del Lavino
Parco territoriale attrezzato Sorgenti solfuree del Lavino | |
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Il paesaggio del parco | |
Tipo di area | Parco suburbano |
Codice WDPA | 161944 |
Codice EUAP | 1094 |
Class. internaz. | Categoria IUCN V: paesaggio terrestre/marino protetto |
Stati | Italia |
Regioni | Abruzzo |
Province | Pescara |
Comuni | Scafa |
Superficie a terra | 0,4 km² |
Superficie a terra | 37,8 ha |
Provvedimenti istitutivi | L.R. 29/05/1987, n. 25[1] |
Gestore | Comune di Scafa[1] |
Mappa di localizzazione | |
Sito istituzionale | |
Il parco territoriale attrezzato Sorgenti solfuree del Lavino è un'area naturale protetta di 37,8 ha, istituito nel 1987 e situato nel comune di Scafa, in provincia di Pescara[2].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il parco occupa una superficie di 37,8 ha, pari a quasi 0,4 km², e ricade nel territorio di Decontra, frazione del comune di Scafa, suo gestore[3]. Il proprio areale vede la presenza del fiume Lavino con le sue acque sulfuree, da cui il nome, che origina nel Vallone di Santo Spirito, sito all'interno del parco nazionale della Maiella, per confluire poi nel fiume Aterno-Pescara[3]. Il fiume ha alimentato con le sue acque quattro centrali idroelettriche, sei mulini ed una segheria, posti lungo il suo corso, dei quali è rimasto presente soltanto il mulino dei Farnese, risalente al XVI secolo[3].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'area naturale protetta è stata istituita con legge regionale n. 25 del 29 maggio 1987 come parco suburbano[3].
Flora
[modifica | modifica wikitesto]La flora del parco comprende diverse specie di piante arboree, erbacee e floreali, quali acero campestre, asparago, biancospino, carpino bianco, carpino nero, ciclamino primaverile, orniello, pervinca maggiore, pervinca minore, pioppo bianco, pioppo nero, pioppo tremolo, robinia, roverella, salice bianco, salice grigio, salice piangente e salice rosso[3].
Fauna
[modifica | modifica wikitesto]La fauna del parco comprende esemplari di ballerina gialla, capinera, cardellino, cuculo, donnola, faina, gallinella d'acqua, ghiandaia, luì piccolo, martin pescatore, picchio verde, riccio, sterpazzolina, tasso, tortora, usignolo, verzellino e volpe[3].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Pellegrini e Febbo (1998), pp. 246-247.
- ^ Parks.it.
- ^ a b c d e f Abruzzoturismo.it; Pellegrini e Febbo (1998), pp. 246-247.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Massimo Pellegrini e Dario Febbo (a cura di), Abruzzo: guida ai parchi e riserve naturali, collana Abruzzo, natura forte del Mediterraneo, Pescara, Carsa Edizioni, 1998, ISBN 88-86525-02-8.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Parco territoriale attrezzato Sorgenti solfuree del Lavino
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su parcolavino.com (archiviato il 10 aprile 2012).
- Parco territoriale attrezzato Sorgenti solfuree del Lavino, su Parks.it.
- (EN) Parco territoriale attrezzato Sorgenti solfuree del Lavino, su Sistema informativo europeo della natura - Common Database on Designated Areas, EEA.
- Parco territoriale attrezzato Sorgenti sulfuree del Lavino, su abruzzoturismo.it (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2023).