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Parisio da Cerea

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Parisio (o Paride) da Cerea, in latino Parisius de Cereta (1200 circa – post 1266), è stato un notaio e cronista italiano, autore del Chronicon Veronense, la maggiore fonte storica medievale relativa alla città di Verona e al suo territorio.

Benché la storiografia abbia generalmente adottato la forma Paride, uno studio recente[1] nota come sia da preferire la forma Parisio, maggiormente rispondente alla grafia latina con cui egli stesso sottoscriveva i propri atti («Ego Parisius de Cereta filius Lanceti Ceretensis sacri palacii notarius» ecc.).

Le poche notizie che si hanno di lui derivano da alcuni atti notarili a noi giunti redatti da lui e dal padre, anch'esso notaio, da alcune citazioni in altri atti, e da un'unica notizia che egli dà di sé all'interno della sua opera (una missione diplomatica a Roma nel 1233, su incarico della diocesi di Cerea). Un suo atto notarile, rogato a Casaleone nel marzo 1224, consente di collocarne la nascita pressappoco attorno al 1200, probabilmente a Cerea; mentre gli ultimi due atti da lui rogati risalgono al 1264 e al dicembre 1265 presso Lendinara; la sua morte deve essere stata perciò di poco successiva[2].

Parisio fu autore di una cronaca di stampo annalistico, tramandata sotto il nome di Cronica Verone o Chronicon Veronense, contenente gli avvenimenti della città di Verona dal 1115 al 1260 (quindi all'incirca dal terremoto di Verona del 1117 fino all'ascesa di Mastino I della Scala a Capitano del Popolo di Verona), scritta in latino medievale con uno stile scarno ed essenziale. Per i successivi due secoli, l'opera venne estesa da anonimi continuatori e copisti, che proseguirono la narrazione fino al '500 in una stratificazione continua di aggiunte, integrazioni, modifiche e, nell'ultima fase, traduzioni in lingua volgare veneta.

  1. ^ Dizionario biografico degli italiani.
  2. ^ Vaccari, v. I t. I, p. 111-116.
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