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Portale:Gonzaga

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La dinastia
Lo stemma dei Gonzaga dopo il 1530.
La corte di Ludovico III Gonzaga, Andrea Mantegna, Camera degli Sposi, Mantova (1465-1474).

«Ad montem duc nos»

I Gonzaga sono stati una delle più note famiglie principesche d'Europa, protagonisti della storia italiana ed europea dal XIV al XVIII secolo.
Oltre ad aver dato i natali a un santo della chiesa cattolica, a quattordici cardinali e a dodici vescovi, essi godono di una grande fama per aver promosso per diverse generazioni la vita artistica e culturale. La dinastia dei Gonzaga mantenne un ruolo di primo piano nel contesto politico italiano ed europeo grazie ai loro ambasciatori e a un'abile politica matrimoniale, che aveva portato a rinsaldare i rapporti con l'Impero, la Spagna, il Mezzogiorno d'Italia e con le famiglie più in vista del tempo. Aumentarono ancora il proprio prestigio legandosi con la più importante famiglia reale europea, gli Asburgo, quando Eleonora Gonzaga divenne la prima imperatrice della casata sposando Ferdinando II.

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In evidenza
Ludovico II Gonzaga, dettaglio della Camera degli Sposi

Ludovico II Gonzaga, alias Luigi III, detto il Turco (5 giugno 1412Goito, 11 giugno 1478), figlio di Gianfrancesco I Gonzaga e di Paola Malatesta, fu il secondo marchese di Mantova dal 1444 alla data della sua morte.

Educato alla Ca' Zoiosa di Vittorino da Feltre, Ludovico seguì le orme del padre Gianfrancesco, combattendo come condottiero per la famiglia Visconti al fianco di Milano dal 1446, ma l'anno seguente passò al servizio della Repubblica di Venezia, nella lega formata con la Repubblica di Firenze, contro Milano. Nel 1450 gli fu concesso di condurre un esercito per il re Alfonso V d'Aragona in Lombardia, con l'intento principale di conquistare possedimenti per se stesso. Ma Francesco Sforza, il nuovo duca di Milano, lo attrasse a sé con la promessa di Lonato, Peschiera e Asola, ex territori mantovani in possesso di Venezia. Il 14 giugno 1453, Ludovico mise in rotta le truppe di Carlo a Goito, ma le truppe veneziane sotto la guida di Niccolò Piccinino contrastarono qualunque tentativo di riconquistare Asola. La Pace di Lodi (1454) costrinse Ludovico a restituire tutti i territori conquistati e a rinunciare definitivamente alle tre città. Il momento di massimo prestigio di Mantova fu il Concilio di Mantova, tenuto in città dal 27 maggio 1459 al 19 gennaio 1460, convocato da Papa Pio II.

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I sovrani
Guglielmo Gonzaga

Guglielmo Gonzaga (Mantova, 24 aprile 1538 – Goito, 14 agosto 1587) fu duca III di Mantova e del Monferrato. Nel 1569 assoggettò Casale, da sempre gelosa della sua autonomia rispetto al Monferrato. Nel 1573 divenne duca, da marchese che era, anche del Monferrato. Fu un buon amministratore dei suoi domìni, mecenate nelle arti, musicista (fu lui stesso un compositore) e collezionista di opere d'arte. Ebbe anche gran cura dell'esercito. Fu politico accorto e scaltro, capace di rimanere indipendente rispetto ai potentati del tempo (Papato, Impero, potenze quali Spagna e Francia).

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Gli ecclesiastici
San Luigi Gonzaga

Luigi Gonzaga (Castiglione delle Stiviere, 9 marzo 1568 – Roma, 21 giugno 1591) è stato un religioso italiano gesuita; venerato come santo dalla Chiesa cattolica.Nacque nel castello di famiglia a Castiglione delle Stiviere. Fu battezzato il 20 aprile 1568 dal parroco Giambattista Pastorio (m. 1569) nella chiesa dei Santi Nazario e Celso (ora Duomo di Castiglione) ed ebbe come padrino il cugino Prospero Gonzaga (1543-1614) di Luzzara. Primo di otto figli, e quindi erede al titolo di marchese, fin dalla prima infanzia fu educato alla vita militare.

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I palazzi
Palazzo Bonacolsi

Il palazzo, interamente in cotto sormontato da merli ghibellini, fu edificato alla fine del XIII secolo da Pinamonte dei Bonacolsi su un terreno acquistato da Rolandino de Pacis, che ne fece la dimora della sua potente famiglia. Pinamonte acquisì ed affiancò al palazzo altri edifici contigui nella civitas vetus, tra i quali la Torre della Gabbia, simbolo del potere dei Bonacolsi. Il palazzo più prestigioso venne lasciato dal padre in eredità al figlio secondogenito Bardellone, suo successore nel governo della città.
La famiglia Bonacolsi ha governato Mantova nel corso del XIII secolo fino a quando, il 16 agosto 1328, l'ultimo Bonacolsi, Rinaldo, è stato rovesciato durante una rivolta sostenuta da Luigi Gonzaga, che ha preso il potere.
Dal 1328 il palazzo divenne di proprietà di Ludovico I Gonzaga, capitano del popolo di Mantova.

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Ordine del Redentore
Collare dell'Ordine

L'Ordine del Redentore fu un ordine del ducato di Mantova. L'Ordine venne istituito a Mantova il 25 maggio 1608 dal duca Vincenzo I Gonzaga, con la divisa Domine probasti me, o Nihil hoc triste recepto. In realtà l'idea della fondazione di un ordine cavalleresco erano già pervenuti nella mente del duca l'anno precedente, ma egli decise di far sanzionare ecclesiasticamente l'ordine dal pontefice Paolo V e perciò le pratiche si protrassero sino all'anno successivo. Jean Hermant dà all'interno delle proprie opere alcuni accenni relativi a tale ordine e lo ricondurrebbe alla reliquia del sangue di Gesù conservata presso la Basilica di Sant'Andrea di Mantova. I cavalieri giuravano di difendere con le armi la dignità del Papa, la religione cattolica, l'onore delle dame, delle vedove e degli orfani.

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Araldica gonzaghesca
Stemma Gonzaga-Nevers

La dinastia gonzaghesca nella sua storia plurisecolare mutò il proprio stemma una settantina di volte.
Ludovico I Gonzaga, dopo la cacciata dei Bonacolsi, innalzò lo stemma Fasciato d'oro e di nero che accompagnerà per sempre l'arma dei Gonzaga. L'elemento più importante dello scudo, le aquile imperiali, verranno aggiunte nel 1433 dal marchese Gianfrancesco Gonzaga per concessione dell'imperatore Sigismondo.

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Gli Stati dei Gonzaga

Il ducato di Sabbioneta fu un antico stato italiano di origine comitale limitato al comune di Sabbioneta, sorto per nomina imperiale nel 1577 e governato inizialmente da Vespasiano Gonzaga. Confinava ad ovest con il Ducato di Milano, retto dal 1535 da un governatore spagnolo; a sud, oltre il Po, con il Ducato di Parma e Piacenza governato dai Farnese, a nord-est con il Ducato di Mantova retto dai Gonzaga, ma da essi autonomo.

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Le chiese
Chiesa di Santa Maria della Vittoria

La chiesa di Santa Maria della Vittoria fu fatta edificare dal Marchese Francesco Gonzaga nel 1496 in memoria della vittoria ottenuta contro l'esercito Francese comandato da Carlo VIII, nella battaglia di Fornovo presso il fiume Taro, su richiesta del suo consigliere, frate Girolamo Redini, fondatore della Congregazione degli Eremiti di Santa Maria in Gonzaga.

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Ville e castelli
Villa La Favorita

Villa La Favorita è uno storico edificio, sito nel comune di Porto Mantovano, alla periferia di Mantova.

Edificata tra il 1615 ed il 1624 dall'architetto ducale Nicolò Sebregondi alle porte della città per volere del duca Ferdinando Gonzaga che in essa avrebbe dovuto trasferire la corte.

Nei pressi della villa si combatterono una prima battaglia il 15 settembre 1796 e una seconda, il 16 gennaio 1797 che passò alla storia come battaglia della Favorita con la vittoria dei francesi al comando di Napoleone Bonaparte, che fu decisiva per l'esito finale dell'assedio di Mantova nel corso della campagna d'Italia.

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Le collezioni dei Gonzaga
Cammeo Gonzaga

Le collezioni Gonzaga sono storicamente le cospicue raccolte di opere d'arte commissionate e appartenute ai Gonzaga, un tempo esposte in Palazzo Ducale, in Palazzo Te, in Palazzo San Sebastiano e in altri edifici di Mantova e dintorni. Attualmente le opere d'arte appartenute ai Gonzaga sono disperse nei musei di tutto il mondo. Oltre alle opere pittoriche i signori di Mantova portarono nei palazzi ducali il meglio in materia di oreficeria, pietre preziose e mirabilia. Tra queste il Cammeo Gonzaga che dal 12 ottobre 2008 all'11 gennaio 2009 fu il pezzo più pregiato della mostra in Palazzo Te, Il Cammeo Gonzaga - Arti preziose alla corte di Mantova, che idealmente proseguiva l'esposizione della "Celeste Galeria".

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Luoghi di sepoltura
Chiesa di San Francesco (Mantova)

La famiglia Gonzaga fece uso di diversi luoghi sacri per le proprie sepolture. Il ramo principale di Mantova utilizzò come pantheon queste chiese della città:

Molte di queste sepolture furono profanate nel corso dei secoli e le tombe di almeno cinque duchi, di cui non si conosceva l'esistenza, sono venute alla luce solo di recente (2007). Molti sepolcri restano ancora avvolti nel mistero, come il ritrovamento nel 1965 della tomba di Isabella d'Este nella chiesa di Santa Paola, i cui resti scomparvero dal sarcofago.

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