Nella stagione 1971-1972 il Catanzaro disputa il campionato di Serie A, ottiene 21 punti in classifica piazzandosi in penultima posizione e retrocedendo in Serie B, con il Mantova sempre a 21 punti, ed il Varese con 13 punti. Lo scudetto tricolore è stato vinto dalla Juventus con 43 punti, seconde con 42 punti il Milan ed il Torino.
Dopo aver perso per un soffio l'accesso al secondo turno della Coppa Italia (dove le Aquile giunsero seconde a un punto dal Napoli che aveva prevalso nello scontro diretto), il Catanzaro esordì riportando una sconfitta a Torino contro la Juventus.[1] Ottenuto il primo punto grazie a un pareggio a reti bianche a Cagliari[1] le Aquile, malgrado diversi tentativi, conclusero il girone di andata a secco di vittorie, restando tuttavia in corsa per la salvezza grazie ai nove punti ottenuti in altrettanti pareggi.[1]
Con l'inizio del girone di ritorno le Aquile riuscirono a ottenere la loro prima vittoria stagionale sconfiggendo, con un gol di Mammì a pochi minuti dal termine, una Juventus in difficoltà.[1][3] In seguito a questo risultato la squadra ebbe un sussulto e, grazie ad alcuni risultati utili consecutivi, risultò fuori dalla zona retrocessione quando mancavano otto gare da giocare.[1] Tre sconfitte consecutive ributtarono indietro le Aquile che, arrivate alla vigilia dell'ultima giornata con un punto di ritardo su Verona (uscito indenne dallo scontro diretto della penultima gara[1]) e Lanerossi Vicenza, non seppero approfittare delle sconfitte delle concorrenti perdendo contro un Milan ancora in corsa per il titolo.[1] Miglior marcatore stagionale Alberto Spelta con 10 reti, di cui 3 in Coppa Italia e 7 in campionato.