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nella prima idea la nozione di unità, io acquisto in ciascuna delle seconde la nozione di numero, il quale si può riguardare come la collezione di più unitá.
Chiamo Numerazione l’operazione di riunire delle unità ad una per volta.
Per poco composto che sia un numero, siccome egli non si offre al mio spirito, che sotto l’idea vaga di moltitudine, se a ciascuna collezione d’unità io non impongo un segno scritto od articolato, per distinguerla dalla collezione precedente che ha una unità di meno, così io sento il bisogno di trovare un qualche metodo di numerare semplice e chiaro, per cui con un numero limitato di segni scritti od articolati io possa scrivere e proferire un numero qualunque di cose.
Vediamo, che metodo posso tenere.
2. Abbia io da numerare per es. una moltitudine di gettoni sparsi quà e là in confuso sulla mia tavola. Opero, come segue.
Porto tutti i diti delle mie mani sopra altrettanti di cotesti gettoni, e poi gli riunisco in un sol gruppo da parte.
Ripeto questa operazione sù i gettoni residui, finchè ne avanzino meno del numero de’ miei diti, e poi riunisco quest’ultimo avanzo in una casella quì fatta sulla tavola.