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Marfisa d'Este

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Marfisa d'Este
Ritratto della principessa Marfisa d'Este di Antonio Moro, 1580 circa, Palazzo Ducale di Mantova
Principessa di Massa e Carrara
Stemma
Stemma
In carica30 gennaio 1580 –
16 novembre 1606
Altri titoliPrincipessa di Ferrara
Principessa di Modena e Reggio
NascitaFerrara, 1554 circa
MorteFerrara, prima del 16 agosto 1608
Luogo di sepolturaChiesa di Santa Maria della Consolazione, Ferrara
DinastiaEste per nascita
Este e Cybo-Malaspina per matrimonio
PadreFrancesco d'Este
ConiugiAlfonsino di Montecchio
Alderano Cybo-Malaspina
FigliCarlo
Francesco
Odoardo
Cesare
Vittoria
Ferdinando
Alessandro
Alfonso
ReligioneCattolicesimo

Marfisa d'Este (Ferrara, 1554 circa – Ferrara, prima del 16 agosto 1608) era la figlia di Francesco d'Este e di una sua amante. Suoi nonni paterni erano i duchi di Ferrara Alfonso I d'Este e Lucrezia Borgia. Fu riconosciuta, assieme alla sorella Bradamante d'Este (nata nel 1559), sia da Papa Gregorio XIII, sia da Alfonso II d'Este[1].

Palazzina di Marfisa d'Este

Marfisa era amante delle arti e della cultura[2]; fu protettrice di Torquato Tasso[3].

Il 5 maggio 1578 sposò il cugino Alfonsino di Montecchio, figlio di Alfonso di Montecchio, che morì tre mesi dopo il matrimonio.

Il 30 gennaio 1580, convolò a nozze con Alderano Cybo-Malaspina, principe ereditario di Massa e Carrara.

Il padre Francesco fece costruire, a partire dal 1559, un palazzo che nel 1578 passò in eredità a Marfisa; tale edificio è oggi noto come Palazzina di Marfisa d'Este. Con la morte della principessa Marfisa avvenuta nel 1608, la palazzina venne lentamente abbandonata[2].

Marfisa ereditò dal padre tutti gli edifici di "San Silvestro" assieme a Palazzo Schifanoia.

Con la devoluzione del ducato estense allo stato della Chiesa nel 1598, Marfisa si rifiutò di seguire la famiglia a Modena, rimanendo a vivere a Ferrara insieme al marito nella palazzina ereditata dal padre.

Morì pochi giorni prima del 16 agosto 1608 a Ferrara, come recita l'avviso del 16/08/1608 dell'Urb.Lat. 1073, c. 632 r.

Marfisa e Alderano ebbero i seguenti figli[4]:

  • Carlo I (Ferrara 18 novembre 1581 - Massa, 13 febbraio 1662), Principe Sovrano di Massa e Marchese Sovrano di Carrara dal 1623 al 1662;
  • Francesco (Ferrara, 21 novembre 1583[5] - Massa, giugno[6] 1616), Patrizio Romano e Patrizio Genovese, Patrizio di Pisa e Firenze, Patrizio Napoletano, Nobile di Viterbo, uomo d'armi al servizio del Re di Francia;
  • Odoardo (Ferrara, battezzato il 6 marzo 1585[5] - Genova, 2 agosto 1612), Patrizio Romano e Patrizio Genovese, Patrizio di Pisa e Firenze, Patrizio Napoletano, Nobile di Viterbo, Colonnello delle Armate di S.M. Cattolica;
  • Cesare (Ferrara, battezzato l'11 aprile 1587[5]-poco dopo);
  • Vittoria (Ferrara, maggio[5] 1588 - Bologna 10 ottobre[5] 1635) sposa a Ferrara nel 1603 il Conte Senatore Ercole Pepoli, Conte di Castiglione, Conte del Sacro Romano Impero, Patrizio di Bologna e Senatore di Bologna;
  • Ferdinando (Ferrara 1590 - Massa 1623), Sacerdote, Canonico della Cattedrale di Genova;
  • n.n., morta in fasce[5];
  • Alessandro (Ferrara 1594 - Roma 21 marzo[7] 1639), Cavaliere dell'Ordine di Malta, di cui professò i voti nel 1597;
  • Alfonso (Ferrara, nato e morto nel 1596), Patrizio Romano e Patrizio Genovese, Patrizio di Pisa e Firenze, Patrizio Napoletano, Nobile di Viterbo.
Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Ercole I d'Este Niccolò III d'Este  
 
Ricciarda di Saluzzo  
Alfonso I d'Este  
Eleonora d'Aragona Ferdinando I di Napoli  
 
Isabella di Chiaromonte  
Francesco d'Este  
Rodrigo Borgia Jofré Llançol i Escrivà  
 
Isabel Borja y Cavanilles  
Lucrezia Borgia  
Vannozza Cattanei  
 
 
Marfisa d'Este  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  1. ^ talete.org: The Leading Tale Te Site on the Net Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  2. ^ a b Musei Civici di Arte Antica di Ferrara - Palazzina Marfisa d'Este
  3. ^ Musei Civici di Arte Antica di Ferrara - Chi è Marfisa D'Este?
  4. ^ Cybo 2
  5. ^ a b c d e f Gian Lodovico Masetti Zannini, Marfisa da Este Cybo. La vera storia della Principessa Estense, Tiemme Edizioni Digitali, 2020
  6. ^ Giorgio Viani, Memorie della famiglia Cybo e delle monete di Massa di Lunigiana, Prosperi, 1808, p.125.
  7. ^ Giorgio Viani, Memorie della famiglia Cybo e delle monete di Massa di Lunigiana, Prosperi, 1808, p.127.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN38985507 · BAV 495/332855 · LCCN (ENno97068883 · BNF (FRcb16191729x (data)